giusperito, 16/11/2010 16.20:
ma avere idee politiche non vuol dire iscriversi.. quello è il fascismo o il comunismo. A titol personale ribadisco che le uniche due volte in cui ho votato ho messo la x sull'idv e sul movimento 5 stelle. Non tanto perché mi convincevano, ma per dare un contributo al miglioramento mediante la crisi dei sistemi di potere (motivo per cui non votai per de luca).
Per me la militanza partitica è una stortura delle idee, appunto un sistema nel quale ragioni per appartenenza e per iscrizione. Non ho bisogno di iscrivermi a destra per stimare Cameron, né ho bisogno di trovare un partito\fede da seguire. Lo stesso pisicchio votava radicale e alle regionali ha votato per de luca. Come fai a dire che è del pdl?
Il problema del ragionamento è evidente. Se difendi dei principi che in qualche modo tutelano B., allora sei del pdl o se si è clementi di fli. Nn si legge la critica a Fini e co., né la costante critica a B. Ti sfido a trovare una sola volta che ho difeso B. Il tuo sistema di ragionamento è viziato alla base. Se non stai cn vendola o cn qlc altro allora stai cn B.
Vorrei capire da dove si evince che ci iscriveremo lì o che voteremo pdl.
Il tifo lo lascio a te, goisis e alla buonanima di felice
Gius la pensi come George Washington il quale nel suo farewell address disse: "guardatevi dallo spirito di parte e dalle fazioni".
Tuttavia non sono d'accordo, cioè è una posizione che andava bene duecento anni fa.
Oggi la democrazia senza i partiti non è possibile, questa è una cosa chiara come il sole e non è assolutamente vero che far parte di un partito sia una riduzione di libertà intellettuale.
Se Cameron leggesse la tua opinione ti guarderebbe a dir poco storto, perchè ricordati che primo di essere il primo ministro di sua maestà britannica è il capo del suo partito ed è un uomo di partito.
La militanza partitica è necessaria per formare culture politiche e selezionare classi dirigenti di elevato valore.
Poi è chiaro che da noi a un ceto punto la cosa ci è sfuggita di mano e siamo finiti in una sorta di bahatismo di stile iracheno che ha prodotto la rabbia popolare e la disillusione che ha fondato una base culturale del berlusconismo che è un epoca in cui il popolo vota per il capo.
E si può certo discutere su come organizzare i partiti, sul loro ruolo nella società che non deve essere eterno. Ma non si può pensare di vivere una vera democrazia senza partiti, altrimenti si va nell'illusione della società civile, del populismo e del qualuinquismo.
Sull'argomento tortora, c'è da dire che si tratta di un caso simbolico. Quello di tortora fu il simbolo di un cambiamento culturale in una parte della magistratura italiana.
La nostra magistratura ha una tradizione di indipendenza tanto che sotto il fascismo Mussolini dovette creare un tribunale speciale per applicare le leggi fascistissime che i giudici togati si rifiutavano di applicare.
Questa tradizione di indipendenza è stata minata, paradossalmente, dalla creazione del csm che ha portato la lotta politica nella magistratura.
Ovvio che ad un certo punto una parte di magistrati, entrati in magistratura sotto le ali della politica, abbiano identificato l'indipendenza con le idee del partito che li aveva sponsorizzati.
All'interno di questa frangia se ne è poi creata un'altra che ha teorizzato un salto di qualità con un ruolo politico diretto della magistratura in nome della supremazia dei giudici, quella che io chiamo l'iranianizzazione della magistratura(democratica). Che poi trova sponde culturali nel travaglismo ecc.
Questa è una cosa con cui dovremo fare i conti una volta che B sarà fuori dalla scena.