Non rappresenta una parte degli Italiani ma l'altra si.......
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Da "la Repubblica" di oggi:
Berlusconi sferza Fini
"Vuole solo la sua aziendina"Il premier in Russia prima minimizza le conseguenze dei contrasti con il cofondatore ("Il governo andrà avanti fino alla fine"), poi l'attacca.
La replica: "All'estero non si parla male dell'Italia".
Nel mirino del Cavaliere anche le toghe: "La magistratura mette a rischio la governabilità".
D'Alema: "Imbarazzo in platea"
ROMA - Ostenta sicurezza. Sferzando Fini e le toghe. Silvio Berlusconi arriva al
World Political Forum in Russia e si porta dietro i contrasti che agitano il suo governo.
Dallo scontro con Fini alla Lega che chiede a gran voce il voto anticipato. Ma il premier, forse anche consigliato dai sondaggi che danno in calo il Pdl, frena: "Il governo andrà avanti per tre anni, i problemi sono solo piccole questioni, la governabilità non è intaccata". Bossi, dopo la richiesta a gran voce delle elezioni, adesso concorda: "Visto che non si può andare alle elezioni, meglio andare avanti e lavorare e non pensarci più". Bossi ha poi ribadito che la Lega sarà leale nei confronti del governo e a chi gli domandava come immagini una maggioranza allargata, non ha risposto, limitandosi a ripetere il gesto del dito medio.
Ma è
contro Fini che il Cavaliere alza i toni. Senza citarlo lo definisce "un professionista della politica", che vuole "fare la sua aziendina". Nulla di serio, assicura il premier, che liquida le mosse del presidente della Camera come "cose che non toccano la governabilità". Il governo, giura, "andrà avanti per i tre anni di legislatura". Secca la replica di Fini: "Quando si è all'estero non si parla di questioni nazionali, se non in termini positivi". Mentra per il segretario Pd, Pierluigi Bersani, le esternazioni del premier all'estero sono "uno schiaffo per l'Italia".
Magistratura. Il premier è tornato ad attaccare la magistratura "che in Italia ha un potere senza limiti" e che mette a rischio "la governabilità". "La magistratura - scandisce Berlusconi- ha ritenuto di poter ancora svolgere una sua opera, mettendo sotto accusa, con accuse assolutamente inventate, i protagonisti della vita politica e quindi mettendo a rischio la governabilità del Paese". Questa, insiste "è una situazione di oppressione della vita del cittadino ed è qualche cosa che in una democrazia non può essere accettato e non deve avvenire". Il premier cita quello che, a suo giudizio, sarebbe un esempio dello strapotere delle toghe. "Nel 1993 'Mani Pulite' portò alla dissoluzione di tutti i partiti democratici e la magistratura politicizzata e di sinistra aprì la strada al potere del partito comunista, che non era ancora democratico". Per Berlusconi il Pci era finanziato dall'Urss: "Oltre il 60% dei fondi ai partiti comunisti stranieri andavano al Pci".
Fisco. Una battuta anche sul fisco (suo vecchio cavallo di battaglia) per dire che "lo Stato può chiedere fino a un terzo di quello che guadagni, se chiede di più il cittadino si sente rapinato". Dunque, è la conclusione, "importante per uno stato democratico è che la richiesta del fisco sia equa, un terzo di quello che guadagna un cittadino".
(10 settembre 2010)