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Le nozze gay sono una cosa di destra?

Ultimo Aggiornamento: 27/01/2010 13:55
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22/01/2010 19:31
 
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In america il dibattito è acceso sulla questione.
Ad animarlo è l'ex avvocato di Bush.

Ci sono ragioni di destra a favore della legalizzazione del matrimonio gay. A esporle è una delle più raffinate menti giuridiche del Partito repubblicano, Theodore Olson, il quale sta cercando di convincere una corte federale della California a cancellare il risultato del referendum dello scorso anno che ha negato il diritto alle nozze alle coppie omosessuali. La sentenza si conoscerà fra tre settimane, poi si passerà alla Corte Suprema della California, ma mai come questa volta si avverte la sensazione che i promotori della parificazione tra matrimonio etero e omosessuali possano farcela. Il paradosso è che il merito sarebbe di un esponente di primo piano della destra repubblicana, un po’ come nel film “Avatar” gli indigeni buoni e gentili hanno bisogno di un marine per sconfiggere gli imperialisti del complesso militare industriale.
Olson non è un personaggio qualunque. E’ stato vice attorney general negli anni di Ronald Reagan, oltre che difensore del presidente ai tempi dello scandalo Iran-Contra. Nel 2000 è stato l’avvocato di George W. Bush davanti alla Corte Suprema nella sfida legale che ha chiuso il caos dei riconteggi in Florida e consegnato la presidenza al suo assistito. Bush lo ha ricompensato nominandolo solicitor general, il capo dell’Avvocatura dello stato americana. L’11 settembre del 2001, Olson ha perso la moglie Barbara, opinionista conservatrice, sul volo American Airlines che da Washington è partito per Los Angeles, ma che si è schiantato sul Pentagono.
Ted Olson è considerato un avvocato formidabile, capace di vincere quasi tutte le cause che discute davanti ai giudici della Corte Suprema. In questa occasione è affiancato dal democratico David Boies, l’avvocato di Al Gore alla Corte Suprema, suo avversario nel 2000: “Circa nove anni fa – ha detto Boies al New York Times – la gente mi ha accusato di aver fatto perdere tutto il paese. Ma questa volta Ted e io siamo dalla stessa parte”.
La copertina di Newsweek è dedicata alla battaglia californiana sul matrimonio gay e ospita un saggio di Olson, dove l’avvocato espone le argomentazioni conservatrici a favore delle nozze omosessuali: “Molti dei miei amici conservatori hanno un riflesso condizionato quando si parla di matrimonio gay. Non ha alcun senso, perché le unioni tra persone dello stesso sesso promuovono i valori che i conservatori apprezzano”. Il matrimonio, spiega Olson che si è sposato quattro volte, è il pilastro della società. Quando funziona è un legame tra due individui che si impegnano a creare una famiglia e una partnership sociale ed economica. La società incoraggia le coppie a sposarsi perché l’impegno reciproco beneficia non solo la coppia, ma anche le loro famiglie e le comunità. “Il fatto che anche persone omosessuali vogliano essere partecipi di questa vitale istituzione sociale è la prova che gli ideali conservatori godono di un consenso larghissimo. I conservatori dovrebbero esserne felici, invece che lamentarsene”.
Olson usa l’argomento fondamentale dell’esperienza americana: “Non credo che la nostra società potrà mai essere all’altezza della promessa di uguaglianza e del diritto fondamentale alla vita, alla libertà e alla ricerca della felicità finché non fermeremo un’odiosa discriminazione fondata sull’orientamento sessuale”. Poi passa ad analizzare le ragioni del “no”. La spiegazione primaria è quella della tradizione, ma secondo Olson dire che una cosa è stata sempre in un modo non significa che debba restare così, altrimenti ci sarebbero ancora le scuole segregate e il divieto di matrimonio tra bianchi e neri. Il secondo argomento è quello della procreazione. Per Olson non ha senso, anche perché bisognerebbe vietare le nozze tra anziani, tra detenuti e tra chi non vuole avere figli. Impedire il matrimonio gay, aggiunge, non convince gli eterosessuali a fare più bambini. Allo stesso modo, legalizzarlo non scoraggia gli etero a sposarsi: “Il punto è che non c’è nessuna buona ragione per vietare il matrimonio tra partner dello stesso sesso. Ma ce ne sono parecchie a favore”.
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22/01/2010 21:40
 
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trix tu che sei di salerno puoi confermare la candidatura da parte di an di un medico transessuale alla provincia. GIusto?
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22/01/2010 21:41
 
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secondo me sono nettamente di sinistra,,,,,
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22/01/2010 21:52
 
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22/01/2010 21:56
 
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la destra che vorrei
Caro Gasparri, ecco perché
siamo a destra anche noi
di Filippo Rossi

Maurizio Gasparri, in un’intervista pubblicata oggi sul Riformista, si domanda se noi di Ffwebmagazine siamo abbastanza “di destra”. Almeno, dice, se siamo di destra quanto lui. E allora, premesso che – come sa chi ci legge – cerchiamo, quando è possibile, di ragionare oltre di una categorizzazione politica che si delinea ancora sulle fratture novecentesche, proviamo a rispondere. Dicendo innanzitutto che, tanto per chiarire le cose, noi siamo e ci sentiamo pienamente “a destra”.

Certo, tutto sta a definire cosa sia questa “destra”. Calando nella realtà una parola astratta, declinando nella concretezza del tempo e dello spazio quella che è solo un’etichetta. Ebbene, la nostra destra parte dalla centralità dell’individuo. Dalla dignità della persona, dal rispetto della sua sfera di autonomia, di autodeterminazione, di libertà. Che sia libertà dai dogmi imposti, da uno Stato padrone, dal pensiero unico. E, per forza di cose se si crede nella libertà dell’individuo, si deve credere e praticare il rispetto delle differenze. Come in un mosaico, policromatico ma allo stesso tempo armonico, che non annulla le diversità ma le inserisce in un contesto, unitario e molteplice allo stesso tempo.

La nostra destra crede in una politica “prospettica”: una politica fatta di “visione”, che guarda al futuro, immaginandolo e costruendolo. Una destra “eroica”, e una politica che non si trinceri in un eterno presente fatto di paura e di difesa, che non si nutra di perpetue emergenze, che non si serva dei “valori” e delle “identità” come fossero vessilli da sbandierare per spaventare presunti nemici. E allora questa destra non può che essere “aperta”, umana. Caritatevole, per usare una bella parola che viene dal lessico cristiano.

La nostra destra crede nel principio della “laicità”. Serena, positiva e non battagliera, certo. Ma sempre e comunque laicità. E non solo quando si parla di rapporti tra fede e politica. Ma anche quando laicità significa obiettività e flessibilità di giudizio: crediamo in una destra, per capirci, che non si lancia nella difesa “a prescindere” di un poliziotto che sbaglia.

La nostra destra crede anche nella pacatezza. Intanto, perché quando si hanno idee non c’è bisogno di gridare. E poi perché la responsabilità (parola che fa senza dubbio parte del bagaglio politico e culturale della destra) implica la moderazione e la ricerca del dialogo. Perché parlare con l’“avversario”, quando c’è da disegnare il futuro del paese, non vuol dire cedere all’inciucio, tradire o svendere le proprie convinzioni. Vuol dire, semplicemente, avere a cuore il destino di una nazione: una destra che sia davvero patriottica, insomma.

E la nostra destra crede ancora – per quanto demodé ciò possa sembrare – nella moralità. Una moralità vera e praticata quotidianamente, fatta di buon gusto e di buon senso, di etica e di decoro. Attenzione, niente a che vedere con quei fumosi “valori” declamati alla bisogna, e agitati come un corpo contundente da chi, alle volte, li calpesta per primo.

Si potrebbe continuare ancora. Ma sono questi, in sostanza, i cardini su cui impostiamo questa nostra destra. E pazienza se per qualcuno non è “destra” abbastanza. A noi basta, e piace, così.
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22/01/2010 22:47
 
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Filippo Rossi e quelli di farefuturo in genere valgono come il 2 picche: nulla.
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22/01/2010 23:31
 
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Concordo con l'articolo e vi consiglio di leggiucchiare l'originale di Mr Olson apparso su Newsweek.

Assodata la neutralita' dell'istituto giuridico (matrimonio) credo che la soluzione piu' adeguata possa essere la creazione di una nuova categoria giuridica che meglio rappresenti le esigenze delle coppie omosessuali evitando modifiche ad un istituto ormai consolidato.
Servirebbe una legislazione a maglie larghe che lo Stato ceda completamente il passo all'autonomia dei privati.

<< Nuptiae sunt coniunctio maris et feminae, consortium omnis vitae, divini et humani iuris communicatio >> si legge nel Digesto, si parla di matrimonio e non di amore, quest' ultimo andrebbe sempre difeso.

Comunque l'attenzione negli Stati Uniti sembra essere focalizzata su tutt'altro :D


P.S. Bravo Trixam che legge Christian Rocca


P.P.S. A me Farefuturo piace tanto
[Modificato da ObbligazioneNaturale 22/01/2010 23:31]
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23/01/2010 00:31
 
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come fa a non piacere farefuturo.. mi sembra l'unica fondazione politica ancora in grado fi fare cultura e di essere attiva nel proporre temi attuali senza preconcetti...
[Modificato da giusperito 23/01/2010 00:33]
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23/01/2010 13:25
 
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Le nozze gay non sono nè di destra nè di sinistra: sono una questione di civiltà e di uguaglianza, come storicamente lo sono state l'abolizione della schiavitù e l'introduzione del suffragio universale.

Se politici ed analisti di destra lo comprendono, meglio per noi e meglio per loro.
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23/01/2010 13:34
 
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alla fine le nozze gay sarebbero una cosa anche cristiana...
stiamo parlando di un'opposizione illiberale
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23/01/2010 14:01
 
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Re:
ObbligazioneNaturale, 22/01/2010 23.31:

Concordo con l'articolo e vi consiglio di leggiucchiare l'originale di Mr Olson apparso su Newsweek.

Assodata la neutralita' dell'istituto giuridico (matrimonio) credo che la soluzione piu' adeguata possa essere la creazione di una nuova categoria giuridica che meglio rappresenti le esigenze delle coppie omosessuali evitando modifiche ad un istituto ormai consolidato.
Servirebbe una legislazione a maglie larghe che lo Stato ceda completamente il passo all'autonomia dei privati.

<< Nuptiae sunt coniunctio maris et feminae, consortium omnis vitae, divini et humani iuris communicatio >> si legge nel Digesto, si parla di matrimonio e non di amore, quest' ultimo andrebbe sempre difeso.

Comunque l'attenzione negli Stati Uniti sembra essere focalizzata su tutt'altro :D


P.S. Bravo Trixam che legge Christian Rocca


P.P.S. A me Farefuturo piace tanto



Volevo postare l'articolo in originale ma sembra che in questo forum pochi sappiano l'inglese, quindi postare articoli in italiano, per accendere qualche discussione diversa sal solito, è l'unica soluzione.
Che sia un tema molto discusso è chiaro, dato che anche la moglie di mccain si è schierata a favore.

Poi so che ora l'attenzione politica negli usa è tutta concentrata sulla sentenza kennedy emessa dalla corte suprema giovedi scorso, che meriterebbe di essere discussa in tutti i forum giuridici del mondo.
Ma credo che qui sarebbe un po' arduo.
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23/01/2010 14:17
 
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Re: Re:
trixam, 23/01/2010 14.01:



Volevo postare l'articolo in originale ma sembra che in questo forum pochi sappiano l'inglese, quindi postare articoli in italiano, per accendere qualche discussione diversa sal solito, è l'unica soluzione.
Che sia un tema molto discusso è chiaro, dato che anche la moglie di mccain si è schierata a favore.

Poi so che ora l'attenzione politica negli usa è tutta concentrata sulla sentenza kennedy emessa dalla corte suprema giovedi scorso, che meriterebbe di essere discussa in tutti i forum giuridici del mondo.
Ma credo che qui sarebbe un po' arduo.




Senza presunzione di incapacità altrui, visto che mi pare che i tuoi post vengano spesso affrontati con passione e competenza, discutiamone pure tutti insieme.
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25/01/2010 11:28
 
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Re:
giusperito, 23/01/2010 13.34:

alla fine le nozze gay sarebbero una cosa anche cristiana...
stiamo parlando di un'opposizione illiberale




si come no.... [SM=x43608] [SM=x43608] [SM=x43608] [SM=x43608]

poi al momento dell unione cosa generano??????
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25/01/2010 11:30
 
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cmq ovviamnete la chiesa non è detentrice della verità e quindi credo che un passo inditro debba farlo ...e cioè continuare a mantenere la sua posizione riguardo la contrarietà di tale forma di matrimonio......ma asciar cmq perdere qualsiasi campagna contro i gay che poi si ritorcerebbe contro...infondo la chiesa ha solo il compito di guidare i cristini...che non vuole esserlo non capisco perchè debba preoccuparsi di qello che pensa la chiesa...(forse la classica coda di paglia....no????)
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25/01/2010 11:38
 
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Re: Re:
FELICEDILAURO, 25/01/2010 11:28:




si come no.... [SM=x43608] [SM=x43608] [SM=x43608] [SM=x43608]

poi al momento dell unione cosa generano??????




niente, come non generano niente le donne sterili (per malattia o menopausa) o le coppie che usano sistemi di contraccezione.
Non credo che la chiesa invalidi un matrimonio se la coppia non vuole o non può avere figli, no?





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25/01/2010 11:42
 
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NO MA perchè l coppie gay devono volere una cosa che è rettamente per UOMINI e DONNE..così per capriccio??? diamoglielo allora...ma chissenefrega.......solo che bisogna NON TOCCARE I BAMBINI su quello dvento una bestia
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25/01/2010 11:47
 
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Re:
FELICEDILAURO, 25/01/2010 11:42:

NO MA perchè l coppie gay devono volere una cosa che è rettamente per UOMINI e DONNE..così per capriccio??? diamoglielo allora...ma chissenefrega.......solo che bisogna NON TOCCARE I BAMBINI su quello dvento una bestia




sul non toccare i bambini la chiesa cattolica ha davvero molto da insegnare...
per il resto, il matrimonio è un'istutuzione, ma non vedo perchè debba essere per uomini e donne.
Che poi pretendere dei diritti, pretendere un riconoscimento da parte della società di cui fanno parte, sia un "capriccio"... beh la dice lunga sulla tua concezione del diritto




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25/01/2010 11:49
 
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Re: Re:
Selkis, 25/01/2010 11.47:




sul non toccare i bambini la chiesa cattolica ha davvero molto da insegnare...
per il resto, il matrimonio è un'istutuzione, ma non vedo perchè debba essere per uomini e donne.
Che poi pretendere dei diritti, pretendere un riconoscimento da parte della società di cui fanno parte, sia un "capriccio"... beh la dice lunga sulla tua concezione del diritto




il matrimonio in chiesa non è un diritto non va considerato come tale...se mi parli del diritto di sposarsi in comune beh....questo secondo me può essere concesso.....

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25/01/2010 11:51
 
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Re: Re: Re:
FELICEDILAURO, 25/01/2010 11:49:




il matrimonio in chiesa non è un diritto non va considerato come tale...se mi parli del diritto di sposarsi in comune beh....questo secondo me può essere concesso.....





[SM=x43799]




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25/01/2010 11:56
 
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Re: Re: Re:
FELICEDILAURO, 25/01/2010 11.49:




il matrimonio in chiesa non è un diritto non va considerato come tale...se mi parli del diritto di sposarsi in comune beh....questo secondo me può essere concesso.....





Quest' apertura mi spiazza piacevolmente!
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