Aggressioni a studentesse zona universitaria

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seventy
00domenica 15 dicembre 2013 19:23
Università, baby gang all'assalto
petizione sul web per chiedere sicurezza
Aggressioni tra via Marina, corso Umberto e via Duomo
, Sos a de Magistris e forze dell'ordine. Raccolte migliaia di adesioni in poco tempo
napoli.repubblica.it/cronaca/2013/12/08/news/universit_fenomeno_baby_gang-7...
di ANNA LAURA DE ROSA

Baby gang all'assalto nella zona universitaria. Alcuni studenti dell'Orientale e della Federico II hanno lanciato una petizione on line per chiedere al sindaco Luigi de Magistris e alle forze dell'ordine di fermare le aggressioni ai danni di studentesse verificatesi in questi mesi tra via Marina, corso Umberto e via Duomo.

Oltre tremila firme sono state già raccolte in poche ore sul sito Avaz. org per ottenere volanti e controlli davanti alle facoltà. "Vi scrivo a nome degli studenti - si legge nell'appello allegato alla petizione - Ormai siete la nostra unica risorsa, visto che le forze dell'ordine non sembrano interessarsi alla questione che sto per porvi. Da diversi giorni davanti a due sedi universitarie (Palazzo del Mediterraneo in Via Nuova Marina, e Palazzo Santa Maria Porta Coeli in Via Duomo) si sono verificati atti di bullismo da parte di una baby gang. Questi ragazzini hanno aggredito alcune studentesse prendendole alle spalle, spintonandole, molestandole e picchiandole. Molte ragazze hanno paura di continuare a frequentare i corsi per non rischiare gli stessi abusi. Sembra che le denunce stiano arrivando soltanto su internet e su Facebook. Vi chiediamo di aiutarci".

Su Facebook è stato fondato un gruppo per la stessa causa, dall'eloquente nome "Tuteliamoci!", dove qualcuno però ha invitato gli utenti a mantenere la calma. Nessuna delle vittime, a quanto pare, finora ha denunciato formalmente l'accaduto alle forze dell'ordine per "sfiducia nei confronti di chi dovrebbe proteggerci - hanno detto le ragazze - Una delle studentesse, infatti, avrebbe segnalato l'aggressione alle forze dell'ordine - hanno aggiunto - senza ottenere l'attenzione sperata. E' noto a tutti ciò che accade all'uscita dalle facoltà e al centro storico in generale, ma nessuno interviene. Basterebbe forse qualche pattuglia in più".

Dalle testimonianze delle universitarie che chiedono di restare anonime, si può ricostruire la dinamica dei raid messi a segno soprattutto nelle ore pomeridiane da bande di teppisti tra i 9 e gli 11 anni. Dopo aver scelto la vittima, i ragazzini la circondano, le sputano addosso, la offendono, la strattonano e, nei casi più gravi, la picchiano o la palpeggiano. Il tutto nel giro di pochi minuti. Tra alcune matricole si è diffuso il panico, tanto che in molte si stanno organizzando per tornare a casa in gruppo.

Solo l'altro giorno Irene (nome di fantasia) ha denunciato su Facebook di essere stata avvicinata da una decina di ragazzini mentre camminava in compagnia di due amiche al corso Umberto. La baby gang l'ha offesa e le ha sputato addosso più volte. I teppisti le hanno chiesto di consegnare casco e telefono, e l'hanno spintonata. Poi di fronte a una reazione si sono dileguati.

A un'altra studentessa è andata peggio: "Mi sono ritrovata 5-6 ragazzini addosso dopo aver seguito un corso nel Palazzo del Mediterraneo di via Marina - ha raccontato - Stavo attraversando una stradina secondaria con le stampelle, la banda mi ha fatto cadere a terra, mi ha tirato i capelli, presa a calci e insultata. I teppisti sono scappati quando hanno sentito il rumore di un cancello".

La denuncia di F. risale invece a qualche settimana fa: "Sono uscita verso le 17 e 30 dal Palazzo del Mediterraneo - ha scritto su Facebook la studentessa dell'Orientale - Una ventina di ragazzi si è fiondata su di me e ha cominciato a picchiarmi. Ho ricevuto calci e pugni e mi hanno trascinato per la borsa. Quando sono scappati, mi sono rifugiata in un bar di via Marina e il proprietario mi ha detto che non è la prima volta che accadono cose del genere. Se ci sono altre vittime, si facciano avanti. Facciamo arrivare qualche pattuglia in zona per la nostra sicurezza".

G. è stata aggredita ad aprile con un'amica poco lontano da via Duomo, all'uscita da un supermercato: "Una banda di circa 20 ragazzini - racconta - ci ha aggredito alle spalle: ci hanno tirato i capelli e dato calci alle ginocchia per buttarci a terra. La cosa agghiacciante è stata l'assoluta lucidità con la quale hanno agito. Erano molto piccoli e c'è da dire che non ci hanno rubato nulla. Per loro siamo state solo il passatempo di cinque minuti. Il paradosso è che dobbiamo ritenerci fortunate perché eravamo molto vicine al corso Umberto I e si
Il caso più indietro nel tempo, ma forse anche quello più grave, riguarda una studentessa fuori sede di Giurisprudenza, che dopo l'aggressione subita ha deciso di tornare nella regione d'origine e non vivere più in città o frequentare i corsi: "Da due anni - si è sfogata - vengo a Napoli solo per sostenere gli esami. Quell'aggressione mi ha sconvolto. All'uscita dall'università una decina di ragazzini si è buttata addosso. Uno di loro mi ha dato un pugno nell'occhio molto forte e gli altri, approfittando del fatto che avevo perso i sensi, mi hanno palpeggiato".amo riuscite a scappare".


Link alla petizione
secure.avaaz.org/it/petition/carabinieri_sindaco_di_Napoli_Luigi_De_Magistris_Stop_BabyGa...
connormaclaud
00lunedì 16 dicembre 2013 15:08
Se posso,la colpa non va attribuita alle ffoo che pur volendo non possono mantenere stabilmente dei blocchi nelle zone interessante sia per una forte carenza d'organico sia per l'inutilità della pattuglia o dellagente di quartiere in una situazione del genere.
Trattandosi poi d'individui minorenni tanto più difficile(inutile)una denuncia alla quale farebbe seguito il nulla, ma non devo certo essere io a ricordare queste cose in un forum di giurisprudenza.
Il mio piccolo consiglio è di munirsi di tanto buon senso e seguire pochi e semplici precauzioni perchè tutto parte dalla prevenzione.


Saluti
seventy
00martedì 17 dicembre 2013 13:51
La mia era più che altro una segnalazione....




Il mio piccolo consiglio è di munirsi di tanto buon senso e seguire pochi e semplici precauzioni perchè tutto parte dalla prevenzione


prevenzione...fino ad un certo punto però, ...
Paperino!
00martedì 17 dicembre 2013 14:57
La prevenzione serve a poco, quando parliamo anche di zone centrali e universitarie...capisco (ma nemmeno tanto, in verità...) finché si parla dei vicoli dei Quartieri...ma qui puoi essere aggredito dietro ogni angolo...
E non si può pretendere che una ragazza, per seguire un corso, debba assicurarsi ogni volta di avere della scorta...

Capisco il senso del tuo intervento, eppure allo stesso tempo mi "offende". Parlare di prevenzione suona come una tacita rassegnazione allo stato dei fatti, che non necessariamente deve essere accondiscesa.
Che siano minorenni, non vuol dire che non ci sia chi è responsabile per loro.
Colpire (anche e soprattutto economicamente) le famiglie, risolverebbe in 4 e quattr'otto il problema. E fungerebbe da strumento di educazione sociale.
E' solo una questione di volontà.

connormaclaud
00martedì 17 dicembre 2013 15:30
Vero come una banconota da 7 euro Papero...
Quello che ho scritto è mera constatazione dei fatti,non amo i voli pindarici e pur non apprezzando la situazione cerco di essere il più realista possibile.
Prima o poi il conto arriva e,nelle sue diverse sfaccettature,sta arrivando più che salato,ma è solo il frutto di quel che si è seminato.

Prendersela con le famiglie è tanto facile quanto da ipocriti stronzi(passami il termine),cosa che sintetizza bene la nostra società. Nella maggioranza dei casi queste sono all'oscuro di tutto,magari credono che il figlio sia andato a giocare a calcetto, nel restante provengono da famiglie con problemi,ma alla fine della giostra si risolve ben poco dato che le soluzioni sono più deleterie del male che intendono curare o finiscono col venir insabbiate perchè la creatura potrebbe restarci male.
Come sempre finirebbe "chi figlio e chi figliastro",di conseguenza lo strumento di educazione sociale dovrebbe dapprima venir sperimentato sulla società che intende assumersi l'onere,e l'onore,d'educare le nuove generazioni.
Tutto questo per dire che un ceffone una tantum potrebbe essere molto più educativo di una sceneggiata del terrore in qualche aula di tribunale.

Le poche dritte che mi sento di dare non conoscendo le vicende in questione: prediligere luoghi affollati, indossare scarpe ed indumenti comodi,cellulare a portata di mano,evitare situazioni e luoghi potenzialmente a rischio,munirsi di qualche spray al peperoncino che,pur non essendo molto efficace, ha un buon potere deterrente e può calmare le più ansiose.
Come si può vedere,trattasi di comune buon senso e corrisponde al 70% di un buon sistema di difesa reality based.


Paperino!
00martedì 17 dicembre 2013 18:11
Re:
connormaclaud, 17/12/2013 15:30:



Prendersela con le famiglie è tanto facile quanto da ipocriti stronzi(passami il termine),cosa che sintetizza bene la nostra società. Nella maggioranza dei casi queste sono all'oscuro di tutto,magari credono che il figlio sia andato a giocare a calcetto, nel restante provengono da famiglie con problemi,ma alla fine della giostra si risolve ben poco dato che le soluzioni sono più deleterie del male che intendono curare o finiscono col venir insabbiate perchè la creatura potrebbe restarci male.
Come sempre finirebbe "chi figlio e chi figliastro",di conseguenza lo strumento di educazione sociale dovrebbe dapprima venir sperimentato sulla società che intende assumersi l'onere,e l'onore,d'educare le nuove generazioni.
Tutto questo per dire che un ceffone una tantum potrebbe essere molto più educativo di una sceneggiata del terrore in qualche aula di tribunale.





Perdonami, ma un branco di minorenni aggredisce le ragazze, le prende a calci e sberle, le molesta sessualmente, e avallare un'azione di risarcimento danni nei confronti dei genitori sarebbe da "ipocriti stronzi"?

Poi saprà bene il genitore, che ha pagato di tasca propria per le azioni del proprio diletto pargolo, se e come insegnare al figlio che non si fa (e qui veniamo al sano ceffone, alla creatura che si piglia collera, al figlio e figliastro o agli assistenti sociali...).

Pure questo tirare subito in ballo le famiglie disagiate, senza conoscere i fatti concreti, suona il solito luogo comune un po' populistico...magari sarà pure, ma vuoi vedere che se andiamo a indagare scopriamo che si tratta di classici "figli di papà" che poco o nulla hanno di disagiato??

Per me situazioni di degrado sociale del genere non si può pensare di affrontarle dicendo alle ragazze di munirsi di spray al peperoncino, onestamente non mi sembra serio.

La responsabilità di questi episodi è in un degrado e (dis)educazione sociale, che partono proprio dalla famiglia, per estendersi poi ad altri ambiti...
Paperino!
00martedì 17 dicembre 2013 18:15
E si tratta di tutti ambiti che riconoscono un valore e una "responsabilità" solo quando la devono pagare a suon di soldoni.

Poi vedi come si mettono in riga, dopo aver pagato la prima volta lesioni e danni morali per migliaia di euro.


connormaclaud
00martedì 17 dicembre 2013 20:36
Re: Re:


Caro Paperino,un gruppetto di pischelli che si macchia di un simile schifo ,altro termine non ho, fuori da ogni logica, va ripreso lì per lì, non serve imbastire l'internazionale dell'ipocrisia.
Non serve mettere alla pubblica gogna una famiglia che ha il solo peccato di avere un idiota in famiglia in quanto se il pischello in questione ha santi in paradiso uscirà più pulito di prima, se figlio di poco di buono peggiorerà e se figlio di poveri cristi verrà messo in croce:le cose funzionano così,non nascondiamoci dietro un dito,questa è la cruda realtà,questo quello che si è seminato.

Una denuncia contro ignoti,data l'oggettiva difficoltà di individuare i colpevoli,salvo mettendo in moto una servizio abnorme, cui prodest?
Mettiamo che vengano individuati, passiamo da avvocati per saldare qualche salata parcella?
Situazioni del genere vanno prevenute,il degrado non è solo colpa delle famiglie -assumiamoci tutti le nostre responsabilità- e perversi atti di bullismo,come quelli descritti, in un'aula creeranno un mostro giudiziario o un intervento ridicolo che offenderà nuovamente le vittime,questo lo sappiamo tutti,anche se pochi lo ammettono.

Loro hanno l'attenuante di essere minorenni,ma anche se avessero raggiunto la maggiore età,di questi tempi,le cose non sarebbero state diverse. Un paterno ceffone,che non ha mai ucciso nessuno,anche da parte di un passante serve a raddrizzare più di un pomposo giudice.


La più completa e assoluta solidarietà a queste ragazze,ma continuo a pensare che prevenzione e buon senso di terzi sia la miglior cura a questo male.




trixam
00mercoledì 18 dicembre 2013 00:22
Beh Connor ha ragione. Mi immagino i carabinieri che acciuffano questi delinquentelli, ad un certo punto arrivano i genitori in caserma.

Carabiniere: "suo figlio, insieme ad altri, ha aggredito una ragazza nei pressi dell'università".
Genitore: "vabbé, ma io sapevo che stava al calcetto".
Carabiniere: "Ah, se è così non si preoccupi. Lasciamo perdere fino a quando non reintroducono i balilla e gli avanguardisti e la società si assuma l'onore, e l'onere, di educare le nuovi generazioni ai sani valori della nazione. CI rivediamo tra 5 anni quando avrà ammazzato qualcuno mentre voi pensavate stesse facendo il servizio civile alle poste".
Genitore: "Grazie e buon Natale".
connormaclaud
00mercoledì 18 dicembre 2013 09:44
Simpatico come una multa [SM=g2725401]
Dieci anni fa questa vergogna era all'ordine del giorno? Anche allora c'erano i figli della lupa? [SM=g2725402]


Vediamo un pò...

CC: "suo figlio, insieme ad altri, ha aggredito una ragazza nei pressi dell'università"
genitore1: " no,mio figlio è un vittima...adesso se ne occupa il nostro avvocato"
1)...nulla di fatto
2)...al tribunale:" assolto" ....la ragazza si è picchiata/palpata da sola o è stata opera degli gnomi
avvocato: procediamo per diffamazione e chiediamo un maxirisarcimento all'Arma ( solo in campania quest'anno è stato intentato,che io sappia, 4 volte per reati ad opera di minori
tribunale: cc le faccio vedere i sorci verdi


CC""suo figlio, insieme ad altri, ha aggredito una ragazza nei pressi dell'università"
genitore2:" una bravata da ragazzini..."
1)...nulla di fatto
2)...al tribunale: tenendo conto delle attenuanti blablabla qualche giorno ai servizi sociali o più probabilmente nada
avvocato: vediamo di rifarci delle spese
vittima:oltre il danno la beffa
Piovono spese legali

CC:"suo figlio, insieme ad altri, ha aggredito una ragazza nei pressi dell'università"
genitore3: mortificato,profondamente mortificato
tribunale senza passare per il via: maxirisarcimento, servizi sociali, messa in pubblico ludibrio,accanimento mediatico,chi più ne ha più ne metta...
Piovono spese legali


connor pensiero:

Datevi una calmata ragazzì





seventy
00mercoledì 18 dicembre 2013 15:18
Re:
Paperino!, 17/12/2013 14:57:

La prevenzione serve a poco, quando parliamo anche di zone centrali e universitarie...capisco (ma nemmeno tanto, in verità...) finché si parla dei vicoli dei Quartieri...ma qui puoi essere aggredito dietro ogni angolo...
E non si può pretendere che una ragazza, per seguire un corso, debba assicurarsi ogni volta di avere della scorta...

Capisco il senso del tuo intervento, eppure allo stesso tempo mi "offende". Parlare di prevenzione suona come una tacita rassegnazione allo stato dei fatti, che non necessariamente deve essere accondiscesa.
Che siano minorenni, non vuol dire che non ci sia chi è responsabile per loro.
Colpire (anche e soprattutto economicamente) le famiglie, risolverebbe in 4 e quattr'otto il problema. E fungerebbe da strumento di educazione sociale.
E' solo una questione di volontà.





Sono totalmente d'accordo con te.....

Mi domando... se una cosa del genere capitasse ad una vostra sorella ( o mamma o fidanzata) cosa le direste, dopo essere stata palpata in mezzo alla strada, "Perchè non ti sei portata lo spray al peperoncino?!!" [SM=x43808]

connormaclaud
00mercoledì 18 dicembre 2013 16:12
[SM=g2725362] [SM=g2725330]

Mi chiederei che società di merd@ deve essere quella dove un donna può essere importunata,nell'indifferenza generale, in un centro città sovraffollato e nel caso lei si sentisse più sicura con questo benedetto spray glielo consiglierei,cosa brn diversa dal delegale la propria sicurezza a tale strumento.


Con i se ed i ma però non si arriva da nessuna parte,ma usare l'atomica per annichilire una formica mi sembra esagerato.
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