"Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto"

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...Leon...
00sabato 15 novembre 2008 15:38
Puoi vedere il film completo qui!


Il giorno stesso della sua promozione al comando della sezione Politica dell'arma della Polizia, il capo della sezione Omicidi (Gian Maria Volonté),uomo all'antica e reazionario, assassina la propria bellissima amante (Florinda Bolkman) nel suo appartamento, in via del Tempio n° 1. Consapevole e contemporaneamente incapace di sostenere il potere che egli stesso incarna, il poliziotto dissemina la scena del delitto di prove e, durante le indagini, alternativamente ricatta, imbecca e depista i colleghi che si occupano del caso. Se in un primo momento ciò che guida il protagonita pare essere l'arroganza di chi confida nella propria insospettabilità, la veridicità di questa convinzione viene via via smentita dai fatti. Il poliziotto assassino, in virtù della vittoria dell' ordine costituito, finisce per agognare alla propria punizione, che tuttavia gli viene preclusa dal suo potere e dalla sua posizione: l'unico testimone dei fatti, un anarchico individualista, non vorrà denunciarlo per poterlo ricattare ("Un criminale a guidare la repressione, è perfetto!" esclama durante l'interrogatorio). Il protagonista oramai deciso sulla sua posizione autopunitiva, consegna una lettera di confessione ai suoi colleghi, e si auto-impone gli arresti domiciliari: a casa, nell'attesa del suo arresto ufficiale, si addormenta e sogna di essere costretto dai suoi superiori a firmare la "confessione della propria innocenza". Al risveglio, con l'arrivo dei pezzi grossi della polizia, lo attende il vero finale, non svelato esplicitamente dal regista ma caratterizzato dalla citazione di Franz Kafka che chiude il film: «Qualunque impressione faccia su di noi, egli è un servo della legge, quindi appartiene alla legge e sfugge al giudizio umano.»

Qui per vedere il film completo
http://www.youtube.com/watch?v=l79YMF7mou8&feature=share

Gervaise85
00sabato 15 novembre 2008 16:00
[SM=x43607] [SM=x43607] [SM=x43607] [SM=x43625]
Delacoruna
00sabato 15 novembre 2008 16:01
Gia visto...stupefacente!!!!!!!!!
OneOfTheesedays
00lunedì 12 novembre 2012 13:39
Visto l'altra sera...
Bellissimo, dissacrante, originale...
e altamente inquietante se pensiamo a fatti di cronaca avvenuti nel recente passato italiano (il film è del 1970)

Non aggiunto niente altro oltre questo dialogo altamente significativo:

Il dirigente: In quel momento ero combattuto tra il confessare la mia colpa e mettervi sulle mie tracce, oppure usare il mio piccolo potere per coprirle.
Questore: Una scissione, una dissociazione. Una nevrosi...
Il dirigente: Comunque una malattia contratta durante l'uso permanente e prolungato del potere. Una malattia professionale, comune diciamo a molte personalità che hanno in pugno le redini della nostra piccola società.


Vi ho aggiornato il topic mettendo il link per vederlo tutto su you tube nel primo messaggio.


itreniavapore@
00sabato 17 novembre 2012 11:11
Riguardate l'ultima scena del film e pensate all'ultima strofa di "Sogno n°2" di Faber

Sogno n°2

Imputato ascolta,
noi ti abbiamo ascoltato.

Tu non sapevi di avere una coscienza al fosforo
piantata tra l'aorta e l'intenzione,
noi ti abbiamo osservato
dal primo battere del cuore
fino ai ritmi più brevi
dell'ultima emozione
quando uccidevi,
favorendo il potere
i soci vitalizi del potere
ammucchiati in discesa
a difesa
della loro celebrazione.

E se tu la credevi vendetta
il fosforo di guardia
segnalava la tua urgenza di potere
mentre ti emozionavi nel ruolo più eccitante della legge
quello che non protegge
la parte del boia.

Imputato,
il dito più lungo della tua mano
è il medio
quello della mia
è l'indice,
eppure anche tu hai giudicato.

Hai assolto e hai condannato
al di sopra di me,
ma al di sopra di me,
per quello che hai fatto,
per come lo hai rinnovato
il potere ti è grato.

Ascolta
una volta un giudice come me
giudicò chi gli aveva dettato la legge:
prima cambiarono il giudice
e subito dopo
la legge.

Oggi, un giudice come me,
lo chiede al potere se può giudicare.
Tu sei il potere.
Vuoi essere giudicato?
Vuoi essere assolto o condannato?

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