non sono d'accordo. l'indagine giornalistica ha senso se affianca, e non si sostituisce a quella giudiziaria. in Italia troppe volte si è condannati sui media ed assolti nelle aule di giustizia, e il più delle volte non certo perchè innocenti.
A me il pedofilo, il rattuso ecc.ecc. mi fa schifo tanto quanto a te, ed il mondo è certamente un posto migliore adesso che questo xxx si è buttato sotto al treno.
Mi da fastidio che una storia del genere noi come Istituzioni non siamo in grado di affrontarla e deve intervenire la TV.
Che la vittima degli abusi si sente in dovere di andarle a raccontare solo alle Iene, e non alle Forze dell'Ordine. Perchè questo? perchè la giustizia è malata. Perchè la gente si fida delle iene e di striscia (CHE BEN VENGANO, ATTENZIONE!!) e non delle Istituzioni. Il mio lamento è rivolto alla giustizia italiana, e non certo alla morte di questo frate rattuso.
…ma il Capitano Bellodi, emiliano di Parma, per tradizione familiare repubblicano, e per convinzione, faceva quello che in antico si diceva il mestiere delle armi, e in un corpo di polizia, con la fede di un uomo che ha partecipato a una rivoluzione e dalla rivoluzione ha visto sorgere la legge: e questa legge che assicurava libertà e giustizia, la legge della Repubblica, serviva e faceva rispettare. E se ancora portava la divisa, per fortuite circostanze indossata, se non aveva lasciato il servizio per affrontare la professione di avvocato cui era destinato, era perché il mestiere di servire la legge della Repubblica, e di farla rispettare, diventava ogni giorno più difficile.
Leonardo Sciascia - Il giorno della civetta