Rapita a Bagdad Giuliana Sgrena, giornalista inviata del quotidiano il Manifesto. La donna era stata nella moschea sunnita di al Kastl, nella zona dell'Università di Bagdad: secondo quanto ha riferito ai giornalisti italiani l'interprete, un gruppo di uomini armati ha fermato l'autovettura sparando. Sotto la minaccia delle armi, lei è stata costretta a uscire e a seguire il commando, che disponeva di due auto: una Opel e una Kia. Nella moschea ci sono molti sfollati di Falluja, la roccaforte sunnita espugnata in novembre: fra loro, si suppone, anche molti ribelli sfuggiti agli americani.
Il rapimento è stato vissuto in diretta da un'altra giornalista italiana, Barbara Schiavulli, compagna di stanza della Sgrena, che ha ricevuto in albergo una telefonata muta. Dai rumori di sottofondo - spari e voci concitate - ha potuto ricostruire quanto stava accadendo e così a dare l'allarme. La Schiavulli è riuscita a distinguere anche i passi sull'acqua (oggi a Bagdad è piovuto).
e ci risiamo...con i giornalisti