border="0"

Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
       
CHI SIAMO
            
PROBLEMI D'ACCESSO?
            
SALVASTUDENTI
            
MATRICOLE
     
GALLERIA
      
INFO UTILI UNIVERSITà
        
FACEBOOK
 

Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Nuova giunta della regione campania

Ultimo Aggiornamento: 17/05/2010 22:45
Email Scheda Utente
Post: 2.887
Post: 2.887
Utente Veteran
OFFLINE
16/05/2010 14:57
 
Quota

Regione, ecco la giunta nominata da Caldoro
(16 maggio) - Il governatore Stefano Caldoro ha varato la nuova giunta. La vicepresidenza è andata a Giuseppe De Mita, nipote di Ciriaco, vicepresidente della Provincia di Avellino, a cui va anche la delega a Turismo e Beni culturali. Tra gli assessori, due consiglieri regionali, un parlamentare, molti docenti universitari e due sindaci. In particolare, Ernesto Sica, sindaco di Pontecagnano Faiano, ha la delega all'Avvocatura; Pasquale Sommese, consigliere regionale, al Personale; Ermanno Russo, consigliere regionale, all'Assistenza sociale e al Demanio; Marcello Taglialatela, parlamentare, all'Urbanistica e Territorio; Edoardo Cosenza, preside della facoltà di Ingegneria dell'Ateneo 'Federico II', ai Lavori pubblici; Sergio Vetrella, senatore, docente alla "Federico II", Trasporti e Attività produttive; Guido Trombetti, rettore della "Federico II" la delega all'Università e Ricerca; Anna Caterina Miraglia, docente a Salerno, all'Istruzione; Severino Nappi, docente in Calabria e già assessore alla Provincia di Napoli, al Lavoro; Giovanni Romano, docente universitario e assessore alla Provincia di Salerno, nonchè sindaco di Mercato San Severino, all'Ambiente; il generale della Guardia di Finanza Gaetano Giancane, comandante regionale del Corpo in Calabria, al Bilancio. Caldoro mantiene ad interim la delega all'Agricoltura ed è commissario ad acta della sanità campana.
Curriculum di ogni singolo assessore. Giuseppe De Mita, 51 anni, avvocato, è il vice di Caldoro, in quota Udc. Laureato all'Università Cattolica di Milano, è il nipote dell'ex presidente del Consiglio, Ciriaco De Mita; Pasquale Sommese (Udc), 54 anni. Già consigliere regionale della Margherita nella scorsa legislatura, in cui è stato presidente della Commissione Urbanistica. Passato all'Udc alla vigilia delle elezioni, è stato eletto con oltre 22mila preferenze. Avrà la delega al Personale e ha annunciato che si dimetterà. Al suo dovrebbe entrare Carmine Mocerino; Ernesto Sica (Pdl), 39 anni. Laureato in Scienze politiche, già consigliere regionale della Campania con la Margherita. Attualmente è assessore alla Provincia di Salerno, nonchè sindaco di Pontecagnano-Faiano. Avrà la delega all'Avvocatura; Ermanno Russo (Pdl), 54 anni, medico. E' alla quinta consiliatura, già assessore regionale negli anni '90. Esponente della prima ora, con il cugino Paolo, deputato, di Forza Italia. Dopo il ministro Mara Carfagna è stato il più votato nel Pdl, con circa 30mila preferenze. Avrà la delega all'assistenza sociale, al demanio e al patrimonio. Si dimetterà da consigliere regionale; Marcello Tagliatela (Pdl), 55 anni. Storico esponente del Msi e di An, è attualmente parlamentare del Pdl. E' stato già assessore nella giunta guidata da Antonio Rastrelli. Avrà le deleghe all'Urbanistica e al Territorio; Edoardo Cosenza, 52 anni. Preside della facoltà di Ingegneria dell'Università "Federico II", avrà la delega ai Lavori Pubblici; Sergio Vetrella (Pdl), senatore in carica, 63 anni. Già presidente del Cira di Capua (il centro aerospaziale), nonchè docente di Impianti aerospaziali all'ateneo napoletano, avrà la delega ai Trasporti; Anna Caterina Miraglia, 53 anni anni. Docente di diritto privato all'università di Salerno avrà la delega all'Istruzione; Severino Napppi (Udeur), 45 anni. E' assessore alla Provincia di Napoli nella giunta Cesaro. Docente di diritto del lavoro all'Università della Calabria, è uno degli avvocati di fiducia della famiglia Mastella. Avrà la delega al Lavoro; Guido Trombetti, 61 anni. Rettore uscente dell'ateneo "Federico II" di Napoli. Avrà la delega all'Università e alla Ricerca. Il suo nome fu indicato dal centrosinistra per una eventuale candidatura a governatore, in alternativa al sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca; Giovanni Romano (Pdl), 48 anni, docente all'Università di Salerno, già sindaco di Mercato San Severino, è assessore all'Ambiente della Provincia di Salerno. Avrà la delega all'Ambiente. Gaetano Giancane, 63 anni, generale della Guardia di Finanza. Originario del Salento, è in servizio in Calabria. Avrà la delega al Bilancio







Può tuttavia accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali
porti gli uomini a mettersi nelle mani
del primo padrone che si presenti loro.
In effetti, nella vita di ogni popolo democratico,
vi è un passaggio assai pericoloso.
Quando il gusto per il benessere materiale si
sviluppa più rapidamente
della civiltà e dell'abitudine alla libertà,
arriva un momento in cui gli uomini
si lasciano trascinare e
quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare.
Preoccupati solo di fare fortuna,
non riescono a cogliere lo stretto legame
che unisce il benessere di ciascuno
alla prosperità di tutti.
In casi del genere, non sarà neanche necessario
strappare loro i diritti di cui godono:
saranno loro stessi a privarsene volentieri...
Se un individuo abile e ambizioso
riesce a impadronirsi del potere in un simile momento critico,
troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso.
Basterà che si preoccupi per un po' di curare gli interessi materiali
e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto.
Che garantisca l'ordine anzitutto!
Una nazione che chieda al suo governo
il solo mantenimento dell'ordine
è già schiava in fondo al cuore,
schiava del suo benessere
e da un momento all'altro
può presentarsi l'uomo destinato ad asservirla.
Quando la gran massa dei cittadini
vuole occuparsi solo dei propri affari privati
i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.
Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo
delle moltitudini rappresentate da pochi uomini
che parlano in nome di una folla assente o disattenta,
che agiscono in mezzo all'universale immobilità
disponendo a capriccio di ogni cosa:
cambiando leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi;
tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti
nel vedere in che mani indegne e deboli
possa cadere un grande popolo
...
A. de Tocqueville

Email Scheda Utente
Post: 2.887
Post: 2.887
Utente Veteran
OFFLINE
16/05/2010 14:58
 
Quota

Pdl, la rivolta delle province
frenata sulla giunta Caldoro

La Giunta Caldoro è ferma in Irpinia. Il presidente avrebbe voluto annunciarla ieri, ma si è trovato alle prese con la rivolta del Pdl di Avellino, che ha annunciato la sua scissione dal partito contro le decisioni assunte
di ROBERTO FUCCILLO
Forse ci vorrà anche un carabiniere. Il povero Stefano Caldoro aveva appena lenito i patemi che gli dava il bilancio, lasciato disossato da Bassolino, che gli si è scatenata una rissa interna degna di un intervento da ordine pubblico. La prima mossa gli era arrivata da via XX Settembre. Nella notte di venerdì Giulio Tremonti gi aveva trovato un esperto per il bilancio nella persona di Gaetano Giancane, generale della Guardia di finanza.

Ma ieri si è scatenata una rivolta interna al Pdl, con le proteste da Benevento e da Avellino, e in più una voce assai insidiosa: Berlusconi avrebbe storto la bocca all'idea che in giunta figurasse il nome di De Mita, sia pur sotto le sembianze di Giuseppe, nipote dell'ex presidente del Consiglio. Tutto a carte quarantotto: Giuseppe era stato anche già designato per la vicepresidenza. De Mita aveva di fatto acconsentito al taglio di nominativi, due poltrone invece di tre, pur di salvaguardare il principio per cui i nomi li avrebbe scelti lui. Ma a Roma qualcuno ha fatto notare non solo che in squadra c'era il nome di Giuseppe, ma anche che De Mita aveva forse surrettiziamente infilato anche un terzo nome, quello di Caterina Miraglia, inserita in extremis in lista: docente di diritto all'università di Salerno, veniva data in giunta in quota Mara Carfagna, ma era anche considerata vicina al rettore Raimondo Pasquino, a sua volta fedelissimo di De Mita. Una veloce telefonata con Caldoro ha comunque tranquillizzato gli uomini dell'Udc circa il fatto che si trattasse di una voce senza conseguenze.

Un nuovo fronte si era aperto poi sulla questione delle dimissioni dei consiglieri promossi assessori. L'accordo di inizio settimana spingeva sulla possibilità del doppio incarico, senonché l'udc Pasquale Sommese, ottenuta la designazione in giunta, ha annunciato che si sarebbe dimesso, per lasciar spazio al primo dei non eletti Carmine Mocerino, consigliere uscente. Una mossa nel solco dei voleri caldoriani, ma che ha indotto nuovi patemi dentro la delegazione di giunta del Pdl, fra chi si diceva già disposta alle dimissioni (Antonia Ruggiero) e gli alti tre designati: Ermanno Russo, Fulvio Martusciello e Angelo Polverino.

Proprio la designazione di quest'ultimo, casertano, ha contribuito all'insurrezione del partito beneventano. Prima una nota critica della coordinatrice provinciale Nunzia De Girolamo, poi una lettera di 30 dirigenti che chiede "pari dignità" e censura "voci di corridoio che danno per certe presenze in giunta notoriamente di esponenti vicini alla sinistra". Evidente l'affondo contro il rettore Guido Trombetti. Ancora più clamore ad Avellino, dove l'intero gruppo provinciale ha annunciato la sua scissione dal partito chiedendo il rispetto della incompatibilità fra consigliere e assessore e anche che il designato in giunta venga deciso dal leader locale, Cosimo Sibilia, che è anche il presidente della Provincia. Evidente l'attacco al nome irpino che invece va per la maggiore, quello di Antonia Ruggiero.
Situazione caotica. Che induce anche altri big a intervenire. Erminia Mazzoni, ad esempio. L'europarlamentare, pur trovandosi in Sicilia, ha sentito il bisogno di stigmatizzare la situazione: "Ho la sensazione che ci sia un piacere sottile a farsi male da soli nel Pdl. Bandiamo i luoghi comuni della maggiore visibilità, della rappresentanza del territorio o delle quote solo per rivendicare posti". Sta di fatto che, di fronte a tutti questi problemi, Caldoro ha fatto sapere di voler annunciare la lista al più presto, oggi o domani, e andarla poi a presentare in aula mercoledì.





Può tuttavia accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali
porti gli uomini a mettersi nelle mani
del primo padrone che si presenti loro.
In effetti, nella vita di ogni popolo democratico,
vi è un passaggio assai pericoloso.
Quando il gusto per il benessere materiale si
sviluppa più rapidamente
della civiltà e dell'abitudine alla libertà,
arriva un momento in cui gli uomini
si lasciano trascinare e
quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare.
Preoccupati solo di fare fortuna,
non riescono a cogliere lo stretto legame
che unisce il benessere di ciascuno
alla prosperità di tutti.
In casi del genere, non sarà neanche necessario
strappare loro i diritti di cui godono:
saranno loro stessi a privarsene volentieri...
Se un individuo abile e ambizioso
riesce a impadronirsi del potere in un simile momento critico,
troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso.
Basterà che si preoccupi per un po' di curare gli interessi materiali
e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto.
Che garantisca l'ordine anzitutto!
Una nazione che chieda al suo governo
il solo mantenimento dell'ordine
è già schiava in fondo al cuore,
schiava del suo benessere
e da un momento all'altro
può presentarsi l'uomo destinato ad asservirla.
Quando la gran massa dei cittadini
vuole occuparsi solo dei propri affari privati
i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.
Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo
delle moltitudini rappresentate da pochi uomini
che parlano in nome di una folla assente o disattenta,
che agiscono in mezzo all'universale immobilità
disponendo a capriccio di ogni cosa:
cambiando leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi;
tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti
nel vedere in che mani indegne e deboli
possa cadere un grande popolo
...
A. de Tocqueville

Email Scheda Utente
Post: 7.190
Post: 7.185
Utente Master
OFFLINE
16/05/2010 17:34
 
Quota

Re:
S3SI, 16/05/2010 14.57:

Regione, ecco la giunta nominata da Caldoro
(16 maggio) - Il governatore Stefano Caldoro ha varato la nuova giunta. La vicepresidenza è andata a Giuseppe De Mita, nipote di Ciriaco, vicepresidente della Provincia di Avellino, a cui va anche la delega a Turismo e Beni culturali. Tra gli assessori, due consiglieri regionali, un parlamentare, molti docenti universitari e due sindaci. In particolare, Ernesto Sica, sindaco di Pontecagnano Faiano, ha la delega all'Avvocatura; Pasquale Sommese, consigliere regionale, al Personale; Ermanno Russo, consigliere regionale, all'Assistenza sociale e al Demanio; Marcello Taglialatela, parlamentare, all'Urbanistica e Territorio; Edoardo Cosenza, preside della facoltà di Ingegneria dell'Ateneo 'Federico II', ai Lavori pubblici; Sergio Vetrella, senatore, docente alla "Federico II", Trasporti e Attività produttive; Guido Trombetti, rettore della "Federico II" la delega all'Università e Ricerca; Anna Caterina Miraglia, docente a Salerno, all'Istruzione; Severino Nappi, docente in Calabria e già assessore alla Provincia di Napoli, al Lavoro; Giovanni Romano, docente universitario e assessore alla Provincia di Salerno, nonchè sindaco di Mercato San Severino, all'Ambiente; il generale della Guardia di Finanza Gaetano Giancane, comandante regionale del Corpo in Calabria, al Bilancio. Caldoro mantiene ad interim la delega all'Agricoltura ed è commissario ad acta della sanità campana.
Curriculum di ogni singolo assessore. Giuseppe De Mita, 51 anni, avvocato, è il vice di Caldoro, in quota Udc. Laureato all'Università Cattolica di Milano, è il nipote dell'ex presidente del Consiglio, Ciriaco De Mita; Pasquale Sommese (Udc), 54 anni. Già consigliere regionale della Margherita nella scorsa legislatura, in cui è stato presidente della Commissione Urbanistica. Passato all'Udc alla vigilia delle elezioni, è stato eletto con oltre 22mila preferenze. Avrà la delega al Personale e ha annunciato che si dimetterà. Al suo dovrebbe entrare Carmine Mocerino; Ernesto Sica (Pdl), 39 anni. Laureato in Scienze politiche, già consigliere regionale della Campania con la Margherita. Attualmente è assessore alla Provincia di Salerno, nonchè sindaco di Pontecagnano-Faiano. Avrà la delega all'Avvocatura; Ermanno Russo (Pdl), 54 anni, medico. E' alla quinta consiliatura, già assessore regionale negli anni '90. Esponente della prima ora, con il cugino Paolo, deputato, di Forza Italia. Dopo il ministro Mara Carfagna è stato il più votato nel Pdl, con circa 30mila preferenze. Avrà la delega all'assistenza sociale, al demanio e al patrimonio. Si dimetterà da consigliere regionale; Marcello Tagliatela (Pdl), 55 anni. Storico esponente del Msi e di An, è attualmente parlamentare del Pdl. E' stato già assessore nella giunta guidata da Antonio Rastrelli. Avrà le deleghe all'Urbanistica e al Territorio; Edoardo Cosenza, 52 anni. Preside della facoltà di Ingegneria dell'Università "Federico II", avrà la delega ai Lavori Pubblici; Sergio Vetrella (Pdl), senatore in carica, 63 anni. Già presidente del Cira di Capua (il centro aerospaziale), nonchè docente di Impianti aerospaziali all'ateneo napoletano, avrà la delega ai Trasporti; Anna Caterina Miraglia, 53 anni anni. Docente di diritto privato all'università di Salerno avrà la delega all'Istruzione; Severino Napppi (Udeur), 45 anni. E' assessore alla Provincia di Napoli nella giunta Cesaro. Docente di diritto del lavoro all'Università della Calabria, è uno degli avvocati di fiducia della famiglia Mastella. Avrà la delega al Lavoro; Guido Trombetti, 61 anni. Rettore uscente dell'ateneo "Federico II" di Napoli. Avrà la delega all'Università e alla Ricerca. Il suo nome fu indicato dal centrosinistra per una eventuale candidatura a governatore, in alternativa al sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca; Giovanni Romano (Pdl), 48 anni, docente all'Università di Salerno, già sindaco di Mercato San Severino, è assessore all'Ambiente della Provincia di Salerno. Avrà la delega all'Ambiente. Gaetano Giancane, 63 anni, generale della Guardia di Finanza. Originario del Salento, è in servizio in Calabria. Avrà la delega al Bilancio






"Il segno politico di questa Giunta regionale è dato dalla scelta del vice presidente, on. Giuseppe De Mita. Si conferma clamorosamente l'ipoteca, sulla vita della regione da parte di vecchie realtà notabilari, e della logica politica che le contraddistingue.
Il cambiamento promesso viene del tutto contraddetto."




----------------------------------------------------------------------------
...perchè col tempo cambia tutto, lo sai, e cambiamo anche noi...
Email Scheda Utente
Post: 7.931
Post: 7.926
Utente Master
OFFLINE
16/05/2010 18:44
 
Quota


tutta gente nuova [SM=x43636]




...l'essenziale è invisibile agli occhi...


Email Scheda Utente
Post: 34.838
Post: 11.916
Utente Gold
OFFLINE
16/05/2010 19:43
 
Quota

via le cariatidi!
Email Scheda Utente
Post: 39.630
Post: 34.936
Utente Gold
OFFLINE
17/05/2010 17:12
 
Quota

la vicepresidenza al nipote di De Mita è qualcosa di meraviglioso

meno male che abbiamo Caldoro, ora sì che verranno spazzate via le logiche clientelari bassoliniane

[SM=x43652]
Email Scheda Utente
OFFLINE
17/05/2010 17:14
 
Quota

trombetti....eccolo li dove voleva andare....
Email Scheda Utente
Post: 7.196
Post: 7.191
Utente Master
OFFLINE
17/05/2010 17:45
 
Quota

Re:
FELICEDILAURO, 17/05/2010 17.14:

trombetti....eccolo li dove voleva andare....




che Trombetti abbia la delega all'università e alla ricerca mi sembra il "meno peggio", anzi...poi nn so... [SM=x43606]




----------------------------------------------------------------------------
...perchè col tempo cambia tutto, lo sai, e cambiamo anche noi...
Email Scheda Utente
OFFLINE
17/05/2010 17:55
 
Quota

Re: Re:
°Paranoid Android°, 17/05/2010 17.45:




che Trombetti abbia la delega all'università e alla ricerca mi sembra il "meno peggio", anzi...poi nn so... [SM=x43606]




no no figurati sn daccordo!!!
17/05/2010 19:24
 
Quota

Re: Re:
°Paranoid Android°, 17/05/2010 17.45:




che Trombetti abbia la delega all'università e alla ricerca mi sembra il "meno peggio", anzi...poi nn so... [SM=x43606]



E invece, se ci pensi, rischia di essere il vaso di pandora, perchè il buon guido, da rettore uscente ha ancora legami con un mondo che fatica ad emergere qualitativamente...immagino le pressioni sugli uffici amministrativi nello sbrigare le pratiche, a discapito della trasparenza e della efficienza.
In soldoni nelle universita continueranno giocoforza mangiare le stesse lobbyes, della serie si stava meglio quandosi stava peggio...


Email Scheda Utente
Post: 5.672
Post: 5.662
Utente Master
OFFLINE
17/05/2010 19:27
 
Quota


Nel complesso il tutto mi sembra abbastanza ridicolo.

xxx Meglio essere vittima che complice.xxx
http://www.studibiblici.it/conferenze.html

Schiavo di nessuno,Servo di tutti.
http://www.studibiblici.it/videoomelieindiretta.html
17/05/2010 19:40
 
Quota

la migliore designazione è senza ombra di dubbio romano all'ambiente...per quello che possa contare.
Email Scheda Utente
OFFLINE
17/05/2010 20:20
 
Quota

Oddati: e pensare che Trombetti doveva essere il candidato presidente del centrosinistra
[Aumenta la dimensione del testo] [Diminuisci la dimensione del testo]

NAPOLI (17 maggio) - «Finalmente abbiamo la nuova giunta regionale e questo è un dato positivo al di là delle scelte, che competevano al presidente Caldoro». È la riflessione dell'assessore comunale partenopeo Nicola Oddati. «Non è compito mio, che sono uomo delle istituzioni - osserva - dare un giudizio, ma solo formulare gli auguri di buon lavoro e spero di leale collaborazione per il bene di Napoli e della Campania. Piuttosto la composizione della giunta presenta due dati su cui riflettere: il primo è che c'è una sola donna su 12 assessori. anche vero che il tema della scarsa capacità di rappresentare la differenza di genere nelle istituzioni riguarda sia il centro destra che il centro sinistra». Il secondo dato riguarda la decisione del rettore della Federico II Guido Trombetti di entrare nella giunta di centro destra. «Personalmente - dice Oddati - ho stima di Trombetti e la stima non si cambia per una singola scelta. Si tratta però di una scelta eclatante. Trombetti, infatti, era stato sul punto di essere il candidato unitario del centro sinistra alla presidenza della Regione Campania. Non lo è diventato perchè il Pd e la coalizione hanno deciso di mantenere fermo lo strumento delle primarie, a cui Trombetti, a differenza di De Luca, ha rifiutato di sottoporsi. Ovviamente - prosegue l'assessore del Pd - la scelta di Trombetti è personale e legittima, ci mancherebbe altro. Sta a lui valutare se ci sia o meno imbarazzo passare dall'essere il possibile candidato del centro sinistra ad essere assessore in una giunta di centro destra. L'indicazione però che il Pd e il centro sinistra debbono trarre da questa vicenda è che sempre di più le primarie sono essenziali per stabilire scelte fondamentali sia di direzione politica, e questo riguarda anche la vicenda dei congressi provinciali, sia per la selezione delle candidature per i vertici istituzionali». «Se vogliamo costruire un Pd e un centro sinistra nuovi nelle forme e nel linguaggio politico - è l'invito di Oddati - dobbiamo affidarci alla partecipazione degli elettori e dei cittadini. Senza tentennamenti. La tentazione di decidere i candidati nei nostri palazzi, nelle nostre segreterie e al chiuso delle nostre stanze, deve essere vinta. Ci porterebbe ad esaltare, piuttosto che combattere, il trasformismo, che è il vero male della nostra democrazia»
Email Scheda Utente
Post: 2.889
Post: 2.889
Utente Veteran
OFFLINE
17/05/2010 22:02
 
Quota

trovate l'intruso, mi verrebbe da dire [SM=x43636] ....forse taglialatela [SM=x43638]

de mita domina. vanta in giunta la presenza del fedele nipote e tre assessori..ops due [SM=x2049062] . cosentino ha ovviamente messo uno dei suoi . ma la cosa assurda è l'assessore alla formazione dell' udeur. nonostante il partito abbia avuto pochi voti, mastella con le sue sette vite è riuscito ad ottenere un assessorato, scavalcando un buon elemento ex an. al di là che ci sono molti ex esponenti ds, pd, margherita, bassoliniani e qualche trasformista dell'ultima ora. insomma se questo è il nuovo.... [SM=x43674]




Può tuttavia accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali
porti gli uomini a mettersi nelle mani
del primo padrone che si presenti loro.
In effetti, nella vita di ogni popolo democratico,
vi è un passaggio assai pericoloso.
Quando il gusto per il benessere materiale si
sviluppa più rapidamente
della civiltà e dell'abitudine alla libertà,
arriva un momento in cui gli uomini
si lasciano trascinare e
quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare.
Preoccupati solo di fare fortuna,
non riescono a cogliere lo stretto legame
che unisce il benessere di ciascuno
alla prosperità di tutti.
In casi del genere, non sarà neanche necessario
strappare loro i diritti di cui godono:
saranno loro stessi a privarsene volentieri...
Se un individuo abile e ambizioso
riesce a impadronirsi del potere in un simile momento critico,
troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso.
Basterà che si preoccupi per un po' di curare gli interessi materiali
e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto.
Che garantisca l'ordine anzitutto!
Una nazione che chieda al suo governo
il solo mantenimento dell'ordine
è già schiava in fondo al cuore,
schiava del suo benessere
e da un momento all'altro
può presentarsi l'uomo destinato ad asservirla.
Quando la gran massa dei cittadini
vuole occuparsi solo dei propri affari privati
i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.
Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo
delle moltitudini rappresentate da pochi uomini
che parlano in nome di una folla assente o disattenta,
che agiscono in mezzo all'universale immobilità
disponendo a capriccio di ogni cosa:
cambiando leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi;
tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti
nel vedere in che mani indegne e deboli
possa cadere un grande popolo
...
A. de Tocqueville

Email Scheda Utente
Post: 2.890
Post: 2.890
Utente Veteran
OFFLINE
17/05/2010 22:09
 
Quota

inoltre a breve altri due assessori, da 12 diverranno 14...altro che clientele bassoliniane




Può tuttavia accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali
porti gli uomini a mettersi nelle mani
del primo padrone che si presenti loro.
In effetti, nella vita di ogni popolo democratico,
vi è un passaggio assai pericoloso.
Quando il gusto per il benessere materiale si
sviluppa più rapidamente
della civiltà e dell'abitudine alla libertà,
arriva un momento in cui gli uomini
si lasciano trascinare e
quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare.
Preoccupati solo di fare fortuna,
non riescono a cogliere lo stretto legame
che unisce il benessere di ciascuno
alla prosperità di tutti.
In casi del genere, non sarà neanche necessario
strappare loro i diritti di cui godono:
saranno loro stessi a privarsene volentieri...
Se un individuo abile e ambizioso
riesce a impadronirsi del potere in un simile momento critico,
troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso.
Basterà che si preoccupi per un po' di curare gli interessi materiali
e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto.
Che garantisca l'ordine anzitutto!
Una nazione che chieda al suo governo
il solo mantenimento dell'ordine
è già schiava in fondo al cuore,
schiava del suo benessere
e da un momento all'altro
può presentarsi l'uomo destinato ad asservirla.
Quando la gran massa dei cittadini
vuole occuparsi solo dei propri affari privati
i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.
Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo
delle moltitudini rappresentate da pochi uomini
che parlano in nome di una folla assente o disattenta,
che agiscono in mezzo all'universale immobilità
disponendo a capriccio di ogni cosa:
cambiando leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi;
tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti
nel vedere in che mani indegne e deboli
possa cadere un grande popolo
...
A. de Tocqueville

Email Scheda Utente
Post: 1.654
Post: 1.650
Utente Veteran
Moderatore
OFFLINE
17/05/2010 22:45
 
Quota

facccio notare l'assenza dei finiani...(taglialatela 14.000 voti contati su Schifone -> Fini 50.000 voti contati su D'Angelo e Diodato)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:56. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com