"Putin un dono del Signore"

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gran generale
00sabato 11 settembre 2010 12:12
Tre ore dopo, alla festa di chiusura in piazza Sovetskaja, tra ballerini in costume e matrjoske viventi, l'intervento di Silvio Berlusconi restava l'argomento di conversazione di un Forum noioso e un po' scontato. Politici, politologi, giornalisti di mezzo mondo, si raccontavano l'uno con l'altro i momenti di imbarazzo vissuti poco prima quando seduti in platea con tanto di auricolare per la traduzione, avevano cominciato a scambiarsi sguardi sbalorditi e sorrisi di complicità. Nikolaj Zurbin, accademico russo di nascita e americano di passaporto, si è addirittura esibito in una risata squillante e incontenibile inquadrata a lungo dalle telecamere a circuito chiuso riservate alla stampa.

"Non riuscivo proprio a trattenermi - spiega ridendo ancora - il suo è stato un vero colpo da maestro. Stavamo ancora sbadigliando per il discorso così serioso del presidente coreano quando Berlusconi ci ha svegliato di colpo con quelle cose che non c'entravano niente, con quelle sparate su Putin dono di Dio, con quei riferimenti incomprensibili all'Italia. Politicamente, un livello basso, non adeguato a un premier di un paese importante. Però ci siamo divertiti. Secondo me voleva proprio questo e ci è riuscito perfettamente. Tempi e pause da vero showman".
Ma non sono state solo risate. Il gelo, gli sguardi rivolti al soffitto, sono cominciati subito, appena Silvio Berlusconi ha preso la parola. A cominciare dal presidente russo Dmitri Medvedev che tanto ci tiene a questo Forum globale della politica concepito e organizzato come una creatura personale. L'aria professorale del presidente si è trasformata in una maschera di stupore quando Berlusconi ha svelato il segreto che tutti conoscono ma che tutti fanno finta di ignorare: "Ho un bel discorso preparato dai miei collaboratori". E subito dopo la doccia fredda: "Ma siamo stati male informati e l'argomento è fuori tema". Imperscrutabile il sorriso forzato di Vladislav Surkov, la mente del Cremlino, consigliere politico del tandem Medvedev-Putin e sostenitore dello scivoloso tema del Forum: "I parametri della democrazia".

Poi il discorso "a braccio" con Medvedev più volte sorpreso a guardarsi la punta delle scarpe. Il ricordo dell'amicizia con Eltsin, il merito della riconciliazione con la Casa Bianca, tutto attribuito a "quella volta che vi mi misi a braccetto e vi dissi di andare d'accordo". Fino ai riferimenti tutti italiani ai "professionisti della politica in difesa delle loro aziendine" e alla "oppressione della magistratura comunista". Su quel passo in particolare molti sguardi complici sono andati verso Massimo D'Alema, che ha cominciato a scuotere nervosamente la testa prima di esplodere a fine seduta con le dure dichiarazioni sull'"intervento vergognoso per l'Italia". E mentre l'economista di Harvard Ian Shapiro fissava il vuoto aspettando la fine, e il leader populista russo Zhirinovskij si sfregava le mani in segno di approvazione, il più amareggiato sembrava Sergej Mitrokhin, presidente del partito di opposizione Yabloko che non nascondeva un gesto di stizza davanti alla frase più a effetto di Berlusconi sulla politica russa: "Medvedev e Putin sono un dono di Dio per il vostro Paese". Passaggio che naturalmente è tanto piaciuto a Putin che in serata, a Mosca, ha fatto i complimenti al suo amico Silvio: "Molto bello, un grande discorso seppur improvvisato".

Al leader di Yabloko ha fatto invece un altro effetto. "Sappiamo che Berlusconi è il migliore amico della nostra coppia di potere - spiegava dopo con l'aria delusa - ma stavolta ha proprio esagerato. Credo che lui abbia un concetto oligarchico dello Stato, esattamente come loro. Per questo lo hanno invitato. Per farsi dare una patente di democrazia. Ma un tono così entusiastico è stato proprio fuori luogo. Almeno il Cremlino ha salvato le forme. Mi ha invitato, mi ha lasciato dire che la democrazia da noi non esiste. Medvedev ha pure fatto qualche accenno di autocritica, ha parlato di fase ancora immatura... Ma ora sui giornali che contano vedrete solo la frase a effetto del vostro premier".

E sui giornali russi in effetti lo spazio dedicato a Berlusconi non sarà poco. Almeno a giudicare dall'interesse dei tanti inviati locali per l'unico intervento che ha scosso la platea. Un giornalista di "Novaja Gazeta", la testata di opposizione che fu della reporter assassinata Anna Politovskaja diceva ai colleghi italiani con tono di rimprovero: "Ogni critica al governo ci costa fatica e pericoli, contestare è diventato impossibile, e poi dobbiamo sentirci dire che è tutto un dono di Dio".
J.Rebus
00sabato 11 settembre 2010 12:35
Ormai si fa prendere per il culo ovunque...
--letizia22--
00sabato 11 settembre 2010 12:40
e' sempre piu evidente che non ci rappresenta,provo un profondo disgusto per il suo aberrante modo di fare.
nekonika
00sabato 11 settembre 2010 13:04
Non rappresenta una parte degli Italiani ma l'altra si....... [SM=x43653] .
Da "la Repubblica" di oggi:

Berlusconi sferza Fini

"Vuole solo la sua aziendina"Il premier in Russia prima minimizza le conseguenze dei contrasti con il cofondatore ("Il governo andrà avanti fino alla fine"), poi l'attacca.
La replica: "All'estero non si parla male dell'Italia".
Nel mirino del Cavaliere anche le toghe: "La magistratura mette a rischio la governabilità".
D'Alema: "Imbarazzo in platea"


ROMA - Ostenta sicurezza. Sferzando Fini e le toghe. Silvio Berlusconi arriva al
World Political Forum in Russia e si porta dietro i contrasti che agitano il suo governo.
Dallo scontro con Fini alla Lega che chiede a gran voce il voto anticipato. Ma il premier, forse anche consigliato dai sondaggi che danno in calo il Pdl, frena: "Il governo andrà avanti per tre anni, i problemi sono solo piccole questioni, la governabilità non è intaccata". Bossi, dopo la richiesta a gran voce delle elezioni, adesso concorda: "Visto che non si può andare alle elezioni, meglio andare avanti e lavorare e non pensarci più". Bossi ha poi ribadito che la Lega sarà leale nei confronti del governo e a chi gli domandava come immagini una maggioranza allargata, non ha risposto, limitandosi a ripetere il gesto del dito medio.

Ma è contro Fini che il Cavaliere alza i toni. Senza citarlo lo definisce "un professionista della politica", che vuole "fare la sua aziendina". Nulla di serio, assicura il premier, che liquida le mosse del presidente della Camera come "cose che non toccano la governabilità". Il governo, giura, "andrà avanti per i tre anni di legislatura". Secca la replica di Fini: "Quando si è all'estero non si parla di questioni nazionali, se non in termini positivi". Mentra per il segretario Pd, Pierluigi Bersani, le esternazioni del premier all'estero sono "uno schiaffo per l'Italia".

Magistratura. Il premier è tornato ad attaccare la magistratura "che in Italia ha un potere senza limiti" e che mette a rischio "la governabilità". "La magistratura - scandisce Berlusconi- ha ritenuto di poter ancora svolgere una sua opera, mettendo sotto accusa, con accuse assolutamente inventate, i protagonisti della vita politica e quindi mettendo a rischio la governabilità del Paese". Questa, insiste "è una situazione di oppressione della vita del cittadino ed è qualche cosa che in una democrazia non può essere accettato e non deve avvenire". Il premier cita quello che, a suo giudizio, sarebbe un esempio dello strapotere delle toghe. "Nel 1993 'Mani Pulite' portò alla dissoluzione di tutti i partiti democratici e la magistratura politicizzata e di sinistra aprì la strada al potere del partito comunista, che non era ancora democratico". Per Berlusconi il Pci era finanziato dall'Urss: "Oltre il 60% dei fondi ai partiti comunisti stranieri andavano al Pci".

Fisco. Una battuta anche sul fisco (suo vecchio cavallo di battaglia) per dire che "lo Stato può chiedere fino a un terzo di quello che guadagni, se chiede di più il cittadino si sente rapinato". Dunque, è la conclusione, "importante per uno stato democratico è che la richiesta del fisco sia equa, un terzo di quello che guadagna un cittadino".



(10 settembre 2010)
giusperito
00domenica 12 settembre 2010 13:35
ma secondo voi come mai tanta passione per gheddafi e putin?
Non andiamo sulle solite banalità come sono compagni di letto, la pensano allo stesso modo.. non penso berlusconi sia così stupido (uno che fa gli affari con la mafia, con la p2, trasforma l'italia a sua immagine, crea un impero dal nulla, etc.. non può essere così stupido)
.pisicchio.
00domenica 12 settembre 2010 17:56
Re:
giusperito, 9/12/2010 1:35 PM:

ma secondo voi come mai tanta passione per gheddafi e putin?
Non andiamo sulle solite banalità come sono compagni di letto, la pensano allo stesso modo.. non penso berlusconi sia così stupido (uno che fa gli affari con la mafia, con la p2, trasforma l'italia a sua immagine, crea un impero dal nulla, etc.. non può essere così stupido)




Se hai prove degli affari con la mafia, ti prego di inoltrarle alla magistratura. Sai com'e'.... sono 20 anni che ci provano (a spese nostre)...senza concludere un cazzo.

Silvio come sempre le spara grosse...senza senso. Hai ragione comunque a dire che c'e' dell'altro (la politica energetica, in primis... che non mi pare una cosa da poco...)
angel in the sky
00domenica 12 settembre 2010 19:54
Re:
giusperito, 12/09/2010 13.35:

ma secondo voi come mai tanta passione per gheddafi e putin?
Non andiamo sulle solite banalità come sono compagni di letto, la pensano allo stesso modo.. non penso berlusconi sia così stupido (uno che fa gli affari con la mafia, con la p2, trasforma l'italia a sua immagine, crea un impero dal nulla, etc.. non può essere così stupido)




affari...pecunia insomma!!



gran generale
00domenica 12 settembre 2010 20:15
Re: Re:
.pisicchio., 12/09/2010 17.56:



Hai ragione comunque a dire che c'e' dell'altro (la politica energetica, in primis... che non mi pare una cosa da poco...)



su questo non c'è dubbio, ma certe manifestazioni di sottomissione vengono solo da noi.. altri paesi che si riforniscono dalla Russia o dalla Libia non arrivano a tanto
giusperito
00lunedì 13 settembre 2010 01:35
Re: Re:
.pisicchio., 12/09/2010 17.56:




Se hai prove degli affari con la mafia, ti prego di inoltrarle alla magistratura. Sai com'e'.... sono 20 anni che ci provano (a spese nostre)...senza concludere un cazzo.

Silvio come sempre le spara grosse...senza senso. Hai ragione comunque a dire che c'e' dell'altro (la politica energetica, in primis... che non mi pare una cosa da poco...)




no prove non ne ho.. nè mi interessa entrare nel merito del discorso sulla mafia, perchè si trattava chiaramente di retorica antiberlusconiana da cui mi sembra difficile far discendere che quest'uomo sia pazzo o scemo..
detto ciò il problema secondo me è che c'è una convergenza di interessi italiani con questi simpatici leader. Per esempio ricordo che i primi a sdoganare il patto di amicizia con gheddafi furono quelli del pd (d'alema in primis).. ovvio chiedersi se il problema è berlusconi in sè oppure l'assenza di risposte alternative..

si grange hai ragione.. solo che questo eccesso di 90 gradi io non riesco a spiegarmelo.. sarà l'amicizia unita agli interessi economici? o l'esistenza di altri rapporti ben più particolari?
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