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....lo "scuorno" del Suor Orsola Benincasa

Ultimo Aggiornamento: 12/09/2012 21:19
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16/04/2010 00:58
 
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Le due facoltà non sono neanche lontanamente paragonabili, ho visto (purtroppo) più di un esame al suororsola, l'ultimo fu internazionale e quel giorno c'era anche il nostro Papaleo che stava per bocciare il mio amico, il quale chiese aiuto al prof che gli rifece l'esame mettendogli 28 (e sto mio amico parlava un italiano stentato). I programmi loro spesso non differiscono significativamente dai nostri, la differenza sta nel trattamento all'esame che è molto vicino ad un'interrogazione di liceo.

Purtroppo però detto questo io ci rosico soltanto, in quanto lavoro da anni ormai in banca (e per fortuna mi sto anche per laureare finalmente) e conosco bene il mercato del lavoro. Un mercato saturo in cui conviene laurearsi il prima possibile (ben venga il suor orsola) soprattutto considerando che -a meno che non si voglia tentare magistratura- fare gli avvocati significa lavorare per anni prima di riuscire a guadagnarci bene, e per fare concorsi pubblici e privati.... bè alla mia banca guardano curriculum, voto di laurea e tempo impiegato. E ahimè, il 110 al suor orsola preso in 5 anni è preferito ad un 100 preso in 6 per fare un esempio.




~Luca
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16/04/2010 01:29
 
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hai proprio ragione...e mi pento solo di averle capite troppo tardi qeuste cose!se potessi tornare indietro non rifarei assolutamente le scelte che ho fatto!il prestigio,il nome dell'università, la preparazione ecc ecc sono tutte una marea di gran cazzate!alla fine anche le mezze seghe lavorano e per giunta prima di noi che ci smazziamo come dei cani su sti programmi infiniti per poi avere in mano un pezzo di carta che formalmente vale meno in termini di voti e di tempi!ormai mi sembra di capire che la meritocrazia vale poco,e poi proprio per quel che riguarda il mestiere di avvocato,almeno che non si abbiano grandissime ambizioni,la cosa più importante è fare presto a a lurearsi e fare pratica perchè è negli studi e in tribunale che si impara il vero diritto!il nostro è uno studio accademico che ci lascia solo una miriade di nozioni astratte avulse dalla pratica che restano nella nostra mente il tempo di un esame!secondo me fin quando non cambierà il modo di insegnare all'univeristà,fin quando non si deciderà di snellire il numero di esami inutili per lasciare spazio ad attività e seminari che introducano almeno superficialmente al mondo del lavoro,tanto vale scegliere la strada più facile!
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16/04/2010 11:53
 
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Re:
kompositore, 16/04/2010 1.29:

hai proprio ragione...e mi pento solo di averle capite troppo tardi qeuste cose!se potessi tornare indietro non rifarei assolutamente le scelte che ho fatto!il prestigio,il nome dell'università, la preparazione ecc ecc sono tutte una marea di gran cazzate!alla fine anche le mezze seghe lavorano e per giunta prima di noi che ci smazziamo come dei cani su sti programmi infiniti per poi avere in mano un pezzo di carta che formalmente vale meno in termini di voti e di tempi!ormai mi sembra di capire che la meritocrazia vale poco,e poi proprio per quel che riguarda il mestiere di avvocato,almeno che non si abbiano grandissime ambizioni,la cosa più importante è fare presto a a lurearsi e fare pratica perchè è negli studi e in tribunale che si impara il vero diritto!il nostro è uno studio accademico che ci lascia solo una miriade di nozioni astratte avulse dalla pratica che restano nella nostra mente il tempo di un esame!secondo me fin quando non cambierà il modo di insegnare all'univeristà,fin quando non si deciderà di snellire il numero di esami inutili per lasciare spazio ad attività e seminari che introducano almeno superficialmente al mondo del lavoro,tanto vale scegliere la strada più facile!




[SM=x43799] [SM=x43799] [SM=x43799] cm nn darti ragione...
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16/04/2010 16:34
 
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siete tutti vittime del qualunquismo... la formazione è un fatto personale, di ogni studente. voi pensate che chi esce dalla federico II è REALMENTE superiore agli altri? io vedo una marea di mezze calzette anche qui da noi... se i "mattoni" che studiamo noi diventano solo un campo di battaglia per misurare il numero di nozioni, allora cari colleghi, studiare migliaia di pagine in più non serve a niente neanche a noi. serve critica e consapevolezza, cosa che vedo in poca gente,purtroppo
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16/04/2010 19:22
 
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qualunquista sarai tu, o magari studente di una delle tante facoltà private fabbrica titoli. Nessuno qui sta dicendo che si è superiori, è chiaro che gli ignoranti popolano anche la nostra facoltà e che di contro al suor Orsola ci possono essere studenti modello. Qui si discute sulla serietà degli esami, che sono in certe facoltà una farsa. Certo studiare perfettamente il programma anche da noi assicura la promozione, la differenza è che studiare meno alla federico II può facilmente equivalere ad una bocciatura mentre ad università private è generalmente una promozione, anche con voti alti. Il che in fin dei conti rende lo studio per la maggior parte di quegli studenti meno seri. Basta andare ad una loro laurea comunque ed osservare la loro dialettica e capacità espositiva per rendersi conto della differenza.




~Luca
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16/04/2010 21:02
 
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Re:
roby_88, 16/04/2010 16.34:

siete tutti vittime del qualunquismo... la formazione è un fatto personale, di ogni studente. voi pensate che chi esce dalla federico II è REALMENTE superiore agli altri? io vedo una marea di mezze calzette anche qui da noi... se i "mattoni" che studiamo noi diventano solo un campo di battaglia per misurare il numero di nozioni, allora cari colleghi, studiare migliaia di pagine in più non serve a niente neanche a noi. serve critica e consapevolezza, cosa che vedo in poca gente,purtroppo




perdonami ma non condivido noi ci sudiamo anche il 18 invece in una delle suddette università il nostro 18 equivalrebbe ad un 26...e prof che da noi sono stretti di voti e cheinsegnano anche lì,lì si trasformano in prof che elargiscono 30 e 30 e lode capirai bene che questa cosa scoccia a noi povere anime che sui libri ci buttiamo il sangue




L'esperienza non aveva alcun valore etico, era semplicemente il nome che gli uomini davano ai loro errori. Di regola, i moralisti l'avevano ritenuta un avvertimento, avevano sostenuto che essa aveva una certa efficacia nella formazione del carattere, l'avevano esaltata come qualcosa che ci insegnava la via da seguire e ci mostrava quella da evitare. Ma nell'esperienza non c'è forza motrice. Come causa attiva aveva lo stesso infimo valore della coscienza. In realtà dimostrava solo che il nostro futuro sarà uguale al nostro passato e che il peccato che abbiamo commesso una volta, con disgusto, lo ripeteremo molte volte con gioia.



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16/04/2010 21:50
 
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io c'ho proprio il dente avvelenato in questi giorni con questa facoltà che di prestigioso ha solo la statua di federico alla centrale
ma dove sta scritto che sudarsi gli esame e sudarsi un 18 di merda ti "forgia"?
io una cultura me la posso benissimo fare da sola,posso imparare a campare e a farmi valere senza necessariamente buttare il sangue su un esame seguendo un corso sbobinando lezioni studiando appunti per poi trovarmi davanti ad assistenti frustrati che arrivati alle 6 e mezza di sera si sono sfasteriati di fare gli esami...tu stai stanco,e io che sto da 3 ore e mezza in piedi in un aula da 20 posti con altre 60 persone a rodermi il fegato dall'ansia sto invece fresca tosta e riposata?
queste e tante altre situazioni che mi sono capitate in passato non mi hanno forgiata,resa più forte,non mi hanno fatto diventare una persona brillante con una dialettica eccelsa,mi hanno fatta diventare astiosa e rancorosa,mi hanno fatto dubitare di me stessa e delle mie capacità,problema per il quale ho trovato una soluzione solo uscendo da questo ambiente limitato
perchè quando sei una matricoletta di 18 anni appena compiuti appena uscita dal liceo e ti trovi davanti (al tuo primo esame) un'assistente che ti guarda come se fossi uno sputo a terra e che ad un'incertezza ti dice si però sbrighiamoci,e se le dici mi scusi è il mio primo esame la risposta è non mi interessa,si calmi o è lei che ci rimette,beh allora la reazione solitamente è di mortificazione,di soggezione...e vai avanti così finchè non ti rendi conto che loro lì non stanno facendo un favore a noi,ma stanno adempiendo al loro dovere,anzi stanno facendo il minimo,e dovrebbero portarci un pizzico di rispetto in più non dico perchè siamo esseri umani ma perchè siamo noi con le nostre tasse a permettere a certi soggetti di fare "i galli sopra la monnezza"
a questo punto,realizzato che hai 25 anni e che non sei l'ultima delle deficienti,realizzato che in altri ambiti hai saputo guadagnarti il rispetto e la stima di colleghi e superiori,appurato che sei capace di gestire determinate responsabilità,ti rendi conto che non ti trovi davanti a pozzi di scienza,a maestri del diritto,a sommi divulgatori di sapere,ma davanti a gente che non è capace di fare il proprio mestiere,che si presenta agli esami con la faccia annoiata,che tratta gli esaminandi con sufficienza sbadigliando parlando a telefono messaggiando chiacchierando con i colleghi o guardandosi semplicemente le unghie,che non si fa trovare nei dipartimenti agli orari segnalati,che ti urla addosso e ti umilia o ti straccia il fogliettino con le domande quasi addosso
e in un qualsiasi altro luogo di lavoro gente che si comporta in questo modo sarebbe licenziata
invece no,qui da noi più sei fetente più ti fai una nominata...complimenti,queste si che sono le soddisfazioni della vita
e non ditemi che da noi ci sono grandi professori,alcuni ottimi professori e assistenti li ho incontrati anche io,capaci di spiegare,umani,gentili e a disposizione per chiarimenti e dubbi ma purtroppo non saranno questi quelli che ricorderò
sentendo certi discorsi mi sembra quasi che chi sceglie la strada più difficile denigri le scelte altrui per dare semplicemente un senso a tutto quello che sta passando
non sto dicendo che non è vero che in altre facoltà gli esami sono più semplici,lo so benissimo
solo che l'ateneo da cui si è usciti non mi sembra un termine di paragone corretto,ed è una cosa che ho capito col tempo. Le persone brillanti che ho incontrato alla federico II sarebbero state ugualmente brillanti anche se uscite dal benincasa o dalla partenope,così come gli ottusi e i limitati si laureano anche da noi...e non mi interessa se sanno sciorinare un intero codice di procedura civile a memoria,non è questo quello che per me fa "grande" una persona










♫....cloudless everyday you fall upon my waking eyes inviting and inciting me to rise..and through the window in the wall come streaming in on sunlight wings a million bright ambassadors of morning...♫
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16/04/2010 23:08
 
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Re:
Adri84, 16/04/2010 21.50:

io c'ho proprio il dente avvelenato in questi giorni con questa facoltà che di prestigioso ha solo la statua di federico alla centrale
ma dove sta scritto che sudarsi gli esame e sudarsi un 18 di merda ti "forgia"?
io una cultura me la posso benissimo fare da sola,posso imparare a campare e a farmi valere senza necessariamente buttare il sangue su un esame seguendo un corso sbobinando lezioni studiando appunti per poi trovarmi davanti ad assistenti frustrati che arrivati alle 6 e mezza di sera si sono sfasteriati di fare gli esami...tu stai stanco,e io che sto da 3 ore e mezza in piedi in un aula da 20 posti con altre 60 persone a rodermi il fegato dall'ansia sto invece fresca tosta e riposata?
queste e tante altre situazioni che mi sono capitate in passato non mi hanno forgiata,resa più forte,non mi hanno fatto diventare una persona brillante con una dialettica eccelsa,mi hanno fatta diventare astiosa e rancorosa,mi hanno fatto dubitare di me stessa e delle mie capacità,problema per il quale ho trovato una soluzione solo uscendo da questo ambiente limitato
perchè quando sei una matricoletta di 18 anni appena compiuti appena uscita dal liceo e ti trovi davanti (al tuo primo esame) un'assistente che ti guarda come se fossi uno sputo a terra e che ad un'incertezza ti dice si però sbrighiamoci,e se le dici mi scusi è il mio primo esame la risposta è non mi interessa,si calmi o è lei che ci rimette,beh allora la reazione solitamente è di mortificazione,di soggezione...e vai avanti così finchè non ti rendi conto che loro lì non stanno facendo un favore a noi,ma stanno adempiendo al loro dovere,anzi stanno facendo il minimo,e dovrebbero portarci un pizzico di rispetto in più non dico perchè siamo esseri umani ma perchè siamo noi con le nostre tasse a permettere a certi soggetti di fare "i galli sopra la monnezza"
a questo punto,realizzato che hai 25 anni e che non sei l'ultima delle deficienti,realizzato che in altri ambiti hai saputo guadagnarti il rispetto e la stima di colleghi e superiori,appurato che sei capace di gestire determinate responsabilità,ti rendi conto che non ti trovi davanti a pozzi di scienza,a maestri del diritto,a sommi divulgatori di sapere,ma davanti a gente che non è capace di fare il proprio mestiere,che si presenta agli esami con la faccia annoiata,che tratta gli esaminandi con sufficienza sbadigliando parlando a telefono messaggiando chiacchierando con i colleghi o guardandosi semplicemente le unghie,che non si fa trovare nei dipartimenti agli orari segnalati,che ti urla addosso e ti umilia o ti straccia il fogliettino con le domande quasi addosso
e in un qualsiasi altro luogo di lavoro gente che si comporta in questo modo sarebbe licenziata
invece no,qui da noi più sei fetente più ti fai una nominata...complimenti,queste si che sono le soddisfazioni della vita
e non ditemi che da noi ci sono grandi professori,alcuni ottimi professori e assistenti li ho incontrati anche io,capaci di spiegare,umani,gentili e a disposizione per chiarimenti e dubbi ma purtroppo non saranno questi quelli che ricorderò
sentendo certi discorsi mi sembra quasi che chi sceglie la strada più difficile denigri le scelte altrui per dare semplicemente un senso a tutto quello che sta passando
non sto dicendo che non è vero che in altre facoltà gli esami sono più semplici,lo so benissimo
solo che l'ateneo da cui si è usciti non mi sembra un termine di paragone corretto,ed è una cosa che ho capito col tempo. Le persone brillanti che ho incontrato alla federico II sarebbero state ugualmente brillanti anche se uscite dal benincasa o dalla partenope,così come gli ottusi e i limitati si laureano anche da noi...e non mi interessa se sanno sciorinare un intero codice di procedura civile a memoria,non è questo quello che per me fa "grande" una persona




[SM=x43666] [SM=x43601] [SM=x43601] [SM=x43601]





... perchè ogni traguardo è solo un nuovo punto di partenza...
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17/04/2010 00:20
 
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raga ma qui stiamo dicendo tutti la stessa cosa...che la nostra facoltà di prestigioso non tiene una mazza e che la nomea dell'ateneo federiciano è più che altro una mera leggenda!quello che io volevo dire è proprio qeusto...i nostri "mattoni" stracolmi di nozioni non ci danno nessuna preparazione straordinaria!non è detto che impazzendo sui libri o sgobbando e sudandosi il 18 si diventi bravi,anzi si finisce addirittura a volte per odiare la materia e per scoraggiarsi.tantopiù quando poi andando agli esami ci si trova di fronte l'assistente frustrato di turno che non sa come romperti le balle!
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17/04/2010 14:42
 
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Re:
rennasuper, 16/04/2010 19.22:

qualunquista sarai tu, o magari studente di una delle tante facoltà private fabbrica titoli. Nessuno qui sta dicendo che si è superiori, è chiaro che gli ignoranti popolano anche la nostra facoltà e che di contro al suor Orsola ci possono essere studenti modello. Qui si discute sulla serietà degli esami, che sono in certe facoltà una farsa. Certo studiare perfettamente il programma anche da noi assicura la promozione, la differenza è che studiare meno alla federico II può facilmente equivalere ad una bocciatura mentre ad università private è generalmente una promozione, anche con voti alti. Il che in fin dei conti rende lo studio per la maggior parte di quegli studenti meno seri. Basta andare ad una loro laurea comunque ed osservare la loro dialettica e capacità espositiva per rendersi conto della differenza.




nono caro collega, io sono come te una federiciana... e proprio perchè vedo una dilagante mediocrità nella nostra facoltà, mi sento il dovere di farvi " abbassare la cresta". ti ripeto, andare a fare l'esame per mero nozionismo è un'offesa al compito che dovrebbe avere una facoltà universitaria. noi siamo tenuti sia al tecnicismo sia e soprattutto alla riflessione sul diritto. io non vedo critica, non vedo pensiero, non vedo nulla. per esempio,se in un attimo di emotività all'esame ti scordi quanti amministartori possono esserci in una società, magari vieni anche bocciato...e magari tu che vieni bocciato hai capito come funziona realmente una società.è un merito questo? a me pare proprio di no. la non mediocrità, purtroppo in italia, è solo una questione pretatmente personale.
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19/04/2010 15:25
 
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mi rendo conto che è una discussione vecchia, ma tuttavia ci tengo a fare, imho, alcune considerazioni.
Va beh, tralasciamo sti utenti come gianluca88 mi pare, che si commentano da soli, tra l'altro l'autore del topic lo conosco personalmente, surami oltre ad essere un ottimo studente è una bravissima persona.
Ma vengo al dunque.
Imho credo che molto spesso la verità sta nel mezzo. Mi spiego...per chi come noi studia un esame di 1000 pagine alla federico II per poi vedersi liquidato con un misero 18 per avere sbagliato qualcosa o per essersi emozionato, è normale che bruci quando quello stesso esame viene fatto senza sforzo da una dispensa in un altra facoltà e anche con un buon voto...e ci sta.
Però questo secondo me non deve essere un motivo per dire, a priori che gli studenti, in questo caso del suor orsola, non studiano, pagano e hanno gli esami scontati ecc..perchè a sto punto io mi domando....ma dove sta scritto che un esame di diritto costituzionale per esempio, fatto da una dispensa di 300 pagine che si prende in dipartimento, non valga niente e non sia utile? magari in quelle 300 pagine sono sintetizzate appieno tutte le cose importanti da sapere anche a fini "pratici", e in questo modo si comprende bene la materia e non si perdono mesi a buttare sangue leggendo solamente delle dissertazioni di vari autori che non sono ancora adatte a studenti appena iscritti a giurisprudenza.
A ben guardare l'università dovrebbe essere un luogo di "passaggio" dove imparare i concetti base per poi tradurli in pratica...ma tutte le teorie, le disquisizioni, di quei mattoni di 800 e passa pagine, imho, dovrebbero venire dopo.
Ecco secondo me questa facoltà dovrebbe essere più pratica, i libri dovrebbero essere più pragmatici, salvo gli esami particolari come che so, filosofia, storia ecc..dove li è giocoforza che ci siano teorie di vari autori che si intrecciano, che cmq sono sempre utili anche per aprire la mente dello studente e renderla più duttile.
Per farla breve, è normale che se io che studio un libro di 900 pagine e sto 6 mesi su un esame rosico se vedo uno che lo fa in due mesi da una dispensa di 300..ma dove sta scritto che io sono più bravo di lui e che la sua dispensa non sia valida se non superiore al mio libro?...
Se poi vogliamo discutere del fatto che gli esami i prof. li regalano con due domande allora quello è sbagliato a priori...cmq bisogna sapere le cose, li non ci sono giustificazioni che reggono.
Anche io ho conosciuto studenti qui alla federico II che si fanno gli esami dalle dispense in 2 mesi e prendono voti alti, oppure che si inseriscono nella lista dei corsisti, e superano l'esame, ma sono sempre, io li definisco, episodi in se...li voglio vedere dopo, dove arriveranno nella vita.
in fede

valiant

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19/04/2010 15:57
 
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Re:
=Valiant=, 19/04/2010 15.25:

mi rendo conto che è una discussione vecchia, ma tuttavia ci tengo a fare, imho, alcune considerazioni.
Va beh, tralasciamo sti utenti come gianluca88 mi pare, che si commentano da soli, tra l'altro l'autore del topic lo conosco personalmente, surami oltre ad essere un ottimo studente è una bravissima persona.
Ma vengo al dunque.
Imho credo che molto spesso la verità sta nel mezzo. Mi spiego...per chi come noi studia un esame di 1000 pagine alla federico II per poi vedersi liquidato con un misero 18 per avere sbagliato qualcosa o per essersi emozionato, è normale che bruci quando quello stesso esame viene fatto senza sforzo da una dispensa in un altra facoltà e anche con un buon voto...e ci sta.
Però questo secondo me non deve essere un motivo per dire, a priori che gli studenti, in questo caso del suor orsola, non studiano, pagano e hanno gli esami scontati ecc..perchè a sto punto io mi domando....ma dove sta scritto che un esame di diritto costituzionale per esempio, fatto da una dispensa di 300 pagine che si prende in dipartimento, non valga niente e non sia utile? magari in quelle 300 pagine sono sintetizzate appieno tutte le cose importanti da sapere anche a fini "pratici", e in questo modo si comprende bene la materia e non si perdono mesi a buttare sangue leggendo solamente delle dissertazioni di vari autori che non sono ancora adatte a studenti appena iscritti a giurisprudenza.
A ben guardare l'università dovrebbe essere un luogo di "passaggio" dove imparare i concetti base per poi tradurli in pratica...ma tutte le teorie, le disquisizioni, di quei mattoni di 800 e passa pagine, imho, dovrebbero venire dopo.
Ecco secondo me questa facoltà dovrebbe essere più pratica, i libri dovrebbero essere più pragmatici, salvo gli esami particolari come che so, filosofia, storia ecc..dove li è giocoforza che ci siano teorie di vari autori che si intrecciano, che cmq sono sempre utili anche per aprire la mente dello studente e renderla più duttile.
Per farla breve, è normale che se io che studio un libro di 900 pagine e sto 6 mesi su un esame rosico se vedo uno che lo fa in due mesi da una dispensa di 300..ma dove sta scritto che io sono più bravo di lui e che la sua dispensa non sia valida se non superiore al mio libro?...
Se poi vogliamo discutere del fatto che gli esami i prof. li regalano con due domande allora quello è sbagliato a priori...cmq bisogna sapere le cose, li non ci sono giustificazioni che reggono.
Anche io ho conosciuto studenti qui alla federico II che si fanno gli esami dalle dispense in 2 mesi e prendono voti alti, oppure che si inseriscono nella lista dei corsisti, e superano l'esame, ma sono sempre, io li definisco, episodi in se...li voglio vedere dopo, dove arriveranno nella vita.





ti parlo per me...la cosa che maggiormente contesto e che alcuni prof insegnano sia da noi che al suor orsola...da noi ti fanno buttare il sangue lì sono persone tenere e disponibili....non vedo perchè noi che non paghiamo 3000euro di tasse dobbiamo essere discriminati in questo modo....e poi (ti parlo sempre per ciò che ho visto)non credo che uno studente possa avere 30 e lode ad un esame di costituzionale solo per aver detto che articolo della costituzione disciplina il referendum abrogativo....a me sono cadute le braccia [SM=x43639]




L'esperienza non aveva alcun valore etico, era semplicemente il nome che gli uomini davano ai loro errori. Di regola, i moralisti l'avevano ritenuta un avvertimento, avevano sostenuto che essa aveva una certa efficacia nella formazione del carattere, l'avevano esaltata come qualcosa che ci insegnava la via da seguire e ci mostrava quella da evitare. Ma nell'esperienza non c'è forza motrice. Come causa attiva aveva lo stesso infimo valore della coscienza. In realtà dimostrava solo che il nostro futuro sarà uguale al nostro passato e che il peccato che abbiamo commesso una volta, con disgusto, lo ripeteremo molte volte con gioia.



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24/04/2010 13:01
 
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Re:
Adri84, 16/04/2010 21.50:

io c'ho proprio il dente avvelenato in questi giorni con questa facoltà che di prestigioso ha solo la statua di federico alla centrale
ma dove sta scritto che sudarsi gli esame e sudarsi un 18 di merda ti "forgia"?
io una cultura me la posso benissimo fare da sola,posso imparare a campare e a farmi valere senza necessariamente buttare il sangue su un esame seguendo un corso sbobinando lezioni studiando appunti per poi trovarmi davanti ad assistenti frustrati che arrivati alle 6 e mezza di sera si sono sfasteriati di fare gli esami...tu stai stanco,e io che sto da 3 ore e mezza in piedi in un aula da 20 posti con altre 60 persone a rodermi il fegato dall'ansia sto invece fresca tosta e riposata?
queste e tante altre situazioni che mi sono capitate in passato non mi hanno forgiata,resa più forte,non mi hanno fatto diventare una persona brillante con una dialettica eccelsa,mi hanno fatta diventare astiosa e rancorosa,mi hanno fatto dubitare di me stessa e delle mie capacità,problema per il quale ho trovato una soluzione solo uscendo da questo ambiente limitato
perchè quando sei una matricoletta di 18 anni appena compiuti appena uscita dal liceo e ti trovi davanti (al tuo primo esame) un'assistente che ti guarda come se fossi uno sputo a terra e che ad un'incertezza ti dice si però sbrighiamoci,e se le dici mi scusi è il mio primo esame la risposta è non mi interessa,si calmi o è lei che ci rimette,beh allora la reazione solitamente è di mortificazione,di soggezione...e vai avanti così finchè non ti rendi conto che loro lì non stanno facendo un favore a noi,ma stanno adempiendo al loro dovere,anzi stanno facendo il minimo,e dovrebbero portarci un pizzico di rispetto in più non dico perchè siamo esseri umani ma perchè siamo noi con le nostre tasse a permettere a certi soggetti di fare "i galli sopra la monnezza"
a questo punto,realizzato che hai 25 anni e che non sei l'ultima delle deficienti,realizzato che in altri ambiti hai saputo guadagnarti il rispetto e la stima di colleghi e superiori,appurato che sei capace di gestire determinate responsabilità,ti rendi conto che non ti trovi davanti a pozzi di scienza,a maestri del diritto,a sommi divulgatori di sapere,ma davanti a gente che non è capace di fare il proprio mestiere,che si presenta agli esami con la faccia annoiata,che tratta gli esaminandi con sufficienza sbadigliando parlando a telefono messaggiando chiacchierando con i colleghi o guardandosi semplicemente le unghie,che non si fa trovare nei dipartimenti agli orari segnalati,che ti urla addosso e ti umilia o ti straccia il fogliettino con le domande quasi addosso
e in un qualsiasi altro luogo di lavoro gente che si comporta in questo modo sarebbe licenziata
invece no,qui da noi più sei fetente più ti fai una nominata...complimenti,queste si che sono le soddisfazioni della vita
e non ditemi che da noi ci sono grandi professori,alcuni ottimi professori e assistenti li ho incontrati anche io,capaci di spiegare,umani,gentili e a disposizione per chiarimenti e dubbi ma purtroppo non saranno questi quelli che ricorderò
sentendo certi discorsi mi sembra quasi che chi sceglie la strada più difficile denigri le scelte altrui per dare semplicemente un senso a tutto quello che sta passando
non sto dicendo che non è vero che in altre facoltà gli esami sono più semplici,lo so benissimo
solo che l'ateneo da cui si è usciti non mi sembra un termine di paragone corretto,ed è una cosa che ho capito col tempo. Le persone brillanti che ho incontrato alla federico II sarebbero state ugualmente brillanti anche se uscite dal benincasa o dalla partenope,così come gli ottusi e i limitati si laureano anche da noi...e non mi interessa se sanno sciorinare un intero codice di procedura civile a memoria,non è questo quello che per me fa "grande" una persona




non c'è nulla da aggiungere, è proprio così.


.................................................

Poi tornai nella mia stanza e mi liberai del giubbotto.Volevo cercare le parole sul dizionario.Mi tolsi gli stivali e lanciai il berretto sul lavandino.Volevo cercare le parole.Volevo cercare velleità e quotidiano e impararle a memoria,queste stronze di parole,una volta per sempre,impararne l’ortografia,la pronuncia,ripeterle ad alta voce,sillaba per sillaba – vocalizzare,produrre suoni vocali,emettere suoni,pronunciare le parole per quello che valevano.Questo è l’unico modo al mondo di sfuggire alle cose che hanno fatto di te quello che sei. (Underworld, DeLillo).
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25/05/2010 12:22
 
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vabbe il suor orola "fa paura" un mio amico mi ha detto ke esce con i professori la sera e si kiamano a telefono per gli esami....no comment
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Re:
salvatore87., 25/05/2010 12:22:

vabbe il suor orola "fa paura" un mio amico mi ha detto ke esce con i professori la sera e si kiamano a telefono per gli esami....no comment




...sarebbe più credibile se le critiche ad un'università "rivale" fossero espresse in italiano corretto... [SM=x43636]


comunque la confidenza con il professore dipende anche dal numero degli studenti: io ho avuto uno dei miei prof più duri (e uno degli esami più pesanti) che ci conosceva tutti per nome, e a fine corso andammo anche a cena insieme e lui portò a tequila per tutti... ed era un genio.




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25/05/2010 18:31
 
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Inviti a parlare in italiano corretto?! ok ci sto...però si dice "e lui ci porto tutti al tequila"...se dobbiamo fare i pipì facciamoli per bene o nO?


p.s.: ho mancato solamente una L (a telefono) ...nn mi sembra di aver parlato con i piedi.ciao cara
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Re:
salvatore87., 25/05/2010 18.31:

Inviti a parlare in italiano corretto?! ok ci sto...però si dice "e lui ci porto tutti al tequila"...se dobbiamo fare i pipì facciamoli per bene o nO?


p.s.: ho mancato solamente una L (a telefono) ...nn mi sembra di aver parlato con i piedi.ciao cara




guarda che la frase è chiara:e lui portò la tequila per tutti
nel mezzo c'è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è potere e sapere
rinunciare alla perfezione

Niccolò Fabi-Costruire

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25/05/2010 18:36
 
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si è corretta appunto per dire ke l'ho criticata inutilmente sulla mancanza di una L ...anche la mia frase è corretta(manca solo una L).
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Re:
salvatore87., 25/05/2010 18.36:

si è corretta appunto per dire ke l'ho criticata inutilmente sulla mancanza di una L ...anche la mia frase è corretta(manca solo una L).




[SM=x43615]



..........e tutti vissero felici e contenti [SM=x43668]
nel mezzo c'è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è potere e sapere
rinunciare alla perfezione

Niccolò Fabi-Costruire

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25/05/2010 18:37
 
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