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Il vero gioco dietro la fine del berlusconismo

Ultimo Aggiornamento: 08/02/2011 17:49
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Post: 91
Utente Junior
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31/01/2011 18:18
 
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Re: Re: Re:
trixam, 1/31/2011 5:45 PM:




Il provevdimento non esiste, esiste una proposta, su cui si discute.
Io forse sono cinico, ma non mi sembra che ci possa accontentare su una risposta burocratica, tipo esiste lo statuto del contribuente.

In che modo questa legge ha impedito a Tremonti nell'ultima finanziaria di instaurare il terrorismo fiscale, con il meccanismo dell'accertamente che diventa subito esecutivo?
E con il fatto che comunque devi pagare prima di poter fare ricorso alla magistratura contabile. Un meccanismo che sovvertito il principio della democrazia liberale instaurando il principio di colpevolezza del contribuente.
Mi sembra che tu abbia una cultura anglossasone come me, quindi non devo certo richiamare il fatto che nelle democrazie sulla tasse non si dovrebbe scherzare.


Ti rispondo subito prendendo come spunto il tuo intervento sulla costituzionalizzazione del tetto al debito.

In Germania (e' un mondo che conosco molto bene) i cittadini sono molto piu' consapevoli delle scelte di finanza pubblica. Peccato che nell'ultimo anno e mezzo di austerity ci siano stati considerevoli tagli ai servizi (cosa che ai tedeschi pare non sia andata molto a genio).
Non e' necessario costituzionalizzare una norma di tetto. Non solo per i vincoli alla finanza pubblica gia' presenti nel nostro ordinamento. A voler esser fantasiosi con la Costituzione, anche l'articolo 10 (primo comma) e l'articolo 117 (riformato con legge costituzionale 3 del 2001) implicano dei vincoli in potenza finanziari (menzione d'onore va all'articolo 80 che parla proprio di spesa relazionata ai trattati internazionali).
Il PSC sarebbe quindi recepito in Italia tramite rinvio, ergo norme di recezione aventi maggiore forza passiva (resistenza all'abrogazione). Non si tratta di diritto ma di irresponsabilita' elettorale.


Lo Statuto dei diritti del contribuente non e' da sottovalutare.Ha omologato la nostra legislazione tributaria a quella Tedesca ed Inglese, trasformando il Fisco proprio in quello che tu ti auspichi possa diventare.
Prima dello Statuto lo Stato era il centro del rapporto contributivo, oggi e' il cittadino. Lo Statuto e' la maggiore garanzia delle liberta' fiscali individuali.
Infatti il processo tributario e' stato modificato nel senso di garantire un migliore enforcing alle pretese del contribuente (vero e proprio contraente debole di un accordo che alcuni addirittura vorrebbero contratto sociale).
Si e' modificata la P.A. in una direzione di maggiore equita'.

Ad esempio:
"principio di correttezza e buona fede: non possono essere irrorate sanzioni se non in presenza di violazioni sostanziali, ossia se non esiste debito di imposta; se i ritardi dipendono da errori dell'amministrazione oppure da un oggettiva incertezza della legge."

Senza parlare delle varie modifiche apportate alle modalita' di accertamento e di assunzione delle prove in capo al processo tributario.


Il richiamo al mondo anglosassone non attacca, un semplice confronto tra Texas e California suggerirebbe la totale assenza di omogeneita' fiscale in Stati afferenti una stessa entita' federale.

Gli economisti parlino di economia, i giuristi di diritto. Articoli del genere (cosi' come le leggi) andrebbero scritti da quanti, ferrati in entrambi gli ambiti potrebbero evitare banfate (ed il commerciale-tributario e' uno degli argomenti piu' difficili da trattare).
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