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Berlusconi parla a Obama: «In Italia abbiamo quasi una dittatura dei giudici di sinistra»

Ultimo Aggiornamento: 30/05/2011 00:59
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27/05/2011 09:59
 
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DEAUVILLE- Se ne era lamentato nel giugno del 2001 con l'ex presidente americano George W. Bush. Dieci anni dopo l'ossessione di Silvio Berlusconi restano le toghe rosse. Un vero incubo che ha voluto confidare anche al presidente Usa Barack Obama prima che cominciasse la sessione pomeridiana dei lavori del G8 di Deauville. Come mostrato dalle telecamere a circuito chiuso. Con un'abile manovra di accerchiamento che ha coinvolto anche il fotografo ufficiale di Palazzo Chigi, Berlusconi si è avvicinato al presidente Obama per spiegare che «noi abbiamo presentato una riforma della giustizia che per noi è fondamentale perché oggi abbiamo quasi una dittatura dei giudici di sinistra». L'atteggiamento di Obama catturato dalle telecamere del circuito interno oscillava tra la sbigottito e l'infastidito. Ma il più seccato tra tutti per questo strappo al protocollo appariva il presidente francese Nicolas Sarkozy che scambiava sguardi interrogativi con il cancelliere Angela Merkel fino a quando ha aperto il microfono e dichiarata aperta la sessione di lavori costringendo Berlusconi a ritornare al suo posto.
(...)
Da martedì, se sarà sconfitto al secondo turno, Berlusconi avrà bisogno di molta forza politica per resistere alla pressione dei suoi alleati. Ed è per questo forse che ha dato vita a quello strano dialogo a senso unico con Obama. Un presidente che non ama il premier italiano, come tutti sanno. Ma che deve qualcosa all'Italia (l'impegno in Afghanistan e ora la missione militare in Libia). Quindi Berlusconi si è sentito in diritto di coinvolgerlo. Immaginando, certo, che le telecamere non avrebbero colto le parole. Invece è accaduto.

Ora si può dubitare che il nostro presidente del Consiglio abbia recuperato le simpatie della Casa Bianca con il surreale accenno alle sue disavventure giudiziarie. È probabile che Obama continuerà a considerarlo un leader sul viale del tramonto. Da rispettare formalmente, non c'è dubbio, ma sul quale non fare troppo affidamento. Del resto, il presidente degli Stati Uniti non fa mistero di avere già in Italia un interlocutore che si chiama Giorgio Napolitano

Fonte IL SOLE 24 ORE







"Perchè un pretesto per tornare bisogna sempre seminarselo dietro, quando si parte"

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27/05/2011 10:05
 
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Io sapevo che Obama, impietosito, gli aveva risposto dicendo che allora avrebbe mandato dei droni in missione di pace, le cui bombe intelligenti avrebbero ucciso solo i comunisti...
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27/05/2011 10:07
 
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Berlusconi ha stancato con questa storia dei giudici comunisti!
bastaaaaa!
[Modificato da birrena@ 27/05/2011 10:08]




"Ho visto cose bellissime grazie alla
diversa prospettiva suggerita dalla mia perenne
insoddisfazione, e quel che mi consola ancora, è
che non smetto di osservare".

(Edgard Degas)

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27/05/2011 10:26
 
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quest'uomo vive in bilico tra la demenza senile ed il delirio di onnipotenza.
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27/05/2011 11:43
 
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ma quando lo diceva D'Alema, non faceva scandalo?
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27/05/2011 12:02
 
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Re:
giusperito, 5/27/2011 11:43 AM:

ma quando lo diceva D'Alema, non faceva scandalo?




Dai...è evidente che sia assalito da manie di persecuzione. Poi che minchia vai da Obama a dire queste cose!!???

I ben informati dicono che i ballottaggi saranno vittoriosi sia per Pisapia che per De Magistris. Mi dispiace un pò perchè non credo che la Moratti abbia fatto male (ma forse sono poco informato). Diversamente sarei felice per la sconfitta di Lettieri.

Ad ogni modo speriamo che le amministrative servano a dargli sta benedetta spallata. A differenza di qualche fascista del forum non auguro la morte a nessuno ma mi sono veramente rotto i coglioni di lui e delle sue manie di persecuzione. Mentre lui si sente perseguitato io vivo, lavoro e pago le tasse in Italia, senza neanche potermi dedicare al bunga bunga. Vorrei solo che se ne andasse a fare il bunga bunga al mare o dove preferisce. L'importante è che lasci posto ad un presidente del consiglio normale (magari capace di rivogersi ad Obama direttamente in inglese...).
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Utente Junior
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27/05/2011 12:27
 
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si ci manca solo che faccia arrivare i caschi blu per eliminare tutti o giudici comunisti...
cmq ormai i leader internazionali hanno capito con chi hanno a che fare..spero solo che perda sti ballottaggi e se ne vada finalmente a chiudere in una casa di riposo..
27/05/2011 12:46
 
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Re: Re:
.pisicchio., 27/05/2011 12.02:




Dai...è evidente che sia assalito da manie di persecuzione. Poi che minchia vai da Obama a dire queste cose!!???I ben informati dicono che i ballottaggi saranno vittoriosi sia per Pisapia che per De Magistris. Mi dispiace un pò perchè non credo che la Moratti abbia fatto male (ma forse sono poco informato). Diversamente sarei felice per la sconfitta di Lettieri.

Ad ogni modo speriamo che le amministrative servano a dargli sta benedetta spallata. A differenza di qualche fascista del forum non auguro la morte a nessuno ma mi sono veramente rotto i coglioni di lui e delle sue manie di persecuzione. Mentre lui si sente perseguitato io vivo, lavoro e pago le tasse in Italia, senza neanche potermi dedicare al bunga bunga. Vorrei solo che se ne andasse a fare il bunga bunga al mare o dove preferisce. L'importante è che lasci posto ad un presidente del consiglio normale (magari capace di rivogersi ad Obama direttamente in inglese...).




[SM=x43668]
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Utente Gold
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27/05/2011 16:37
 
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Obama interessato come a me quando la mia vicina di casa al mare mi racconta delle corna del palazzo..
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27/05/2011 16:50
 
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Re:
giusperito, 27/05/2011 11.43:

ma quando lo diceva D'Alema, non faceva scandalo?




ma berlusconi è un tuo parente?

dire che quest'uomo soffre di manie di persecuzione è lapalissiano.
concordo pienamente con pisicchio. c'è un limite anche per lui e credo che lo abbia ormai superato.




Può tuttavia accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali
porti gli uomini a mettersi nelle mani
del primo padrone che si presenti loro.
In effetti, nella vita di ogni popolo democratico,
vi è un passaggio assai pericoloso.
Quando il gusto per il benessere materiale si
sviluppa più rapidamente
della civiltà e dell'abitudine alla libertà,
arriva un momento in cui gli uomini
si lasciano trascinare e
quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare.
Preoccupati solo di fare fortuna,
non riescono a cogliere lo stretto legame
che unisce il benessere di ciascuno
alla prosperità di tutti.
In casi del genere, non sarà neanche necessario
strappare loro i diritti di cui godono:
saranno loro stessi a privarsene volentieri...
Se un individuo abile e ambizioso
riesce a impadronirsi del potere in un simile momento critico,
troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso.
Basterà che si preoccupi per un po' di curare gli interessi materiali
e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto.
Che garantisca l'ordine anzitutto!
Una nazione che chieda al suo governo
il solo mantenimento dell'ordine
è già schiava in fondo al cuore,
schiava del suo benessere
e da un momento all'altro
può presentarsi l'uomo destinato ad asservirla.
Quando la gran massa dei cittadini
vuole occuparsi solo dei propri affari privati
i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.
Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo
delle moltitudini rappresentate da pochi uomini
che parlano in nome di una folla assente o disattenta,
che agiscono in mezzo all'universale immobilità
disponendo a capriccio di ogni cosa:
cambiando leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi;
tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti
nel vedere in che mani indegne e deboli
possa cadere un grande popolo
...
A. de Tocqueville

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27/05/2011 16:59
 
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IL CAVALIERE SI ERA LAMENTATO CON IL PRESIDENTE USA ATTACCANDO «LA DITTATURA DEI GIUDICI»
Gli italiani chiedono scusa a Obama
«Sorry, Berlusconi non parla per noi»
Invasa dai commenti dall'Italia la pagina Facebook del capo della Casa Bianca dopo l'episodio di Deauville

MILANO - «Mr Berlusconi is not speaking in my name». Berlusconi non parla a nome mio. La pagina Facebook del presidente americano Barack Obama è invasa dai commenti di cittadini italiani che hanno voluto prendere le distanze dalle parole del capo del governo, che a margine del summit del G8 di Deauville, si era accostato al capo della Casa Bianca parlandogli della giustizia in Italia definita «una dittatura dei giudici di sinistra». Un gesto che, come hanno dimostrato le immagini mandate in onda dal Tg3, non è apparso molto spontaneo, con il premier italiano che prima di raggiungere Obama alla sua postazione si avvicina ad un fotografo spiegandogli quello che si appresta a fare e dandogli, apparentemente, indicazioni su come effettuare le inquadrature. La chiacchierata fuori programma ha creato anche qualche momento di imbarazzo tra gli altri partecipanti al vertice, Sarkozy e Merkel in primis, essendo stata causa di un ritardo nell'avvio dei lavori.
«E' OSSESSIONATO DA DONNE E PROCESSI» - I messaggi postati ad Obama sono tutti più o meno simili, segno di una mobilitazione virale della rete: i fan italiani di Mr. President chiedono scusa e sottolineano di non sentirsi rappresentati da Berlusconi. Il quale, anche nella conferenza stampa di venerdì da Deauville, è tornato a parlare di interferenze della magistratura giustificando l'intervento con la volontà di «spiegare anche all'estero quello che sta davvero succedendo in italia». Tra tanti commenti standard ne emerge qualcuno più articolato, che non si limita al «sorry» e alla presa di distanze. Come quello di Gabriella Casiraghi, che sottolinea come il vertice del G8 non fosse il luogo adatto per quelle esternazioni: «La maggior parte degli italiani è contraria a questo comportamento, lui non parla in nome degli italiani onesti. Per favore perdonalo e credi in noi». O quello di Marco Pinto: «Berlusconi è un vecchio uomo malato, ossessionato dalle donne e dai suoi problemi giudiziari e non è adatto a rappresentarci». E, ancora, Manuela Frustaci: «Non parla in nome di migliaia di studenti senza futuro, di migliaia di lavoratori precari, di tutti quelli che oggi in Italia non hanno la possibilità di mantenere una famiglia. Parla solo a nome di chi, come lui, sta facendo di tutto per distruggerci».
COMMENTI FOTOCOPIA - Alcuni messaggi sono del tutto identici tra loro, ovvero sono stati semplicemente copyncollati da diversi utenti, mobilitati probabilmente attraverso blog e mailing list. In ogni caso, l'effetto ricercato dai promotori dell'iniziativa è stato ottenuto: le prime pagine degli oltre 6 mila commenti a margine del post che Obama ha dedicato alla situazione della General Motors che sta riassumendo migliaia di lavoratori (ma anche in calce agli interventi precedenti) sono interamente occupate da messaggi provenienti dall'Italia. E questo porrà la questione anche all'attenzione internazionale, avendo Obama un pubblico di quasi 21 milioni di fan su Facebook, cosa che fa di lui una delle principali star nel firmamento del social network creato da Mark Zuckerberg.
SPAZIO ALLA SATIRA - Non poteva mancare anche l'angolo più satirico. Sempre su Facebook è nata ad esempio la pagina «Dillo ad Obama», una sorta di «sfogatoio» virtuale attraverso cui al presidente americano vengono raccontate tutte le confidenze e inoltrate le richieste più disparate ed esilaranti: «Salve signor Obama - chiede ad esempio Daniel Libralato -, stasera devo comprare un regalo che posso trovare solo a 40 km da casa mia, ma non ho tempo di andarci. Potrebbe mandarmi un'elicottero di Navy Seals che mi scorti fino al negozio?».


Fonte: Corriere della Sera
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27/05/2011 17:03
 
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berlusconi mi ha stremato....ma è mai possibile che per farsi pubblicità ci sta coprendo di ridicolo?

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27/05/2011 19:31
 
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Re: Re:
S3SI, 27/05/2011 16.50:




ma berlusconi è un tuo parente?

dire che quest'uomo soffre di manie di persecuzione è lapalissiano.
concordo pienamente con pisicchio. c'è un limite anche per lui e credo che lo abbia ormai superato.




questa non l'ho capita... insomma su questo forum o ad ogni frase dici di essere antiberlusconiano oppure rischi che sei colluso e connivente con B.
A me non piace B., ma soprattutto non piace il berlusconismo di cui questo Paese è malato. Il berlusconismo consiste nel denigrare e screditare l'altro ogni volta presenti un'idea diversa. Se dico D'Alema disse le stesse cose, subito vengo accusato di parentela o connivenza. Insomma il berlusconismo è una malattia che in questo paese non supereremo mai.
Tuttavia ribadisco la domanda, seppur condivida in pieno il discorso di pisicchio, perché quando Tizio dice X è valida una regola di indignazione e quando lo dice Caio si segue un'altra regola?
Rischiamo che la ricerca di un premier normale cada su un premier che non sia B., ma che poi faccia e dica le stesse cose (D'Alema, per esempio, disse le stesse cose all'ambasciatore americano).
L'utopia è pensare che caduto B. finisca il berlusconismo. In questo Paese caduto Mussolini abbiamo avuto Andreotti, Craxi e Berlusconi.. insomma non è che questo Paese può sempre andare a Lipari a farsi il bagno nella piscina di Venere.
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27/05/2011 19:57
 
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Il giorno dopo il suo colloquio con il presidente Usa Barack Obama sulla presunta dittatura dei pm di sinistra in Italia, Silvio Berlusconi torna a Deauville, dove è volato ieri per il G8, sul quel faccia a faccia nel corso di una conferenza stampa per ribadire innanzitutto il suo affondo contro i giudici. «In Italia non è più tollerabile l'interferenza di alcuni magistrati della pubblica accusa nei confronti dei rappresentanti del popolo democraticamente eletti». Al presidente del Consiglio non sono infatti particolarmente piaciute le ricostruzioni dei giornali che parlavano di un "assalto" del premier al presidente Obama e di quest'ultimo imbarazzato per le rivelazioni di Berlusconi.

Berlusconi: ho parlato a tutti i leader del G8 della situazione in Italia
Il premier è un fiume in piena. «Ritengo mio preciso dovere istituzionale spiegare» ai capi di Stato stranieri «quale sia la situazione in Italia anche in relazione a vicende che potrebbero minare la credibilità di chi guida il Paese». Dunque, di mezzo non ci sono solo due minuti di colloquio con il presidente americano, ma un confronto anche con gli altri. «Quando torno in Italia volentieri tornerò sul tema della giustizia perché ritengo fondamentale che si sappia a quale persecuzione vengo sottoposto» e del «tentativo di aggredirmi anche sotto il profilo patrimoniale con una sentenza fuori da ogni logica, se non quella di favorire il mio avversario politico». Il refrain dell'accanimento giudiziario non cambia, dunque, anche al di là delle Alpi.

L'affondo contro la stampa: vergognatevi
I giornalisti lo incalzano poi sullo scambio con Obama, ma il premier perde le staffe. Così, davanti alla domanda di un inviato del quotidiano "La Repubblica", risponde attaccando tutti. «Vergognatevi. È scandaloso che voi non vi scandalizziate, quando avete avuto prova, per 24 volte che le accuse nei miei confronti erano infondate». Poi la pubblica reprimenda perché, prosegue il Cavaliere, «è completamente falso» che Obama abbia mostrato «distacco o freddezza nei miei confronti». Al contrario, chiarisce Berlusconi, c'è stata da parte sua grande «cordialità, rispetto, amicizia e sostegno». ( [SM=x43808] )

L'annuncio: giustizia è patologia, lascio solo dopo averla riformata
Al duro attacco contro i magistrati, segue quello contro la giustizia. Che, rimarca Berlusconi, «è una patologia della nostra democrazia e non è cosa da poco. Anzi, è una cosa gravissima di cui è giusto parlare». Per questo confessa il Cavaliere «non abbandonerò la politica finché non ci sarà in Italia una giustizia giusta» che dia ai cittadini la garanzia che i magistrati giudichino «nel merito e non se uno è amico o nemico».

Fonte il sole 24 ore

[SM=x43665]






"Perchè un pretesto per tornare bisogna sempre seminarselo dietro, quando si parte"

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27/05/2011 20:02
 
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«Non abbandonerò la politica finché non ci sarà in Italia una giustizia giusta» Oddio, questa è una palese minaccia. [SM=x2569604]
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27/05/2011 22:47
 
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poveri noiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
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28/05/2011 09:18
 
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Re: Re: Re:
giusperito, 27/05/2011 19.31:




questa non l'ho capita... insomma su questo forum o ad ogni frase dici di essere antiberlusconiano oppure rischi che sei colluso e connivente con B.
A me non piace B., ma soprattutto non piace il berlusconismo di cui questo Paese è malato. Il berlusconismo consiste nel denigrare e screditare l'altro ogni volta presenti un'idea diversa. Se dico D'Alema disse le stesse cose, subito vengo accusato di parentela o connivenza. Insomma il berlusconismo è una malattia che in questo paese non supereremo mai.
Tuttavia ribadisco la domanda, seppur condivida in pieno il discorso di pisicchio, perché quando Tizio dice X è valida una regola di indignazione e quando lo dice Caio si segue un'altra regola?
Rischiamo che la ricerca di un premier normale cada su un premier che non sia B., ma che poi faccia e dica le stesse cose (D'Alema, per esempio, disse le stesse cose all'ambasciatore americano).
L'utopia è pensare che caduto B. finisca il berlusconismo. In questo Paese caduto Mussolini abbiamo avuto Andreotti, Craxi e Berlusconi.. insomma non è che questo Paese può sempre andare a Lipari a farsi il bagno nella piscina di Venere.




il fatto che abbia avuto un comportamento simile anche qualcun'altro non rende l'atteggiamento di berlusconi più accettabile. siamo nelle mani di un uomo in balia delle sue ossessioni, che in questi anni ha avuto come unico obiettivo quello di preservare se stesso, ed oggi è un fiume in piena, non ha limiti, né dignità. è un uomo pericoloso perché se un tizio qualsiasi in mezzo alla strada ripete a mò di pappagallo che la magistratura è una casta di sinistra, senza alcuna cognizione di causa, converrai con me che non è un buon segnale. in un momento come questo, un uomo così "distratto" l'italia non può più permetterselo.
sta ridicolizzando un paese, e se la mia reazione ti sa di antiberlusconismo,quella della merkel dovrebbe bastarti per farti almeno sospettare che nel mondo stiamo facendo ridere. a tal proposito mi è capitato qualche mese fa all'estero di parlare con alcuni ragazzi che si chiedevano come mai in italia si accetti passivamente il suo assurdo comportamento.
su questo forum ultimamente ci sono gli anti antiberlusconiani a tutti i costi. ecco il perché della mia risposta




Può tuttavia accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali
porti gli uomini a mettersi nelle mani
del primo padrone che si presenti loro.
In effetti, nella vita di ogni popolo democratico,
vi è un passaggio assai pericoloso.
Quando il gusto per il benessere materiale si
sviluppa più rapidamente
della civiltà e dell'abitudine alla libertà,
arriva un momento in cui gli uomini
si lasciano trascinare e
quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare.
Preoccupati solo di fare fortuna,
non riescono a cogliere lo stretto legame
che unisce il benessere di ciascuno
alla prosperità di tutti.
In casi del genere, non sarà neanche necessario
strappare loro i diritti di cui godono:
saranno loro stessi a privarsene volentieri...
Se un individuo abile e ambizioso
riesce a impadronirsi del potere in un simile momento critico,
troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso.
Basterà che si preoccupi per un po' di curare gli interessi materiali
e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto.
Che garantisca l'ordine anzitutto!
Una nazione che chieda al suo governo
il solo mantenimento dell'ordine
è già schiava in fondo al cuore,
schiava del suo benessere
e da un momento all'altro
può presentarsi l'uomo destinato ad asservirla.
Quando la gran massa dei cittadini
vuole occuparsi solo dei propri affari privati
i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.
Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo
delle moltitudini rappresentate da pochi uomini
che parlano in nome di una folla assente o disattenta,
che agiscono in mezzo all'universale immobilità
disponendo a capriccio di ogni cosa:
cambiando leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi;
tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti
nel vedere in che mani indegne e deboli
possa cadere un grande popolo
...
A. de Tocqueville

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28/05/2011 14:55
 
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sempre e solo vittimismo...






"Quando tutto intorno tace, basta una voce per rompere la magia, per tagliare il sottile filo del silenzio.
Quando a regnare, invece, sono caos, anarchia e rumore,
non bastano mille silenzi per far sì che i sospiri di chi è stanco di urlare si odano"
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28/05/2011 14:58
 
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Re:
|Lyuba|, 27/05/2011 10.05:

Io sapevo che Obama, impietosito, gli aveva risposto dicendo che allora avrebbe mandato dei droni in missione di pace, le cui bombe intelligenti avrebbero ucciso solo i comunisti...





Questa è bellissima [SM=x43668]


Mi piacerebbe sapere cosa ha pensato veramente Obama in quel momento,di fronte al faccino afflitto di B. [SM=x43607]


E' tutto colpa di questi magistrati comunisti:maledetti. [SM=x43671]


[SM=x43619]


Email Scheda Utente
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28/05/2011 15:26
 
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Re: Re: Re:
giusperito, 5/27/2011 7:31 PM:




questa non l'ho capita... insomma su questo forum o ad ogni frase dici di essere antiberlusconiano oppure rischi che sei colluso e connivente con B.
A me non piace B., ma soprattutto non piace il berlusconismo di cui questo Paese è malato. Il berlusconismo consiste nel denigrare e screditare l'altro ogni volta presenti un'idea diversa. Se dico D'Alema disse le stesse cose, subito vengo accusato di parentela o connivenza. Insomma il berlusconismo è una malattia che in questo paese non supereremo mai.
Tuttavia ribadisco la domanda, seppur condivida in pieno il discorso di pisicchio, perché quando Tizio dice X è valida una regola di indignazione e quando lo dice Caio si segue un'altra regola?
Rischiamo che la ricerca di un premier normale cada su un premier che non sia B., ma che poi faccia e dica le stesse cose (D'Alema, per esempio, disse le stesse cose all'ambasciatore americano).
L'utopia è pensare che caduto B. finisca il berlusconismo. In questo Paese caduto Mussolini abbiamo avuto Andreotti, Craxi e Berlusconi.. insomma non è che questo Paese può sempre andare a Lipari a farsi il bagno nella piscina di Venere.




Quello che dici è giusto ma il clima politico non ci permette di ragionare sul merito delle cose.

Bisogna auspicare il tracollo del cavalier pompetta per tornare a parlare dei problemi.

Non v'è dubbio che la magistratura abbia tutti i tratti di una casta retta da correnti che somigliano a veri e propri partiti ma in questa bolgia di insulti è impossibile parlarne con serenità e proporre riforme migliorative.
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