La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino

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OneOfTheesedays
00venerdì 31 maggio 2013 14:12


Roma si offre indifferente e seducente agli occhi meravigliati dei turisti, è estate e la città splende di una bellezza inafferrabile e definitiva. Jep Gambardella ha sessantacinque anni e la sua persona sprigiona un fascino che il tempo non ha potuto scalfire. È un giornalista affermato che si muove tra cultura alta e mondanità in una Roma che non smette di essere un santuario di meraviglia e grandezza.


La critica mi pare divisa...
Io non l'ho ancora visto...

Voi???

Arielfly
00venerdì 31 maggio 2013 23:25
Ho amato follemente This must be the place. Speriamo che questo sia all'altezza. Vi farò sapere il mio giudizio appena andrò a vederlo!



fridafrida
00sabato 1 giugno 2013 15:35
Re:

Visto pochi giorni fa. Che dire! Avevo volontariamente evitato di leggere critiche prima della visione del film, per non "sciuparmi" l'interpretazione personale che ne avrei ricavato. E la mia interpretazione è quella di una "Granze Accozzaglia". La grande bellezza di Roma è puramente estetica, apparente, superficiale. A guardarci dentro, invece, si scoprono le vite di uomini dissoluti, annebbiati dall'alcool e da festini cafoni, dalle vite malinconiche o malconce, corrotte o corruttibili. C'è davvero di tutto in questa grande bellezza di Sorrentino. C'è perfino il surrealismo divino di sante e fenicotteri (i fenicotteri a Roma?); ma di surreale c'è anche quell'essersi prolungato oltremodo su di una storia che dopo un'ora e mezza avrebbe dovuto trovare il suo naturale epilogo. Invece Sorrentino ci costringe ad altri 40 minuti di superfluo e sovrabbondante prosieguo. A parer mio, nella Grande Bellezza, è tutto troppo e si perde il filo che tiene assieme il racconto. Detto questo posso solo aggiungere che: ci sono battute che strappano un sorriso e musiche, quelle sacre, che meritano di essere ricercate dopo la visione del film. Ma tutto questo non è chiaramente comprensibile se il film non lo si vede, quindi lo consiglio ugualmente. [SM=g2725292]
Paperino!
00sabato 1 giugno 2013 20:35
Re:
OneOfTheesedays, 31/05/2013 14:12:



Roma si offre indifferente e seducente agli occhi meravigliati dei turisti, è estate e la città splende di una bellezza inafferrabile e definitiva. Jep Gambardella ha sessantacinque anni e la sua persona sprigiona un fascino che il tempo non ha potuto scalfire. È un giornalista affermato che si muove tra cultura alta e mondanità in una Roma che non smette di essere un santuario di meraviglia e grandezza.


La critica mi pare divisa...
Io non l'ho ancora visto...

Voi???




Vedendo il Trailer non mi ero incuriosito più di tanto: la recensione di Fridafrida rende più o meno l'idea che mi ero fatto prima di vederlo...se capita lo vedrò, ma non sarà un obiettivo di vita...
davidearc
00martedì 18 giugno 2013 13:08
grande toni servillo!
l'ho visto domenica e mi è piaciuto tantissimo!
lo consiglio
OneOfTheesedays
00giovedì 18 luglio 2013 13:28
L'ho visto poi. Dimenticavo di dirvelo.
A me è piaciuto. Certo, l'avrei fatto più breve e il soggetto di fondo non è originalissimo. Ma è bello, ben scritto, girato in maniera ineccepibile (lungaggini a parte)e recitato in maniera ottimale.
Nonostante ciò che ha dichiarato Sorrentino, un po' di Dolce Vita c'è...
ed in un paio di scene oniriche ci ho visto un omaggio a Fellini
per quanto stiamo parlando di registi dal temperamento molto diverso ed i protagonisti dei due film sono tormentati e "falliti" in maniera diversa (e poi si tratta di due epoche diversissime).
Ma la dolce vita è un capolavoro, questo è solo un bel film. D'altra parte neanche lo stesso Fellini ha girato tutti capolavori.
La Grande Bellezza affronta gli stessi temi ma in maniera più brillante e superficiale (in linea con la personalità del protagonista?)
Da vedere comunque. E sinceramente non capisco i fan delusi, soprattutto se poi gli stessi mi esaltano "This must be the place"; è stato un film carino, originale, ma niente per cui strapparsi i capelli onestamente.
Tralasciando "un uomo in più" che non ho visto, il capolavoro di Sorrentino rimane "le conseguenze dell'amore" seguito nell'ordine da Il Divo e L'amico di Famiglia.

fridafrida
00giovedì 18 luglio 2013 14:49
Re:
OneOfTheesedays, 18/07/2013 13:28:

L'ho visto poi. Dimenticavo di dirvelo.
A me è piaciuto. Certo, l'avrei fatto più breve e il soggetto di fondo non è originalissimo. Ma è bello, ben scritto, girato in maniera ineccepibile (lungaggini a parte)e recitato in maniera ottimale.
Nonostante ciò che ha dichiarato Sorrentino, un po' di Dolce Vita c'è...
ed in un paio di scene oniriche ci ho visto un omaggio a Fellini
per quanto stiamo parlando di registi dal temperamento molto diverso ed i protagonisti dei due film sono tormentati e "falliti" in maniera diversa (e poi si tratta di due epoche diversissime).
Ma la dolce vita è un capolavoro, questo è solo un bel film. D'altra parte neanche lo stesso Fellini ha girato tutti capolavori.
La Grande Bellezza affronta gli stessi temi ma in maniera più brillante e superficiale (in linea con la personalità del protagonista?)
Da vedere comunque. E sinceramente non capisco i fan delusi, soprattutto se poi gli stessi mi esaltano "This must be the place"; è stato un film carino, originale, ma niente per cui strapparsi i capelli onestamente.
Tralasciando "un uomo in più" che non ho visto, il capolavoro di Sorrentino rimane "le conseguenze dell'amore" seguito nell'ordine da Il Divo e L'amico di Famiglia.





Se posso, al tuo commento al film, aggiungo due righe: ogni volta che in un film compare una scena surreale, si parla di omaggio felliniano, altre volte capita con la scenografia. Di omaggio a Fellini se n'era d'altronde già parlato con Matteo Garrone e il suo Reality ( altro film che non mi ha entusiasmato, ma per aspetti diversi). Io di "Fellini" non ci ho visto nulla e fa bene Sorrentino a prenderne le distanze, consapevole dell'abisso siderale che li separa. Per quanto riguarda "This must be the place", invece, concordo.. nessuna strappata di capelli..è stato un bel film, punto. Però, ma questo resta un mio personale giudizio, Sean Penn è un mostro di bravura e non c'è paragone con Servillo e per me questo non è poco. Chiudo aggiungendo solo che tra i film citati il mio ordine di preferenza è il seguente: Il Divo (di testa), Le conseguenze dell'amore (di cuore). [SM=g2725292]
OneOfTheesedays
00giovedì 18 luglio 2013 20:04
Re: Re:
fridafrida, 18/07/2013 14:49:




Se posso, al tuo commento al film, aggiungo due righe: ogni volta che in un film compare una scena surreale, si parla di omaggio felliniano, altre volte capita con la scenografia. Di omaggio a Fellini se n'era d'altronde già parlato con Matteo Garrone e il suo Reality ( altro film che non mi ha entusiasmato, ma per aspetti diversi). Io di "Fellini" non ci ho visto nulla e fa bene Sorrentino a prenderne le distanze, consapevole dell'abisso siderale che li separa. Per quanto riguarda "This must be the place", invece, concordo.. nessuna strappata di capelli..è stato un bel film, punto. Però, ma questo resta un mio personale giudizio, Sean Penn è un mostro di bravura e non c'è paragone con Servillo e per me questo non è poco. Chiudo aggiungendo solo che tra i film citati il mio ordine di preferenza è il seguente: Il Divo (di testa), Le conseguenze dell'amore (di cuore). [SM=g2725292]




cara Frida adesso mi devi costringere a circostanziare la mia affermazione.

Non è questione di un "paio di scene surreali"...
è che se decidi di affrontare un film che ha come tema la decadenza, in particolare della capitale con tutto il suo carrozzone mondano (che sia spettacolo, chiesa, politica, ambienti intellettuali ect.)...
il cui protagonista è un ex scrittore che fa di malavoglia il giornalista di cronache mondane (sembra lo specchio capovolto di marcello della dolce vita) non puoi dirmi che non ti stai confrontando con un film così monumentale come la dolce vita...

per non parlare delle scene con la santa, con il cardinale che pensa solo alla cucina mentre invece gli si chiede una risposta "spirituale" (mi ha fatto pensare al borioso cardinale di 8 e mezzoa cui Guido si rivolge vanamente)
Essì... yamm... una giraffa (classico elemento circense... metafora preferita dal maestro) scompare mentre uno sceneggiatore di provincia si commiata con il protagonista dicendo che Roma l'ha deluso (speculare al Moraldo dei Vitelloni che invece scappa dalla provincia)
devo continuare?
Tu e Sorrentino non me la date a bere... a Fellini ci ha pensato eccome... un poco, ma ci ha pensato... solo che sono e rimangono due registi diversissimi e hanno un diverso occhio sulla realtà.

fridafrida
00venerdì 19 luglio 2013 10:47
Re: Re: Re:
OneOfTheesedays, 18/07/2013 20:04:




cara Frida adesso mi devi costringere a circostanziare la mia affermazione.

Non è questione di un "paio di scene surreali"...
è che se decidi di affrontare un film che ha come tema la decadenza, in particolare della capitale con tutto il suo carrozzone mondano (che sia spettacolo, chiesa, politica, ambienti intellettuali ect.)...
il cui protagonista è un ex scrittore che fa di malavoglia il giornalista di cronache mondane (sembra lo specchio capovolto di marcello della dolce vita) non puoi dirmi che non ti stai confrontando con un film così monumentale come la dolce vita...

per non parlare delle scene con la santa, con il cardinale che pensa solo alla cucina mentre invece gli si chiede una risposta "spirituale" (mi ha fatto pensare al borioso cardinale di 8 e mezzoa cui Guido si rivolge vanamente)
Essì... yamm... una giraffa (classico elemento circense... metafora preferita dal maestro) scompare mentre uno sceneggiatore di provincia si commiata con il protagonista dicendo che Roma l'ha deluso (speculare al Moraldo dei Vitelloni che invece scappa dalla provincia)
devo continuare?
Tu e Sorrentino non me la date a bere... a Fellini ci ha pensato eccome... un poco, ma ci ha pensato... solo che sono e rimangono due registi diversissimi e hanno un diverso occhio sulla realtà.




Vabbè preciso anche io :P... mettiamola così: Non ci Voglio vedere nulla di Fellini, e secondo me fa bene anche lui a tenersi distante.. perché se omaggio voleva essere (anche solo inconscio) si è trattato dell'omaggio di un "cafone" ( chiaramente se commisurato alla grandezza del Maestro). Ci aggiorniamo al prossimo film One [SM=g2725290]

latte++
00mercoledì 24 luglio 2013 18:14
A me è piaciuto molto.
OneOfTheesedays
00martedì 14 gennaio 2014 17:45
«La grande bellezza» miglior film straniero
Il film di Sorrentino trionfa ai Golden Globe

Il regista: «E’ una grande emozione. Grazie Italia, questo è un Paese davvero strano ma bellissimo»

La grande bellezza seduce e conquista Hollywood. Il film di Paolo Sorrentino ha conquistato il Golden Globe per il miglior film straniero. Sorrentino non se lo aspettava: «Non mi è stato anticipato niente, è stata una grande emozione. Agli americani è piaciuta la libertà con cui è stato utilizzato il mezzo cinematografico e questa grande cavalcata dentro Roma , una certa umanità». E poi «Grazie Italia, questo è un Paese davvero strano ma bellissimo» . Il film si sta facendo strada verso l’Oscar, il prossimo 16 gennaio saranno annunciate le candidature. E intanto l’attore-regista si gode il momento di gloria e il ricordo della serata speciale che si è appena conclusa e racconta: «Ero seduto accanto a Bono che si è mostrato molto felice del fatto che avesse vinto il nostro film».


Che ne pensate??

Non ho visto i concorrenti - La vita di Adele (Francia), The Hunt (Danimarca), Il passato (Iran) The Wind Rises (Giappone)- in particolare sono curiosa di vedere la vita di Adele che è stato amatissimo anche dal pubblico italiano, mi fa piacere per Sorrentino, ma è inutile dire che ci sono suoi film che avrebbero meritato di più.
Ma si sa... ad un americano levaci tutto, ma non lo stereotipo che hanno dell'Italia.

lisa8313
00giovedì 16 gennaio 2014 14:06
Re:
OneOfTheesedays, 14/01/2014 17:45:

«La grande bellezza» miglior film straniero
Il film di Sorrentino trionfa ai Golden Globe

Il regista: «E’ una grande emozione. Grazie Italia, questo è un Paese davvero strano ma bellissimo»

La grande bellezza seduce e conquista Hollywood. Il film di Paolo Sorrentino ha conquistato il Golden Globe per il miglior film straniero. Sorrentino non se lo aspettava: «Non mi è stato anticipato niente, è stata una grande emozione. Agli americani è piaciuta la libertà con cui è stato utilizzato il mezzo cinematografico e questa grande cavalcata dentro Roma , una certa umanità». E poi «Grazie Italia, questo è un Paese davvero strano ma bellissimo» . Il film si sta facendo strada verso l’Oscar, il prossimo 16 gennaio saranno annunciate le candidature. E intanto l’attore-regista si gode il momento di gloria e il ricordo della serata speciale che si è appena conclusa e racconta: «Ero seduto accanto a Bono che si è mostrato molto felice del fatto che avesse vinto il nostro film».


Che ne pensate??

Non ho visto i concorrenti - La vita di Adele (Francia), The Hunt (Danimarca), Il passato (Iran) The Wind Rises (Giappone)- in particolare sono curiosa di vedere la vita di Adele che è stato amatissimo anche dal pubblico italiano, mi fa piacere per Sorrentino, ma è inutile dire che ci sono suoi film che avrebbero meritato di più.
Ma si sa... ad un americano levaci tutto, ma non lo stereotipo che hanno dell'Italia.





La penso come te [SM=x43813]


OneOfTheesedays
00giovedì 6 marzo 2014 11:38
Non voglio dire ma...
Sorrentino ha ringraziato Fellini [SM=g2725404]




ya... glielo doveva [SM=g2725401]


Comunque, in questi giorni il web e il social network sono insopportabili, è tutto un "chiacchiericcio" su questo film, che poi molti hanno visto per la prima volta in tv l'altra sera, giusto per poter dire la propria.
Tra l'abuso del termine "radical chic", citazioni di fantozzi (e la famosa boiata pazzesca) versus Moretti e il suo "che parlo di astrofisica io", gente che si riscopre patriottica, gente che non perde l'occasione per fare il neoborbonico, gente che se la prende per il ringraziamento a maradona (ma sto maradona è stato uno sportivo oppure un premio nobel per la pace? Basta!), gente che tira fuori l'invidia, gente che se non hai visto tutta la cinematografia asiatica non puoi parlare di un film o se avessi visto tutta la cinematografia asiatica non parleresti così facilmente di capolavoro, gente che "ma è tutto già deciso dalle lobbies, sveglia!!!11"...
veramente è stato detto di tutto e troppo, con il classico italiano delle "tifoserie" estreme.

Io lo dico sempre che siamo gli ultra moderati più estremisti del mondo,
Nel senso che pur essendo malati di moderatismo (e cerchiobottismo) riusciamo ad essere contemporaneamente anche dei feroci estremisti
(ma questo è un altro discorso)


Tra le varie opinioni su questo strano fenomeno mediatico,
(e lo so, le chiacchiere sulle chiacchiere... un corto circuito di "blablabla")

segnalo
Marco Travaglio (vi prego non vi fermate al nome)

"Dopo gli Oscar per i migliori film, ci vorrebbe un Oscaretto per i migliori commenti italiani agli Oscar. Provinciali, retorici, cialtroni, pizzaemandolineschi. Un po’ come dopo le partite dei Mondiali quando vince l’Italia: il patriottismo ritrovato, l’orgoglio tricolore, il riscatto nazionale, l’ottimismo della volontà, la metafora del Paese che rinasce, il sole sui colli fatali di Roma. Questa volta però, con l’Oscar a La grande bellezza, c’è un di più: l’esultanza di chi s’è fermato al titolo, senza capire che è paradossale come tutto il film. Ecco: quello di Sorrentino è il miglior film straniero anche e soprattutto in Italia"
continua qui/

e l'opinione di un giovane regista reggiano (il cui unico film, per la verità, non mi è piaciuto [SM=x43819] )

Marco Righi sul "Fatto Quotidiano" (anche qui, per favore, lasciate stare la testata, nonlofacciopiù [SM=g2725404] )

che dice una cosa molto giusta secondo me

"Parlare di cinema è di per sé qualcosa di positivo, che fa bene al cinema, anche laddove un’opera divide. A patto però che non sconfini nella vacuità dei pensieri, dell’insulto gratuito, nell’illazione. Serve sempre tenere presente la dialettica con cui ci si esprime su una forma d’arte. La rete non avrà filtri ma noi, i nostri, dobbiamo farli funzionare" (...)
"Altrimenti si arriva a un piano becero di giudizio, i toni assumono quelli radicalizzati delle tifoserie e questo non fa bene al cinema. Bisogna mostrare rispetto per la cultura se la si vuole salvaguardare, non lasciandosi trascinare da una certa tendenza".


tutto l'articolo qui

fridafrida
00giovedì 6 marzo 2014 13:08
Re:
Non voglio dire ma...
Sorrentino ha ringraziato Fellini [SM=g2725404]
ya... glielo doveva [SM=g2725401]


Come precisato mesi fa, a parer mio, ciò che gli doveva erano le sue più sentite scuse. [SM=g9242]
Scherzo, One.. in ogni caso condivido che il chiacchiericcio è stato davvero troppo [SM=x43674]


OneOfTheesedays
00giovedì 6 marzo 2014 13:40
Re: Re:
fridafrida, 06/03/2014 13:08:

Non voglio dire ma...
Sorrentino ha ringraziato Fellini [SM=g2725404]
ya... glielo doveva [SM=g2725401]


Come precisato mesi fa, a parer mio, ciò che gli doveva erano le sue più sentite scuse. [SM=g9242]
Scherzo, One.. in ogni caso condivido che il chiacchiericcio è stato davvero troppo [SM=x43674]






ahaha perfida!

[SM=g2725400]

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