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E' crisi.

Ultimo Aggiornamento: 17/11/2010 09:40
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15/11/2010 22:49
 
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GOVERNO
Crisi, Napolitano convoca
i presidenti delle Camere
Dopo il ritiro della delegazione di Futuro e libertà dal governo Berlusconi, il capo dello Stato chiama Schifani e Fini. Il Pdl: "Vertice più anomalo della storia della Repubblica. Fini ci va come capopartito?"

ROMA - Dopo il ritiro della delegazione di Futuro e libertà dal governo Berlusconi e a due giorni dall'annuncio del presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, di avere intenzione di chiedere la fiducia prima al Senato e poi alla Camera,Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, entra ufficialmente nella crisi (non ancora formalizzata), convocando per domani pomeriggio al Quirinale Renato Schifani e Gianfranco Fini.

LA GIORNATA POLITICA 1

Domani erano in programma le conferenze dei capigruppo di Senato (ore 13) e Camera (ore 9) per esaminare la possibilità di calendarizzare, rispettivamente, la discussione della mozione Pdl di fiducia al governo a Palazzo Madama e la mozione di sfiducia Pd-Idv a Berlusconi a Montecitorio. Le riunioni sono state annullate e nel comunicato con cui il presidente di Montecitorio rende ufficialmente nota la sconvocazione della conferenza dei capigruppo (con in parallelo analoga iniziativa di Schifani) si parla di un incontro con Napolitano dedicato all'esame delle prossime scadenze dell'attività parlamentare. Su tutte, l'esame e l'approvazione della legge di stabilità, diventata ormai l'ultimo baluardo formale all'esplosione della crisi, con tutte le forze politiche che per un verso o per l'altro si stanno dando appuntamento, all'indomani dell'approvazione di quella che una volta era la Finanziaria, per scatenare la guerra.

Un colloquio, quello di domani fra le prime tre cariche dello Stato, che si è reso a maggior ragione necessario dopo quella che sembra essere stata l'irritazione del Colle, 2 così definita da alcuni ambienti parlamentari, per la sortita di ieri del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Il premier, platealmente, in collegamento telefonico con una manifestazione Pdl al teatro Nuovo di Milano, ha comunicato l'intenzione di andare in Parlamento per chiedere la fiducia ma anche che se questa dovesse mancare a Montecitorio (i numeri, ad oggi, lo danno in maggioranza al Senato) l'assemblea verrà sciolta e si andrà al voto solo per rinnovare la Camera dei Deputati.

Una sollecitazione che non è piaciuta - riferiscono sempre ambienti parlamentari - al Quirinale, cui la Costituzione attribuisce (e solo ad esso) la prerogativa di decidere sullo scioglimento delle Camere, anche una sola di esse, una volta ''sentiti i loro presidenti''. Napolitano, viene ancora riferito, avrebbe quindi dato mandato a tre costituzionalisti (uno di area centrista, uno di centrosinistra e uno collocabile nel centrodestra) di valutare la questione del singolo scioglimento, formalmente prevista dalla Costituzione all'art. 88, ma mai adottata dal 1963 ad oggi, da quando cioè la nostra Carta fu modificata e la durata in carica del Senato fu portata da sei a cinque anni come la Camera.

Sembra di essere insomma davanti ad una accelerazione della crisi. Il Presidente della Repubblica da un lato si muove alla ricerca della strada per soluzioni istituzionalmente condivise e comunque non dannose per il Paese, come la deflagrazione di una crisi prima dell'approvazione della legge di stabilità. Ma per dirla con il Manzoni, 's'ode a destra uno squillo di tromba, a sinistra risponde uno squillo'. Dall'altro lato Silvio Berlusconi reagisce immediatamente all'iniziativa del Capo dello Stato, convocando per oggi pomeriggio a Milano i tre coordinatori del Pdl Bondi, La Russa e Verdini e soprattutto lasciando intendere di essere pronto ad una accelerazione per andare alle urne il più presto possibile. Tutto questo prima dell'incontro di questa sera del premier con la Lega Nord.

Pdl: "Vertice più anomalo della storia". "È il più anomalo dei vertici istituzionali mai riunito al Quirinale", ha detto Osvaldo Napoli, vice presidente dei deputati del Pdl. "Un presidente della Camera, insieme leader del partito che ha provocato la crisi - ha aggiunto - riferirà al Capo dello Stato le sue valutazioni su come superare la crisi. È già questa circostanza da sola a legittimare lo scioglimento del Parlamento per ripristinare la fisiologia delle istituzioni gravemente insultata dai comportamenti pirateschi del presidente della Camera".

(15 novembre 2010) © Riproduzione riservata
xxx Meglio essere vittima che complice.xxx
http://www.studibiblici.it/conferenze.html

Schiavo di nessuno,Servo di tutti.
http://www.studibiblici.it/videoomelieindiretta.html
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