Dimissioni.

Intervengo in questa discussione per dire che sono d'accordo con quello che Antonio Polito (un giornalista intelligente, secondo me) ha scritto ieri sul Corriere della Sera: lo stesso partito di Berlusconi e lui personalmente dovrebbero esaminare l'opportunità di un cambio di premier. Berlusconi non mi piace non per i suoi vizi privati, ma perché le notizie dimostrano che essi lo rendono ridicolo, che si occupa praticamente solo di quello ed è purtroppo ricattabile da gentarella (un uomo di Stato può anche fare quello che vuole in prvato, ma non dovrebbe mai fidarsi di gentarella; davanti a lui questi non dovrebbero nemmeno arrivarci...). Mi chiedo perciò se convenga agli Italiani e al suo stesso partito avere un Presidente del Consiglio che in questo modo ha perso credibilità. Oggi, per esempio, deve presentarsi a Milano per il processo Mills e così facendo salterà un'importante riunione in USA sul problema israelo-palestinese (e sulla Libia la debolezza della nostra politica estera sta facendo spazio a Cameron e soprattutto a Sarkozy, mentre noi lì ci stavamo prima). Insomma: o trova scuse per non andare ai suoi processi, o ci va, ma buca riunioni importanti: si può - oggettivamente - andare avanti così? Se fossi un elettore di Berlusconi, poi, gli rimprovererei di avere sempre parlato di liberalismo e di privatizzazioni, ma di non averle mai fatte sul serio: ed è comprensibile, né Tremonti, né la Lega - di cui lui però ha bisogno per restare dove sta - sono liberali. Questo è ancora un altro aspetto del problema che abbiamo: si trattasse di Prodi ieri o di Berlusconi oggi, il governo italiano è strutturalmente debole, perché è storicamente e per forza di coalizione, quindi è obbligato a negoziati accordi, ecc..., che non permettono a nessun Presidente del Consiglio politiche decise. In ogni caso, non sarà quest'opposizione divisa e da barzelletta a ottenere qualcosa: o ci pensano gli oppositori interni alla maggioranza (nel suo stesso partito, o quelli che nella Lega sotto sotto non soportano più Bossi), o capisce da solo che così è meglio anche per lui stesso (magari ottenendo in cambio qualcosa come la nomina di senatore a vita: lo troverei scandaloso, ma così avrebbe l'immunità...; insomma, sarebbe una soluzione brutta, ma realistica, per levarcelo di torno)o voteremo solo nel 2013 (e allora con quale legge elettorale, visto che forse si farà su quella attuale un referendum abrogativo, se la Corte lo avrà ammesso?)