Arcigay regala condom davanti farmacia...esempio di come la libertà altrui non è rispettata!

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FELICEDILAURO
00sabato 17 aprile 2010 23:33
vi lascio il link.....

roma.repubblica.it/cronaca/2010/04/17/foto/distribuzione_preservativi-34...

è scandaloso che io cattolico debba essere criticato se esercito la mia libertà di pensiero...la libertà esiste per tutti ma non per i cattolici....

ci sono i distributori automatici si può andare li a fornirsi no????
Selkis
00sabato 17 aprile 2010 23:47
scusa ma in che modo non è rispettata la tua libertà di pensiero? La farmacia continua a non venderne, e chi non li vuole usare continua a non usarli
Paperino!
00sabato 17 aprile 2010 23:57
Re:
Selkis, 17/04/2010 23.47:

scusa ma in che modo non è rispettata la tua libertà di pensiero? La farmacia continua a non venderne, e chi non li vuole usare continua a non usarli


Credo che l'obiettivo della protesta sia proprio ottenere che la farmacia sia obbligata a venderli. E' scritto anche nell'articolo..
E non dico questo per prender posizione contro la protesta, semplice constatazione.

Selkis
00domenica 18 aprile 2010 00:00
Re: Re:
Paperino!, 17/04/2010 23:57:


Credo che l'obiettivo della protesta sia proprio ottenere che la farmacia sia obbligata a venderli. E' scritto anche nell'articolo..
E non dico questo per prender posizione contro la protesta, semplice constatazione.




ma da quel che ne so io la farmacia sarebbe già obbligata a venderli.
Non credo che il preservativo abbia diritto ad una qualche obiezione di coscienza...

(vorrei sapere la stessa farmacia come si comporta quando un tossico chiede di comprare una siringa...)
Paperino!
00domenica 18 aprile 2010 00:08
Re: Re: Re:
Selkis, 18/04/2010 0.00:



ma da quel che ne so io la farmacia sarebbe già obbligata a venderli.Non credo che il preservativo abbia diritto ad una qualche obiezione di coscienza...

(vorrei sapere la stessa farmacia come si comporta quando un tossico chiede di comprare una siringa...)



E quindi lo vedi come ai cattolici non è concessa libertà di pensiero? [SM=x43638]
Felice batte Selkis 1 a 0 [SM=x43605]
FELICEDILAURO
00domenica 18 aprile 2010 00:10
Re: Re: Re:
Selkis, 18/04/2010 0.00:



ma da quel che ne so io la farmacia sarebbe già obbligata a venderli.
Non credo che il preservativo abbia diritto ad una qualche obiezione di coscienza...

(vorrei sapere la stessa farmacia come si comporta quando un tossico chiede di comprare una siringa...)




CREDO allo stesos modo.....dovrebbe almeno...

qui comunque non si aprla di leggi ma si parla della coscienza di ognuno di noi....io devo rispondere a Dio delle mie azioni e se so che il preservativo è contrO la mia religione nessuno e dico nessuno devo obbligarmi....al pari dell'obiezione di coscienza per le armi....

Obbligare non credo sia una parola da usare nella nostra democrazia....(se c'è????? mah!...)
Selkis
00domenica 18 aprile 2010 00:11
Re: Re: Re: Re:
Paperino!, 18/04/2010 0:08:



E quindi lo vedi come ai cattolici non è concessa libertà di pensiero? [SM=x43638]
Felice batte Selkis 1 a 0 [SM=x43605]




:) la libertà di PENSIERO ce l'hanno, e anche quella di predicare. Quella di IMPORRE ad altri comportamenti, no.

Comunque spero che si becchino qualche malattia venerea e piscino sangue per mesi.
Selkis
00domenica 18 aprile 2010 00:13
Re: Re: Re: Re:
FELICEDILAURO, 18/04/2010 0:10:




CREDO allo stesos modo.....dovrebbe almeno...

qui comunque non si aprla di leggi ma si parla della coscienza di ognuno di noi....io devo rispondere a Dio delle mie azioni e se so che il preservativo è contrO la mia religione nessuno e dico nessuno devo obbligarmi....al pari dell'obiezione di coscienza per le armi....

Obbligare non credo sia una parola da usare nella nostra democrazia....(se c'è????? mah!...)




Garantire dei diritti invece lo è.
E il diritto ad evitare malattie esiste.
Tu devi rispondere a Dio della tua condotta sessuale (e alla legge in alcuni casi, ricordiamolo e... [SM=x43820] ), ma non puoi imporre la tua morale a qualcun altro.
FELICEDILAURO
00domenica 18 aprile 2010 00:13
Re: Re: Re: Re: Re:
Selkis, 18/04/2010 0.11:




:) la libertà di PENSIERO ce l'hanno, e anche quella di predicare. Quella di IMPORRE ad altri comportamenti, no.

Comunque spero che si becchino qualche malattia venerea e piscino sangue per mesi.




[SM=x43612] [SM=x43608] invece tu devi imporre a me quello che devo fare??? tui ripeto ci sono i distributori automatici
Selkis
00domenica 18 aprile 2010 00:14
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
FELICEDILAURO, 18/04/2010 0:13:




[SM=x43612] [SM=x43608] invece tu devi imporre a me quello che devo fare??? tui ripeto ci sono i distributori automatici




scusa ma non avevano la vendita diretta ma solo il distributore? [SM=x43806]
Paperino!
00domenica 18 aprile 2010 00:17
Re: Re: Re: Re:
FELICEDILAURO, 18/04/2010 0.10:




CREDO allo stesos modo.....dovrebbe almeno...

qui comunque non si aprla di leggi ma si parla della coscienza di ognuno di noi....io devo rispondere a Dio delle mie azioni e se so che il preservativo è contrO la mia religione nessuno e dico nessuno devo obbligarmi....al pari dell'obiezione di coscienza per le armi....

Obbligare non credo sia una parola da usare nella nostra democrazia....(se c'è????? mah!...)



Ma sai, non credo che la religione cattolica faccia divieto del preservativo. Semmai vieta le pratiche per le quali si rende necessario il preservativo. Quindi è stupido ostacolarne la vendita, poiché così non si centra l'obiettivo della confessione religiosa (ridurre i rapporti occasionali), ma si ottine l'unico effetto di renderli estremamente pericolosi, con grave danno della salute.
E dubito che sia questo effetto, l'obiettivo...quindi la chiesa dovrebbe mirare ad educare come obiettivo primario...e la fine dei preservativi verrebbe di conseguenza...
Capovolgere le cose e puntare direttamente a ostacolare i preservativi è una mossa incoerente e poco responsabile, secondo me.
E poco in linea con i dettati stessi della religione cattolica...
Selkis
00domenica 18 aprile 2010 00:23
Re: Re: Re: Re: Re:
Paperino!, 18/04/2010 0:17:



Ma sai, non credo che la religione cattolica faccia divieto del preservativo. Semmai vieta le pratiche per le quali si rende necessario il preservativo. Quindi è stupido ostacolarne la vendita, poiché così non si centra l'obiettivo della confessione religiosa (ridurre i rapporti occasionali), ma si ottine l'unico effetto di renderli estremamente pericolosi, con grave danno della salute.
E dubito che sia questo effetto, l'obiettivo...quindi la chiesa dovrebbe mirare ad educare come obiettivo primario...e la fine dei preservativi verrebbe di conseguenza...
Capovolgere le cose e puntare direttamente a ostacolare i preservativi è una mossa incoerente e poco responsabile, secondo me.
E poco in linea con i dettati stessi della religione cattolica...




bbbbello il mio papero avvocato [SM=x52064]
vado a farmi bella, fnalmente la cinese ha lasciato libero il bagno... domani voglio tre pagine di flame ok? [SM=x43657]
FELICEDILAURO
00domenica 18 aprile 2010 00:25
Re: Re: Re: Re: Re:
Paperino!, 18/04/2010 0.17:



Ma sai, non credo che la religione cattolica faccia divieto del preservativo. Semmai vieta le pratiche per le quali si rende necessario il preservativo. Quindi è stupido ostacolarne la vendita, poiché così non si centra l'obiettivo della confessione religiosa (ridurre i rapporti occasionali), ma si ottine l'unico effetto di renderli estremamente pericolosi, con grave danno della salute.
E dubito che sia questo effetto, l'obiettivo...quindi la chiesa dovrebbe mirare ad educare come obiettivo primario...e la fine dei preservativi verrebbe di conseguenza...
Capovolgere le cose e puntare direttamente a ostacolare i preservativi è una mossa incoerente e poco responsabile, secondo me.
E poco in linea con i dettati stessi della religione cattolica...




PREMetto che non sono farmacista quindi...

però se mi trovassi a dover vendere un preservativo....Io mi rifiuterei non per un obbligo impostomi dalla chiesa.....ma perchè collaborerei con il peccato...

lo so ti sembra un discorso stupido ma se ci pensi bene non lo è....

avere rapporti prematrimoniali è peccato e su questo non ci piove (voglio dire che questo è il presupposto per discutere altrimenti è inutile) quindi io non posso rendermi partecipe di un peccato...insomma non potrei non avere rapporti e poi mettermi a venderte rpeservativi tutto qui.....
Paperino!
00domenica 18 aprile 2010 00:26
Re: Re: Re: Re: Re:
Selkis, 18/04/2010 0.11:




:) la libertà di PENSIERO ce l'hanno, e anche quella di predicare. Quella di IMPORRE ad altri comportamenti, no.

Comunque spero che si becchino qualche malattia venerea e piscino sangue per mesi.


Quindi possono pensarla come vogliono, purché poi facciano come dici tu? [SM=x43638]
Bella libertà [SM=x43605]
Possono pensare che i preservativi siano una maledizione ma devono lo stesso vendere questi strumenti del demonio? [SM=x43666]


P.Ssssssssssssssssss. Se invece a un arabo, che stia alla cassa di un supermercato in Inghilterra, tu cliente ignara ti presenti con una cassa di birra....è lecito che lui alzi le mani al cielo gridando Allah! Allah! e si rifiuti di farti lo scontrino, trattandoti come se tu avessi appena chiesto il prezzo del bambino più a buon mercato per la tua viscida libidine?...e così ti costringesse a rivolgerti ad altro cassiere o a non comprarlo (a quel punto, un minimo puoi esser stato messo in imbarazzo/soggezione)?...in quel caso invece la sua libertà di pensiero non è stata spinta fino al punto da IMPORSI su comportamenti altrui??? [SM=x43667]

[SM=x2199436]
FELICEDILAURO
00domenica 18 aprile 2010 00:29
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Selkis, 18/04/2010 0.23:




bbbbello il mio papero avvocato [SM=x52064]
vado a farmi bella, fnalmente la cinese ha lasciato libero il bagno... domani voglio tre pagine di flame ok? [SM=x43657]




guarda solo con te ci sono "flame" con il papero è una delle pochissime persone che non ti rpende per il culo solo perchè la pensi in modo diverso...e ti rispetta come persona...e aggiungo non spadroneggia con paroloni e appunti filosofici..come molti su questo forum sono abituati a fare....(scusa papero non volevo metterti in una situazione imbarazzante)
Etrusco
00domenica 18 aprile 2010 00:33
FELICEDILAURO, 18/04/2010 0.10:


...
qui comunque non si aprla di leggi ma si parla della coscienza di ognuno di noi....io devo rispondere a Dio delle mie azioni e se so che il preservativo è contrO la mia religione nessuno e dico nessuno devo obbligarmi....al pari dell'obiezione di coscienza per le armi....

Obbligare non credo sia una parola da usare nella nostra democrazia....(se c'è????? mah!...)



Ma parli dal punto di vista del farmacista?
O del semplice fruitore della farmacia?
L'obiezione di coscienza la possono esercitare i medici nell'interruzione volontaria della gravidanza.
Chi invece ha una licenza per un esercizio commerciale come una farmacia deve attenersi alle leggi vigenti:
un preservativo, per quante fobie possa causare ad un cattoortosso, rimane pur sempre un presidio medico sanitario
e come tale deve essere fornito a chiunque ne faccia richiesta.
Etrusco
00domenica 18 aprile 2010 00:48
FELICEDILAURO, 18/04/2010 0.25:



... non sono farmacista quindi...

però se mi trovassi a dover vendere un preservativo....Io mi rifiuterei non per un obbligo impostomi dalla chiesa.....ma perchè collaborerei con il peccato...

lo so ti sembra un discorso stupido ma se ci pensi bene non lo è....

avere rapporti prematrimoniali è peccato e su questo non ci piove (voglio dire che questo è il presupposto per discutere altrimenti è inutile) quindi io non posso rendermi partecipe di un peccato...insomma non potrei non avere rapporti e poi mettermi a venderte rpeservativi tutto qui.....




Ok, mi sembra di capire che tu sia un fervente cattolico (di Santa Romana Chiesa, Una Cattolica ed Apostolica, se ho intuito bene, ma correggimi se sbaglio).
Allora dovresti tener conto del Libero Arbitrio:
se Dio ci lascia liberi di agire, nel bene o nel male, chi sei tu per limitare il libero arbitrio degli altri fedeli della tua stessa Fede?
Poi rimane però il problema che altri potrebbero essere di altre confessioni religiose che non contemplano i tuoi stessi precetti,
quindi non sarebbe corretto andare a limitare certe loro scelte in base al tuo punto di vista. O no!? [SM=x43608]
FELICEDILAURO
00domenica 18 aprile 2010 01:15
Re:
Etrusco, 18/04/2010 0.48:




Ok, mi sembra di capire che tu sia un fervente cattolico (di Santa Romana Chiesa, Una Cattolica ed Apostolica, se ho intuito bene, ma correggimi se sbaglio).
Allora dovresti tener conto del Libero Arbitrio:
se Dio ci lascia liberi di agire, nel bene o nel male, chi sei tu per limitare il libero arbitrio degli altri fedeli della tua stessa Fede?
Poi rimane però il problema che altri potrebbero essere di altre confessioni religiose che non contemplano i tuoi stessi precetti,
quindi non sarebbe corretto andare a limitare certe loro scelte in base al tuo punto di vista. O no!? [SM=x43608]




FORSE NON hai capito benel la questione per me gli altri possono fare quello che vogliono ma io cristiano se fossi un farmacista non vorrei avere a che fare con certe cose. Non mi sembra di dire nulla di strano...non dico che non devono essere venduti..non sono contro il libero arbitrio..... [SM=x43600]
Etrusco
00domenica 18 aprile 2010 01:33
FELICEDILAURO, 18/04/2010 1.15:


.. per me gli altri possono fare quello che vogliono ma io cristiano se fossi un farmacista non vorrei avere a che fare con certe cose. ...non dico che non devono essere venduti..
non sono contro il libero arbitrio
..... [SM=x43600]



Insomma da una parte dici (in una maniera un po' pilatesca) che i preservativi possono essere venduti ,
ma dall'altra sostieni che un farmacista può agire in deroga alle vigenti leggi dello Stato? Rifiutandosi di far il suo dovere? [SM=x43808]

FELICEDILAURO, 18/04/2010 0.25:


se mi trovassi a dover vendere un preservativo....Io mi rifiuterei non per un obbligo impostomi dalla chiesa.....ma perchè collaborerei con il peccato...



Tu vorresti quindi esercitare una tua Libertà di pensiero, sconfinata, senza però preoccuparti che questa va a contrastare con la libertà di altri che non la pensano come te e che in quella farmacia vorrebbero vedersi riconosciuto il diritto ad acquistare quel presidio medico che secondo la tua interpretazione del cattolicesimo reputeresti peccaminoso?

Non credi che sarebbe meglio trovare un compromesso, un giusto equilibrio,
senza sfociare nel fanatismo religioso che alla lunga potrebbe causare reazioni altrettanto estreme? [SM=x43608]

rennasuper
00domenica 18 aprile 2010 02:34
Re: Re:
FELICEDILAURO, 18/04/2010 1.15:




FORSE NON hai capito benel la questione per me gli altri possono fare quello che vogliono ma io cristiano se fossi un farmacista non vorrei avere a che fare con certe cose. Non mi sembra di dire nulla di strano...non dico che non devono essere venduti..non sono contro il libero arbitrio..... [SM=x43600]




Quanto dici tu ha un senso ma non è sufficiente. Ti spiego perchè: nel medioevo se hai studiato ci sono stati periodi con l'ordinatio ad unum, per cui ordinamento canonico e statale sostanzialmente coincidevano. Come sai oggi non è così, e ci sono apposite leggi statali che il farmacista ha violato. Ora il problema è: ci sono 2 interessi in gioco da contemperare: l'interesse del farmacista ad essere tutelato nel suo credo, l'interesse del consumatore che vuole utilizzare il preservativo la cui vendita è di norma prevista dalla legge. Ovviamente la maggior parte dell'anno il problema non sussiste perchè il consumatore può aquistare il preservativo in altre farmacie. Tuttavia nei giorni festivi in determinati giorni dell'anno quella sarà la farmacia di turno, ed il consumatore privo dei mezzi per raggiungere altre farmacie deve poter essere messo in condizione di acquistare il preservativo.

Come vedi ho fatto un discorso obiettivo, discutere sulla natura del preservativo o su (a mio parere detestabili) regole religiose è inutile dato che ognuno resta della sua posizione. Possibili soluzioni sarebbero impedire di dare turni nei giorni festivi alla farmacia, o avere un distributore funzionante, costringendo al contempo il farmaciste a cambiare banconote per i consumatori che non abbiano moneta del taglio adatto.

In ogni caso io darei la prevalenza all'interesse dei consumatori e non al fanatismo, soprattutto considerato che il preservativo oltre che ad evitare gravidanze indesiderate tutela anche dall'aids e da altre malattie veneree, e la tutela della vita è imprescindibile.
Metalsoul
00domenica 18 aprile 2010 03:07
Invece di insegnare l'uso del preservativo ai giovani e meno giovani..a diffonderlo,a far si che sia conosciuto e informare sui rischi..cosa si fa?lo si demonizza..

Io dico..è "peccato" venderli..

Ma vedere una cosa del genere non è ancora più peccato?...




Se dovessi scegliere..preferirei farmi complice di una scopata prematrimoniale...sicura..che invece avere un futuro morto sulla coscienza..
rennasuper
00domenica 18 aprile 2010 03:13
Re:
Metalsoul, 18/04/2010 3.07:

Invece di insegnare l'uso del preservativo ai giovani e meno giovani..a diffonderlo,a far si che sia conosciuto e informare sui rischi..cosa si fa?lo si demonizza..

Io dico..è "peccato" venderli..

Ma vedere una cosa del genere non è ancora più peccato?...




Se dovessi scegliere..preferirei farmi complice di una scopata prematrimoniale...sicura..che invece avere un futuro morto sulla coscienza..




Ecco, fermo restando la mia risposta seria di prima, restando su toni civili felice, mi dici come è possibile accettare quello che ha evidenziato metalsoul? Ad esempio quando il papa ha detto che in Africa non si devono usare i preservativi... non vi rendete conto che equivale a mandare a morte tanta di quella gente che ha una certa fede? Ok capisco che il vostro credo vieta anche i rapporti e non solo il preservativo, ma mi sembra chiaro a chiunque non sia accecato da stupidità che quella stessa gente non ha alcuna intenzione di rinunciare al sesso, ma ritiene di "peccare" di meno almeno non usando il preservativo. Del resto è comprensibile che al sesso non rinuncino, sono poverissimi, hanno una vita di merda, ed una cultura tribale estremamente diversa in cui per lo più il sesso è visto come una cosa naturale. O magari siete contenti se i "peccatori" crepano? Perchè è la morte il risultato finale delle vostre azioni, non per tutti ma certamente per molti di loro.
Metalsoul
00domenica 18 aprile 2010 03:35
Re: Re:
rennasuper, 18/04/2010 3.13:




Ecco, fermo restando la mia risposta seria di prima, restando su toni civili felice, mi dici come è possibile accettare quello che ha evidenziato metalsoul? Ad esempio quando il papa ha detto che in Africa non si devono usare i preservativi... non vi rendete conto che equivale a mandare a morte tanta di quella gente che ha una certa fede? Ok capisco che il vostro credo vieta anche i rapporti e non solo il preservativo, ma mi sembra chiaro a chiunque non sia accecato da stupidità che quella stessa gente non ha alcuna intenzione di rinunciare al sesso, ma ritiene di "peccare" di meno almeno non usando il preservativo. Del resto è comprensibile che al sesso non rinuncino, sono poverissimi, hanno una vita di merda, ed una cultura tribale estremamente diversa in cui per lo più il sesso è visto come una cosa naturale. O magari siete contenti se i "peccatori" crepano? Perchè è la morte il risultato finale delle vostre azioni, non per tutti ma certamente per molti di loro.




Il papa si rende responsabile indiretto di genocidio...Se è pronto ad assumersi queste responsabilità..
rainbow83.
00domenica 18 aprile 2010 09:48
senza tante parole i cattolici in Italia nn esistono, i parlamentari che definisco pseudo- cattolici sono solo ipocriti (la maggioranza convive ed è divorziata: primo fra tutti Casini)
per lo pseudo cattolico conta sempre imporre imporre iporre...
l'importante e che tutti facciano quello che loro vogliono... pensasero ai fatti loro,
La chiesa invece di pensare a fatti che nn la riguardano pensassero ai problei interni da come spiegare che un cadavere di una ragazza sta per 16 anni in una chiesa e i preti pedofili....
poi nn capisco come si fa ad essere donna e cattolica : la chiesa ci vede sempre solo nel ruolo di madre e appena una persona sfugge a questo comandamento si scatenano le ire mah... contente loro (es l'aborto chimico nn causa sofferenza alle donne e qundi per il vaticano e C nn c'è sfizio perchè la peccatrice nn soffre)
per i cattolici o meglio come vi chiao io pseudo cattolici sareste bene a occuparvi di recuperare il senso delle parole coerenza e rispetto.
hanno fatto benissimo a distribuire i condom all'uscita delle farmacie e nn per qualche p... mentale
1 perchè così Voi pseuido cattolici vedete cosa significa obbligare gli altri a fare delle cose contrarie al vostro modo di vedere(in merito ricordo la legge sulla procreazione assistita)
2il preservativo salva dalle malattie trasmissibili (in Africa in un paese dove aids si diffonde in una maniera incontrollabile è l'unico modo per diffendersi .)
Imparate a rispettare e a nn imporre in leggi e con la compiacenza dello Stato italiano il vostro pensiero sugli altri..... anche se nn credo proprio che Felice di Lauro nn abbia mai fatto sesso ecc ecc che nn lo renderebbe un cattolico servente la p... vai a dirla a qualcun altro.
Massimo Volume
00domenica 18 aprile 2010 10:37
Re: Re: Re: Re:
Paperino!, 18/04/2010 0.08:



E quindi lo vedi come ai cattolici non è concessa libertà di pensiero? [SM=x43638]
Felice batte Selkis 1 a 0 [SM=x43605]




Ma anche no... non stiamo parlando di scelta "etica", ma di un esercizio commerciale. Poi il fatto che un farmacista si rifiuti di vendere profilattici è allucinante...
dolcis
00domenica 18 aprile 2010 11:02
credo che il problema sia anche maggiore,in quanto mi chiedo, perchè per alcune categorie dovrebbe esistere una scelta di tipo etico e per altre no...?!? mi spiego peggio con esempio: sono un avvocato cattolico, domani mattina si presenta un prete perdofilo che vuole essere difeso, la legge mi impone di difenderlo,ma io sono cattolico e "non dovrei accettare" nei miei valori cristiani la pedofilia, ma per quei valori di giustizia laici, io debbo difenderlo. Ora perchè il farmacista può non esercitare il suo mestiere e io avvocato no ?
( sappiamo che posso non accettare il caso, ma prima o poi ci deve essere un avvocato che dovrà difenderlo, che sarà obbligato a farlo per non avere casini)



anche in questo caso mi appello all'art 3 della costituzione [SM=x43666]
gran generale
00domenica 18 aprile 2010 12:45
Re: Re: Re: Re: Re:
Massimo Volume, 18/04/2010 10.37:




Ma anche no... non stiamo parlando di scelta "etica", ma di un esercizio commerciale. Poi il fatto che un farmacista si rifiuti di vendere profilattici è allucinante...



..infatti non esiste obiezione di coscienza per i farmacisti

[SM=x43666]
Selkis
00domenica 18 aprile 2010 13:47
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Paperino!, 18/04/2010 0:26:




P.Ssssssssssssssssss. Se invece a un arabo, che stia alla cassa di un supermercato in Inghilterra, tu cliente ignara ti presenti con una cassa di birra....è lecito che lui alzi le mani al cielo gridando Allah! Allah! e si rifiuti di farti lo scontrino, trattandoti come se tu avessi appena chiesto il prezzo del bambino più a buon mercato per la tua viscida libidine?...e così ti costringesse a rivolgerti ad altro cassiere o a non comprarlo (a quel punto, un minimo puoi esser stato messo in imbarazzo/soggezione)?...in quel caso invece la sua libertà di pensiero non è stata spinta fino al punto da IMPORSI su comportamenti altrui??? [SM=x43667]

[SM=x2199436]




a parte quest'aggiunta folkloristica che hai inventato (in realtà il cassiere musulmano può semplicemente rifiutarsi di toccare la carne di maiale che per la sua religione è impura), in quel caso il cliente può, all'interno dello stesso esercizio commerciale, andare alla cassa accanto.
Volendo seguire il tuo parallelismo (forzato, sarebbe stato più efficace farmi l'esempio del'aladdin a napoli che non vende birra ) sarebbe l'equivalente se il farmacista avesse dei distributori automatici nella sua stessa farmacia.

Ma non è nemmeno questo il discorso, per me il problema è a monte: non so perchè ma in nome di una presunta morale cattolica si sta iniziando a consentire il mancato rispetto di alcune LEGGI: a partire dalla pillola del giorno dopo, che è un farmaco contraccettivo e non abortivo, e pertanto non soggetto a obiezione di coscienza, seguendo con questo caso in cui il farmacista decide di rifiutarsi di vedere un preservativo, decisione che non gli spetta semplicemente perchè ci sono leggi che regolano la vendita di dispositivi medici.

(Felice: quando ti dicevo che il farmacista dovrebbe rifiutarsi di vendere siringhe ai drogati, chiaramente era un'esagerazione, e tu hai abboccato come un pollo. Ti pare mai che arriva di notte un ragazzo che chiede una siringa e il farmacista si mette a investigare per capire se deve farsi una dose o fare un'iniezione alla mamma malata???? non siamo ridicoli)
Etrusco
00domenica 18 aprile 2010 14:45
Selkis, 18/04/2010 13.47:


... per me il problema è a monte: non so perchè ma in nome di una presunta morale cattolica si sta iniziando a consentire il mancato rispetto di alcune LEGGI: a partire dalla pillola del giorno dopo, che è un farmaco contraccettivo e non abortivo, e pertanto non soggetto a obiezione di coscienza, seguendo con questo caso in cui il farmacista decide di rifiutarsi di vedere un preservativo, decisione che non gli spetta semplicemente perchè ci sono leggi che regolano la vendita di dispositivi medici.

...




[SM=x43799]
Etrusco
00domenica 18 aprile 2010 14:57
rennasuper, 18/04/2010 2.34:



Quanto dici tu ha un senso ma non è sufficiente. Ti spiego perchè: nel medioevo se hai studiato ci sono stati periodi con l'ordinatio ad unum, per cui ordinamento canonico e statale sostanzialmente coincidevano. Come sai oggi non è così, e ci sono apposite leggi statali che il farmacista ha violato. Ora il problema è: ci sono 2 interessi in gioco da contemperare: l'interesse del farmacista ad essere tutelato nel suo credo, l'interesse del consumatore che vuole utilizzare il preservativo la cui vendita è di norma prevista dalla legge. Ovviamente la maggior parte dell'anno il problema non sussiste perchè il consumatore può aquistare il preservativo in altre farmacie. Tuttavia nei giorni festivi in determinati giorni dell'anno quella sarà la farmacia di turno, ed il consumatore privo dei mezzi per raggiungere altre farmacie deve poter essere messo in condizione di acquistare il preservativo.

Come vedi ho fatto un discorso obiettivo, discutere sulla natura del preservativo o su (a mio parere detestabili) regole religiose è inutile dato che ognuno resta della sua posizione.
Possibili soluzioni sarebbero impedire di dare turni nei giorni festivi alla farmacia, o avere un distributore funzionante, costringendo al contempo il farmaciste a cambiare banconote per i consumatori che non abbiano moneta del taglio adatto.

In ogni caso io darei la prevalenza all'interesse dei consumatori e non al fanatismo, soprattutto considerato che il preservativo oltre che ad evitare gravidanze indesiderate tutela anche dall'aids e da altre malattie veneree, e la tutela della vita è imprescindibile.




Un'altra soluzione più semplice sarebbe di scegliersi più seriamente un lavoro:
se vuoi fare il farmacista, ma sai già che alcuni prodotti o servizi sono in forte contrasto con le tue idee, ti dovresti scegliere un altro lavoro,
così come un fervente islamico o ebreo non aprirà mai una norcineria o una distilleria,
così come chi non sopporta la vista del sangue non si metterà mai a far il chirurgo.

Se una legge non piace nessuno può invocare la disobbedienza civile, dura sed lex:
ci sono opportuni iter, anche d'iniziativa popolare, per poterla cambiare nelle sedi adeguate.
Se invece si inizia a non rispettarla si mette a ricchio la stessa Democrazia invocata proprio da chi ha proposto questa discussione.

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