Giudizio in concomitanza di concordato preventivo

Ragazzi ho bisogno del Vs. aiuto. Qui di seguito, schematicamente, la mia problematica:

- il Sig. Tizio - professore universitario - aveva stipulato un contratto con una casa editrice per la stesura di un libro;

- la casa editrice, in base al contratto, si impegnava a pagargli il 20% su ogni copia venduta, oltre che a fornire tutta la documentazione inerente alle vendite;

- Tizio decedeva nel 1998 e, quindi, gli subentrano gli eredi (tre figli);

- la casa editrice, dal 1999, non provvede più ai pagamenti né a fornire la documentazione di cui sopra;

- la casa editrice nelle more è andata in liquidazione, ha proposto domanda per concordato preventivo e in data 12 maggio p.v. ci sarà l'udienza per l'adunanza dai creditori ( i ns. clienti non sono stati inseriti nell'elenco dei creditori;

- studiando un pò la questione ho scoperto che, nelle ipotesi di concordato preventivo, non vi è un vero è proprio rimedio esperibile dal cd. creditore pretermesso, essendoci un vuoto normativo sul punto;

- continuando nelle ricerche, sia la Cassazione che il Tribunale di Napoli, hanno però affermato che nulla vieta al creditore pretermesso di avviare un giudizio ordinario e che, quindi, in caso di sentenza favorevole, il liquidatore del concordato dovrà tenere conto anche di questo ulteriore ed eventuale credito, sempre che lo stesso sia sorto per ragioni anteriori all'omologa di concordato, indipendentemente dal fatto che la sentenza poi sia intervenuta successivamente allo stesso;

- ora, una volta individuata la strada ipoteticamente percorribile, il problema è che non sono in grado di quantificare la somma che gli eredi di tizio dovrebbero chiedere in sede di giudizio ordinario. Altro dubbio, ma in questa ipotetica citazione, chi si dovrebbe citare? Sia la casa editrice che il commissario del concordato?