"Quella cerimonia per Barbara Berlusconi ha offeso noi professori e i nostri studenti"

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gran generale
00mercoledì 21 luglio 2010 17:43
La lettera di una docente dell'Università San Raffaele dopo la laurea della figlia del premier
"Il rettore don Verzè si è rivolto solo a lei, alla presenza del premier, offrendole una cattedra"


Insegno filosofia della persona alla facoltà di Filosofia dell’Università Vita Salute San Raffaele. Scrivo queste righe per dire: non in mio nome. Non è certamente in mio nome che il nostro rettore, don Luigi Verzé, intervenendo come è suo diritto alla cerimonia delle proclamazioni delle lauree, si è rivolta alla sola candidata Barbara Berlusconi, che giungeva a conclusione del suo percorso triennale, chiedendole se riteneva che potesse nascere una facoltà di Economia del San Raffaele basata sul pensiero dell’autore sul quale verteva la sua tesi (Amartya Sen), e invitandola a diventare docente di questa Università, in presenza del presidente del Consiglio, il quale assisteva alla cerimonia.

Intendo dissociarmi apertamente e pubblicamente da questa che ritengo una violazione non solo del principio della pari dignità formale degli studenti, non solo della forma e della sostanza di un atto pubblico quale una proclamazione di laurea, non solo della dignità di un corpo docente che il rettore dovrebbe rappresentare, ma anche dei requisiti etici di una istituzione universitaria d’eccellenza quale l’Università San Raffaele giustamente aspira a essere.

Tengo a dissociarmi nettamente e pubblicamente e da queste parole e dalla logica che le sottende, logica che da una vita combatto, come combatto da sempre il corporativismo e i sistemi clientelari dell’Università italiana, e il progressivo affossamento di tutti i criteri di eccellenza e di merito, oltre che dell’Università stessa come scuola di libertà.

Me ne dissocio individualmente, anche se spero che la deprecazione dell’accaduto sia unanime fra il corpo docente. Ma tengo a ribadire con questa mia serena dichiarazione che non sono né di principio né di fatto corresponsabile dell’andamento di questa cerimonia: non di principio per le profonde ragioni di dissenso che ho qui espresso, non di fatto, perché in effetti non figuravo fra i componenti della commissione relativa alla candidata in questione, e certamente non perché avessi chiesto di esserne esonerata.
.ClaudiaP.
00mercoledì 21 luglio 2010 18:59


una laurea triennale e diventa professoressa di cattedra? [SM=x43624]


è deplorevole quanto certi costumi (nella specie il lecchinaggio del rettore nei confronti del nostro carissimo presidente del consiglio) siano sfacciati.

il rettore meriterebbe un calcio in faccia per tutti quelli che si fanno un mazzo quadrato per intraprendere la carriera universitaria.

ammirevole l'intervento di questa docente.
spero che non resti sola, che il resto del corpo docente appoggi il suo pensiero.


si guarda con disprezzo chi, venendo dal basso, scende a compromesso per occupare un posto sociale.
persone che non hanno avuto la fortuna degli altri, che necessitano,
che violentano se stesse...
e questo?
Un rettore universitario che bisogna aveva di piegarsi così schifosamente al sistema?

che schifezza!

tommy3dita
00mercoledì 21 luglio 2010 19:00
ho letto ma ho sinceramente perso la voglia di indignarmi...finchè qualcuno non si alzerà e sputerà in faccia prima al rettore (in questo caso) non ci sarà molto da fare
s@r@8412
00mercoledì 21 luglio 2010 20:22
Marina Berlusconi si laurea: don Verzè le offre la cattedra e umilia i laureati italiani


I poveri ricercatori italiani che non hanno spinte e raccomandazioni sufficienti a raggiungere una cattedra, ai poveri studenti che s’illudono un giorno di poter insegnare, Don Verzè ha mollato ieri uno sganassone di quelli che ricorderanno a lungo.

Nell’occasione della laurea di una delle figlie di Berlusconi, l’anziano sacerdote e rettore le ha proposto al volo di diventare docente di una novella Facoltà d’Economia. La giovane berluschina però non è esattamente un luminare e nemmeno vanta pubblicazioni o lavori tali da farla svettare sugli altri studenti, rispetto ai quali è addirittura arrivata lunga al conseguimento della laurea triennale in filosofia.

Già, una laurea triennale, quel giochino inventato per aumentare il numero dei "laureati" italiani, troppo scarso rispetto agli altri paesi europei, che ha poi aperto le gabbie a mostruosità di ogni tipo, fornendo molti italiani del fatidico pezzo di carta,sotto il quale però non si nasconde affatto una preparazione simile alle lauree tradizionali.

Così, mentre milioni di studenti italiani impazziscono di fronte al muro gerontocratico e ai tagli sempre più profondi e mortali all’istruzione, il rettore beneficato da cotanto babbo offre una docenza alla sua pargola fresca di diploma triennale e in altre faccende affacendata (due figli, impegni nelle aziende del padre e in associazioni di pessimo gusto con altri rmpolli), tanto da lasciare perplessa lei per prima.

Si è inalberata solo una docente finora, che ha scritto una lettera al prete-rettore spiegando quanto sia umiliante per tutti (docenti e studenti) una tale e servile sfacciataggine, una docente con la quale c’è da essere solidali perché, visti i tempi, il suo posto di lavoro alle dipendenze di Don Verzè traballa e il rischio di finire nella lista di proscrizione dove si allineano i nemici del capo (chiunque non lo lecchi con foga sufficiente) e non trovare altre occupazioni accademiche è reale e attuale.
FONTE:AGORAVOX

Astronascente86
00mercoledì 21 luglio 2010 21:54
[SM=x43804]
pacovarra
00mercoledì 21 luglio 2010 22:41
la solita squallida storia di lecchinaggio
sanimma
00mercoledì 21 luglio 2010 23:28
che amarezza
dovevo nascere sotto un'altra stella per diventare docente..........
Koogar
00giovedì 22 luglio 2010 11:55
Il San Raffaele: quella a Barbara non era una proposta per lavorare qui


Quella che don Luigi Verzè ha rivolto a Barbara Berlusconi durante la proclamazione per la sua laurea "non era certo una proposta di lavoro né tantomeno una discriminazione nei confronti degli altri neodottori". E' la precisazione dell'Università San Raffaele di Milano alla lettera, pubblicata su Repubblica, di Roberta De Monticelli, docente dell'Ateneo, secondo la quale don Verzè avrebbe invitato Barbara "a diventare docente di questa Università".

La direzione comunicazione dell'Università precisa che "non si deve gridare allo scandalo: qualcuno si meraviglia se alla Cattolica i docenti si sono praticamente tutti formati nelle file di quell'Università? Chi frequenta don Luigi sa che egli considera i nostri discenti i nostri primi docenti e sa anche quanto a lui stia a cuore che il futuro di tutto il San Raffaele sia affidato preferibilmente a chi lo conosce meglio degli altri. Quello di restare, di continuare a studiare, di approfondire gli studi con la ricerca è l'invito che lui fa, da sempre, a ognuno".

"Pubblicamente - continua il San Raffaele - lo ha anche ribadito in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico in corso, quando ha presentato a tutti una delle prime allieve dell'Università che ha conquistato una docenza in Ateneo. Ha detto quella volta don Luigi: 'Imparate da lei a essere giovani migliori, atti a succedere ai vostri attuali docenti. I piu' bravi erediteranno l'Università e l'intera Opera San Raffaele in Italia, in Asia, in America, in Africa e ovunque c'è un San Raffaele'. E va detto comunque che i nostri ragazzi, forti di uno studio di eccellenza, si fanno strada non solo da noi ma nelle Università di tutto il mondo".

Infine, precisa la direzione comunicazione, "don Luigi si è rivolto affettuosamente a una persona che semplicemente conosce fin da bambina. Non era certo una proposta di lavoro, né tantomeno una discriminazione nei confronti degli altri neodottori".
Paperino!
00giovedì 22 luglio 2010 12:18
Fatto da chi è già arrivato, da chi ha poco da temere, è infinitamente peggio.
Questo rettore non è degno del suo ruolo...adesso hai voglia ad apparare tutto e dire che erano "auguri a una neolaureanda"...e gli altri??????
Hai leccato miserevolmente, e data la tua posizione devi solo vergognarti. Non sei un rettore, sei una prostituta.
Esempio perfetto della mentalità clientelare che poi esplode nelle nostre facoltà.
Come potrebbe essere diversamente?
Selkis
00giovedì 22 luglio 2010 12:22
ma tra l'altro... detto a una che si prende una TRIENNALE IN FILOSOFIA nell'università privata a 26 anni!
Massimo Volume
00giovedì 22 luglio 2010 14:21
Re:
pacovarra, 21/07/2010 22.41:

la solita squallida storia di lecchinaggio




In questo caso all'inverso.
.irly.
00giovedì 22 luglio 2010 15:35
Don Verzè è un altro squallido pseudo affiliato alla casta berlusconiana, ormai non mi stupisce più nulla.
(Hydra)
00giovedì 22 luglio 2010 15:39
Re:
Selkis, 22/07/2010 12.22:

ma tra l'altro... detto a una che si prende una TRIENNALE IN FILOSOFIA nell'università privata a 26 anni!




e che, nel durante, sforna pure due bimbi "fuori dal matrimonio" [SM=x43824]



comunque io non ci vedo alcuno scandalo...proprio zero...
qui stiamo parlando di un livello di giochi di potere incomprensibile ai più(leggere pure massoneria deviata)....lui ha semplicemente (attraverso la laueranda) strizzato l'occhio al "fratello" altro che servilismo, altro che marchette...




cmq, giusto per conoscere meglio il personaggio in questione:



Questioni giudiziarie e controversie

Il San Raffaele di Milano

Le vicende di Verzé incontrano presto quelle di Silvio Berlusconi, all'epoca imprenditore e proprietario di Edilnord, dato che il sacerdote aveva acquistato un terreno di 46 mila metri quadri - con l'idea di costruire quello che sarebbe poi diventato il "San Raffaele" - vicino all'area che sarebbe poi diventata "Milano 2", il complesso residenziale realizzato poi da Berlusconi[3]

Il problema allora era che gli aerei da e per Linate transitavano sopra quell'area "così, nel 1971 inoltrarono, assieme, una petizione al Ministro dei Trasporti al fine di salvaguardare la tranquillità degli abitanti di Milano 2 e i ricoverati del san Raffaele"[4]. Questo però creò problemi di rumore ai comuni limitrofi; "la questione delle rotte si trascinerà per qualche anno, tra direttive serrate, proteste, irregolarità e comitati antirumore [...] la direttiva Civilavia del 30 agosto 1973, a seguito dell'incontro di marzo [il 13 marzo 1973 si incontrano comitati dei cittadini e funzionari del ministero dove però le carte topografiche di riferimento risultano pesantemente manomesse: Pioltello e Segrate rispecchiano la cartografia del 1848 mentre Milano 2, terminata al 25%, risulta completata], scontenta tutti, eccetto, naturalmente, Edilnord e San Raffaele"[5]

Dopo la messa in circolo di falsi studi scientifici sulla questione (formalmente del Politecnico di Milano ma in realtà commissionato dalla Edilnord ad alcuni docenti dell'ateneo) e la condanna del direttore generale di Civilavia, vengono rivolte una serie di accuse a personaggi coinvolti nell'affare fra cui Luigi Verzé.

Nel marzo 1976 è stato condannato dal tribunale di Milano ad un anno e quattro mesi di reclusione per tentata corruzione in relazione alla convenzione con la facoltà di medicina dell’università Statale e la concessione di un contributo di due miliardi di lire da parte della Regione Lombardia. Inoltre è stato incriminato di truffa aggravata nei confronti della signora Anna Bottero alla quale ha sottratto un appartamento del valore di 30 milioni di lire. [6]

Nel marzo del 1977 Verzé è riconosciuto colpevole di «istigazione alla corruzione». Ma, tra archiviazioni, rinvii a giudizio e prescrizioni, non si arriverà per nessuno a sentenze definitive"[7]

Malgrado questi eventi, la crescita del San Raffaele non si ferma e nel corso degli anni '90 aumenta la sua capacità di ospitare i degenti; tuttavia la magistratura si accorge di qualcosa che non va nell'andamento dei lavori.

Nel 1995 Verzé finisce nel mirino della magistratura per presunte irregolarità. Tre anni dopo, il sacerdote viene «attenzionato» per altri lavori nella stessa area [...] La polemica si inasprì quando, nel 1999, la procura mise sotto la sua lente cinque professori del San Raffaele"[8]

Il San Raffaele di Roma
Nel 2000 Verzé fu al centro della vicenda della succursale romana dell'Ospedale San Raffaele, un'operazione colossale che, grazie ad un'abile campagna mediatica, sembrò un complotto ai danni del sacerdote. Verzé sostenne infatti che, a causa di pressioni del mondo politico e degli ambienti finanziari di Roma, fu «costretto» a vendere l'ospedale «a un prezzo irrisorio» all'imprenditore romano Antonio Angelucci, il quale, soltanto pochi mesi più tardi lo rivendette allo Stato, suscitando scandalo sui media [9] e numerose interrogazioni parlamentari [10][11]

I rapporti con il SISMI
Una serie di collusioni fra Luigi Verzé e un rappresentante del SISMI, Pio Pompa, sono state riscontrate all'interno di un'indagine giudiziaria a carico di quest'ultimo e Nicolò Pollari. Dalle carte risulta che Pompa teneva costantemente al corrente Verzé di quanto accadeva in ambito politico ed istituzionale, affinché Verzé stesso potesse sfruttare le suddette informazioni in modo da ottenere particolari vantaggi per le sue attività imprenditoriali.[12]




federika26
00giovedì 22 luglio 2010 16:30
vorrei dire 1 cosa a "barbarella" [SM=x43603] : xkè nn continui a fare la cazetta a casa???guarda hai 2 figli da crescere...mangiati 4 soldi del tuo papi!!!! [SM=g51998] sorema ma vaf...... [SM=x43603]
rainbow83.
00giovedì 22 luglio 2010 16:49
ditemi che ne pensate
vi scandalizzate????????? io nn mi soprendo di nulla ormai.
basta pensare a ieri in commissione laurea, io tra i neodottori, il prof pinto rivolge un sconcertate apprezzamento sulla capaictà di una sua neolaureanda alla quale ripeto in pieno esame ne sottolinea il valore secondo lui :vergognosamente brava ecc ecc...e poi tutta una p.. allora com'è ? nessuno dice niente?
è vero ed è giusto considerare i migliori ma a parte che nella seduta c'erano vari 110 quindi nn solo il suo che bisogno c'era di elogiarle questa ragazza?MAH...... che tralatro appena la seduta è finita si è messa a fare insieme alle sue care ed esime amiche la cretina salendo in cattedra? dov'è la sua professionalita?sono dovuta uscire fuori per nn picchiarla.
il prof pinto e tutto gli altri docenti univ che tralatro in queste giornate chiedono appoggio al mondo studentesco dovrebbero rivedere a chi danno e soprattutto a chi levano.
io sono arrabbiata per un università che nn premia affatto il merito anzi sarà pure che la dolce donzella abbia studiato in questi anni ma la valutazione è spesso basata su un giudizio tutt'altro che giusto spesso basta prendere un voto bassino e tutti gli altri prof si accodano o ppure basta pensare alle angherie che sopportno chi lavora e studia.
almeno Barbara Berlusconi è figlia di un presidente del Consiglio(nn giustifico faccio solo un discorso generale).e in un paese dove il nome della famiglia è tutto nn mi stupisco così come nn mi stupisco quando sento che il figlio di Paolo Borsellino è dirigente di ps a una giovane età.
scusate lo sfogo ma ho preso lo spunto di questa vicenda per esprimere una mia visione,
nascere figlio di qualcuno nn è una colpa ma è davvero dura impegnarsi tutti i giorni e nn ottenere nulla.
paco.84
00giovedì 22 luglio 2010 17:28
che commentiamo a fare...

giusperito
00giovedì 22 luglio 2010 21:01
Re: ditemi che ne pensate
rainbow83., 22/07/2010 16.49:

vi scandalizzate????????? io nn mi soprendo di nulla ormai.
basta pensare a ieri in commissione laurea, io tra i neodottori, il prof pinto rivolge un sconcertate apprezzamento sulla capaictà di una sua neolaureanda alla quale ripeto in pieno esame ne sottolinea il valore secondo lui :vergognosamente brava ecc ecc...e poi tutta una p.. allora com'è ? nessuno dice niente?
è vero ed è giusto considerare i migliori ma a parte che nella seduta c'erano vari 110 quindi nn solo il suo che bisogno c'era di elogiarle questa ragazza?MAH...... che tralatro appena la seduta è finita si è messa a fare insieme alle sue care ed esime amiche la cretina salendo in cattedra? dov'è la sua professionalita?sono dovuta uscire fuori per nn picchiarla.
il prof pinto e tutto gli altri docenti univ che tralatro in queste giornate chiedono appoggio al mondo studentesco dovrebbero rivedere a chi danno e soprattutto a chi levano.
io sono arrabbiata per un università che nn premia affatto il merito anzi sarà pure che la dolce donzella abbia studiato in questi anni ma la valutazione è spesso basata su un giudizio tutt'altro che giusto spesso basta prendere un voto bassino e tutti gli altri prof si accodano o ppure basta pensare alle angherie che sopportno chi lavora e studia.
almeno Barbara Berlusconi è figlia di un presidente del Consiglio(nn giustifico faccio solo un discorso generale).e in un paese dove il nome della famiglia è tutto nn mi stupisco così come nn mi stupisco quando sento che il figlio di Paolo Borsellino è dirigente di ps a una giovane età.scusate lo sfogo ma ho preso lo spunto di questa vicenda per esprimere una mia visione,
nascere figlio di qualcuno nn è una colpa ma è davvero dura impegnarsi tutti i giorni e nn ottenere nulla.




Non ho capito questo vuol dire che è dirigente a causa del nome? Mi sembra un discorso assurdo. Probabilmente il figlio di Borsellino e la ragazza della seduta meritavano ciò che gli è toccato.
POtrei capire il tuo schifo per questa ragazza solo se obiettivamente sai che è una persona che non merita elogi. A me sembra assurdo negare ad una persona capace e forse più capace di tanti 110 e lode i suoi meriti. Probabilmente Pinto ha ritenuto giusto e giustificato dal merito farle l'elogio.
Sul figlio di Borsellino trovo le tue osservazioni completamente sballate. Tu sai che non meritava il posto di commissario di polizia? Non è che visto che hai un certo cognome allora sicuro non meriti.
kiki.82
00giovedì 22 luglio 2010 22:08
Re:
Selkis, 22/07/2010 12.22:

ma tra l'altro... detto a una che si prende una TRIENNALE IN FILOSOFIA nell'università privata a 26 anni!


[SM=x43601] [SM=x43601] [SM=x43601]

rainbow83.
00giovedì 22 luglio 2010 23:59
Re: Re: ditemi che ne pensate
giusperito, 22/07/2010 21.01:




Non ho capito questo vuol dire che è dirigente a causa del nome? Mi sembra un discorso assurdo. Probabilmente il figlio di Borsellino e la ragazza della seduta meritavano ciò che gli è toccato.
POtrei capire il tuo schifo per questa ragazza solo se obiettivamente sai che è una persona che non merita elogi. A me sembra assurdo negare ad una persona capace e forse più capace di tanti 110 e lode i suoi meriti. Probabilmente Pinto ha ritenuto giusto e giustificato dal merito farle l'elogio.
Sul figlio di Borsellino trovo le tue osservazioni completamente sballate. Tu sai che non meritava il posto di commissario di polizia? Non è che visto che hai un certo cognome allora sicuro non meriti.




se nn capisci fatti tuoi, il mio discorso è semplice
1 per la ragazza si ritengo che visto che nn solo lei aveva lode econtrolode fare una p..agli altri prima come presentazione....e durante l'esame sia stato di cattivo gusto anche per la ragazza che ti assicuro dai commenti delle famiglie bella figura nn ha fatto anzi ha fatto la figura della z...del prof. dici che io nego a una persona capace i meriti mah....(a parte la concezione diversa di merito e capacità che abbiamo) io nn nego niente a nessuno visto che nn sono nelle possibilità cq di farlo ma visto che penso con la mia testa e visto che si parla di seduta di laurea il paragone con BB nel piccolo ci stava tutto!(per farti capire cosa nn facile che anche nel piccolomondo ns c'è sempre una differenza basata su conoscenze e nomi)
per borsellino il mio nn è una critica o un offesa ma semplicemente un esempio poi se se lo merita meglio per lui ma che nn sia stato facilitato dal nome nn si può dire come ritengo altrettanto che il suo cognome è anche un fardello! (ti credi che mettere sul forum una foto basta a renderti un palladino della giustizia!ahahahah) l'esempio l avrei fatto anche con altre persone pensa alla Berlinguer ecc ecc il nome o meglio il cognome conta, aiuta, supporta la persona a fare carriera dire il contrario è da ingenui o da imbecilli.
poi se queste persone tutte (sempre per farti capire) hanno meritato io questo nn lo so ma nn lo sai nemmeno tu!!!!!!! ma è impossibile pensare che sia una concidenza che tutti in questo paese che rivestono una posizione sociale rilevante abbiano avuto un nonno uno zio un padre chi vuoi tu che contava o che è tuttora un personaggio rilevante.
con questo chiudo

cmq nn far passare per merito o capacità un privilegio di casta perchè il vero schifo che provo è per chi sostiene ciò.
nn ti risponderò più perchè ritengo che ognuno ha le sue idee e nn tocca ame giudicarle ma nn fare il grande giusperito perchè francamente nn basta mettere una foto di persone che si sono sacrificate per dei valori per renderti una persona migliore e ti consiglio vivamente di riguardare i vari programmi rai (ho visto un interessante speciale) dove i medesimi parlavano di corruzione,raccomandazione nepotismo ecc ecc per vedere come sei lontano dal loro modo di vedere le cose
Mojo Pin
00venerdì 23 luglio 2010 08:32
Re: Re: Re: ditemi che ne pensate
rainbow83., 22/07/2010 23.59:




se nn capisci fatti tuoi, il mio discorso è semplice
1 per la ragazza si ritengo che visto che nn solo lei aveva lode econtrolode fare una p..agli altri prima come presentazione....e durante l'esame sia stato di cattivo gusto anche per la ragazza che ti assicuro dai commenti delle famiglie bella figura nn ha fatto anzi ha fatto la figura della z...del prof. dici che io nego a una persona capace i meriti mah....(a parte la concezione diversa di merito e capacità che abbiamo) io nn nego niente a nessuno visto che nn sono nelle possibilità cq di farlo ma visto che penso con la mia testa e visto che si parla di seduta di laurea il paragone con BB nel piccolo ci stava tutto!(per farti capire cosa nn facile che anche nel piccolomondo ns c'è sempre una differenza basata su conoscenze e nomi)
per borsellino il mio nn è una critica o un offesa ma semplicemente un esempio poi se se lo merita meglio per lui ma che nn sia stato facilitato dal nome nn si può dire come ritengo altrettanto che il suo cognome è anche un fardello! (ti credi che mettere sul forum una foto basta a renderti un palladino della giustizia!ahahahah) l'esempio l avrei fatto anche con altre persone pensa alla Berlinguer ecc ecc il nome o meglio il cognome conta, aiuta, supporta la persona a fare carriera dire il contrario è da ingenui o da imbecilli.
poi se queste persone tutte (sempre per farti capire) hanno meritato io questo nn lo so ma nn lo sai nemmeno tu!!!!!!! ma è impossibile pensare che sia una concidenza che tutti in questo paese che rivestono una posizione sociale rilevante abbiano avuto un nonno uno zio un padre chi vuoi tu che contava o che è tuttora un personaggio rilevante.
con questo chiudo

cmq nn far passare per merito o capacità un privilegio di casta perchè il vero schifo che provo è per chi sostiene ciò.
nn ti risponderò più perchè ritengo che ognuno ha le sue idee e nn tocca ame giudicarle ma nn fare il grande giusperito perchè francamente nn basta mettere una foto di persone che si sono sacrificate per dei valori per renderti una persona migliore e ti consiglio vivamente di riguardare i vari programmi rai (ho visto un interessante speciale) dove i medesimi parlavano di corruzione,raccomandazione nepotismo ecc ecc per vedere come sei lontano dal loro modo di vedere le cose



potresti anche tu mettere un avatar di Dante Alighieri, ma dubito che renderebbe comprensibile il tuo discorso... [SM=x43668]


.ClaudiaP.
00venerdì 23 luglio 2010 10:13
Re: Re: Re: ditemi che ne pensate
rainbow83., 22/07/2010 23.59:




se nn capisci fatti tuoi, il mio discorso è semplice
1 per la ragazza si ritengo che visto che nn solo lei aveva lode econtrolode fare una p..agli altri prima come presentazione....e durante l'esame sia stato di cattivo gusto anche per la ragazza che ti assicuro dai commenti delle famiglie bella figura nn ha fatto anzi ha fatto la figura della z...del prof. dici che io nego a una persona capace i meriti mah....(a parte la concezione diversa di merito e capacità che abbiamo) io nn nego niente a nessuno visto che nn sono nelle possibilità cq di farlo ma visto che penso con la mia testa e visto che si parla di seduta di laurea il paragone con BB nel piccolo ci stava tutto!(per farti capire cosa nn facile che anche nel piccolomondo ns c'è sempre una differenza basata su conoscenze e nomi)
per borsellino il mio nn è una critica o un offesa ma semplicemente un esempio poi se se lo merita meglio per lui ma che nn sia stato facilitato dal nome nn si può dire come ritengo altrettanto che il suo cognome è anche un fardello! (ti credi che mettere sul forum una foto basta a renderti un palladino della giustizia!ahahahah) l'esempio l avrei fatto anche con altre persone pensa alla Berlinguer ecc ecc il nome o meglio il cognome conta, aiuta, supporta la persona a fare carriera dire il contrario è da ingenui o da imbecilli.
poi se queste persone tutte (sempre per farti capire) hanno meritato io questo nn lo so ma nn lo sai nemmeno tu!!!!!!! ma è impossibile pensare che sia una concidenza che tutti in questo paese che rivestono una posizione sociale rilevante abbiano avuto un nonno uno zio un padre chi vuoi tu che contava o che è tuttora un personaggio rilevante.
con questo chiudo

cmq nn far passare per merito o capacità un privilegio di casta perchè il vero schifo che provo è per chi sostiene ciò.
nn ti risponderò più perchè ritengo che ognuno ha le sue idee e nn tocca ame giudicarle ma nn fare il grande giusperito perchè francamente nn basta mettere una foto di persone che si sono sacrificate per dei valori per renderti una persona migliore e ti consiglio vivamente di riguardare i vari programmi rai (ho visto un interessante speciale) dove i medesimi parlavano di corruzione,raccomandazione nepotismo ecc ecc per vedere come sei lontano dal loro modo di vedere le cose




confondi una serie di discorsi:
è prassi consolidata che ciascun prof. elogi il proprio candidato in seduta di laurea,
magari il prof. in questione avrà esagerato,
magari la ragazza lo meritava sul serio,
o forse è come dici tu...cioè è una raccomandata.
ma tra un elogio in seduta di laurea, un voto alzato e la proposta di diventare professore di cattedra ce ne passa [SM=x43668]
poi..in quanto al figlio di Borsellino, anche qui tutto può essere...di sicuro la sua eventuale "raccomandazione" non è stata così scandalosa da sollevare il disgusto popolare...in ogni caso, non si deve correre il rischio di fare una discriminazione a contrario...
inoltre, per quanto il sistema clientelare esista da sempre,
permetti che se fatto così spudoratamente, infastidisca di più?

maximilian1983
00venerdì 23 luglio 2010 11:45
Dal Corriere di oggi:

La lettera/2
«Il curriculum meritava quel voto
Sulla docenza una battuta paterna»
La risposta del preside della Facoltà di Filosofia
e del Prorettore Vicario
La lettera/2

«Il curriculum meritava quel voto
Sulla docenza una battuta paterna»

La risposta del preside della Facoltà di Filosofia
e del Prorettore Vicario

Non c’è stata alcuna «esclusione» intenzionale o non intenzionale (qualunque cosa una esclusione non intenzionale possa essere) della professoressa De Monticelli dalla commissione di laurea della signora Barbara Berlusconi, ma solo la nomina di una commissione della quale la professoressa De Monticelli non faceva parte, come non ne facevano parte altri nove colleghi di ruolo della facoltà (a partire da Massimo Cacciari, Matteo Motterlini, Andrea Tagliapietra, Massimo Donà, ecc.). La signora Barbara Berlusconi si è presentata alla sessione di laurea con una media di 108,37/110 (corrispondente al 29,55/30) e dieci lodi. Con un curriculum di questo tipo la sorpresa sarebbe stata se non si fosse laureata a pieni voti e non il contrario. L’idea che una battuta paterna del Rettore Don Verzé, peraltro ripetuta in passate occasioni nei confronti di altri studenti, possa essere interpretata come la proposta formale nei confronti della signora Barbara Berlusconi di far parte del corpo docente del San Raffaele sfida ogni ragionevolezza e ogni criterio di buon senso. Al San Raffaele, come in ogni università italiana l’accesso alla docenza è regolato dalle leggi dello Stato che governano i concorsi universitari. Rigettiamo quindi con forza le affermazioni e le insinuazioni lesive della professionalità dei colleghi della Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele.

Michele Di Francesco
Preside della Facoltà di Filosofia
Massimo Cacciari
Prorettore Vicario dell’Università Vita-Salute San Raffaele
23 luglio 2010
(pollastro)
00venerdì 23 luglio 2010 12:26
Premetto che portare un qualunque cognome non dovrebbe in se stesso (ma questa è un'ovvietà) essere né un fattore di discriminazione, né di premio. Ciò detto, se la signora Barbara Berlusconi è - non saprei dirlo, perché naturalmente non la conosco -una persona intelligente e sensibile si sarà innanzitutto vergognata lei per prima per questa esibizione di cattivo gusto e di pacchiana lecchinaggine: una laureata triennale alla quale è stata rivolta la (nemmeno troppo) velata offerta di continuare a studiare - si spera almeno che si sia voluto dirle questo - perché poi avrebbe trovato una cattedra pronta? Mah!... Guardate però che conosco figli di professori ai quali questo è davvero accaduto, anche se si è fatto tutto con più prudenza ed eleganza di forme... La verità è don Verzè, in particolare, è "recidivo": a proposito delle avventure del padre difese (lui sacerdote!) il "povero Silvio" e se la prese tra le righe con la moglie, che lo lasciava evidentemente troppo solo. Notate inoltre che è notorio che Berlusconi è uno dei finanziatori dell'Università Vita e Salute e che ha recentemente scelto di visitare l'università privata aperta dallo stesso soggetto che ha fondato il Cepu...Voglio dire che questo è evidentemente il suo modello di che cosa sia un'ottima università...
In conclusione, le cose del mondo vanno (che tristezza!) così...Non me la prenderei però col professore Pinto, perché è umano che - se uno crede in un'allieva o in un allievo - ne tessa elogi pubblici; é un elogio speciale, di fronte ad una tesi davvero buona, ci può stare. Peccato che anche lui l'abbia messa in imbarazzo e infatti qui qualcuno dice apertamente che forse è l'amante del prof... Ci vuole equilibrio anche nelle lodi, questa è la verità... Quanto al figlio commissario di Paolo Borsellino, se anche fosse stato aiutato nella carriera (ma anche questo non lo so), a me sembra che - dopo quello che è successo a suo padre - stare vicino, anche praticamente, alla famiglia è davvero il meno che uno Stato serio (che non ha saputo proteggere la vita e le inchieste paterne, anzi forse è, in suoi settori deviati, implicato perfino nella sua morte, in combutta con la mafia, come sta venendo fuori) aveva il dovere di fare...
Paperino!
00venerdì 23 luglio 2010 12:55
Re:
(pollastro), 23/07/2010 12.26:

Premetto che portare un qualunque cognome non dovrebbe in se stesso (ma questa è un'ovvietà) essere né un fattore di discriminazione, né di premio. Ciò detto, se la signora Barbara Berlusconi è - non saprei dirlo, perché naturalmente non la conosco -una persona intelligente e sensibile si sarà innanzitutto vergognata lei per prima per questa esibizione di cattivo gusto e di pacchiana lecchinaggine: una laureata triennale alla quale è stata rivolta la (nemmeno troppo) velata offerta di continuare a studiare - si spera almeno che si sia voluto dirle questo - perché poi avrebbe trovato una cattedra pronta? Mah!... Guardate però che conosco figli di professori ai quali questo è davvero accaduto, anche se si è fatto tutto con più prudenza ed eleganza di forme... La verità è don Verzè, in particolare, è "recidivo": a proposito delle avventure del padre difese (lui sacerdote!) il "povero Silvio" e se la prese tra le righe con la moglie, che lo lasciava evidentemente troppo solo. Notate inoltre che è notorio che Berlusconi è uno dei finanziatori dell'Università Vita e Salute e che ha recentemente scelto di visitare l'università privata aperta dallo stesso soggetto che ha fondato il Cepu...Voglio dire che questo è evidentemente il suo modello di che cosa sia un'ottima università...
In conclusione, le cose del mondo vanno (che tristezza!) così...Non me la prenderei però col professore Pinto, perché è umano che - se uno crede in un'allieva o in un allievo - ne tessa elogi pubblici; é un elogio speciale, di fronte ad una tesi davvero buona, ci può stare. Peccato che anche lui l'abbia messa in imbarazzo e infatti qui qualcuno dice apertamente che forse è l'amante del prof... Ci vuole equilibrio anche nelle lodi, questa è la verità... Quanto al figlio commissario di Paolo Borsellino, se anche fosse stato aiutato nella carriera (ma anche questo non lo so), a me sembra che - dopo quello che è successo a suo padre - stare vicino, anche praticamente, alla famiglia è davvero il meno che uno Stato serio (che non ha saputo proteggere la vita e le inchieste paterne, anzi forse è, in suoi settori deviati, implicato perfino nella sua morte, in combutta con la mafia, come sta venendo fuori) aveva il dovere di fare...



Azz!!! OttimoQuesto si che è il modello universitario perfetto..., proprio un rettore coi fiocchi! [SM=x43830]
Il rettore...fondatore di Cepu.... [SM=x43636]
giusperito
00venerdì 23 luglio 2010 12:57
Credo che il discorso sia molto più semplice. In questa società il merito non viene premiato, perchè suscita invidia. E' molto più semplice dire che se sei elogiato o se rivesti un determinato ruolo devi essere stato per forza raccomandato. La cosa più semplice è puntare alla raccomandazione e non impegnarsi. Se sei donna e ti fanno un complimento per la bravura, allora ti sei fatta il professore. Una mentalità maschilista diffusa anche tra le donne.
Personalmente ritengo che mettere in dubbio il merito di chiunque è una follia giustizialista che ormai ha preso sempre più piede. Per me il figlio di Borsellino come qualsiasi altro commissario di polizia si sia meritato quel posto. Se non è così, allora che lo si dimostri. Non si può dire che è stato aiutato per riconoscenza nei confronti del padre, perchè è un'offesa al suo impegno e al suo studio. Se qualcuno sa che è stato aiutato, allora lo dica senza giri di parole e sarò il primo a dire che deve lasciare quel posto perchè non se lo merita. In verità credo che il problema dei mediocri sia il peggior problema italiano. Nessuno si impegna davvero, perchè a tutti fa comodo il sistema delle raccomandazioni e del disimpegno. E' assurdo che proprio chi merita venga etichettato come raccomandato.
Il problema della figlia di Berlusconi non è il voto che data la media sicuramente merita, ma la sproporzione rispetto all'offerta della cattedra che sicuramente non merita. Il discorso è semplice. Poi se vogliamo parlare dei raccomandati che ci sono, allora dobbiamo ragionare sul sistema che lo permette. Tuttavia dire che tutti quelli che vincono il concorso per notaio hanno i santi in paradiso e cose del genere denota solo invidia ed incapacità. Pensa a tutta la pletora di avvocati mediocri che non guadagnano un c...o e a quelli che si fanno i soldi che automaticamente diventa i corrotti ed i ladri. Viviamo in una società di mediocri invidiosi che all'università se studiano qualcosa al massimo imparano a memoria il manuale. Pinto non ha sbagliato a tessere gli elogi di una ragazza che meritava probabilmente di più di tanti altri 110 e lode. E' la mediocrità e l'arretratezza culturale che ha reso quella ragazza una zoccola. C'è gente in questa università che pur prendendo 110 e lode vale molto di più di tanti altri sgobboni memorizzatori che arrivano con la media del 29,9 ma che non sanno nemmeno il nome del presidente del consiglio o come funziona un'elezione regionale.

p.s. il discorso sulla foto di Borsellino è la cosa più assurda che abbia mai letto.. in verità nemmeno fare il paladino della legalità in stile DI Pietro dà meriti. Poi ognuno dovrebbe vedere tra le proprie simpatie ed antipatie e tra i propri studi e rendimenti.
Adri84
00venerdì 23 luglio 2010 13:03
ma io non ho capito una cosa sul fatto di pinto: ste cose le ha dette durante la presentazione della candidata o dopo?
se le ha fatte durante la presentazione non ci vedo nulla di male,nè di sconveniente,semmai è bruttissimo il fatto che molti laureandi vedano il proprio prof solo alla seduta e che questi non sappia assolutamente nulla del lavoro svolto perchè siamo solo un numero...ricordo alla laurea di un ragazzo ex forumista molto bravo,il suo prof,mi pare donisi,gli fece un'introduzione di 10 minuti perchè la sua tesi era eccellente e ci aveva buttato il sangue,e non penso proprio che sotto c'erano intrallazzi sessuali...
Helios81
00venerdì 23 luglio 2010 13:04
Re:
Selkis, 22/07/2010 12.22:

ma tra l'altro... detto a una che si prende una TRIENNALE IN FILOSOFIA nell'università privata a 26 anni!




avrà studiato taaaaaaaaaaaanto... [SM=x43820]
Massimo Volume
00venerdì 23 luglio 2010 13:10
Re:
giusperito, 23/07/2010 12.57:

Credo che il discorso sia molto più semplice. In questa società il merito non viene premiato, perchè suscita invidia. E' molto più semplice dire che se sei elogiato o se rivesti un determinato ruolo devi essere stato per forza raccomandato. La cosa più semplice è puntare alla raccomandazione e non impegnarsi. Se sei donna e ti fanno un complimento per la bravura, allora ti sei fatta il professore. Una mentalità maschilista diffusa anche tra le donne.
Personalmente ritengo che mettere in dubbio il merito di chiunque è una follia giustizialista che ormai ha preso sempre più piede. Per me il figlio di Borsellino come qualsiasi altro commissario di polizia si sia meritato quel posto. Se non è così, allora che lo si dimostri. Non si può dire che è stato aiutato per riconoscenza nei confronti del padre, perchè è un'offesa al suo impegno e al suo studio. Se qualcuno sa che è stato aiutato, allora lo dica senza giri di parole e sarò il primo a dire che deve lasciare quel posto perchè non se lo merita. In verità credo che il problema dei mediocri sia il peggior problema italiano. Nessuno si impegna davvero, perchè a tutti fa comodo il sistema delle raccomandazioni e del disimpegno. E' assurdo che proprio chi merita venga etichettato come raccomandato.
Il problema della figlia di Berlusconi non è il voto che data la media sicuramente merita, ma la sproporzione rispetto all'offerta della cattedra che sicuramente non merita. Il discorso è semplice. Poi se vogliamo parlare dei raccomandati che ci sono, allora dobbiamo ragionare sul sistema che lo permette. Tuttavia dire che tutti quelli che vincono il concorso per notaio hanno i santi in paradiso e cose del genere denota solo invidia ed incapacità. Pensa a tutta la pletora di avvocati mediocri che non guadagnano un c...o e a quelli che si fanno i soldi che automaticamente diventa i corrotti ed i ladri. Viviamo in una società di mediocri invidiosi che all'università se studiano qualcosa al massimo imparano a memoria il manuale. Pinto non ha sbagliato a tessere gli elogi di una ragazza che meritava probabilmente di più di tanti altri 110 e lode. E' la mediocrità e l'arretratezza culturale che ha reso quella ragazza una zoccola. C'è gente in questa università che pur prendendo 110 e lode vale molto di più di tanti altri sgobboni memorizzatori che arrivano con la media del 29,9 ma che non sanno nemmeno il nome del presidente del consiglio o come funziona un'elezione regionale.

p.s. il discorso sulla foto di Borsellino è la cosa più assurda che abbia mai letto.. in verità nemmeno fare il paladino della legalità in stile DI Pietro dà meriti. Poi ognuno dovrebbe vedere tra le proprie simpatie ed antipatie e tra i propri studi e rendimenti.




Sicuramente, anche se è un sostanziale problema di contesto in cui matura il voto e la media.
Mi spiego. La figlia di Tizio, la quale frequenta una università finanziata con i soldi del padre, il cui rettore è amico dello stesso padre etc naturalmente parte da una condizione diversa rispetto a tanti altri studenti, e questo mi pare piuttosto oggettivo.
Che poi le venga offerta una cattedra, questa mi pare una cosa non ovvia ma prevedibile, in quel contesto determinato.

In ogni caso questi sono fenomeni pacifici in un sistema-paese che, quasi nella sua totalità, si basa su logiche di tipo familistico e non su una diffusa valorizzazione del merito.
E, come spesso avviene nel dibattito italiano, si perviene poi con estrema facilità a forme di esclusione tout-court di coloro che, viceversa, pur avendo cognomi "conosciuti" sono però effettivamente professionisti validi.




.ClaudiaP.
00venerdì 23 luglio 2010 13:30

ricordo in tempi passati,
quando si comprava il posto di lavoro.

qualcuno ha ben pensato di legalizzare il sistema,
ci sono i master, quanto più costosi sono [SM=x43666] tanto più le possibilità di essere assunti sono alte...
ma...è gioco-forza in questo caso parlare di merito... [SM=x43636]


prendi un amico laureato in scienze politiche,
fa un master in scienze bancarie di 10.000 euro e passa,
e puf...prende il posto in Banca...
ma non una Banca della papuasia o di fronsoliana...


udite, udite...


una BANCA DEL VOMERO [SM=x43601]

ora, giustamente, ci vogliamo sconvolgere che la figlia del presidente del consiglio diventi con una semplice laurea triennale, professoressa di cattedra?

questo paese fa schifo perchè le raccomandazioni e le corruzioni di tipo clientelare esistono da sempre, è nella natura dell'uomo
ma...
non si può mortificare così pubblicamente quanti si sacrificano dalla mattina alla sera per occupare un posto nella società, per una realizzazione professionale o anche,semplicemente, per guadagnarsi da vivere.


Catgirlsupreme
00venerdì 23 luglio 2010 13:53
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