| | | | Post: 862 Post: 862 | Utente Senior | | OFFLINE |
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12/07/2010 21:27 | |
In questo topic vi elencherò (naturalmente siete tutti invitati a farlo se volete) domande apparentemente inutili, e rispettive risposte. Sono in realtà temi di vita quotidiana che ci attraversano passivamente senza che noi ci interroghiamo sul loro valore intrinseco e sul perchè del loro essere. Conoscendo le risposte, saremo uomini di Vita vissuta e non passivamente tollerata.
Comincerei con un classico:
PERCHE' LA CACCA PUZZA?
Il tipico odore delle feci è dato dal processo di digestione e decomposizione batterica delle proteine nell'intestino. questi batteri in pratica hanno il compito di dissociare i materiali attraverso reazioni chimiche, formando da questi vari prodotti di scarto, le feci sono composte dal 75% H2O e dal 25% da solidi quali batteri, fibre, grasso e materiale inorganico nonchè un gas di scarto SOLFATO DI IDROGENO che da il tipico odore al composto. Quanto all' l'origine del colore, questo è dato dalla conversione chimica da parte degli stessi batteri sopra citati, della birilubina (pigmento biliare di colore arancio) in stercorubina e urolubina (pigmento di colore MARRONE) in fine la forma è data dalla conformità anatomica dell'orifizio anale e la consistenza dalla quantità di H2O presente. Proprio per questi numerosi fattori che influenzano le feci, in alcune patologie del dotto gastroenterico le analisi delle feci sono molto importanti e fondamentali.
"...a quella quasi da immaginare, tanto di fretta l'hai vista passare...dal balcone a un segreto più in là...e ti piace ricordarne il sorriso che non ti ha fatto e che tu le hai deciso, in un vuoto di felicità..."
"...si sente sempre più spesso che sono un pazzo depresso...meglio depressi che stronzi del tipo "Me ne fotto", perchè non dicono "Io mi interesso?!"..."
...harmony you will be my bride...
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| | | | Post: 4.653 Post: 4.652 | Utente Master | | OFFLINE |
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13/07/2010 12:44 | |
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| | | | Post: 8.029 Post: 8.028 | Utente Master | | OFFLINE |
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13/07/2010 13:01 | |
PERCHE' SI DICE IN BOCCA AL LUPO?
Origine
Anche se l'origine del modo di dire non è chiarissima, non è certo che esso sia nato nel mondo rurale, molto probabilmente dal linguaggio di pastori e allevatori, presso i quali il lupo era temuto come animale pericoloso per eccellenza, perché predatore di bestiame.
Secondo un'altra interpretazione, il detto sarebbe nato dal linguaggio dei cacciatori: i lupi infatti, sebbene non commestibili, venivano spesso soppressi in passato sia per salvaguardare il bestiame, sia perché considerati, a torto, pericolosi per la popolazione umana. L'uccisione di un lupo era dunque considerato un gesto prestigioso, e il detto avrebbe avuto in origine il valore di un augurio di buona caccia. In realtà il lupo, a dispetto dell'iconografia popolare, è per natura schivo dell'uomo.
Per altri il detto deriverebbe dal greco per assonanza. In greco era l'augurio "prendi la retta via" e come risposta si diceva "la prenderò".
Un'altra interpretazione, ancora, trova l'espressione come un augurio che si riferisce alla storia dell'origine di Roma. Romolo e Remo vennero salvati dalla lupa, che dopo averli trovati abbandonati in una cesta sul greto del Tevere, li allattò e li condusse al riparo in una grotta, portandoli in bocca. Così, se qualcuno rivolge questa espressione all'altro, si augura fortuna oppure salvezza. In questo caso, però, una risposta quale "crepi" o "crepi il lupo" non avrebbe senso, se non frutto dell'ignoranza sull'origine dell'augurio.
Un'ulteriore interpretazione è che "la bocca di lupo" era la lavagna dove i capitani che arrivavano alla Giudecca registravano il loro arrivo e la quantità di uomini e merci portati a casa. Quindi dire "in bocca al lupo" significa fare buona navigazione ed augurare di tornare salvi in porto. Non si risponde "crepi" perché il lupo è una lavagna di scrittura, ma si risponde "che il Dio del mare Ti ascolti" oppure "ciao" (schiavo vostro), (schiavo → s/ciao → ciao in veneziano, il "vostro" è sottinteso); a Venezia nel lazzaretto in attesa della quarantena venivano fatte riquadri sui muri con frasi di augurio circondati da cornici dentellate a bocca di lupo, cornici che tuttora si usano in grafica con tale termine: rispondere "crepi" non ha etimologicamente nessun senso. Nell'isola del lazzareto nuovo si possono tuttora vedere antichi modelli.[Modificato da diegoo. 13/07/2010 13:02] |
| | | | Post: 8.030 Post: 8.029 | Utente Master | | OFFLINE |
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13/07/2010 13:04 | |
aspirantegiurista, 13/07/2010 12.44:
mi ricorda quella specie di documentario "Sai perchè?" |
| | | | Post: 866 Post: 866 | Utente Senior | | OFFLINE |
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13/07/2010 13:29 | |
diegoo., 13/07/2010 13.01:
PERCHE' SI DICE IN BOCCA AL LUPO?
Origine
Anche se l'origine del modo di dire non è chiarissima, non è certo che esso sia nato nel mondo rurale, molto probabilmente dal linguaggio di pastori e allevatori, presso i quali il lupo era temuto come animale pericoloso per eccellenza, perché predatore di bestiame.
Secondo un'altra interpretazione, il detto sarebbe nato dal linguaggio dei cacciatori: i lupi infatti, sebbene non commestibili, venivano spesso soppressi in passato sia per salvaguardare il bestiame, sia perché considerati, a torto, pericolosi per la popolazione umana. L'uccisione di un lupo era dunque considerato un gesto prestigioso, e il detto avrebbe avuto in origine il valore di un augurio di buona caccia. In realtà il lupo, a dispetto dell'iconografia popolare, è per natura schivo dell'uomo.
Per altri il detto deriverebbe dal greco per assonanza. In greco era l'augurio "prendi la retta via" e come risposta si diceva "la prenderò".
Un'altra interpretazione, ancora, trova l'espressione come un augurio che si riferisce alla storia dell'origine di Roma. Romolo e Remo vennero salvati dalla lupa, che dopo averli trovati abbandonati in una cesta sul greto del Tevere, li allattò e li condusse al riparo in una grotta, portandoli in bocca. Così, se qualcuno rivolge questa espressione all'altro, si augura fortuna oppure salvezza. In questo caso, però, una risposta quale "crepi" o "crepi il lupo" non avrebbe senso, se non frutto dell'ignoranza sull'origine dell'augurio.
Un'ulteriore interpretazione è che "la bocca di lupo" era la lavagna dove i capitani che arrivavano alla Giudecca registravano il loro arrivo e la quantità di uomini e merci portati a casa. Quindi dire "in bocca al lupo" significa fare buona navigazione ed augurare di tornare salvi in porto. Non si risponde "crepi" perché il lupo è una lavagna di scrittura, ma si risponde "che il Dio del mare Ti ascolti" oppure "ciao" (schiavo vostro), (schiavo → s/ciao → ciao in veneziano, il "vostro" è sottinteso); a Venezia nel lazzaretto in attesa della quarantena venivano fatte riquadri sui muri con frasi di augurio circondati da cornici dentellate a bocca di lupo, cornici che tuttora si usano in grafica con tale termine: rispondere "crepi" non ha etimologicamente nessun senso. Nell'isola del lazzareto nuovo si possono tuttora vedere antichi modelli.
grande diegooooo!!!
...questa non la sapevo per esempio!
"...a quella quasi da immaginare, tanto di fretta l'hai vista passare...dal balcone a un segreto più in là...e ti piace ricordarne il sorriso che non ti ha fatto e che tu le hai deciso, in un vuoto di felicità..."
"...si sente sempre più spesso che sono un pazzo depresso...meglio depressi che stronzi del tipo "Me ne fotto", perchè non dicono "Io mi interesso?!"..."
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| | | | Post: 867 Post: 867 | Utente Senior | | OFFLINE |
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13/07/2010 13:39 | |
COS'E' UN RUTTO?
« Con sonanti mandava orrendi rutti. »
(Omero, Odissea, IX , 479)
L'eruttazione è la produzione di un suono, il rutto, tramite l'emissione d'aria che attraversa il cavo orale, non proveniente dai polmoni attraverso la trachea, come nel caso della voce, bensì dallo stomaco attraverso l'esofago, tipicamente a seguito di processi digestivi. Nella cultura occidentale, il rutto, specialmente a tavola, è considerato sgradevole e sconveniente; probabilmente proprio per questa proibizione alcuni giovani, tipicamente adolescenti, a titolo di provocazione lo producono in forme accentuate, eventualmente con l'ausilio dell'ingestione di birra o di bevande addizionate di anidride carbonica, in grado di rilasciare nello stomaco quantità di gas sufficienti al suo potenziamento. Le tecniche con cui può essere prodotto un rutto, sono molteplici: combinate con la modulazione della voce o con un fraseggio permettono di "parlare coi rutti". Sono state indette competizioni dove i vincitori sono stati individuati scientificamente tramite appositi strumenti come i fonometri o artisticamente tramite il giudizio di una giuria. In Italia esiste una competizione annuale di questo tipo, il Ruttosound di Reggiolo (Reggio Emilia). Nella classe preagonistica clamoroso è stato il rutto di tale "Roberta Mancini" di Napoli che ha superato tutti i record riportati precedentemente dai fonometri.
Attualmente il record mondiale Guinness per il rutto più forte (108,1 Db) appartiene all'italiano Alessio Masoni di Campogalliano, che ha superato il precedente detentore Paul Hunn.
"...a quella quasi da immaginare, tanto di fretta l'hai vista passare...dal balcone a un segreto più in là...e ti piace ricordarne il sorriso che non ti ha fatto e che tu le hai deciso, in un vuoto di felicità..."
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| | | | Post: 2.289 Post: 2.289 | Utente Veteran | | OFFLINE |
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13/07/2010 13:49 | |
Un_Minollo, 12/07/2010 21.27:
In questo topic vi elencherò (naturalmente siete tutti invitati a farlo se volete) domande apparentemente inutili, e rispettive risposte. Sono in realtà temi di vita quotidiana che ci attraversano passivamente senza che noi ci interroghiamo sul loro valore intrinseco e sul perchè del loro essere. Conoscendo le risposte, saremo uomini di Vita vissuta e non passivamente tollerata.
Comincerei con un classico:
PERCHE' LA CACCA PUZZA?
Il tipico odore delle feci è dato dal processo di digestione e decomposizione batterica delle proteine nell'intestino. questi batteri in pratica hanno il compito di dissociare i materiali attraverso reazioni chimiche, formando da questi vari prodotti di scarto, le feci sono composte dal 75% H2O e dal 25% da solidi quali batteri, fibre, grasso e materiale inorganico nonchè un gas di scarto SOLFATO DI IDROGENO che da il tipico odore al composto. Quanto all' l'origine del colore, questo è dato dalla conversione chimica da parte degli stessi batteri sopra citati, della birilubina (pigmento biliare di colore arancio) in stercorubina e urolubina (pigmento di colore MARRONE) in fine la forma è data dalla conformità anatomica dell'orifizio anale e la consistenza dalla quantità di H2O presente. Proprio per questi numerosi fattori che influenzano le feci, in alcune patologie del dotto gastroenterico le analisi delle feci sono molto importanti e fondamentali.
perchè la cacca non puzza,quando non puzza???? ...Francesca..
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| | | | Post: 3.283 Post: 3.283 | Utente Master | Moderatrice | | OFFLINE |
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13/07/2010 19:37 | |
e perchè si chiama abbeceDario invece di abbecePaolo o abbeceMario ??
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"...ma quanta vita ha ancora il tuo intelletto se dietro a te scompare la tua razza??"
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www.myspace.com/timelessexp |
| | | | Post: 8.033 Post: 8.032 | Utente Master | | OFFLINE |
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13/07/2010 20:31 | |
makki@ e manuelita state rovinando un topic valido
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| | | | Post: 8.034 Post: 8.033 | Utente Master | | OFFLINE |
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13/07/2010 20:35 | |
Perchè si dice acqua in bocca?
Il lessicografo Giacchi dà questa spiegazione. Si narra che una femminuccia, molto dedita alla maldicenza, ma anche devotissima, pregasse il suo confessore di darle un rimedio contro quel peccato. Il confessore insinuava conforti e preghiere, ma inutilmente. Un bel giorno diede alla donna una boccetta d'acqua del pozzo raccomandandole di tenerla sempre con sé e quando sentiva la voglia di 'sparlare' ne mettesse alcune gocce in bocca e ve le tenesse ben chiuse finché non fosse passata la tentazione. La donna così fece, e negli atti ripetuti trovò tanto vantaggio, che alla fine si liberò dal vizio dominante, e come fosse femmina di poco levatura tenne poi quell'acqua per miracolosa. |
| | | | Post: 872 Post: 872 | Utente Senior | | OFFLINE |
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13/07/2010 21:12 | |
makki@, 13/07/2010 19.37:
Makkia.......................
"...a quella quasi da immaginare, tanto di fretta l'hai vista passare...dal balcone a un segreto più in là...e ti piace ricordarne il sorriso che non ti ha fatto e che tu le hai deciso, in un vuoto di felicità..."
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| | | | Post: 873 Post: 873 | Utente Senior | | OFFLINE |
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13/07/2010 21:13 | |
diegoo., 13/07/2010 20.35:
Perchè si dice acqua in bocca?
Il lessicografo Giacchi dà questa spiegazione. Si narra che una femminuccia, molto dedita alla maldicenza, ma anche devotissima, pregasse il suo confessore di darle un rimedio contro quel peccato. Il confessore insinuava conforti e preghiere, ma inutilmente. Un bel giorno diede alla donna una boccetta d'acqua del pozzo raccomandandole di tenerla sempre con sé e quando sentiva la voglia di 'sparlare' ne mettesse alcune gocce in bocca e ve le tenesse ben chiuse finché non fosse passata la tentazione. La donna così fece, e negli atti ripetuti trovò tanto vantaggio, che alla fine si liberò dal vizio dominante, e come fosse femmina di poco levatura tenne poi quell'acqua per miracolosa.
wa fantastico!!!!
"...a quella quasi da immaginare, tanto di fretta l'hai vista passare...dal balcone a un segreto più in là...e ti piace ricordarne il sorriso che non ti ha fatto e che tu le hai deciso, in un vuoto di felicità..."
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| | | | Post: 874 Post: 874 | Utente Senior | | OFFLINE |
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13/07/2010 21:17 | |
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| | | | Post: 875 Post: 875 | Utente Senior | | OFFLINE |
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13/07/2010 21:18 | |
manuelita1982, 13/07/2010 13.49:
perchè la cacca non puzza,quando non puzza????
Ecco la tipica ragazza che asserisce di fare cacca che non puzza..............ah, quante ne ho conosciute.....
"...a quella quasi da immaginare, tanto di fretta l'hai vista passare...dal balcone a un segreto più in là...e ti piace ricordarne il sorriso che non ti ha fatto e che tu le hai deciso, in un vuoto di felicità..."
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| | | | Post: 10.262 Post: 9.352 | Utente Master | | OFFLINE |
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13/07/2010 23:03 | |
makki@, 13/07/2010 19.37:
Abbe' ce sarà un motivo
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| | | | Post: 2.304 Post: 2.304 | Utente Veteran | | OFFLINE |
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13/07/2010 23:13 | |
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| | | | Post: 877 Post: 877 | Utente Senior | | OFFLINE |
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14/07/2010 00:15 | |
manuelita1982, 13/07/2010 23.13:
certo che esistono...ne conosco a iosa...discorsi lunghi e tortuosi...e sono tutte finte a-puzzolenti, che si scandalizzano di cose che nel segreto fanno in modo estremo...reprimono il loro potenziale, ma solo verbalmente...
...ora io sono sicuro che la tua domanda è seria, e la mia lo è altrettanto: da dove scaturisce la tua domanda?
"...a quella quasi da immaginare, tanto di fretta l'hai vista passare...dal balcone a un segreto più in là...e ti piace ricordarne il sorriso che non ti ha fatto e che tu le hai deciso, in un vuoto di felicità..."
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| | | | Post: 8.044 Post: 8.043 | Utente Master | | OFFLINE |
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14/07/2010 00:22 | |
PERCHÉ SI DICE 'FARE IL DIAVOLO A QUATTRO'?
L'espressione fare il diavolo a quattro ha origini medievali. Come è noto si utilizza per descrivere il comportamento di fare di tutto, adoperandosi in modo energico e intraprendendo anche le azioni meno ortodosse per conseguire un risultato, provocando conseguentemente grande confusione. Il modo di dire deriverebbe dalle rappresentazioni teatrali del Medioevo, nelle quali generalmente vi era la presenza del personaggio del diavolo tentatore. Questi doveva assumere sulla scena sembianze diverse in brevissimo tempo e pertanto era necessario farlo interpretare a quattro attori contemporaneamente. Si generava pertanto, sul palco e dietro le quinte, una confusione tale da divenir proverbiale. |
| | | | Post: 880 Post: 880 | Utente Senior | | OFFLINE |
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14/07/2010 00:24 | |
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| | | | Post: 2.325 Post: 2.242 | Utente Veteran | | OFFLINE |
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14/07/2010 00:28 | |
Un_Minollo, 13/07/2010 21.17:
maròòòòò che bello quel cucciiiolooottoooo morbidolotto
molti pensano che ciò che ci distingue dagli animali sia il parlare...in realtà è sapere quando tacere
Non bisogna giudicare gli uomini dalle loro amicizie: Giuda frequentava ottime persone
probabilmente la magia dell'amore sta proprio in questo,nel fatto che ogni volta è diversa da un'altra.dell'amore mai si potrà dire che è come andare in bicicletta,perchè non c'è nulla da imparare e ricordare.l'amore è come il tempo che passa,può sembrarci simile ma non è mai lo stesso |
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