Albania sull'orlo della guerra civile

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Etrusco
00sabato 22 gennaio 2011 12:33

ANCORA TENSIONE A TIRANA DOPO LA MANIFESTAZIONE FINITA NEL SANGUE

L'Albania sull'orlo della guerra civile

L'appello dell'Unione europea: «Stop alle violenze». L'opposizione non cede: «Torneremo in piazza»


Tirana - È ancora alta la tensione nella capitale albanese Tirana, dove venerdì sono state uccise 3 persone a colpi di arma da fuoco durante una manifestazione dell'opposizione degenerata in violenti scontri con le forze dell'ordine. Un'evoluzione drammatica nella crisi politica che vive l'Albania da un anno e mezzo. Tre manifestanti sono arrivati morti in ospedale, centrati dalle pallottole. Negli scontri ci sono stati inoltre 55 feriti, tra i quali 25 poliziotti e 30 civili.

GLI SCONTRI - Le 3 vittime sono state «uccise a bruciapelo con armi leggere, con pistole. E la polizia non possiede tali armamenti», ha garantito il primo ministro albanese, Sali Berisha, durante una conferenza stampa. «Ogni responsabilità per questi incidenti e per queste vittime va direttamente attribuita agli organizzatori di questa manifestazione», ha aggiunto. Il capo dell'opposizione socialista, Edi Rama, ha accusato da parte sua la polizia di aver sparato contro i manifestanti, «uccidendo 3 innocenti». È la prima volta che un corteo dell'opposizione dà luogo a violenze del genere, con vittime, dall'inizio della crisi politica che vive l'Albania. L'opposizione guidata da Rama non ha mai riconosciuto i risultati delle elezioni politiche del giugno 2009, accusando il potere di frodi. Da allora, è braccio di ferro. L'opposizione si rifiuta di svolgere un ruolo attivo in Parlamento e annuncia un riconteggio dei voti, richiesta che il governo Berisha non ha mai accettato di assecondare. La manifestazione di venerdì aveva come parole d'ordine le dimissioni di Berisha e la convocazione di elezioni politiche anticipate. Migliaia di dimostranti si erano radunate nel primo pomeriggio di fronte alla sede del governo, nel centro di Tirana, protetta da un importante cordone di agenti. La tensione è stata immediatamente evidente e i manifestanti non hanno impiegato molto a lanciare diversi oggetti, compresi sassi, contro i poliziotti. Questi hanno reagito sparando gas lacrimogeni e ricorrendo agli idranti per respingere i manifestanti e disperdere la folla.

La rivolta di Tirana:

La rivolta di Tirana    La rivolta di Tirana    La rivolta di Tirana    La rivolta di Tirana    La rivolta di Tirana    La rivolta di Tirana    La rivolta di Tirana

L'APPELLO DELLA UE - In un appello congiunto, l'ambasciata degli Stati Uniti, la delegazione dell'Ue e l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) a Tirana hanno invitato «tutte le parti» alla «calma e al contegno, e ad astenersi da provocazioni». Nella serata di venerdì, alti responsabili dell'Unione europea avevano già rivolto inviti alla calma, rammaricandosi «con forza» della perdita di vite umane, ma hanno sottolineato il diritto dei cittadini a manifestare. «Manifestare è uno strumento della libertà di espressione e permette ai cittadini di raccogliersi pacificamente», hanno rimarcato il capo della diplomazia europea Catherine Ashton e il commissario europeo incaricato dell'Allargamento, Stefan Fuele, in un comunicato congiunto. Il segretario generale del Consiglio d'Europa, Thorbjorn Jagland, si è detto «molto preoccupato dall'esplosione delle violenze» e ha invitato «tutte le forze politiche a promuovere un dialogo costruttivo, nel quadro delle istituzioni democratiche attuali» albanesi.

Fonte: Corriere della Sera - Redazione online
22 gennaio 2011
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Etrusco
00sabato 22 gennaio 2011 12:33
Albania, opposizione in piazza

Tensione a Tirana durante una manifestazione di protesta dell'opposizione


TIRANA -Sono tre e sono tutti civili, le persone uccise negli scontri durante le manifestazioni odierne a Tirana. Lo hanno reso noto fonti ospedaliere albanesi. Secondo le stesse fonti almeno 20 sono i manifestanti e 17 i poliziotti feriti A proposito dei civili uccisi, "le ferite indicano che almeno due sono stati uccisi a bruciapelo da pistole di piccolo calibro - ha dichiarato un medico dell'ospedale militare alla televisione albanese - Erano già privi di vita quando sono stati portati qui". Secondo lo stesso medico, tra i poliziotti e i militari feriti "tre sono in gravi condizioni".

A Tirana si è tenuta una manifestazione di protesta dell'opposizione che chiede le dimissioni del governo ed elezioni anticipate. Un gruppo di manifestanti si è scontrato con i poliziotti schierati davanti alla sede della presidenza del Consiglio.

Contro gli agenti sono stati scagliati sassi ed altri oggetti. Secondo testimoni oculari, almeno due poliziotti sono rimasti feriti, e anche alcuni manifestanti, uno dei quali si è fatto riprendere con la faccia coperta di sangue. La polizia ha fatto uso dei lacrimogeni e di autopompe per disperdere la folla ed ha sgombrato tutta l'area di fronte alla sede del governo.

INCENDIATE AUTO POLIZIA - I manifestanti sono tornati a radunarsi davanti alla sede del governo albanese a Tirana, dove gli agenti di polizia continuano a rimanere schierati. Ogni tanto vengono lanciati sassi contro l'edicio della presidenza del Consiglio la cui entrata è circondata da filo spinato. La tensione sembra sia calata, mentre vicino al palazzo di governo continuano a bruciare alcune macchine, tra cui due della polizia date alle fiamme dai manifestanti che adesso urlano solo slogan contro il premier chiedendone le dimissioni. La polizia presente sul posto, non interviene. Non ci sono tentativi di assalto nemmeno da parte dei manifestanti che hanno riempito tutto il viale principale della capitale. Ancora non c'é nessun bilancio sugli scontri precedenti e non sono state fatte dichiarazioni sulla situazione né da parte delle autorità né da parte dei leader dell'opposizione.

SPARI DA SEDE GOVERNO - I manifestanti hano lancito re sassi contro il palazzo di governo, e dagli agenti e le forze speciali schieratesi sono stati sparati alcuni colpi. Almeno due persone, secondo quanto trasmesso dalle tv albanesi sono state colpite. La situazione appare nel caos totale e finora non ci sono stati comunicazioni o interventi delle autorità per riportare la calma.

SINDACO TIRANA, VOGLIAMO NUOVE ELEZIONI - "Non vogliamo prendere il potere con la forza e senza elezioni". Lo ha dichiarato Edi Rama, dirigente dell'opposizione socialista albanese e sindaco di Tirana, mentre in piazza alcune migliaia di manifestanti stanno fronteggiando poliziotti antisommossa. "Il governo - ha aggiunto Rama - deve dare le dimissioni e aprire la strada a nuove elezioni (legislative) anticipate. E' la sola soluzione per far tornare il Paese alla normalità ". I socialisti albanesi non hanno mai riconosciuto i risultati delle legislative del giugno 2009, accusando il potere di brogli. La settimana scorsa, dopo le dimissioni dal vice-premier Ilir Meta coinvolto in uno scandalo per corruzione, avevano indetto manifestazioni contro il governo e contro il primo ministro Sali Berisha. L'8 maggio in Albania si terranno elezioni amministrative locali.

Fonte: ANSA
Etrusco
00sabato 22 gennaio 2011 12:34
Solo 3 giorni fa alla Camera di Commercio di Milano Berisha invitava le aziende italiana ad investire in Albania, vantando oltre ai bassi costi anche la stabilità politica


Forum Italia - Albania a Milano

Cresce l'intesa con il paese delle aquile

Milano, 18 gen - (Agenzia Nova) - L’Albania ha percorso “una lunga strada negli ultimi 20 anni per avvicinarsi al resto del mondo, grazie all’importante sostegno del governo italiano”. È quanto affermato oggi a Milano dal premier albanese, Sali Berisha, nel suo intervento al Forum economico bilaterale Italia-Albania, tenuto presso la sede della Camera di Commercio del capoluogo lombardo.

Il forum è stato organizzato da Promos-Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con il governo albanese, l’ambasciata d’Italia a Tirana, l’Istituto nazionale per il commercio estero (Ice), la regione Lombardia, Assolombarda e l’Associazione italiana commercio estero (Aice), con il patrocinio della Commissione europea e della Provincia di Milano. Vi hanno partecipato, oltre a Berisha, il ministro dello Sviluppo economico italiano, Paolo Romani, il vice ministro dell’Economia e dell’energia albanese, Eno Bozdo, il presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni e il sindaco di Milano, Letizia Moratti.


Roberto Formigoni, Sali Berisha e Letizia Moratti


Berisha presenta il suo "piccolo-grande paese"


Milano, 18 gen - (Agenzia Nova) - Nel suo intervento al Forum economico, Berisha ha definito l'Albania "un piccolo-grande paese" sulla strada dello sviluppo., "Ora in Albania sono in corso lavori per la “costruzione di infrastrutture modernissime - ha detto Berisha -. Si stanno sviluppando le tecnologie digitali e la rete Internet - ha detto ancora il primo ministro -. Lo sforzo per eliminare gli ostacoli burocratici porta risultati eccellenti. Tante tariffe sono state abolite e il regime fiscale è favorevole alle imprese. Esiste inoltre un’agenzia apposita per gli investitori stranieri: la Aida (Agenzia albanese per gli investimenti e lo sviluppo, Ndr)”.

Grande importanza viene data anche al settore energetico. “Sta emergendo la green energy con le centrali idroelettriche - ha detto ancora Berisha - e in questo campo esiste una partnership pubblico-privata interna, in attesa degli investitori stranieri. Aziende italiane (il gruppo Moncada) lavorano nell’eolico ed ora acquisterà sempre più importanza l’energia proveniente dal Mar Caspio. Un solo campo petrolifero a Patos (nel distretto sud occidentale albanese di Fier, ndr) ha una riserva di 2 milioni di barili”. Berisha ha ricordato l’apertura del paese delle aquile all’energia nucleare e ha aggiunto che il turismo “sta fiorendo”.

Il mercato del lavoro albanese, inoltre, è estremamente appetibile: “Perché andare in Cina? – ha detto Berisha -. La registrazione delle imprese costa solo un euro e l’economia albanese ha resistito alla crisi”. Berisha ha infine ringraziato il ministro degli Esteri, Franco Frattini, e il presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, per il contributo di Roma all’abolizione del regime di liberalizzazione dei visti per i cittadini albanesi, ora liberi di viaggiare nell’Ue senza passare per i consolati e la ambasciate.


Il premier albanese, Sali Berisha

Il memorandum d'intesa tra le Camere di Commercio

Milano, 18 gen - (Agenzia Nova) - Nell’ambito del forum è stato firmato un memorandum d’intesa tra Promos-Camera di commercio di Milano e l’Unione delle Camere di commercio e dell’industria albanesi. Alla sigla dell’accordo hanno preso parte i presidenti delle due società, rispettivamente Bruno Ermolli per l’Italia e Ilir Zhilla per il paese delle aquile. Ermolli, nel suo intervento al forum, ha ricordato l’accordo di partenariato strategico firmato tra il governo italiano e quello albanese lo scorso anno, dicendo che “l’Albania è una delle corsie economiche preferenziali per lo sviluppo delle Pmi italiane verso l’Europa sud-orientale, e da oltre 15 anni è parte integrante del percorso di Promos nel Mediterraneo”.

“Per questo - ha proseguito Ermolli - con l'iniziativa di oggi intendiamo favorire lo scambio di tecnologie e ‘know-how’ imprenditoriale, la formazione del capitale umano, la cooperazione finanziaria e l'attrazione di investimenti. Consapevole del ruolo dell'Albania nel percorso di integrazione dei Balcani in Europa e nell’area mediterranea, Promos intende dare continuità al forum economico italo-albanese con appuntamenti annuali a Tirana e Milano, e tra pochi mesi tornare in Albania con una missione imprenditoriale di sistema”. Ermolli ha ricordato che l'Italia è uno dei principali investitori in Albania e ne è il primo partner commerciale, con una quota del 33 per cento dell'interscambio complessivo (2009) pari a circa 1,3 miliardi di euro.

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