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Il racconto della mamma di Alessando: «Ho ucciso mio figlio con 90 coltellate»

Ultimo Aggiornamento: 29/11/2009 12:09
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27/11/2009 21:07
 
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Re:
Adri84, 27/11/2009 15.05:

già che dici "solo" perchè depressi stai sminuendo quella che è una malattia vera e propria,che porta a gesti estremi che non sempre sono l'omicidio,ma più spesso il suicidio

se tu,e chi come te giudica frettolosamente queste situazioni,vi sentite tanto forti da esser certi di non avere mai a che fare con queste patologie,buon per voi...ma non per questo bisogna sminuire chi ha dentro di se una debolezza tale da non riuscire a reagire alle pressioni
e ribadisco,sono giudizi del genere che fanno cadere le persone ancora di più nella disperazione e nella depressione




Non sminuisco la gravita' della malattia. Ma nulla puo' giustificare un omicidio.
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Re: Re:
Astronascente86, 27/11/2009 21.07:




Non sminuisco la gravita' della malattia. Ma nulla puo' giustificare un omicidio.




giustificare no,prevenire si










♫....cloudless everyday you fall upon my waking eyes inviting and inciting me to rise..and through the window in the wall come streaming in on sunlight wings a million bright ambassadors of morning...♫
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Re: Re:
Astronascente86, 27/11/2009 21.07:




Non sminuisco la gravita' della malattia. Ma nulla puo' giustificare un omicidio.


Non si giustifica, si cerca di comprendere e così magari, in futuro, prevenire.


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28/11/2009 01:23
 
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Re: Re: Re:
sissy forte, 27/11/2009 21.08:


Non si giustifica, si cerca di comprendere e così magari, in futuro, prevenire.






Quando un giorno, l' uomo sara' capace di comprendere e quindi prevenire gli attimi di follia dei suoi simili.. ecco quello sara' un grande giorno. Se ci sara'. E ne saro' felice.
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28/11/2009 11:18
 
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pacovarra, 25/11/2009 17.33:


concordo appieno.
Onestamente non riesco a comprendere una situazione del genere, la vivacità di un bambino determina la depressione...
Un tempo la nascita di un figlio era motivo d'orgoglio e felicità, oggi sembra il più delle volte un'incombenza utile unicamente a riempire un vuoto.
Non ci sono più le mamme di una volta.
Ora la prima cosa a cui pensano dopo aver partorito è alla dieta.
Probabilmente sarà la società odierna che crea questi mostri.




Non riesci a comprendere la situazione perché non sono propriamente questi i termini del problema (la vivacità di un bambino che determina la depressione).
La depressione post-partum è un disturbo psicologico complesso che ha origine da cambiamenti ormonali, dall'abbassamento vertiginoso del livello di estrogeni e progesterone e i sintomi attraverso cui si manifesta sono molteplici e di non immediata lettura, molto spesso sottovalutati dai parenti più intimi della partoriente.
Ed ecco che quel profondo malessere latente, quel senso di sconforto invisibile ai più, quello stato di instabilità emotiva sottovalutato e ignorato, trovano terreno per esplodere con tutti i suoi effetti devastanti laddove un qualunque tipo di comportamento del bambino definito maggiormente vivace va ad intaccare la sua già compromessa emotività, accentuando i suoi sentimenti di disinteresse nei confronti di suo figlio, e fa scattare la molla della sua irrefrenabile follia omicida.
Il confronto tra le generazioni e le società passate presenti e future, poi, non ha molto senso a mio avviso, soprattutto se condotto sul terreno fallace della 'forza' e del 'vizio'. Basti pensare al ruolo di responsabilità che riveste la donna nella società odierna, sia all’interno che fuori della famiglia, per rendersi conto dei cambiamenti e delle conquiste che sono state fatte. Guardare ai secoli passati con occhi colmi di malinconia e rimpiangere i tempi in cui "si stava meglio quando si stava peggio" lo trovo alquanto triste e ridicolo

[SM=x43628] [SM=x43820]

"amor vincit omnia"




E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole in un viavai frenetico.
Non sciuparla portandola in giro
in balìa del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea.
Bacio che sopporti il peso della mia anima breve, in te il mondo del mio discorso diventa suono e paura.
28/11/2009 12:51
 
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Re:
kispera, 28/11/2009 11.18:




Non riesci a comprendere la situazione perché non sono propriamente questi i termini del problema (la vivacità di un bambino che determina la depressione).
La depressione post-partum è un disturbo psicologico complesso che ha origine da cambiamenti ormonali, dall'abbassamento vertiginoso del livello di estrogeni e progesterone e i sintomi attraverso cui si manifesta sono molteplici e di non immediata lettura, molto spesso sottovalutati dai parenti più intimi della partoriente.
Ed ecco che quel profondo malessere latente, quel senso di sconforto invisibile ai più, quello stato di instabilità emotiva sottovalutato e ignorato, trovano terreno per esplodere con tutti i suoi effetti devastanti laddove un qualunque tipo di comportamento del bambino definito maggiormente vivace va ad intaccare la sua già compromessa emotività, accentuando i suoi sentimenti di disinteresse nei confronti di suo figlio, e fa scattare la molla della sua irrefrenabile follia omicida.
Il confronto tra le generazioni e le società passate presenti e future, poi, non ha molto senso a mio avviso, soprattutto se condotto sul terreno fallace della 'forza' e del 'vizio'. Basti pensare al ruolo di responsabilità che riveste la donna nella società odierna, sia all’interno che fuori della famiglia, per rendersi conto dei cambiamenti e delle conquiste che sono state fatte. Guardare ai secoli passati con occhi colmi di malinconia e rimpiangere i tempi in cui "si stava meglio quando si stava peggio" lo trovo alquanto triste e ridicolo

[SM=x43628] [SM=x43820]



A me ridicola sembra la piega che sta prendendo questo topic..state difendendo una povera pazza implicitamente..fosse in me,per questa persona non ci dovrebbe esser recupero alcuno,ma solo isolamento in una cella a vita..infierire così su un bimbo..che vergogna.

Il medioevo dei bei sentimenti lo stiamo vivendo oggi...


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28/11/2009 13:29
 
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nn s tratta d uno schiaffo in più dato in un momento d stress xkè il bimbo ha buttato a terra un piatto d biscotti...sono 90 coltellate..m kiedo 40 o 50 anni fa cn minimo 4 figli x ogni famiglia come s risolveva..e allora si ke potevano parlare d depressione, xkè c'era ki x mettere il piatto a tavola doveva fare i salti mortali...mah, può darsi ke io viva in un mondo tutto mio.





“Come folgore dal cielo!”
canta il motto della gloria
“come nembo di tempesta!”
precediamo la vittoria

Paracadutista tu
che scendi da lassù
sopra l’inferno,
tu conquisti ciò che vuoi
a fianco degli eroi
che sono eterni,
quando scendi giù dal ciel
avvolto nel tuo vel
la vittoria ti sorride già,
ma se ti tronca la mitraglia
dalla battaglia
in ciel ritornerai lassù

FOLGORE!!! [Avanti è la vita]

8° Battaglione Genio Guastatori Paracadutisti "Folgore"
22^ Compagnia Guastatori Paracadutisti "ANGELI NERI"
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28/11/2009 13:40
 
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peter tu auguro davvero di non aver mai a che fare con questi mali,cosicchè nessuno ti possa definire un povero pazzo










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28/11/2009 13:57
 
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peter crouch, 28/11/2009 12.51:


A me ridicola sembra la piega che sta prendendo questo topic..state difendendo una povera pazza implicitamente..fosse in me,per questa persona non ci dovrebbe esser recupero alcuno,ma solo isolamento in una cella a vita..infierire così su un bimbo..che vergogna.

Il medioevo dei bei sentimenti lo stiamo vivendo oggi...




Mi auguro che ti renda conto della gravità delle accuse che muovi e della loro totale inconsistenza dinanzi ad una riflessione ampia della complessità del problema e delle sue conseguenze devastanti, nonché della tua erronea valutazione delle analisi fatte, sulla base del tuo trincerarti dietro giudizi approssimativi e assolutamente disancorati dalla realtà
[SM=x43820]

"amor vincit omnia"




E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole in un viavai frenetico.
Non sciuparla portandola in giro
in balìa del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea.
Bacio che sopporti il peso della mia anima breve, in te il mondo del mio discorso diventa suono e paura.
28/11/2009 14:47
 
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Peter qui siamo tutti dalla parte di quel bimbo è ovvio che è un orrore..ma proprio perchè una madre che uccide suo figlio è quanto di piu innaturale possibile proprio per questo che come dice kispera bisogna analizzare la cosa in maniera più ampia dei "moventi" della "pazzia". La depressione non è pazzia sia chiaro è un male oscuro che davvero ammala, c'è gente che si suicidia e ci sono mamme che "non sono felici" dopo aver partorito (per tantissime cause già spiegate piu su da me e dagli altri) ora se una donna che è malata di depressione e non viene curata purtroppo può capitare anche questo. Qui non la stiamo difendendo ma credimi nemmeno l isolamento o la peggiore delle pene potrà infliggerle piu dolore di quello che si porterà dentro per sempre!!Qui si tratta che la depressione post partum è sempre piu un problema e le persone devono essere sensibilizzate su questo argomento cosicchè i mariti i parenti di donne in difficoltà possano vigilare e aiutarle!!!
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29/11/2009 12:09
 
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non giudico la donna in questione, da sola si è condannata ad un'esistenza infelice.
E' questa società dove la perversione,la violenza e l'insoddisfazione sono il pane quotidiano che crea questi mostri.
Ha ucciso suo figlio, un bambino inerme di 3 anni, perchè? Cos'è che determina queste azioni così efferate?? Probabilmente era depressa; la depressione rappresenta il male più diffuso in quei paesi definiti ad "alto tasso di benessere", riflettiamo su questo aspetto.
Oggi c'è una corsa perenne verso l'appagamento materiale, fine a se stesso; proprio come una spugna ingorda si è sempre in una condizione di insoddisfazione. I modelli di questa società ci bombardano giorno dopo giorno, e producono questi risultati aberranti.
Le nostre nonne non avevano di questi problemi perchè semplicemente dovevano pensare a ben altro, dovevano industriarsi per crescere 4,5,6 figli in un periodo socio-economico davvero difficile.
Dobbiamo prendere coscienza che ciò che deve cambiare è la percezione dei valori, mentre invece si crede di risolvere tutto con le molteplici pillole, pasticche ad hoc.
[Modificato da pacovarra 29/11/2009 12:10]
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