border="0"

       
CHI SIAMO
            
PROBLEMI D'ACCESSO?
            
SALVASTUDENTI
            
MATRICOLE
     
GALLERIA
      
INFO UTILI UNIVERSITà
        
FACEBOOK
 

Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Ragazzo bergamasco scomparso, trovato morto in torrente

Ultimo Aggiornamento: 03/03/2011 23:56
Email Scheda Utente
Post: 1.621
Post: 1.621
Utente Veteran
OFFLINE
02/03/2011 19:20
 
Quota

BALDISSERO CANAVESE (TORINO) - Piange Pasquale Busetti quando l'elicottero dei vigili del fuoco deposita a terra il sacco arancione che avvolge il corpo senza vita del figlio Daniel. "Ho sperato sino alla fine di poterlo ritrovare vivo... " sussurra l'uomo inginocchiandosi davanti a quel sarcofago provvisorio. Il vescovo di Ivrea, monsignor Arrigo Miglio, che gli sta accanto, gli posa lievemente una mano sulla spalla. Sul grande prato che costeggia la riva scoscesa del Chiusella scendono le prime ombre della sera mentre il furgone dei necrofori porta i resti di Daniel Busetti all'obitorio dell'ospedale di Cuorgnè dove sarà effettuata l'autopsia.

Il recupero del cadavere

Sul ciglio della strada, a guardare carabinieri e vigili che riavvolgono i nastri biancorossi che delimitavano la zona d'operazioni, restano alcuni ragazzi di Damanhur, la cui sede è a pochi metri. Tra loro c'è anche Francesco Lai, 33 anni, che, nella comunità dove tutti hanno nomi di piante o animali, chiamano "Bue Muschiato". È stato lui ad incontrare per ultimo Daniel Busetti e ora ricorda: "È successo la sera del 22 febbraio. Era accanto alla recinzione della nostra comunità. In un primo momento l'ho preso per uno di noi. Abbiamo scambiato qualche parola. Mi ha detto che non aveva rispettato una precedenza e così facendo aveva causato un incidente stradale terribile. Diceva che in quello scontro aveva ucciso quattro persone, che era certo che lo stessero cercando per arrestarlo e che aveva paura. Ho cercato di convincerlo a venire in comunità, dicendogli che lì avremmo potuto parlare con calma. Mi ha risposto che erano due giorni che non mangiava e che era molto stanco. Ho notato che era vestito in modo leggero, un giubbotto e una camicia, niente di più. Per questo ho insistito perché mi seguisse. Lui però si è voltato ed è corso via... ".

Daniel era fuggito ancora due giorni dopo, quando due volontari della Croce Rossa lo avevano incontrato nei boschi poco lontano. "Non abbiamo avuto neanche il tempo di dirgli che non era ricercato, che nell'incidente non c'erano state vittime" hanno raccontato i due ammettendo di essere stati seminati dal giovane. Lo stesso giorno i carabinieri avevano trovato le scarpe di Daniel su una roccia, sul greto del torrente Chiusella, un rio che corre tra due rive scoscese e coperte da una giungla di sterpi e alberi impenetrabile.

Dal 22 febbraio le ricerche di carabinieri, vigili del fuoco e volontari, si erano concentrate in questo angolo di Canavese. Il fratello minore di Daniel aveva sorvolato la zona a bordo di un elicottero dei vigili del fuoco e con un megafono lo aveva disperatamente chiamato pregandolo di tornare a casa. Baldissero e i paesi vicini erano stati tappezzati di manifesti che invitavano Daniel a farsi trovare. Il padre aveva acquistato bottigliette d'acqua e panini e li aveva lasciati nei boschi nella speranza di poter aiutare il ragazzo a sopravvivere. "In più, dopo aver consultato gli psicologi, abbiamo organizzato le ricerche in modo particolare, dividendo gli uomini in piccole squadre e in borghese per evitare di spaventarlo con le divise" spiega il capitano Simone Martano, comandante dei carabinieri della Compagnia di Ivrea.

Tutto però è stato inutile. La scoperta delle scarpe giovedì scorso aveva già fatto presagire il peggio. "Probabilmente se l'è tolte per scendere dal dirupo impregnato di fango - sottolineano gli investigatori - cercava un rifugio, un nascondiglio. Per questo è sceso sulla riva del fiume, affrontando quella discesa impossibile. Di certo là sotto c'è andato da solo e poi il freddo e gli sforzi lo hanno sopraffatto".

Daniel Busetti quindi potrebbe essere morto quattro, al massimo cinque giorni fa. Per non essere individuato si era anche disfatto del giubbotto chiaro ed era rimasto in camicia senza mai interrompere la sua fuga disperata e per tanti incomprensibile. Fuga che era iniziata il 19 febbraio quando era sparito da Martinengo ed era salito probabilmente su un treno a Romano, nei dintorni di Cavenago, per approdare il giorno dopo a Ivrea. Raccolto da un'ambulanza che lo aveva visto girare in stato confusionale per la città, era sparito dal pronto soccorso dopo le prime cure. E ha continuato a scappare, perdendosi nei boschi del Canavese fino ad arenarsi, esausto e ormai privo di forze, tra due rocce sulla riva del Chiusella.
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 08:18. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com