border="0"

       
CHI SIAMO
            
PROBLEMI D'ACCESSO?
            
SALVASTUDENTI
            
MATRICOLE
     
GALLERIA
      
INFO UTILI UNIVERSITà
        
FACEBOOK
 

Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

«Io, precaria, vi racconto l'epopea di chi si rimbocca le maniche»

Ultimo Aggiornamento: 21/09/2010 01:57
Email Scheda Utente
Post: 1.371
Post: 1.371
Utente Veteran
OFFLINE
19/09/2010 03:17
 
Quota

Laureata in Economia e Commercio a Napoli a pieni voti, giovane madre tra i senza cattedra anche «di sostegno»
Caro direttore,
lei spesso ha affrontato le questioni del Meridione ritenendo che questa parte dell’Italia sia piagnona, non si rimbocchi le maniche e stia sempre ad aspettare che qualcuno restituisca il maltolto del passato per ripristinare l’equilibrio da cui ripartire. Io non ci sto. Io ho studiato, mi rimbocco le maniche tutte le mattine e non mi sento meno di molti del Nord o del Sud o del centro però non mi sembra giusto che mentre si gioca qualcuno cambi le regole del tavolo e le spiego perché.

Mi sono laureata in Economia e Commercio a Napoli a pieni voti. Nel settembre 2004, dopo essere diventata mamma ho tentato il concorso abilitante all'insegnamento delle discipline economico aziendali (Sicsi), bandito dall' Università Parthenope di Napoli. E’ stato così che tra i 25 più bravi e un po’ più fortunati, c'ero anch'io. Felicissima di avercela fatta: il mio sogno di diventare insegnante, si stava realizzando! Ho seguito 24 corsi e sostenuto altrettanti esami. Ad aprile 2005, mi sono abilitata e questo mi ha permesso di inserirmi in graduatoria: quell'elenco interminabile di persone che, in un clima di confusione, incertezza ed ambiguità attendono il “passaggio di ruolo” . Ce l'avevo fatta!! Ero entrata nel Mondo precario della Scuola. Forse un'unica abilitazione era poco e, quando venni a conoscenza che c'era la possibilità di acquisire il titolo relativo all'insegnamento secondario diretto ai diversamente abili, decisi di seguire un ulteriore corso di studi, che mi avrebbe permesso di abbreviare i tempi di attesa: avrei potuto insegnare subito!

Finalmente nell'anno accademico 2006/2007 si presenta il mio primo incarico sul «sostegno» una cattedra completa, non ci potevo credere! E’ stata un’esperienza straordinaria, perché lavorare con ragazzi diversamente abili e vederli migliorare di giorno in giorno mi ripagava dei sacrifici sopportati in precedenza. Ma l'incredibile doveva ancora verificarsi. Cosa mi dicevano in famiglia? «Non ti preoccupare, vedrai, hai lavorato quest'anno e lavorerai sempre! Basta prendere il primo incarico, un giorno sarai una docente effettiva! Si sbagliavano di grosso! Ci sbagliavamo tutti al riguardo. L'anno successivo, ho avuto l'incarico su «economia aziendale», ad Ischia (Casamicciola Terme), senza che mi venisse riconosciuto un maggior punteggio in graduatoria, per il disagio sopportato. Nell'anno accademico 2008/2009, l'incarico ha tardato ad arrivare. Con un colpo di pura fortuna sono sbarcata nuovamente sull'isola, ma questa volta a Forio, completando la cattedra con Napoli.

Ogni anno, una nuova avventura viaggi continui che mi rendevano difficile gestire il lavoro ed il ruolo di madre! Ero incoraggiata dall'idea che le cose sarebbero sicuramente migliorate, avrei avuto la possibilità di lavorare un giorno sulla terra ferma. La riforma Gelmini ha peggiorato ulteriormente tale situazione. Le iniziative ministeriali prese in merito al sistema scuola hanno, per quanto mi riguarda, eliminato ogni possibilità di ricevere un incarico annuale. In quest'ultima sessione, infatti, non essendo stata convocata dall’Usp (per intenderci, il provveditorato) di Napoli, ho prodotto domanda di inclusione nella graduatoria dei “salva precari”. Il «salvataggio» è consistito anche nel reclutamento e nell'impiego dei docenti precari in corsi finanziati dalla Regione Campania, cosiddetti PAS (percorsi alternativi sperimentali), destinati a giovani fuoriusciti dal percorso scolastico ordinario. Ironia della sorte, da gennaio 2010, all'interno di tali progetti regionali, sono stata travolta da numerosi telegrammi di convocazione da parte dei Presidi per l'insegnamento della mia materia; poiché un eventuale rifiuto da parte mia si sarebbe trasformato in condizione di esclusione dal decreto in questione, ho dovuto accettare ogni incarico, su un numero complessivo di cinque scuole territorialmente disperse, da Santa Anastasia, alla Sanità, dal Vomero, a Pozzuoli.

Ogni incarico però consisteva in poche ore di lezione e molte impiegate per raggiungere le sedi. Dopo il danno anche la beffa! Dopo aver lavorato per tanti mesi, fino ad oggi non ho ricevuto nessuno stipendio, poiché la Regione Campania non ha ancora provveduto ad erogare ai presidi i fondi previsti per tali progetti. Morale della favola: ora mi ritrovo a compilare nuovamente la «domanda per l’inclusione negli elenchi prioritari ai fini dell’assegnazione con precedenza delle supplenze temporanee», in pratica sono ancora precaria in attesa di un incarico nel mondo della scuola. Però il Decreto «salva precari» ci ha «salvati»!

Marianna Cimini
Insegnante precaria
17 settembre 2010

corrieredelmezzogiorno.corriere.it
Email Scheda Utente
Post: 12.871
Post: 10.863
Utente Gold
OFFLINE
19/09/2010 14:51
 
Quota

Purtroppo,non è l'unica...certo,non è una consolazione,non deve esserlo!



For you I was a flame....love, is a losing game....


Quando stai per mollare, fermati un attimo a pensare al motivo per il quale hai resistito fino ad ora ... Pensa alla meta, non a quanto sia lungo il tragitto. Rimboccati le maniche e non aver paura della fatica. Guardati allo specchio e riconosci quel sognatore che ti sta di fronte. Lotta e combatti. E quando ciò che desideri sarà tuo, una mano al cuore e sentirai in ogni singolo battito l'eco di ognuno dei passi che hai compiuto. E se avrai qualche cicatrice non preoccuparti, non c'e vittoria senza una ferita di guerra, non c'è arcobaleno senza la pioggia.
Email Scheda Utente
Post: 2.076
Post: 2.072
Utente Veteran
Moderatore
OFFLINE
19/09/2010 16:09
 
Quota

Re: Laureata in Economia e Commercio a Napoli a pieni voti, giovane madre tra i senza cattedra anche «di sostegno»
Astronascente86, 19/09/2010 3.17:

Caro direttore,
lei spesso ha affrontato le questioni del Meridione ritenendo che questa parte dell’Italia sia piagnona, non si rimbocchi le maniche e stia sempre ad aspettare che qualcuno restituisca il maltolto del passato per ripristinare l’equilibrio da cui ripartire. Io non ci sto. Io ho studiato, mi rimbocco le maniche tutte le mattine e non mi sento meno di molti del Nord o del Sud o del centro però non mi sembra giusto che mentre si gioca qualcuno cambi le regole del tavolo e le spiego perché.

Mi sono laureata in Economia e Commercio a Napoli a pieni voti. Nel settembre 2004, dopo essere diventata mamma ho tentato il concorso abilitante all'insegnamento delle discipline economico aziendali (Sicsi), bandito dall' Università Parthenope di Napoli. E’ stato così che tra i 25 più bravi e un po’ più fortunati, c'ero anch'io. Felicissima di avercela fatta: il mio sogno di diventare insegnante, si stava realizzando! Ho seguito 24 corsi e sostenuto altrettanti esami. Ad aprile 2005, mi sono abilitata e questo mi ha permesso di inserirmi in graduatoria: quell'elenco interminabile di persone che, in un clima di confusione, incertezza ed ambiguità attendono il “passaggio di ruolo” . Ce l'avevo fatta!! Ero entrata nel Mondo precario della Scuola. Forse un'unica abilitazione era poco e, quando venni a conoscenza che c'era la possibilità di acquisire il titolo relativo all'insegnamento secondario diretto ai diversamente abili, decisi di seguire un ulteriore corso di studi, che mi avrebbe permesso di abbreviare i tempi di attesa: avrei potuto insegnare subito!

Finalmente nell'anno accademico 2006/2007 si presenta il mio primo incarico sul «sostegno» una cattedra completa, non ci potevo credere! E’ stata un’esperienza straordinaria, perché lavorare con ragazzi diversamente abili e vederli migliorare di giorno in giorno mi ripagava dei sacrifici sopportati in precedenza. Ma l'incredibile doveva ancora verificarsi. Cosa mi dicevano in famiglia? «Non ti preoccupare, vedrai, hai lavorato quest'anno e lavorerai sempre! Basta prendere il primo incarico, un giorno sarai una docente effettiva! Si sbagliavano di grosso! Ci sbagliavamo tutti al riguardo. L'anno successivo, ho avuto l'incarico su «economia aziendale», ad Ischia (Casamicciola Terme), senza che mi venisse riconosciuto un maggior punteggio in graduatoria, per il disagio sopportato. Nell'anno accademico 2008/2009, l'incarico ha tardato ad arrivare. Con un colpo di pura fortuna sono sbarcata nuovamente sull'isola, ma questa volta a Forio, completando la cattedra con Napoli.

Poverina si fa un evidente culo per raggiungere forio.. non me ne dire d'inverno poi.. mia cugina è andata a sbattere a Parma (con titoli annessi e connessi) per poi ritornare in Campania tra le montagne dell'irpinia. Anche nei mitici anni dei nostri genitori gli insegnanti che iniziavano venivano sbattuti a km e km da casa. Vuoi vedere che esiste anche il diritto ad avere il posto sotto casa e prima di chi ha anni ed anni di carriera? DOpo la riforma Gelmini un professore di educazione tecnica prossimo alla pensione si è ritrovato con cattedra spezzata tra quartieri spagnoli e ortobotanico.. Gente con 25 anni di servizio che è stata spostata in periferia.. ma forse esiste un diritto a lavorare sotto casa e a lasciare quelli sulle isole senza insegnanti.. Il sistema scolastico italiano è il più assurdo d'Europa. Abbiamo una quantità di scuole ed insegnanti spropositato rispetto alla media europea. Non è che di insegnanti ce ne sono troppi? Abbiamo professori di italiano che non insegnano latino e greco, professori di matematica che non insegnano fisica.. nelle scuole medie abbiamo i professori di musica, quelli di tecnica e quelli di artistica.. tutte attività legittime, ma se non ne inventiamo di nuove mi sa che gli altri insegnanti non possono assumerli.L'unica cosa folle di questa situazione è stata l'assenza, negli anni passati, di dignità della politica di evitare di vendere fumo sulla scuola ed oggi di fare una riforma senza prevedere una normativa transitoria che potesse evitare di far trovare da un giorno all'altro i precari senza lavoro (non che il precario avesse diritto al lavoro a prescindere, perché altrimenti non era precario, ma di individuare un exit strategy per coloro che avevano un legittimo affidamento). inoltre vorrei capire come mai alcuni precari hanno 50 anni ed ancora non sono stati assunti.. non fanno parte della famosa generazione dei nostri genitori che venivano assunti facilmente? Qualcosa che non quadra c'è..

Ogni anno, una nuova avventura viaggi continui che mi rendevano difficile gestire il lavoro ed il ruolo di madre! Ero incoraggiata dall'idea che le cose sarebbero sicuramente migliorate, avrei avuto la possibilità di lavorare un giorno sulla terra ferma. La riforma Gelmini ha peggiorato ulteriormente tale situazione. Le iniziative ministeriali prese in merito al sistema scuola hanno, per quanto mi riguarda, eliminato ogni possibilità di ricevere un incarico annuale. In quest'ultima sessione, infatti, non essendo stata convocata dall’Usp (per intenderci, il provveditorato) di Napoli, ho prodotto domanda di inclusione nella graduatoria dei “salva precari”. Il «salvataggio» è consistito anche nel reclutamento e nell'impiego dei docenti precari in corsi finanziati dalla Regione Campania, cosiddetti PAS (percorsi alternativi sperimentali), destinati a giovani fuoriusciti dal percorso scolastico ordinario. Ironia della sorte, da gennaio 2010, all'interno di tali progetti regionali, sono stata travolta da numerosi telegrammi di convocazione da parte dei Presidi per l'insegnamento della mia materia; poiché un eventuale rifiuto da parte mia si sarebbe trasformato in condizione di esclusione dal decreto in questione, ho dovuto accettare ogni incarico, su un numero complessivo di cinque scuole territorialmente disperse, da Santa Anastasia, alla Sanità, dal Vomero, a Pozzuoli.

Ogni incarico però consisteva in poche ore di lezione e molte impiegate per raggiungere le sedi. Dopo il danno anche la beffa! Dopo aver lavorato per tanti mesi, fino ad oggi non ho ricevuto nessuno stipendio, poiché la Regione Campania non ha ancora provveduto ad erogare ai presidi i fondi previsti per tali progetti. Morale della favola: ora mi ritrovo a compilare nuovamente la «domanda per l’inclusione negli elenchi prioritari ai fini dell’assegnazione con precedenza delle supplenze temporanee», in pratica sono ancora precaria in attesa di un incarico nel mondo della scuola. Però il Decreto «salva precari» ci ha «salvati»!

Marianna Cimini
Insegnante precaria
17 settembre 2010

corrieredelmezzogiorno.corriere.it




Email Scheda Utente
Post: 1.373
Post: 1.373
Utente Veteran
OFFLINE
19/09/2010 21:41
 
Quota

Re: Re: Laureata in Economia e Commercio a Napoli a pieni voti, giovane madre tra i senza cattedra anche «di sostegno»
giusperito, 19/09/2010 16.09:


Poverina si fa un evidente culo per raggiungere forio.. non me ne dire d'inverno poi.. mia cugina è andata a sbattere a Parma (con titoli annessi e connessi) per poi ritornare in Campania tra le montagne dell'irpinia. Anche nei mitici anni dei nostri genitori gli insegnanti che iniziavano venivano sbattuti a km e km da casa. Vuoi vedere che esiste anche il diritto ad avere il posto sotto casa e prima di chi ha anni ed anni di carriera? DOpo la riforma Gelmini un professore di educazione tecnica prossimo alla pensione si è ritrovato con cattedra spezzata tra quartieri spagnoli e ortobotanico.. Gente con 25 anni di servizio che è stata spostata in periferia.. ma forse esiste un diritto a lavorare sotto casa e a lasciare quelli sulle isole senza insegnanti.. Il sistema scolastico italiano è il più assurdo d'Europa. Abbiamo una quantità di scuole ed insegnanti spropositato rispetto alla media europea. Non è che di insegnanti ce ne sono troppi? Abbiamo professori di italiano che non insegnano latino e greco, professori di matematica che non insegnano fisica.. nelle scuole medie abbiamo i professori di musica, quelli di tecnica e quelli di artistica.. tutte attività legittime, ma se non ne inventiamo di nuove mi sa che gli altri insegnanti non possono assumerli.L'unica cosa folle di questa situazione è stata l'assenza, negli anni passati, di dignità della politica di evitare di vendere fumo sulla scuola ed oggi di fare una riforma senza prevedere una normativa transitoria che potesse evitare di far trovare da un giorno all'altro i precari senza lavoro (non che il precario avesse diritto al lavoro a prescindere, perché altrimenti non era precario, ma di individuare un exit strategy per coloro che avevano un legittimo affidamento). inoltre vorrei capire come mai alcuni precari hanno 50 anni ed ancora non sono stati assunti.. non fanno parte della famosa generazione dei nostri genitori che venivano assunti facilmente? Qualcosa che non quadra c'è..







Perche' il sistema scolastico italiano come dicevi e' ridicolo; e anche perche' per diventare insegnante dovevi( e devi) essere laureato oltre che conseguire i famosi due anni di sicsi... a differenza per esempio di un impiegato nelle poste o delle ferrovie...
Email Scheda Utente
Post: 2.079
Post: 2.075
Utente Veteran
Moderatore
OFFLINE
20/09/2010 10:34
 
Quota

assolutamente non è vero...
la generazione dei 50enni poteva insegnare alle elementari e materne solo con il diploma magistrale; mentre alle medie e superiori con la laurea, ma senza corsi abilitanti.
Credo che faccia molto notizia dire che si è precari a 50 anni, ma dietro ci sono delle altre questioni..
Email Scheda Utente
Post: 2.834
Post: 2.834
Utente Veteran
OFFLINE
20/09/2010 10:51
 
Quota

che amarezza....dopo anni e anni di sacrifici sui libri ecco cosa ci aspetta
Email Scheda Utente
Post: 1.375
Post: 1.375
Utente Veteran
OFFLINE
20/09/2010 13:06
 
Quota

Re:
giusperito, 20/09/2010 10.34:

assolutamente non è vero...
la generazione dei 50enni poteva insegnare alle elementari e materne solo con il diploma magistrale; mentre alle medie e superiori con la laurea, ma senza corsi abilitanti.

Credo che faccia molto notizia dire che si è precari a 50 anni, ma dietro ci sono delle altre questioni..




Be' oggi per insegnare alle elementari devi essere laureato in scienze della formazione primaria e alle medie-superiori laurea+sicsi

prima quindi i percorsi erano piu' semplici... ci credo, sai quante assunzioni all' epoca, ovvio che poi e' tutto pieno.
Email Scheda Utente
Post: 676
Post: 677
Utente Senior
OFFLINE
20/09/2010 13:43
 
Quota

Infatti il problema dei precari nella scuola non è nato,come alcuni credono,dal 2008.Il discorso si ricollega a quello da me esposto nell'altro topic inoltre.Negli anni 70' e 80' la scuola è stata considerata un ammortizzatore sociale,alle scuole medie c'erano materie come Educazione Fisica o Tecnica dove vi erano ben 2 insegnanti per classe!Per questo ho apprezzato il decreto della Gelmini che prevede la professione a numero chiuso,di modo che le unità di lavoro verranno assunte solo in base al reale fabbisogno,e la laurea abilitante in Scienze della formazione (ma chissà perchè nessuno ne parla).Sappiamo tutti che il mercato del lavoro funziona in base alla legge della domanda e dell'offerta,di conseguenza è inutile creare 500 insegnanti quando ne servono 100!
Email Scheda Utente
Post: 1.377
Post: 1.377
Utente Veteran
OFFLINE
21/09/2010 01:57
 
Quota

Re:
goisis, 20/09/2010 13.43:

Infatti il problema dei precari nella scuola non è nato,come alcuni credono,dal 2008.Il discorso si ricollega a quello da me esposto nell'altro topic inoltre.Negli anni 70' e 80' la scuola è stata considerata un ammortizzatore sociale,alle scuole medie c'erano materie come Educazione Fisica o Tecnica dove vi erano ben 2 insegnanti per classe!Per questo ho apprezzato il decreto della Gelmini che prevede la professione a numero chiuso,di modo che le unità di lavoro verranno assunte solo in base al reale fabbisogno,e la laurea abilitante in Scienze della formazione (ma chissà perchè nessuno ne parla).Sappiamo tutti che il mercato del lavoro funziona in base alla legge della domanda e dell'offerta,di conseguenza è inutile creare 500 insegnanti quando ne servono 100!




Appunto! [SM=x43799]
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:21. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com