Arrestato il pallanuotista Porzio!

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maximilian1983
00giovedì 26 agosto 2010 15:51
da La Repubblica

Arrestato per maltrattamenti l'ex pallanuotista Franco PorzioIl campione del Posillipo e della Nazionale denunciato dalla moglie per atti persecutori e lesioni personali gravi. La polizia è intervenuta durante una violenta lite in famiglia e lo ha rinchiuso nel carcere di Poggioreale

di DARIO DEL PORTO

Il Maradona della Pallanuoto nei guai per una lite in famiglia. Franco Porzio, 44 anni, imprenditore napoletano, stella del Posillipo e della nazionale italiana di waterpolo tra la metà degli anni ’80 e la fine del decennio successivo, un palmares che conta otto scudetti, una Coppa dei Campioni e l’alloro olimpico conquistato a Barcellona nel 1992, è finito in carcere con l’accusa di maltrattamenti, atti persecutori e lesioni. È stato arrestato mercoledì dalla polizia che è intervenuta dopo essere stata contattata dalla moglie dell’ex fuoriclasse.

All’arrivo degli agenti la donna accusava un forte dolore all’orecchio e ha detto di essere stata colpita dal marito al volto. Secondo la ricostruzione degli investigatori, il litigio sarebbe esploso mentre la donna teneva in braccio l’ultimo figlio della coppia, di soli due anni. Alla polizia, la moglie di Porzio avrebbe inoltre riferito di aver subito già in passato di reazioni violente da parte del marito. Mercoledì, mentre la vittima era barricata in camera da letto, l’ex atleta avrebbe addirittura tranciato il cavo del telefono. Soccorsa prima da un familiare, poi dalla polizia e da personale del 118, la donna è stata condotta in ospedale e medicata: i sanitari le hanno riscontrato contusioni multiple su tutto il corpo giudicate guaribili in venti giorni.

Porzio, che è assistito dall’avvocato Alfonso Furgiuele, ha trascorso la notte nel carcere napoletano di Poggioreale. Domani sarà interrogato dal giudice per la convalida dell’arresto. Afferma il suo difensore: "È un episodio del tutto occasionale che riguarda la vita privata e coma tale va ridimensionato, non enfatizzato. Sono sicuro che si risolverà tutto rapidamente con un reciproco chiarimento fra le parti. Come docente di procedura penale resto perplesso sul metodo che è stato seguito dagli investigatori: non riesco a capire su quali basi sia stato disposto un arresto in flagranza".


(26 agosto 2010)

MARTINA.SANNINO83
00giovedì 26 agosto 2010 16:23
Re:
maximilian1983, 26/08/2010 15.51:

da La Repubblica

Arrestato per maltrattamenti l'ex pallanuotista Franco PorzioIl campione del Posillipo e della Nazionale denunciato dalla moglie per atti persecutori e lesioni personali gravi. La polizia è intervenuta durante una violenta lite in famiglia e lo ha rinchiuso nel carcere di Poggioreale

di DARIO DEL PORTO

Il Maradona della Pallanuoto nei guai per una lite in famiglia. Franco Porzio, 44 anni, imprenditore napoletano, stella del Posillipo e della nazionale italiana di waterpolo tra la metà degli anni ’80 e la fine del decennio successivo, un palmares che conta otto scudetti, una Coppa dei Campioni e l’alloro olimpico conquistato a Barcellona nel 1992, è finito in carcere con l’accusa di maltrattamenti, atti persecutori e lesioni. È stato arrestato mercoledì dalla polizia che è intervenuta dopo essere stata contattata dalla moglie dell’ex fuoriclasse.

All’arrivo degli agenti la donna accusava un forte dolore all’orecchio e ha detto di essere stata colpita dal marito al volto. Secondo la ricostruzione degli investigatori, il litigio sarebbe esploso mentre la donna teneva in braccio l’ultimo figlio della coppia, di soli due anni. Alla polizia, la moglie di Porzio avrebbe inoltre riferito di aver subito già in passato di reazioni violente da parte del marito. Mercoledì, mentre la vittima era barricata in camera da letto, l’ex atleta avrebbe addirittura tranciato il cavo del telefono. Soccorsa prima da un familiare, poi dalla polizia e da personale del 118, la donna è stata condotta in ospedale e medicata: i sanitari le hanno riscontrato contusioni multiple su tutto il corpo giudicate guaribili in venti giorni.

Porzio, che è assistito dall’avvocato Alfonso Furgiuele, ha trascorso la notte nel carcere napoletano di Poggioreale. Domani sarà interrogato dal giudice per la convalida dell’arresto. Afferma il suo difensore: "È un episodio del tutto occasionale che riguarda la vita privata e coma tale va ridimensionato, non enfatizzato. Sono sicuro che si risolverà tutto rapidamente con un reciproco chiarimento fra le parti. Come docente di procedura penale resto perplesso sul metodo che è stato seguito dagli investigatori: non riesco a capire su quali basi sia stato disposto un arresto in flagranza".


(26 agosto 2010)







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Mandrake_84
00domenica 29 agosto 2010 12:51
Arresto illegittimo. Francesco Porzio, il campione di pallanuoto finito dietro le sbarre perché accusato di aver malmenato sua moglie con pugni e calci al volto, non doveva proprio entrare in cella. Così come ha sostenuto sin dall’inizio il suo legale di fiducia, avvocato Alfonso Furgiuele. Ieri pomeriggio, al termine dell’udienza di convalida, il gip Gabriella Gallucci ha sentenziato la scarcerazione del fuoriclasse. Respingendo anche la richiesta di arresti domiciliari proposta dal pm. Unico divieto per la medaglia d’oro olimpica: stare lontano dalla casa coniugale per motivi di opportunità. D’altra parte lo stesso Porzio ha ammesso al magistrato che non se la sentiva di tornare a casa, dalla moglie che l’aveva ingiustamente fatto arrestare. Una brutta avventura, dunque, per la stella dello sport napoletana che, una volta al cospetto del magistrato, occhi asciutti e voce ferma, ha respinto con veemenza ogni accusa. «Non l’ho colpita, non l’ho mai fatto. Sì, è vero, abbiamo litigato furiosamente, ma non l’ho picchiata, ho solo cercato di difendermi dai suoi attacchi. L’ho allontanata, lo ammetto. Ma non l’ho percossa. Nè ho strappato i fili del telefono per non far chiamare la polizia. Abbiamo telefoni in ogni stanza e tanti cellulari. Poteva chiamare da dove voleva. Come d’altra parte ha fatto». Poi ha addirittura qualche parola di comprensione per la moglie. Dice: «È stanca, stressata, forse perchè ha partorito da poco». L’avvocato Furgiuele, che sin dall’inizio aveva sostenuto l’illegittimità dell’arresto, poi mostra al gip Gabriella Gallucci il referto stilato dai medici del pronto soccorso del Cardarelli dove la donna era giunta in ambulanza subito dopo la presunta aggressione. E spiega: «Nella diagnosi non si parla di lesioni, di ecchimosi o contusioni. Si fa riferimento soltanto a quello che lei ha riferito di aver subito». E così le argomentazioni dell’avvocato Furgiuele e le dichiarazioni del campione convincono il magistrato, al termine di un’udienza di convalida protrattasi per circa due ore e mezza, a disporre l’immediata scarcerazione dell’indagato. Tre ore dopo, su una strada ancora infuocata dal sole rovente, il portone della casa di pena di via Poggioreale si spalanca per far uscire l’asso della pallanuoto, idolo dei napoletani. Volto tirato, camicia di lino bianco ormai sgualcito da troppe ore trascorse in cella, jeans e infradito di cuoio, Francesco Porzio, accanto l’avvocato Fabio Carbonelli dello studio Furgiuele, dribla fotografi e cronisti catapultandosi direttamente nell’abitacolo di una Mercedes classe A blù notte che lo attende proprio davanti al portone. Non vuole rilasciare dichiarazioni al piccolo gruppo di giornalisti e fotografi assiepati davanti alla casa di pena di via Poggioreale. Le cose che aveva da dire le aveva confessate poco prima al suo avvocato. Parla, invece, l’avvocato Furgiuele. Dichiara: «Sono soddisfatto perchè fin dal primo momenti avevo detto che l’arresto era illegittimo. E la mia argomentazione è stata confermata dal giudice». La vicenda del campione Porzio è destinata a scatenare polemiche. C’è chi già, infatti, punta l’indice contro gli «arresti facili».



«Sono amareggiato. E non certo per il tempo trascorso in cella. Provo amarezza per una vicenda che mette in discussione la mia famiglia in cui ho sempre creduto». Si sfoga così Francesco Porzio con il suo legale di fiducia, avvocato Alfonso Furgiuele, che l’ha tirato fuori dalla brutta disavventura. Non appena il magistrato ha emesso il verdetto, nella sala delle udienze della casa di pena di Poggioreale, dove il campione di pallanuoto ha trascorso ben due notti, l’avvocato raccoglie la confidenza del fuoriclasse. «È stata messa in discussione la mia serenità familiare. Eppure ho sempre investito nei miei cari, in mia moglie nei miei figli» dice a Furgiuele il campione, lasciando capire che si avvia verso una separazione. «È deluso. Sicuramente, non vuole vederla. Ma continua ad essere legato a lei come ai suoi figli» dice il legale. Francesco Porzio è sposato da alcuni anni con Marzia Coppola dalla quale ha avuto due figli, l’ultimo dei quali ha soltanto quattro mesi. Marzia, quarantuno anni, donna bellissima, era già stata sposata in precedenza. Da quella unione - dalla quale era rimasta vedova - aveva avuto altri due figli. E, a dire di chi conosce bene la famiglia, Francesco Porzio è molto legato anche ai due figli di Marzia che non hanno più il genitore. Li accompagna a scuola, sta sempre con loro. Nel corso dell’udienza di convalida Porzio ha risposto alle domande a raffica del pubblico ministero e del giudice per le indagini preliminari raccontando ogni dettaglio della sua unione, senza mai cadere in contraddizione. Ed, evidentemente, stando all’esito dell’udienza preliminare, il gip Gallucci, ha creduto nella sua versione dei fatti, al punto da decidere di non condividere l’arresto per lesioni, maltrattamenti in famiglia e comportamento persecutorio. Dopo la scarcerazione il campione Porzio si è recato dai suoi parenti, non potendo più fare ritorno alla propria casa che, su ordine del gip gli è interdetta. m.l.p.




A difendere Francesco Porzio dall’infamante accusa di maltrattamenti coniugali sono scesi in campo in tanti. A cominciare da Veronica Tufano, la prima moglie di Franco Porzio, madre di Chiara, primogenita del campione olimpico, che ieri mattina aveva espresso stupore per l’accaduto: «Stento a credere che Franco possa aver fatto ciò di cui lo si accusa. Non è mai stato un marito violento ed è sempre stato un padre esemplare. Se Chiara è cresciuta in maniera splendida ed è diventata una ragazza di cui entrambi siamo fieri, il merito è anche del padre. Nonostante il divorzio, i nostri rapporti sono eccellenti e tuttora ci sentiamo più volte durante la settimana per parlare di nostra figlia e del suo futuro». Poi era stata la volta di Antonio Coppola, padre di Marzia, la moglie del fuoriclasse che aveva addirittura inviato una lettera ai familiari di Franco Porzio esprimendo solidarietà nei confronti del genero augurandosi, nel contempo, che la vicenda possa risolversi al più presto e nel migliore dei modi nell’interesse soprattutto dei figli di Franco e della stessa Marzia». Anche Lino Ferrara, patron di Nauticsud, in una lunga lettera aperta esprime la sua più totale solidarietà al aòl campione del mondo di pallanuoto accusato di matrattamenti in famiglia, lesioni e comportamento persecutorio. Prima che il gip si pronunciasse in favore di Francesco Porzio disponendone l’immediata scarcerazione, «Telefonorosa» aveva ribadito il proprio sostegno a Marzia Coppola. Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, presidente dell'associazione in difesa delle donne, aveva scritto in una nota: «L’avvocato del signor Porzio parla di una banale lite enfatizzata dalla stampa. Troviamo davvero inopportuna la sottolineatura dell’avvocato, che riporta la tesi del suo assistito, secondo il quale si tratterebbe solo di una litigata, senza tener conto che la signora Porzio ha rimediato contusioni multiple su tutto il corpo giudicate guaribili in venti giorni dai sanitari». «Bisognerebbe - aveva continuato la presidente di Telefonorosa - fare davvero molta più attenzione a quello che si dice, perchè‚ si rischia di giustificare un comportamento violento da parte di chi ritiene di poter considerare la donna alla stregua di un oggetto personale. Telefonorosa, esprimendo solidarietà alla moglie di Porzio, invita tutte le altre associazioni a sostenerla e a far sentire la propria voce «per stigmatizzare comportamenti ed episodi simili ormai tristemente dilaganti».

articoli tratti da Il Mattino

Autentica figura di merda per gli inquirenti e trionfo di Furgiuele.
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