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È morto Silvio Berlusconi scivolato su un lastrone di ghiaccio

Ultimo Aggiornamento: 31/01/2011 23:30
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24/01/2011 15:29
 
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Re:
sanimma, 24/01/2011 14.58:

io non condivido il comportamento di silvio berlusconi
ma questa bassezza non è degna di essere commentata
che riposi in pace l'omonimo di s.b.



Spero che l'era B. termini perchè diversamente il Paese continuerà a soffrire un'antitesi eterna che sfocia nell'esaltazione di qualche imbecille senza benefici per nessuno.

Provo tenera solidarietà per questo povero cristiano, che è morto provocando il dispiacere dei suoi cari.

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24/01/2011 17:31
 
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Re: Re: Re:
Massimo Volume, 23/01/2011 13.38:




All'unità sono impazziti. Qua non si tratta solo di cattivo gusto, si tratta proprio di essere totalmente idioti... e non tanto per il "giochetto" legato ad un titolo simile, quanto per rispetto alla persona scomparsa.




La mia stima per non aver detto che è in stile Feltri. E' stata una dimostrazione bella di idee senza faziosità.
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25/01/2011 12:41
 
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Re: Re: Re: Re:
giusperito, 24/01/2011 17.31:




La mia stima per non aver detto che è in stile Feltri. E' stata una dimostrazione bella di idee senza faziosità.




Accostare due esempi di pessimo giornalismo è fazioso. Bene.
Il titolo è veramente al livello dei tanti del giornale e libero: senza stilare graduatorie ma solo un parallelo. Giusperito a quanto pare la befana ha intossicato pure te se dal riferimento allo stile Feltri ci vedi faziosità. [SM=x43606]
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25/01/2011 12:47
 
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Mah non vedo perché una porcheria di questo tipo (per il rispetto che porto all'idea di individuo la ritengo anche peggiore) debba essere latamente attribuita a Feltri o al suo stile, mentre la responsabilità è sempre personale.
Purtroppo l'Unità è piena di articoli vergognosi, ma non per questo il cattivo giornalismo deve ricevere etichette altre e fuorvianti.
Tuttavia mi rendo conto che la diversità sta nel modus pensandi.
[Modificato da giusperito 25/01/2011 12:48]
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Re:
giusperito, 25/01/2011 12.47:

Mah non vedo perché una porcheria di questo tipo (per il rispetto che porto all'idea di individuo la ritengo anche peggiore) debba essere latamente attribuita a Feltri o al suo stile, mentre la responsabilità è sempre personale.
Purtroppo l'Unità è piena di articoli vergognosi, ma non per questo il cattivo giornalismo deve ricevere etichette altre e fuorvianti.
Tuttavia mi rendo conto che la diversità sta nel modus pensandi.




Che l'Unità fosse schierata è pacifico.....
Ma qui non si tratta di essere o meno schierati, si tratta di mettere la professionalità e il rispetto per i lettori e per le persone coinvolte nell'articolo sotto i piedi: cosa di cui Feltri è maestro.
A questo punto, dicevo, l'Unità è al livello di Feltri: non solo perchè ideologicamente schierato ma anche e soprattutto perchè senza rispetto e pudore, di una volgarità fine al sollazzamento di pochi militanti- non so come definirli-.
Detto questo che la pensiamo diversamente è evidente ma ti pregherei di evitare frecciatine nei miei confronti- tra l'altro io, in contrasto con quello che scrivi, ti dò sempre il beneficio del dubbio e non ti ho mai reputato fazioso-
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Il mio era un attestato di stima a Massimo e nulla più.

Non mi è piaciuto il parallelismo, perché l'Unità è ricca di porcherie e dare a Feltri (che non stimo, etc...) la patente di Belzebù sinceramente non è nel mio stile. Detto ciò condivido la sostanza del tuo intervento, ma non mi piaceva il paragone con Feltri.
D'altra parte ritengo questo articolo peggio del killeraggio di Feltri
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31/01/2011 01:01
 
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Un articolo interessante sulla questione [SM=x43605]

Unità: È morto Silvio Berlusconi
Oppure semplicemente è morto solo il giornalismo.


Silvio Berlusconi era un operaio del comasco che ha avuto, in vita, la ventura di portare lo stesso nome e cognome del nostro Presidente del Consiglio. Da perfetto alter ego, questo Silvio era di sinistra; «l'unico Silvio Berlusconi operaio», come spesso amava dire, per ironizzare su una delle tante celebri quanto azzardate frasi del Premier. Il 22 gennaio, mentre camminava su un sentiero, è scivolato cadendo tragicamente in un precipizio, dove ha trovato la morte.

Vari giornali hanno riportato la triste novella, attirati dalla particolare omonimia di questo caso. Fin qui, nulla di insolito. Il fatto che ha destato più di una riflessione, invece, è la modalità con cui l'Unità ha deciso di riportare la notizia. Il titolo del loro articolo, a caratteri cubitali, recita: È morto Silvio Berlusconi, scivolato su un lastrone di ghiaccio. La foto del servizio mostra si il Silvio Berlusconi operaio, ma proprio di fianco ad una gigantografia elettorale del Berlusconi Premier. Il risultato che si ottiene (non voluto?) è di formidabile impatto emotivo: l'impressione è che sia morto il politico più famoso - e famigerato - d'Italia. La lettura del pezzo dissipa poi ogni incomprensione sulla reale identità del Silvio defunto. Ora, lungi da noi far la morale a chicchessia, men che mai ai seri e sempre compassati colleghi dell'Unità, ma la considerazione sorge spontanea. Di certo avranno ottenuto di dare un bello scossone ai loro lettori, riuscendo nell'intento di attirarne in tanti alla lettura di quello che a un primissimo colpo d'occhio sarà sembrato l'articolo dell'anno. Alcuni si saranno approcciati alla lettura con suggestione, altri con commozione, molti altri forse con un pizzico di malcelato piacere, ma di certo tutti sono accorsi a leggere. Cosa che, indubbiamente, rappresenta sempre un buon risultato per chiunque faccia della penna il suo mestiere.

Quel che forse lascia perplessi, è che il giochetto di parole e immagini sarà anche stato efficacissimo, ma forse poco rispettosa nei confronti di una persona (e dei suoi cari) che nel frattempo realmente era tragicamente morta. La sensazione forte che abbiamo avuto è che nell'ansia di riportare quella notizia in maniera da sconvolgere, emozionare (compiacere?) i suoi lettori, l'Unità abbia deciso di lasciar per strada quel pizzico di buon gusto che non avrebbe guastato.

La militanza e la partigianeria possono essere ottime, come è sempre ottimo tutto ciò che non è scialbo ed ignavo, ma a patto che non ti ottenebrino la vista al punto da non distinguere più alcun confine, alcun limite, alcun buon senso. Al punto da perder ogni sensibilità nei confronti della morte di un uomo, di un operario, e giocarci per creare clamorose incomprensioni.
Bisogna esser duri senza perdere la tenerezza, diceva Che Guevara. E non era certo un uomo di destra. Ma è un insegnamento che i principali attori della politica e del giornalismo italiani, presi come sono dalle loro crociate, sembrano aver smarrito da tanto, troppo tempo.

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31/01/2011 14:11
 
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Re:
Paperino!, 31/01/2011 1.01:

Un articolo interessante sulla questione [SM=x43605]

Unità: È morto Silvio Berlusconi
Oppure semplicemente è morto solo il giornalismo.


Silvio Berlusconi era un operaio del comasco che ha avuto, in vita, la ventura di portare lo stesso nome e cognome del nostro Presidente del Consiglio. Da perfetto alter ego, questo Silvio era di sinistra; «l'unico Silvio Berlusconi operaio», come spesso amava dire, per ironizzare su una delle tante celebri quanto azzardate frasi del Premier. Il 22 gennaio, mentre camminava su un sentiero, è scivolato cadendo tragicamente in un precipizio, dove ha trovato la morte.

Vari giornali hanno riportato la triste novella, attirati dalla particolare omonimia di questo caso. Fin qui, nulla di insolito. Il fatto che ha destato più di una riflessione, invece, è la modalità con cui l'Unità ha deciso di riportare la notizia. Il titolo del loro articolo, a caratteri cubitali, recita: È morto Silvio Berlusconi, scivolato su un lastrone di ghiaccio. La foto del servizio mostra si il Silvio Berlusconi operaio, ma proprio di fianco ad una gigantografia elettorale del Berlusconi Premier. Il risultato che si ottiene (non voluto?) è di formidabile impatto emotivo: l'impressione è che sia morto il politico più famoso - e famigerato - d'Italia. La lettura del pezzo dissipa poi ogni incomprensione sulla reale identità del Silvio defunto. Ora, lungi da noi far la morale a chicchessia, men che mai ai seri e sempre compassati colleghi dell'Unità, ma la considerazione sorge spontanea. Di certo avranno ottenuto di dare un bello scossone ai loro lettori, riuscendo nell'intento di attirarne in tanti alla lettura di quello che a un primissimo colpo d'occhio sarà sembrato l'articolo dell'anno. Alcuni si saranno approcciati alla lettura con suggestione, altri con commozione, molti altri forse con un pizzico di malcelato piacere, ma di certo tutti sono accorsi a leggere. Cosa che, indubbiamente, rappresenta sempre un buon risultato per chiunque faccia della penna il suo mestiere.

Quel che forse lascia perplessi, è che il giochetto di parole e immagini sarà anche stato efficacissimo, ma forse poco rispettosa nei confronti di una persona (e dei suoi cari) che nel frattempo realmente era tragicamente morta. La sensazione forte che abbiamo avuto è che nell'ansia di riportare quella notizia in maniera da sconvolgere, emozionare (compiacere?) i suoi lettori, l'Unità abbia deciso di lasciar per strada quel pizzico di buon gusto che non avrebbe guastato.

La militanza e la partigianeria possono essere ottime, come è sempre ottimo tutto ciò che non è scialbo ed ignavo, ma a patto che non ti ottenebrino la vista al punto da non distinguere più alcun confine, alcun limite, alcun buon senso. Al punto da perder ogni sensibilità nei confronti della morte di un uomo, di un operario, e giocarci per creare clamorose incomprensioni.
Bisogna esser duri senza perdere la tenerezza, diceva Che Guevara. E non era certo un uomo di destra. Ma è un insegnamento che i principali attori della politica e del giornalismo italiani, presi come sono dalle loro crociate, sembrano aver smarrito da tanto, troppo tempo.




bell'articolo [SM=x43799]
 "...E ricordati, io ci sarò. Ci sarò su nell'aria.
Allora ogni tanto, se mi vuoi parlare, mettiti da una parte,
chiudi gli occhi e cercami.
Ci si parla.
Ma non nel linguaggio delle parole. Nel silenzio..."
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31/01/2011 14:35
 
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vero, bell'articolo.
quello che è successo è gravissimo, davvero una vergogna per il giornalismo italiano.




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31/01/2011 15:03
 
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Re:
.ClaudiaP., 31/01/2011 14.11:



bell'articolo [SM=x43799]


Selkis, 31/01/2011 14.35:

vero, bell'articolo.
quello che è successo è gravissimo, davvero una vergogna per il giornalismo italiano.




Contento che vi sia piaciuto [SM=x43813]
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31/01/2011 15:06
 
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Re:
Paperino!, 31/01/2011 1.01:

Un articolo interessante sulla questione [SM=x43605]

Unità: È morto Silvio Berlusconi
Oppure semplicemente è morto solo il giornalismo.


Silvio Berlusconi era un operaio del comasco che ha avuto, in vita, la ventura di portare lo stesso nome e cognome del nostro Presidente del Consiglio. Da perfetto alter ego, questo Silvio era di sinistra; «l'unico Silvio Berlusconi operaio», come spesso amava dire, per ironizzare su una delle tante celebri quanto azzardate frasi del Premier. Il 22 gennaio, mentre camminava su un sentiero, è scivolato cadendo tragicamente in un precipizio, dove ha trovato la morte.

Vari giornali hanno riportato la triste novella, attirati dalla particolare omonimia di questo caso. Fin qui, nulla di insolito. Il fatto che ha destato più di una riflessione, invece, è la modalità con cui l'Unità ha deciso di riportare la notizia. Il titolo del loro articolo, a caratteri cubitali, recita: È morto Silvio Berlusconi, scivolato su un lastrone di ghiaccio. La foto del servizio mostra si il Silvio Berlusconi operaio, ma proprio di fianco ad una gigantografia elettorale del Berlusconi Premier. Il risultato che si ottiene (non voluto?) è di formidabile impatto emotivo: l'impressione è che sia morto il politico più famoso - e famigerato - d'Italia. La lettura del pezzo dissipa poi ogni incomprensione sulla reale identità del Silvio defunto. Ora, lungi da noi far la morale a chicchessia, men che mai ai seri e sempre compassati colleghi dell'Unità, ma la considerazione sorge spontanea. Di certo avranno ottenuto di dare un bello scossone ai loro lettori, riuscendo nell'intento di attirarne in tanti alla lettura di quello che a un primissimo colpo d'occhio sarà sembrato l'articolo dell'anno. Alcuni si saranno approcciati alla lettura con suggestione, altri con commozione, molti altri forse con un pizzico di malcelato piacere, ma di certo tutti sono accorsi a leggere. Cosa che, indubbiamente, rappresenta sempre un buon risultato per chiunque faccia della penna il suo mestiere.

Quel che forse lascia perplessi, è che il giochetto di parole e immagini sarà anche stato efficacissimo, ma forse poco rispettosa nei confronti di una persona (e dei suoi cari) che nel frattempo realmente era tragicamente morta. La sensazione forte che abbiamo avuto è che nell'ansia di riportare quella notizia in maniera da sconvolgere, emozionare (compiacere?) i suoi lettori, l'Unità abbia deciso di lasciar per strada quel pizzico di buon gusto che non avrebbe guastato.

La militanza e la partigianeria possono essere ottime, come è sempre ottimo tutto ciò che non è scialbo ed ignavo, ma a patto che non ti ottenebrino la vista al punto da non distinguere più alcun confine, alcun limite, alcun buon senso. Al punto da perder ogni sensibilità nei confronti della morte di un uomo, di un operario, e giocarci per creare clamorose incomprensioni.
Bisogna esser duri senza perdere la tenerezza, diceva Che Guevara. E non era certo un uomo di destra. Ma è un insegnamento che i principali attori della politica e del giornalismo italiani, presi come sono dalle loro crociate, sembrano aver smarrito da tanto, troppo tempo.




a me sembra un temino del ginnasio...ma chi l'ha scritto? [SM=x43815]


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Re: Re:
democrat4lyf90, 31/01/2011 15:06:



a me sembra un temino del ginnasio...ma chi l'ha scritto? [SM=x43815]






Secondo me in questo caso lo stile asciutto è un punto di forza: quando la vicende è così elementare è giusto che il linguaggio sia semplice e diretto; utilizzare la morte di un povero disgraziato per fare uno scherzone ai lettori ed attirare visite è una porcata, inutile perdersi in dissertazioni.




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Re: Re: Re:
Selkis, 31/01/2011 15.11:




Secondo me in questo caso lo stile asciutto è un punto di forza: quando la vicende è così elementare è giusto che il linguaggio sia semplice e diretto; utilizzare la morte di un povero disgraziato per fare uno scherzone ai lettori ed attirare visite è una porcata, inutile perdersi in dissertazioni.




Il giornalismo è basato sul riportare i fatti, e lo stile asciutto è il migliore possibile in generale. Poi per le dissertazioni ci sono tanti spazi, editoriali etc etc...ma un articolo di solito deve esser scritto così, perché il tuo fine non è masturbarti con la penna, ma solo informare nel modo più diretto possibile.
Un articolo dovrebbe contenere sempre in modo molto semplice i fatti per esser spunto di riflessione, anziché imporre le proprie riflessioni, che cmq ci sono.

P.s. non è sempre semplice scrivere in maniera "semplice", provare per credere. [SM=x43813]
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31/01/2011 15:35
 
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Una cattiveria gratuita. Mi sembra che le quote rosa non producano risultati poi tanto migliori del maschilismo, quando sono usate per mettere una donna che non ha le capacità in un posto di grande responabilità, o no?
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31/01/2011 15:38
 
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Re:
trixam, 31/01/2011 15.35:

Una cattiveria gratuita. Mi sembra che le quote rosa non producano risultati poi tanto migliori del maschilismo, quando sono usate per mettere una donna che non ha le capacità in un posto di grande responabilità, o no?





ma che c'entra questo con l'articolo [SM=x43667]
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31/01/2011 15:42
 
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Re: Re: Re:
Massimo Volume, 23/01/2011 13.38:




All'unità sono impazziti. Qua non si tratta solo di cattivo gusto, si tratta proprio di essere totalmente idioti... e non tanto per il "giochetto" legato ad un titolo simile, quanto per rispetto alla persona scomparsa.





Già.


[SM=x43820]


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31/01/2011 15:45
 
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Re: Re:
democrat4lyf90, 31/01/2011 15.38:





ma che c'entra questo con l'articolo [SM=x43667]




La direttrice dell'unità è la de gregorio, una che non aveva nessuna esperienza di direzione ed ebbe il lavoro solo perché fu raccomandata da Veltroni.
Ora la de gregorio sta producendo un disastro, perde tantissime copie e i militanti di sinistra comprano il Fatto che è stato fondato da quelli andati via dall'unità dopo la nomina della de gregorio. Visto che parliamo sempre di come vengono selezionate le donne della destra nei posti di responsabilità, forse è utile fare qualche riflessione anche su quelle della sinistra.
Soprattutto quando sono chiamate a dirigere il giornale fondato da Antonio Gramsci e non sanno farlo.
[Modificato da trixam 31/01/2011 15:45]
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31/01/2011 15:47
 
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Re: Re: Re:
trixam, 31/01/2011 15.45:




La direttrice dell'unità è la de gregorio, una che non aveva nessuna esperienza di direzione ed ebbe il lavoro solo perché fu raccomandata da Veltroni.
Ora la de gregorio sta producendo un disastro, perde tantissime copie e i militanti di sinistra comprano il Fatto che è stato fondato da quelli andati via dall'unità dopo la nomina della de gregorio. Visto che parliamo sempre di come vengono selezionate le donne della destra nei posti di responsabilità, forse è utile fare qualche riflessione anche su quelle della sinistra.
Soprattutto quando sono chiamate a dirigere il giornale fondato da Antonio Gramsci e non sanno farlo.




ah ok ora ho capito cosa intendevi [SM=x43799]

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31/01/2011 16:52
 
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Re: Re: Re: Re:
Paperino!, 31/01/2011 15:21:




Il giornalismo è basato sul riportare i fatti, e lo stile asciutto è il migliore possibile in generale. Poi per le dissertazioni ci sono tanti spazi, editoriali etc etc...ma un articolo di solito deve esser scritto così, perché il tuo fine non è masturbarti con la penna, ma solo informare nel modo più diretto possibile.
Un articolo dovrebbe contenere sempre in modo molto semplice i fatti per esser spunto di riflessione, anziché imporre le proprie riflessioni, che cmq ci sono.

P.s. non è sempre semplice scrivere in maniera "semplice", provare per credere. [SM=x43813]




Non è detto che il linguaggio sia O elementare O masturbatorio e contorto.
Anzi si può avere uno stile essenziale e chiaro pur essendo a modo suo elegante e ricercato.
Altrimenti basterebbe il sito dell'ansa invece di tanti quotidiani.




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31/01/2011 23:30
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Selkis, 31/01/2011 16.52:




Non è detto che il linguaggio sia O elementare O masturbatorio e contorto.
Anzi si può avere uno stile essenziale e chiaro pur essendo a modo suo elegante e ricercato.
Altrimenti basterebbe il sito dell'ansa invece di tanti quotidiani.




Ho detto semplice infatti, non semplicistico né tantomeno elementare [SM=x43812]
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