NORME&TRIBUTI
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Il CdM convoca le regioni con la sanità in rosso:
dovranno aumentare le tasse
di Nicoletta Cottone
«Il governo ci ha detto che le regioni con il deficit sanitario dovranno aumentare le tasse fino al ripianamento del deficit stesso».
A dirlo è il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro.
«Ci è stato chiesto di aumentare le tasse:
è assurdo, iniquo e incomprensibile», ha commentato il governatore del Molise, Michele Iorio.
Sei Regioni convocate a palazzo Chigi. Questa mattina sei presidenti di regioni, con relativi commissari (se diversi dal governatore) e assessori al bilancio sono stati convocati dal governo a partecipare al Consiglio dei ministri.
Oggetto della convocazione é un punto della situazione sui piani di rientro dal deficit-sanità. Si tratta dei rappresentanti di
Campania, Lazio, Calabria, Abruzzo, Sicilia e Molise.
La richiesta del governo di aumentare le
tasse regionali per ripianare il deficit in sanità, però, non riguarderebbe Abruzzo e Sicilia. Il presidente della regione Abruzzo Gianni Chiodi ha spiegato di essere stato convocato «per errore»: l'Abruzzo e la Sicilia «hanno superato il tavolo di monitoraggio di aprile, quindi non c'era bisogno».
Fondi Fas bloccati in assenza di piani di rientro credibili.
In considerazione del mancato raggiungimento degli obiettivi previsti dai piani di rientro e dagli equilibri di finanza pubblica, il Consiglio dei ministri, recita il comunicato di palazzo Chigi, «ha concordato circa l'impossibilità di esprimere l'intesa prevista dall'articolo 2, comma 90, della legge finanziaria per il 2010 e di non potere pertanto consentire alle Regioni Lazio, Campania, Molise e Calabria di utilizzare le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate, relative ai programmi di interesse strategico regionale, a copertura dei deficit del settore sanitario». Il governo, ha riferito il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, non sbloccherà i fondi Fas destinati alle Regioni senza che queste abbiano un piano «adeguato» di rientro dal debito sanitario.
«L'ipotesi ormai reale - ha detto Scopelliti, è che
bisogna anche innalzare ulteriormente Irap e Irpef».
Per rientrare dal deficit sanitario
la Calabria sarà costretta ad «alzare tutti i tributi.
Già sono al massimo, così saranno al massimo del massimo».
In totale circa 50 milioni di euro in più. La Calabria, attacca Scopelliti, paga «la cattiva politica del passato: ancora non abbiamo una certificazione del debito».
Nel Lazio addizionali già al massimo.
«Già abbiamo le addizionali al massimo quindi comunque non riusciremmo a coprire quello che si coprirebbe con il Fas», ha commentato la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. «Noi - ha aggiunto - già paghiamo le addizionali Irap e Irpef quasi al massimo, quindi anche volendole aumentare non riusciremmo a coprire quello che ci viene calato per l'impegno dei fondi Fas che sono 420 milioni».
Riferendosi al Governo, poi, Polverini ha specificato che «non ha detto che si aumentano le tasse,
ha detto che i fondi Fas sono bloccati solo per quanto attiene la parte impegnata per ripianare il deficit sanitario in attesa che arrivi il piano di riqualificazione».
Polverini ha reso noto che
Il Lazio anticipa 1,4 miliardi «per i quali paghiamo quasi 300 mila euro al giorno di interessi alle banche, somme che dovremmo avere dal ministero dell'Economia». Polverini ha detto di aver «chiesto lo sblocco. A questo si aggiunge che dobbiamo avere 800 milioni di euro dal Fondo di garanzia più circa 50 milioni al mese sull'assegnazione corrente in attesa della delibera del Cipe.
Ho posto tutte queste condizioni e ho anche detto che stiamo lavorando in assoluta armonia con i ministeri dell'Economia e della Salute».
Il Consiglio dei ministri è stato presieduto da Altero Matteoli, per una indisposizione del premier Silvio Berlusconi.
Fonte: Il Sole 24 Ore - 13 maggio 2010
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.