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Da dove nasce l'insoddisfazione?

Ultimo Aggiornamento: 08/10/2011 13:12
Email Scheda Utente
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Utente Gold
Amministratore
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04/10/2011 01:34
 
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Io posso capire che una persona che ha una cosa, e la perde, possa aspirarla, desiderarla, essere insoddisfatto di come stanno le cose adesso.
Ma come ci si spiega quell'insoddisfazione che è priva di qualsivoglia termine di paragone?
A cosa facevamo riferimento, dentro di noi, quando magari adolescenti vivevamo l'insoddisfazione di non avere la storia d'amore dei sogni?
A una nostra fantasia, immaginazione, una nostra proiezione e basta? Ok, può essere...

Ma se l'insoddisfazione nasce, e tu nemmeno la collochi, almeno non subito...se provi un senso di insoddisfazione e ti occorrono settimane, o mesi, o anni per arrivare a capire, ad esempio, che il motivo di quella sensazione era che le dinamiche delle tue amicizie eran banali, troppo scontate, poco vivaci o intraprendenti...o non esprimevano alcun legame particolare...
Incontri situazioni nuove, più frizzanti e capisci che il grigio che provavi era relativo a questo "vuoto".
Come puoi averlo intuito ben prima di avere il termine di paragone? Come puoi aver avuto già un vuoto, se prima non c'era nulla a riempirlo?
Se quel termine di paragone ti ha consentito di dare una collocazione alla tua insoddisfazione, a capirla, allora è come se tu lo avessi avuto da sempre dentro di te...prima ancora di vivere e conoscere le persone, le dinamiche, le situazioni che sentivi ti mancavano...è come se averle davanti agli occhi ti avesse consentito solo di ricordartene...

Nasciamo già con delle aspettative ben precise, scritte dentro di noi in maniera indelebile..?
Email Scheda Utente
Post: 593
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Utente Senior
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04/10/2011 10:53
 
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Io credo che le aspettative crescano insieme a noi, ma non nascono con noi. Nella maggior parte dei casi ce le inculcano gli altri a partire dai genitori e poi cambiano o se ne aggiungono altre a seconda delle persone e dell'ambiente che frequentiamo.

Se ad un certo punto non si crede più in niente, forse non ci si credeva neanche prima - se non è cambiato qualcosa nel frattempo - e allora può darsi che quel che già si sapeva non ha fatto altro che impegnarsi di più per ottenere la nostra piena attenzione, così magari ci sembra una novità ma in realtà è una vecchia cosa prima solo intravista perché opaca. E' un pò come quando si sa di non amare più il partner, ma si continua a tirare avanti fino a quando quella realtà non si para davanti e cattura tutta la nostra attenzione.

L'insoddisfazione arriva quando qualcosa è cambiato dentro e/o fuori di noi. Non dovrebbe essere difficile vederlo, se non lo vediamo è perché ce lo stiamo in parte nascondendo. L'insoddisfazione potrebbe anche essere dovuta ad una mancata realizzazione di se stessi, magari ci siamo fatti piacere un lavoro che agli occhi degli altri è ottimo ma che non risponde a quelle che sono le nostre più profonde esigenze.

La causa c'è. In fin dei conti si tratta della nostra vita, non di quella di un altro, dunque dovremmo sapere cosa si ingrigisce o almeno dovremmo essere nella condizione di poterlo scoprire.




"Ho visto cose bellissime grazie alla
diversa prospettiva suggerita dalla mia perenne
insoddisfazione, e quel che mi consola ancora, è
che non smetto di osservare".

(Edgard Degas)

Email Scheda Utente
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Utente Master
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04/10/2011 11:00
 
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io penso che l'insoddisfazione nasce dallo scontro con la realtà, quando ti accorgi che il tuo sogno non si realizzerà mai....
e penso che le aspettative non ti vengano inculcate dai genitori o dall'ambiente che frequenti, ma sono un qualcosa che non so spiegare, ma che sicuramente è dentro di te...e nasce con te...

Email Scheda Utente
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Utente Veteran
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04/10/2011 11:18
 
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secondo me l'insoddisfazine nasce dal mondo esterno..sei noi non vedessimo nulla non desidereremmo niente e quindi saremmo soddisfatti...
04/10/2011 11:40
 
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Re:
Paperino!, 04/10/2011 01.34:

Io posso capire che una persona che ha una cosa, e la perde, possa aspirarla, desiderarla, essere insoddisfatto di come stanno le cose adesso.
Ma come ci si spiega quell'insoddisfazione che è priva di qualsivoglia termine di paragone?
A cosa facevamo riferimento, dentro di noi, quando magari adolescenti vivevamo l'insoddisfazione di non avere la storia d'amore dei sogni?
A una nostra fantasia, immaginazione, una nostra proiezione e basta? Ok, può essere...

Ma se l'insoddisfazione nasce, e tu nemmeno la collochi, almeno non subito...se provi un senso di insoddisfazione e ti occorrono settimane, o mesi, o anni per arrivare a capire, ad esempio, che il motivo di quella sensazione era che le dinamiche delle tue amicizie eran banali, troppo scontate, poco vivaci o intraprendenti...o non esprimevano alcun legame particolare...
Incontri situazioni nuove, più frizzanti e capisci che il grigio che provavi era relativo a questo "vuoto".
Come puoi averlo intuito ben prima di avere il termine di paragone? Come puoi aver avuto già un vuoto, se prima non c'era nulla a riempirlo?
Se quel termine di paragone ti ha consentito di dare una collocazione alla tua insoddisfazione, a capirla, allora è come se tu lo avessi avuto da sempre dentro di te...prima ancora di vivere e conoscere le persone, le dinamiche, le situazioni che sentivi ti mancavano...è come se averle davanti agli occhi ti avesse consentito solo di ricordartene...

Nasciamo già con delle aspettative ben precise, scritte dentro di noi in maniera indelebile..?




io penso che a volte non e' facile ascoltarsi,essere chiari con se stessi,di conseguenza procediamo in una direzione mettendo a tacere delle spinte che ci vengono dal profondo e che in quanto inappagate,portano all'insoddisfazione.Sappiamo ad es che quegli amici non fanno per noi,quel ragazzo non fa per noi,ma a volte si preferisce nn affrontare il problema della ricerca di qualcos'altro,le motivazioni possono essere le piu'varie...Nel momento in cui si prende atto di tutto questo nasce la "crisi"intesa come un'opportunita' di crescita,di sperimentazione,cambiamento,consapevolezza,maturazione,ma anche di depressione e forse di esasperazione,non si puo' mai dire.
Email Scheda Utente
Post: 325
Post: 323
Utente Senior
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08/10/2011 13:12
 
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credo che l'insoddisfazione sia in qualche modo legata all'insicurezza verso se stessi
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