Grazie
Ma che cacchio sembrava steste parlando di un morto che vi ha lasciato...
_________________________________________________________________-
Vabbè comunque ripeschiamo anche questo ultimo topic , reso ormai illegibile dal fatto che i video si siano trasformati magicamente in una serie di lettere e numeri incomprensibile a chi non sa leggere il linguaggio di matrix,con un nuovo piccolo capolavoro. Se io mi son fermato un po' a riflettere , l'industria produttrice musicale napoletana non si è fermata affatto (e soprattutto non ha riflettuto)
il topic piu' divertente del 2010 torna con:
Non puo' finire
Oggi parliamo quindi del tema del perdono,questo sentimento divino che noi piccoli uomini non sempre riusciamo a far entrare nella nostra anima. Ancora una volta questa corrente letteraria ricorre al fortunato schema della telefonata, gia' presente, tra l'altro, in alcuni capolavori gia' analizzati del maestro Celeste, con Lui che si scusa per quello che capiamo essere stato un grande errore, secondo solo alla scelta della camicia da indossare nel video.
La donna , inspiegabilmente , si mostra riluttante al pensiero di riaccettare nel suo cuore l'ex, da cio' possiamo dedurne un attaccamento ai valori della fedelta' ed ad una non accettazione del compromesso all'interno del rapporto. Sentitosi messo alle strette, il ragazzo a questo punto tenta subito di calare i suoi assi nella manica, utilizzando quelle che ad un orecchio incattivito dalla vita potrebbero solo sembrare come semplici patetiche scuse, ma che in realta' sono soltanto i battiti del suo cuore che escono dalla bocca.
"LEI MI PROVOCAVA E LENTAMENTE SI SPOGLIAVA."
(Forse non era il caso di utilizzare quell'avverbio,lasciava presupporre di avere il tempo per scappare)
NON CAPIVO NIENTE ERO UN PO' FUORI DI ME,(invoca la temporanea infermita' mentale)per poi superarsi,
"CIAGGIO FATTO AMMORE MA NON CI HO MESSO IL CUORE.
VEDEVO TE NEGLI OCCHI SUOI TI GIURO AMORE MIO"
come fosse vittima di un sortilegio.
purtroppo il testo non ci specifica quali sostanze avesse assunto l'uomo, con una scelta (voluta?)di lasciare alla libera interpretazione di chi ascolta l'ardua sentenza.
Ad una successiva,esplicita, richiesta di perdono , la donna sancisce perentoriamente la fine della storia.
Allora lui ricomincia con il "Lei mi provocava lentamente..." capendo forse che non era il caso di ripetere certe cose , pero' il ritornello è il ritornello e si chiama così proprio per la sua funzione di dejavu'.
La donna chiude, specificando "E' Finita ed è stata solamente colpa tua."
E' finisce anche la canzone, per fortuna.
E, come ai vecchi tempi,