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Giustiziata Reyhaneh, ragazza iraniana.

Ultimo Aggiornamento: 10/11/2014 17:26
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25/10/2014 13:32
 
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Dove sono finiti i diritti umani?

In Iran è stata impiccata all'alba Reyhaneh Jabbari, la ragazza condannata a morte nel 2009 per aver ucciso un ex agente dei servizi segreti iracheni che avrebbe tentato di stuprarla. Lo ha reso l'uffico del procuratore di Teheran. La giovane era da cinque anni nel braccio della morte e a suo favore c'erano stati numerosi appelli internazionali, tra cui quelli di Papa Francesco, di Amnesty International, del ministro degli Esteri, Federica Mogherini, e di tantissimi intellettuali iraniani.

L'esecuzione era stata fissata per il 30 settembre ma era stata poi rinviata facendo sperare in un atto di clemenza. Venerdì alla madre era stato permesso di visitare Reyhaneh per un'ora, un segnale che l'impiccagione era imminente. Il relatore dell'Alto commissariato per i diritti umani dell'Onu aveva denunciato che il processo del 2009 era stato viziato da molte irregolarità e non aveva tenuto conto che si era trattato di legittima difesa di fronte a un tentativo di stupro.
La 26enne Reyhaneh Jabbari era stata arrestata nel 2007, quando ne aveva 19, per aver ucciso Morteza Abdolali Sarbandi, ex 007 di Baghdad, che l'avrebbe attirata nel suo appartamento con la scusa di offrirle un incarico e poi avrebbe tentato di abusare di lei. Il perdono della famiglia della vittima avrebbe salvato Reyhaneh dalla forca, ma il figlio dell'uomo ha chiesto che la ragazza negasse di aver subito un tentativo di stupro e lei si è sempre rifiutata di farlo.

Secondo l'Onu dall'inizio dell'anno in Iran sono già state giustiziate 250 persone.
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25/10/2014 15:10
 
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idina, mi hai battuto sul tempo. volevo aprire un topic anch'io su questo crimine.
non posso fare altro che porre una domanda: per quale motivo si organizzano girotondi, manifestazioni, sfilate di protesta e soprattutto si invita a boicottare Israele per chiudere i rubinetti di denaro che affluiscono in quel Paese (che, intendiamoci, non è sempre esente da colpe) ma non si fa nulla quando a commettere violazioni dei diritti umani sono l'ISIS, Assad, Boko Haram e Putin? Non c'è nessun partito o associazione che organizzi una manifestazione per accendere i riflettori sugli immensi crimini contro l'umanità - e per umanità intendo anche i poveri arabi, prime vittime del terrorismo islamico - perpetrati dai soggetti nominati. La risposta l'ho avuta da Angelo Panebianco su Sette della settimana scorsa e il parallelismo che ha fatto mi ha lasciato senza parole. Ecco il testo.

Il nuovo tradimento dei chierici

Ancora una volta il mondo sceglie di ignorare il male...

"Dopo la caduta del fascismo, in età repubblicana, una gran parte degli intellettuali italiani ha fatto continua professione di antifascismo. La "spiaggia" antifascista è sempre stata molto più affollata (per tutto l'anno, e per oltre sessant'anni) delle spiagge romagnole a Ferragosto. C'era però qualcosa che non funzionava in tutto questo antifascismo parolaio. Il sospetto nasceva dal fatto che, secondo tutte le testimonianze, durante il fascismo il grosso degli intellettuali stava in silenzio, appartato, oppure era allineato, succube del regime, entusiasticamente schierato con il duce. Si consideri, ma è solo un esempio, quella magnifica testimonianza che è L'elogio della galera di Ernesto Rossi, le lettere che Rossi inviò alla moglie e alla madre nella sua ventennale reclusione. Si potrà facilmente constatare quanto forte fosse il senso d'isolamento di quei "quattro gatti" che osarono sfidare il fascismo trionfante.

ANTIFASCISTI A BABBO MORTO. Dunque, quattro gatti antifascisti all'epoca del fascismo e, per contro, legioni di antifascisti a babbo morto, a fascismo finito. Non è strano? I sospetti trovano oggi una conferma. Una parte almeno (speriamo che alla fine non risulti troppo grande) dei suddetti intellettuali antifascisti-a-fascismo-finito, si sta preparando per un nuovo "tradimento dei chierici". Guardate quante dichiarazioni sono state fatte e quanti manifesti sono circolati e circolano, in Italia e in Europa, con richieste di boicottaggio di Israele, quante firme, illustri e non illustri, di accademici, artisti eccetera, si sono prestate e si prestano con entusiasmo a fiancheggiare il rinato antisemitismo europeo. Costoro fingono di non sapere che nelle manifestazioni di piazza anti-israeliane tenutesi in Europa in occasione della recente guerra, si gridava "a morte gli ebrei". Fingono di non sapere che la forza propulsiva del nuovo antisemitismo europeo è l'estremismo islamico. E mentre chiedono il boicottaggio della più solida democrazia del Medio Oriente tacciono sugli orrori di cui si macchiano i jihadisti. Niente manifesti contro lo Stato islamico o Al Quaeda, niente mobilitazioni, niente dichiarazioni. Niente di niente. E si capisce. È pericoloso mettersi contro l'estremismo islamico e gli antifascisti-a-fascismo-finito possiedono, in genere, un ben sviluppato senso delle convenienze. Dopo tanta retorica contro il totalitarismo fascista nell'epoca in cui non c'erano serie minacce fasciste, ora che sta dilagando un nuovo, sanguinario totalitarismo, essi fischiettano, guardano da un'altra parte. È difficile dismettere l'idea che se fosse ancora vivo uno di quei quattro gatti, gli antifascisti veri, non guarderebbe questi signori con approvazione."


E intanto Persepolis diventa Necropolis (questo lo dico io).
[Modificato da Alessandro.1987 25/10/2014 15:12]
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25/10/2014 15:26
 
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Re:
Alessandro.1987, 25/10/2014 15:10:

idina, mi hai battuto sul tempo. volevo aprire un topic anch'io su questo crimine.
non posso fare altro che porre una domanda: per quale motivo si organizzano girotondi, manifestazioni, sfilate di protesta e soprattutto si invita a boicottare Israele per chiudere i rubinetti di denaro che affluiscono in quel Paese (che, intendiamoci, non è sempre esente da colpe) ma non si fa nulla quando a commettere violazioni dei diritti umani sono l'ISIS, Assad, Boko Haram e Putin? Non c'è nessun partito o associazione che organizzi una manifestazione per accendere i riflettori sugli immensi crimini contro l'umanità - e per umanità intendo anche i poveri arabi, prime vittime del terrorismo islamico - perpetrati dai soggetti nominati. La risposta l'ho avuta da Angelo Panebianco su Sette della settimana scorsa e il parallelismo che ha fatto mi ha lasciato senza parole. Ecco il testo.

Il nuovo tradimento dei chierici

Ancora una volta il mondo sceglie di ignorare il male...

"Dopo la caduta del fascismo, in età repubblicana, una gran parte degli intellettuali italiani ha fatto continua professione di antifascismo. La "spiaggia" antifascista è sempre stata molto più affollata (per tutto l'anno, e per oltre sessant'anni) delle spiagge romagnole a Ferragosto. C'era però qualcosa che non funzionava in tutto questo antifascismo parolaio. Il sospetto nasceva dal fatto che, secondo tutte le testimonianze, durante il fascismo il grosso degli intellettuali stava in silenzio, appartato, oppure era allineato, succube del regime, entusiasticamente schierato con il duce. Si consideri, ma è solo un esempio, quella magnifica testimonianza che è L'elogio della galera di Ernesto Rossi, le lettere che Rossi inviò alla moglie e alla madre nella sua ventennale reclusione. Si potrà facilmente constatare quanto forte fosse il senso d'isolamento di quei "quattro gatti" che osarono sfidare il fascismo trionfante.

ANTIFASCISTI A BABBO MORTO. Dunque, quattro gatti antifascisti all'epoca del fascismo e, per contro, legioni di antifascisti a babbo morto, a fascismo finito. Non è strano? I sospetti trovano oggi una conferma. Una parte almeno (speriamo che alla fine non risulti troppo grande) dei suddetti intellettuali antifascisti-a-fascismo-finito, si sta preparando per un nuovo "tradimento dei chierici". Guardate quante dichiarazioni sono state fatte e quanti manifesti sono circolati e circolano, in Italia e in Europa, con richieste di boicottaggio di Israele, quante firme, illustri e non illustri, di accademici, artisti eccetera, si sono prestate e si prestano con entusiasmo a fiancheggiare il rinato antisemitismo europeo. Costoro fingono di non sapere che nelle manifestazioni di piazza anti-israeliane tenutesi in Europa in occasione della recente guerra, si gridava "a morte gli ebrei". Fingono di non sapere che la forza propulsiva del nuovo antisemitismo europeo è l'estremismo islamico. E mentre chiedono il boicottaggio della più solida democrazia del Medio Oriente tacciono sugli orrori di cui si macchiano i jihadisti. Niente manifesti contro lo Stato islamico o Al Quaeda, niente mobilitazioni, niente dichiarazioni. Niente di niente. E si capisce. È pericoloso mettersi contro l'estremismo islamico e gli antifascisti-a-fascismo-finito possiedono, in genere, un ben sviluppato senso delle convenienze. Dopo tanta retorica contro il totalitarismo fascista nell'epoca in cui non c'erano serie minacce fasciste, ora che sta dilagando un nuovo, sanguinario totalitarismo, essi fischiettano, guardano da un'altra parte. È difficile dismettere l'idea che se fosse ancora vivo uno di quei quattro gatti, gli antifascisti veri, non guarderebbe questi signori con approvazione."


E intanto Persepolis diventa Necropolis (questo lo dico io).




Ti rispondo, inizio io, con la speranza che le risposte alla (nostra) tua domanda giungano numerose.
Perché non si organizzano manifestazioni contro l'Isis, e roba varia? secondo me, perché quegli stessi jhiadisti, isis e Boko Haran usano armi che noi occidentali gli vendiamo. Putin? ma se fino a poco tempo fa, andava a fare il rattoso con Berlusconi(forse ho detto una cavolata, ma secondo me, sono sempre stati fatti della stessa pasta seppur professano idee diverse).
Si parla di boicottare Israele, magari anche non a torto, perché se da una parte ci sono i terroristi Islamici che si fanno saltare in aria negli autobus, dall'altra non è che le bombe di Israele accarezzino i civili palestinesi, che, giustamente rivendicano un proprio stato.
Ma, secodno me, il problema è all'origine. E' sempre colpa dell'occidente, dell'America e delle sue sacrosante colonizzazioni fatte da secoli e secoli. E quello stesso occidente che vende le armi a quelli che hai citato tu all'inizio, di certo non può organizzare girotondi contro di loro. L'occidente preferisce mandare, ipocritamente bombe, e soldatini a fare la guerra.

In ogni caso, c'è un testo che ci fecero studiare all'università che trattava dell'atteggiamento degli intellettuali durante il regime, si chiama "Le mani nella pasta e gli occhi al cielo". Titolo che secondo me, rende l'idea di quello che hai detto tu. [SM=x43813]
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25/10/2014 15:45
 
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idina credo che tu abbia ragione quando dici che il conflitto di interessi permanente in cui si trova chi dovrebbe vigilare o comunque tenere alta l'attenzione della comunità internazionale sui fatti del medioriente (e non solo) leghi le mani a questi stessi potenti quando si deve fare qualcosa.
Però a meravigliarmi non é tanto il silenzio del governo italiano, francese o americano, perchè - come hai anticipato giustamente - nessuno ha le mani pulite (hai citato putin, non dimentichiamo l'accoglienza riservata allo stupratore di bambine libico solo 3 anni fa).
A meravigliarmi è che a rimanere zitti siano quelli che organizzano le proteste contro israele. Perché non credo sia un'assurdità ricordare che la storia ci insegna che la pace, alla fine, conviene solo ai normali cittadini israeliani e palestinesi, non ai governi ed ai gruppi estremisti di entrambe le parti (che si legittimano gli uni gli altri e che in tempi di pace non avrebbero ragione di esistere).
Per questo motivo mi chiedo: perché chi si dice per la pace brucia la bandiera israeliana e tace su tutto il resto? La coerenza non la chiedo ai governi, ma alle associazioni che si lasciano andare tramite i loro rappresentanti a dichiarazioni a senso unico. Cioé, tornando al topic che hai aperto, perché nessuno (SEL per dire un partito, e tutte le associazioni umanitarie italiane conosciute) si mobilita o si è mobilitata per organizzare manifestazioni a favore dei tre ragazzi israeliani uccisi da Hamas? Perché nessuno si mobilita per le ragazze sequestrate da Boko Haram? e per le vittime dell'Isis (non ci sono solo occidentali, ma anche tanti abitanti locali che, come qui al Sud in alcune zone, tacciono perché l'alternativa è morire)?
Se si dice che non esistono morti di serie a e morti di serie b, perché questa discriminazione la fanno proprio quelli che si battono il petto contro Israele? "Nessuno tocchi Caino" che fine ha fatto? e i tanti benpensanti di ambo le ideologie politiche?
Ho grande rispetto per l'Islam, per alcuni suoi esponenti ed ho studiato come tanti l'esame di Diritti Confessionali per capirne di più. Credo che questo doppiopesismo che si respira in Emergency e associazioni simili sia espressione di una visione cieca. e ad andarci di mezzo non siamo nè noi né i membri di queste associazioni (la cui opera è comunque meritevole su altri fronti, quando lascia a casa la politica), ma Reyhaneh, le vittime dell'ISIS, di Boko Haram etc...e non sono brutti israeliani col naso adunco e i lingotti d'oro alla Gringott, sono persone come noi.
[Modificato da Alessandro.1987 25/10/2014 15:55]
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27/10/2014 13:27
 
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Una notizia tristissima.
Il resto della discussione è molto ampio, per esser affrontato facilmente qui.
E' certo che esistono gli intellettuali di convenienza, così come in tanti professano valori solo di facciata, ed in realtà sono semplicemente "schierati" da una parte, e fanno una fatica immane a riconoscer gli stessi valori quand'essi imporrebbero di schierarsi dall'altra parte del campo.
Per un sionista ogni strage di palestinesi sarà sempre una forma di "legittima difesa" dai barbari islamici, e - viceversa - per un sostenitore dei palestinesi ogni massacro in terra israeliana sarà sempre una conseguenza di odi e violenze che gli israeliani in primis hanno prodotto.

E' difficile, per tutti, rendersi conto che il giudizio su un fatto non può esser filtrato dalle pregresse e - spesso - aprioristiche convinzioni con cui lo si vuole a tutti i costi esaminare.

Una strage di persone civili, casualmente colpite, è una strage di innocenti, e rende un mostro chi e compie, a prescindere dalle ragioni politiche e storico-geografiche che hanno condotto a quell'effetto.
Rispondere a un attentato terroristico bombardando un mercato, accettando che sotto le bombe finiscano, oltre che i presunti terroristi, anche tutte le persone inermi che per pura occasione si trovavan al posto sbagliato, è un atto terroristico del pari.

Finché non si entra in questa logica, troverai sempre l'intellettuale che fa l'antifascista a fascismo morto. Ciò vale sia per i detrattori di Israele che - ed in alcuni casi a maggior ragione - per i suoi sostenitori.
[Modificato da Paperino! 27/10/2014 13:27]
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La lettera di Reyhaeneh Jabbari alla mamma, prima di essere giustiziata.


"Mia dolce madre, l'unica che mi è più cara della vita, non voglio marcire sottoterra. Non voglio che i miei occhi o il mio giovane cuore divengano polvere. Accuserò gli ispettori, il giudice e e i giudici della Corte Suprema di fronte al tribunale di Dio". con queste parole Reyhaneh Jabbari, la ragazza di 27 anni impiccata in Iran per aver ucciso l’uomo che aveva tentato di stuprarla, ha salutato la madre: "Non voglio che tu ti vesta di nero per me. Fai di tutto per dimenticare i miei giorni difficili. Dammi al vento perché mi porti via". Cinque anni nel braccio della morte sono finiti con la forca. Scrive così Reyhaneh. "Il mondo mi ha concesso di vivere per 19 anni. Quella orribile notte io avrei dovuto essere uccisa. Il mio corpo sarebbe stato gettato in qualche angolo della città e dopo qualche giorno la polizia ti avrebbe portato all'obitorio per identificare il mio corpo e là avresti saputo che ero anche stata stuprata. L'assassinio non sarebbe mai stato trovato, dato che noi non siamo ricchi e potenti come lui".
"Con qual maledetto colpo la storia è cambiata. Il mio corpo non è stato gettato da qualche parte ma nella tomba della prigione di Evin. e della sua sezione di isolamento. Ma arrenditi al destino e non lamentarti. Tu sai bene che la morte non è la fine della vita. Tu mi hai insegnato che si arriva in questo mondo per fare esperienza e imparare la lezione che a ognuno che nasce viene messa una responsabilità sulle spalle. Ho imparato che a volte bisogna lottare. Tu ci hai insegnato, quando andavamo a scuola, che si deve essere una signora di fronte alle discussioni e alle lamentele. La tua esperienza era sbagliata. Essere presentabile in tribunale mi ha fatto apparire come un'assassina a sangue freddo. Non ho versato lacrime. Non ho implorato. Non mi sono disperata perché avevo fiducia nella legge. Ma sono stata accusata di rimanere indifferente di fronte a un crimine. Il primo giorno in cui alla stazione di polizia una vecchia agente zitella mi ha schiaffeggiato per le mie unghie, ho capito che la bellezza non viene ricercata in questa epoca. La bellezza dell'aspetto, dei pensieri e dei desideri, una bella scrittura, la bellezza degli occhi e della visione e persino la bellezza di una voce dolce. Prega perché venga disposto che, non appena sarò stata impiccata, il mio cuore, i miei reni, i miei occhi, le mie ossa e qualunque altra cosa che possa essere trapiantata venga presa dal mio corpo e data a qualcuno che ne ha bisogno, come un dono. Non voglio che il destinatario conosca il mio nome., compratemi un mazzo di fiori oppure pregate per me."

Questa ragazza coraggiosa ha deciso che tutti i suoi organi debbano essere donati.

Intanto in Iran, si continuano a calpestare i diritti delle donne. Molte sono state nell'ultima settimana sfreggiate con l'acido perché non indossavano il velo coprendosi completamente i capelli. Il governo iraniano ha sostenuto che le pene verranno inasprite ancor di più verso coloro che si macchiano di siffatto reato, che, violerebbe le regole dell'Islam (il reato, per chi non avesse capito non è il privare la donna della sua bellezza sfreggiandola con l'acido, bensì è di non indossare correttamente l'abbigliamento imposto)

Clicca qui per maggiori info: le donne che si ribellano all'acido.
[Modificato da idina 27/10/2014 13:54]
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27/10/2014 14:59
 
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Sinceramente scivolare nel solito discorso delle tifoserie Israele/Palestina non mi sembra il caso e non capisco cosa c'entri. Le battaglie per la tutela delle donne sono state sempre secondarie, rispetto ad altre battaglie per la cosìdetta "società civile". Il mio post è più in risposta ad Alessandro, e dico: secondo te, lo Stato italiano, malgrado la sua legislazione attuale nel 2014, si professa Laico ed Occidentale, può mai far levare la sua voce quando si verificano questi eventi? Visto che in casa sua (ovviamente con le dovute distinzioni) non riesce ancora ad essere totalmente staccato dalla morale, e non riesce a garantire alle donne italiane le condizioni ideali per garantire tutti i suoi diritti in ambito lavorativo.
Le donne, in tutto il mondo, le hanno sempre fatte quasi da sole le loro battaglie per l'emancipazione, ahimè.







Con il laccio che doveva unire i loro cuori hanno strangolato la loro pace.
(G. C. Lichtenberg)
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27/10/2014 16:26
 
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Re:
ciao suprema moltheni [SM=x43813] ,
forse nel mio post precedente mi sono fatto prendere la mano ed alla fine sono stato anche poco chiaro. Cerco di rimediare. Personalmente ho simpatia per entrambi i popoli, sia quello ebraico, sia quello musulmano (quindi non limito il discorso a quello palestinese); ne ho meno per chi li governa, soprattutto per i fondamentalisti di ambo le parti che, seppur con metodi diversi, commettono ripetutamente crimini contro l'umanità ogni volta azzerando i progressi del processo di pace. Questo perché la pace duratura decreterebbe la loro fine.
Ma non volevo assolutamente creare un clima da stadio.
La mia domanda è semplice: per quale motivo le associazioni in difesa dei più deboli si attivano solo quando a commettere violazioni dei diritti fondamentali della persona è israele mentre non c'è nessuna manifestazione contro boko haram (a proposito: avete sentito che oggi hanno rapito trenta ragazzini tra 11 e 13 anni?), contro l'Isis, contro la Cina che perseguita i Buddhisti o contro le esecuzioni che avvengono in Iran come nel caso di Reyhaneh?
Così, leggendo il topic, di idina mi è venuto in mente l'articolo di Panebianco pubblicato sul Sette della settimana scorsa.
In pratica mi chiedo perché le associazioni come emergency e nessuno tocca caino non si facciano sentire mai ultimamente; il dubbio che ho è che la loro politicizzazione abbia reso alcune vittime di serie a e altre di serie b. con la conseguenza che si fa finta di non vedere i crimini commessi dall'Isis o da Assad o dai Pasdaran iraniani non solo quando riguardano gli occidentali e i cristiani ma anche il popolo arabo [SM=x43800] .

Relativamente allo Stato Italiano credo che, prescindendo da ogni discorso sulla classe politica che ci governa e rappresenta, come dice idina, non abbiamo credibilità né siamo in condizione di dare lezioni a nessuno, anche perché abbiamo interessi comuni con questi Stati e abbiamo le mani legate. Insomma, dal nostro Stato non mi aspetto nulla. Dai rappresentanti politici un po' più di uniformità di giudizio forse sì.
Fammi sapere cosa ne pensi [SM=x43805] .


Suprema.Moltheni, 27/10/2014 14:59:

Sinceramente scivolare nel solito discorso delle tifoserie Israele/Palestina non mi sembra il caso e non capisco cosa c'entri. Le battaglie per la tutela delle donne sono state sempre secondarie, rispetto ad altre battaglie per la cosìdetta "società civile". Il mio post è più in risposta ad Alessandro, e dico: secondo te, lo Stato italiano, malgrado la sua legislazione attuale nel 2014, si professa Laico ed Occidentale, può mai far levare la sua voce quando si verificano questi eventi? Visto che in casa sua (ovviamente con le dovute distinzioni) non riesce ancora ad essere totalmente staccato dalla morale, e non riesce a garantire alle donne italiane le condizioni ideali per garantire tutti i suoi diritti in ambito lavorativo.
Le donne, in tutto il mondo, le hanno sempre fatte quasi da sole le loro battaglie per l'emancipazione, ahimè.



[Modificato da Alessandro.1987 27/10/2014 16:37]
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Re: Re:
Alessandro.1987, 27/10/2014 16:26:

ciao suprema moltheni [SM=x43813] ,
forse nel mio post precedente mi sono fatto prendere la mano ed alla fine sono stato anche poco chiaro. Cerco di rimediare. Personalmente ho simpatia per entrambi i popoli, sia quello ebraico, sia quello musulmano (quindi non limito il discorso a quello palestinese); ne ho meno per chi li governa, soprattutto per i fondamentalisti di ambo le parti che, seppur con metodi diversi, commettono ripetutamente crimini contro l'umanità ogni volta azzerando i progressi del processo di pace. Questo perché la pace duratura decreterebbe la loro fine.
Ma non volevo assolutamente creare un clima da stadio.
La mia domanda è semplice: per quale motivo le associazioni in difesa dei più deboli si attivano solo quando a commettere violazioni dei diritti fondamentali della persona è israele mentre non c'è nessuna manifestazione contro boko haram (a proposito: avete sentito che oggi hanno rapito trenta ragazzini tra 11 e 13 anni?), contro l'Isis, contro la Cina che perseguita i Buddhisti o contro le esecuzioni che avvengono in Iran come nel caso di Reyhaneh?
Così, leggendo il topic, di idina mi è venuto in mente l'articolo di Panebianco pubblicato sul Sette della settimana scorsa.
In pratica mi chiedo perché le associazioni come emergency e nessuno tocca caino non si facciano sentire mai ultimamente; il dubbio che ho è che la loro politicizzazione abbia reso alcune vittime di serie a e altre di serie b. con la conseguenza che si fa finta di non vedere i crimini commessi dall'Isis o da Assad o dai Pasdaran iraniani non solo quando riguardano gli occidentali e i cristiani ma anche il popolo arabo [SM=x43800] .
Fammi sapere cosa ne pensi [SM=x43805] .







Credo che Emergency condanni apertamente i crimini e le repressioni iraniane, così come in passato condannava quelle che avvenivano in Kosovo (ad opera di Milosevic) o nell'Iraq di Saddam.

Eccetto l'Iran, il vero problema è che citi forze ribelli, paramilitari, in qualche modo trasversali come Isis, Boko Haram ed altri gruppi terroristici che non hanno una Istituzione che possa porsi a interlocutore di azioni e pressioni politiche.

Gli interlocutori, da un punto di vista internazionale, sono le grandi Superpotenze: a loro è demandato di risolvere quelle crisi e quelle problematiche in cui proliferano fondamentalismi e fanatismi di vario genere.
Ci si rivolge agli Usa, alla Russia, ai Paesi Arabi (intesi come Emirati, Egitto etc etc...), ad Israele, affinché operino e collaborino in direzione di una pacificazione.
Quando il comportamento di qualcuno di questi Paesi si discosta da quello che sarebbe auspicabile per ottenere un processo di pace, è ovvio che organismi e associazioni come Emergency facciano sentire la propria voce.
E' meno sensato pensare di fare manifestazioni per sensibilizzare i miliziani di Boko Haram, o per esercitare delle pressioni affinché l'opinione pubblica li spinga a più miti consigli, se sai che non esiste una opinione pubblica che li ha eletti.
Non puoi manifestare contro l'Isis, al massimo puoi contrattare con loro o bombardarli, e in entrambi i casi non è una cosa che può fare Emergency...analogamente, non esiste uno Stato Palestinese...e finché non esisterà, non c'è manifestazione di un'associazione con cui possa pensare di esercitare un influsso su Hamas, essendo Hamas non un'organizzazione unitaria, assolutamente omogenea, come pure si cerca di far passare, ma un insieme di gruppi, eterogenei e spesso poco collegati/organizzati tra loro, privi di una reale organizzazione e ciascuno privo di una sua reale rappresentatività.

Le armi che puoi avere "contro" Israele, non sono quelle che puoi avere contro Hamas..
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27/10/2014 16:45
 
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Re: Re: Re:
Paperino!, 27/10/2014 16:41:



Credo che Emergency condanni apertamente i crimini e le repressioni iraniane, così come in passato condannava quelle che avvenivano in Kosovo (ad opera di Milosevic) o nell'Iraq di Saddam.

Eccetto l'Iran, il vero problema è che citi forze ribelli, paramilitari, in qualche modo trasversali come Isis, Boko Haram ed altri gruppi terroristici che non hanno una Istituzione che possa porsi a interlocutore di azioni e pressioni politiche.

Gli interlocutori, da un punto di vista internazionale, sono le grandi Superpotenze: a loro è demandato di risolvere quelle crisi e quelle problematiche in cui proliferano fondamentalismi e fanatismi di vario genere.
Ci si rivolge agli Usa, alla Russia, ai Paesi Arabi (intesi come Emirati, Egitto etc etc...), ad Israele, affinché operino e collaborino in direzione di una pacificazione.
Quando il comportamento di qualcuno di questi Paesi si discosta da quello che sarebbe auspicabile per ottenere un processo di pace, è ovvio che organismi e associazioni come Emergency facciano sentire la propria voce.
E' meno sensato pensare di fare manifestazioni per sensibilizzare i miliziani di Boko Haram, o per esercitare delle pressioni affinché l'opinione pubblica li spinga a più miti consigli, se sai che non esiste una opinione pubblica che li ha eletti.
Non puoi manifestare contro l'Isis, al massimo puoi contrattare con loro o bombardarli, e in entrambi i casi non è una cosa che può fare Emergency...analogamente, non esiste uno Stato Palestinese...e finché non esisterà, non c'è manifestazione di un'associazione con cui possa pensare di esercitare un influsso su Hamas, essendo Hamas non un'organizzazione unitaria, assolutamente omogenea, come pure si cerca di far passare, ma un insieme di gruppi, eterogenei e spesso poco collegati/organizzati tra loro, privi di una reale organizzazione e ciascuno privo di una sua reale rappresentatività.

Le armi che puoi avere "contro" Israele, non sono quelle che puoi avere contro Hamas..




Quoto tutto, hai sintetizzato perfettamente ciò che volevo rispondere all'ultimo post di Alessandro. [SM=x43799]







Con il laccio che doveva unire i loro cuori hanno strangolato la loro pace.
(G. C. Lichtenberg)
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Probabilmente, la questione è stata mal posta. Certo, tutte le associazioni (emergency ecc ecc) si discostano da quegli atti orrendi.
Ma, ed ecco che torno a quello che avevo già detto, bisognerebbe prendersela con i governi occidentali, che in maniera ipocrita condannano il terrorismo, ma poi guarda un pò, le armi ai terroristi chi le vende? l'occidente!!!! Mi sembra quella stessa ipocrisia di Obama, premio nobel per la pace che non mi sembra abbia chiuso Guantanamo.
O dello stesso atteggimento di Berlusconi che accolse a braccia aperte Gheddafi, con spettacoli in cui si esibivano cavalli puri berberi, per a voltargli le spalle quando lo stavano uccidendo. (non che voglia difendere gheddafi, descrivo solo i fatti).
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27/10/2014 18:42
 
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Paperino hai ragione quando parli della difficoltà di farsi sentire se non c'è un interlocutore ma un criminale dall'altra parte (come nel caso di Boko Haram e dell'Isis) ma questo discorso, portato alle estreme conseguenze, è insidioso perché se nessun intellettuale o membro di rilievo di una ONG di quelli che contano scrive quattro righe sui terroristi e ci si limita ad aspettare che passi la nottata, il risultato sarà che sui loro crimini calerà il silenzio tombale e ci troveremo un domani a dover far fronte a nemici di cui non sappiamo quasi nulla.
é successo già in passato: prima dell'11 settembre, quando i talebani uccidevano Massud, distruggevano i Buddha di Kabul e facevano esecuzioni sommarie di chi trasgrediva la shari'a (o meglio la loro idea di shari'a); quasi nessuno ne parlava, soprattutto in quell'occidente che poi si è inorridito quando ha letto "mille splendidi soli" di Khaled Hosseini (dove in realtà non c'è scritto nulla che non si sapesse già prima del 2001). D'altra parte pensiamo a cosa è accaduto negli anni '50/'70 qui da noi nel Sud Italia con la piaga della mafia: è ovvio che chi manifesta e manifestava in quegli anni non pretendeva di sensibilizzare gli affiliati di cosa nostra, ma di tenere accesi i riflettori su quello che stava accadendo in quelle zone, per evitare che passassero sotto silenzio e spingere chi di dovere ad intervenire.
Per il resto sarò ripetitivo ma non ho sentito ancora nessuna associazione di quelle citate che abbia indetto una manifestazione contro l'Iran per l'esecuzione di Reyhaneh e per protestare contro quello che sta per succedere ad altre persone in condizioni analoghe alle sue. né ricordo manifestazioni, a parte una con meno di cento persone a Roma, a favore dei buddhisti e dei cristiani perseguitati in Cina.
per il resto sono d'accordo con idina sulle responsabilità dell'occidente. De André scriveva: "prima pagina venti notizie ventuno ingiustizie e lo Stato che fa si costerna, s'indigna, s'impegna poi getta la spugna con gran dignità".

[Modificato da Alessandro.1987 27/10/2014 18:53]
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27/10/2014 21:49
 
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Ammazza e che trip psichedelico. Roba forte. Devo dire che io resto sempre affascinato dal relativismo morale rappresentato qui magistralmente(detto senza nessuna ironia) dagli argomenti di Paperino. Si tratta della logica che porterà un giorno non tanto lontano l'europa a diventare un Califfato, allora si assisterà ad orde di nostalgici dell' ombrello protettivo offerto dall'imperialismo americano ed all'interno delle case dopo il coprifuoco imposto dalla
polizia morale si penserà con nostalgia ai bei giorni in cui l'esercito israeliano teneva lontani i nazifascisti e loro lo criticavano anche.

"Potevano scegliere tra il disonore e la guerra. Hanno scelto il disonore ed avranno la guerra".
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27/10/2014 23:26
 
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Gesù, passa un po' anche a noi.. [SM=x43822]

Non ti è piaciuta la mia idea per cui per un processo di pace occorre prima avere degli interlocutori, ed aiutare i processi che ne formino?

Il principio per cui la formazione di un governo Palestinese, cui dare una mano nel processo (non facile) di sviluppo di autorità e controllo del suo stesso territorio, sarebbe auspicabile e anzi doveroso?

O forse, realizzato dal nulla uno Stato in terra altrui, come è stato fatto per Israele, i grandi del mondo hanno finalmente deciso che l'esperimento è fallito e non possono più giocare a far Dio coi confini e le terre (e il culo [SM=x43820] ) degli altri? [SM=g2725362]

Ma poi, in tutto ciò, il grande imperialismo democratico americano, nella sua infinita misericordia, non poteva realizzare Israele nel Minnesota o nel Texas? Perché andare a piazzarlo all'interno del Medio Oriente ed aprire una polveriera?

Mi fa piacere che dire che una parte non può aver ragione a prescindere dagli atti che compie possa esser tacciato di relativismo morale: mi ero scordato che l'incapacità di esser imparziali e di giudicare i fatti senza schieramenti da stadio e posizioni aprioristiche fosse un valore di cui andar fieri.

Passa un po' pure a noi và, che il trip si condivide in compagnia [SM=g2725404]
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28/10/2014 20:11
 
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Re:
Paperino!, 27/10/2014 23:26:

Gesù, passa un po' anche a noi.. [SM=x43822]

Non ti è piaciuta la mia idea per cui per un processo di pace occorre prima avere degli interlocutori, ed aiutare i processi che ne formino?

Il principio per cui la formazione di un governo Palestinese, cui dare una mano nel processo (non facile) di sviluppo di autorità e controllo del suo stesso territorio, sarebbe auspicabile e anzi doveroso?

O forse, realizzato dal nulla uno Stato in terra altrui, come è stato fatto per Israele, i grandi del mondo hanno finalmente deciso che l'esperimento è fallito e non possono più giocare a far Dio coi confini e le terre (e il culo [SM=x43820] ) degli altri? [SM=g2725362]

Ma poi, in tutto ciò, il grande imperialismo democratico americano, nella sua infinita misericordia, non poteva realizzare Israele nel Minnesota o nel Texas? Perché andare a piazzarlo all'interno del Medio Oriente ed aprire una polveriera?

Mi fa piacere che dire che una parte non può aver ragione a prescindere dagli atti che compie possa esser tacciato di relativismo morale: mi ero scordato che l'incapacità di esser imparziali e di giudicare i fatti senza schieramenti da stadio e posizioni aprioristiche fosse un valore di cui andar fieri.

Passa un po' pure a noi và, che il trip si condivide in compagnia [SM=g2725404]






Certo. Senti come lo spiegava uno dei leader palestinesi, Zuhayr Muhsin, in un'intervista del 1977:

" Il popolo palestinese non esiste. La creazione di uno Stato palestinese è solamente un mezzo per continuare la nostra lotta per l'unità araba contro lo Stato d'Israele. In realtà oggi non c'è differenza tra giordani, palestinesi, siriani e libanesi. Oggi parliamo dell'esistenza di un popolo palestinese per ragioni politiche e strategiche poiché gli interessi nazionali arabi richiedono che venga assunta l'esistenza di un distinto "popolo palestinese" da opporre al sionismo. Per ragioni strategiche la Giordania, che è uno Stato sovrano con confini ben definiti, non può vantare diritti su Haifa e Jaffa mentre io, come palestinese, posso senz'altro vantare diritti su Haifa, Jaffa, Beersheva e Gerusalemme. Comunque nel momento in cui i nostri diritti saranno riconosciuti non attenderemo nemmeno un minuto per unire la Palestina alla Giordania".


Se vi sforzate di studiare qualcosa forse evitereste di fare domande inutili. Ma voi siete imparziali, quindi non avete bisogno di studiare la questione. Casualmente la vostra però è un'imparzialità che vi conduce sempre allo stesso risultato. Un controsenso.
Resta che mi dovranno sempre spiegare come si può essere imparziali davanti al nazifascismo.


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28/10/2014 20:38
 
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vedo che le opinioni sono, com'è giusto che sia tra universitari e giovani in generale, le più varie.

PS visto che si è parlato anche di questo, per chi non lo sapesse riporto quello che ha detto la tv nazionale iraniana: non si sa bene in base a quale disposizione normativa, é stato vietato il trapianto dei suoi organi. l'Iran ha ucciso una seconda volta Reyhaneh Jabbari, nel silenzio di tutti.

Paperino ho risposto al tuo post, spero ora sia chiaro che non faccio il tifo per nessuno: sono per due popoli in due Stati e perché entrambi vivano così come vivevano prima, in pace. Israele senza sconfinare né costruire colonie o colpire la popolazione, la Palestina abbandonando la logica terroristica delle faide e del punire uno per educarne cento di nazifascista memoria.
[Modificato da Alessandro.1987 28/10/2014 20:38]
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Re: Re:
trixam, 28/10/2014 20:11:






Certo. Senti come lo spiegava uno dei leader palestinesi, Zuhayr Muhsin, in un'intervista del 1977...








Questa è quella che io chiamo argomentazione logica.


Facciamo un sillogismo, che ne rappresenti appieno il valore argomentativo.

Sterminare un popolo è genocidio.
Un sionista afferma che bisogna sterminare il popolo palestinese.
I sionisti sono genocidi.


P.s. La pace si costruisce, e non lo si fa da un giorno all'altro e nemmeno da un anno all'altro.
Ad ogni bombardamento e ad ogni violenza, le prospettive di pace si allontanano, per la semplice considerazione che chi nasce sotto le bombe altro non vuole che ammazzare il suo nemico, chiunque sia e qualsiasi siano le filosofie da tastiera dei più.
Io auspico che si possa lavorare a processi di pace che non consistano nel genocidio di uno dei due popoli, perché se la soluzione dev'essere militare, non c'è altra via che il genocidio.

Ridare dignità a un popolo cui è stata tolta, restituendogli delle terre e soprattutto uno STATO, così come fu fatto per gli ebrei, può essere un passettino nella direzione giusta.

Poi, mi scuserai, ma io all'assolutismo morale non ho mai creduto, ogni volta che qualcuno l'ha citato, qualche milione di persone ne è stata spazzata via: mi perdonerai se rabbrividisco.


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30/10/2014 11:09
 
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le organizzazioni umanitarie di cui parlvamo, insieme a Sel e Rifondazione Comunista hanno organizzato una manifestazione di protesta contro l'Iran e l'ISIS per sostenere le ragioni del popolo curdo ed iraniano. Questo non ridarà la vita a a Reyhaneh né alle vittime, ma almeno qualcosa si sta muovendo, speriamo per il meglio [SM=x43813] !
[Modificato da Alessandro.1987 30/10/2014 11:10]
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30/10/2014 20:07
 
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Re: Re: Re:
Paperino!, 29/10/2014 19:51:




Questa è quella che io chiamo argomentazione logica.


Facciamo un sillogismo, che ne rappresenti appieno il valore argomentativo.

Sterminare un popolo è genocidio.
Un sionista afferma che bisogna sterminare il popolo palestinese.
I sionisti sono genocidi.


P.s. La pace si costruisce, e non lo si fa da un giorno all'altro e nemmeno da un anno all'altro.
Ad ogni bombardamento e ad ogni violenza, le prospettive di pace si allontanano, per la semplice considerazione che chi nasce sotto le bombe altro non vuole che ammazzare il suo nemico, chiunque sia e qualsiasi siano le filosofie da tastiera dei più.
Io auspico che si possa lavorare a processi di pace che non consistano nel genocidio di uno dei due popoli, perché se la soluzione dev'essere militare, non c'è altra via che il genocidio.

Ridare dignità a un popolo cui è stata tolta, restituendogli delle terre e soprattutto uno STATO, così come fu fatto per gli ebrei, può essere un passettino nella direzione giusta.

Poi, mi scuserai, ma io all'assolutismo morale non ho mai creduto, ogni volta che qualcuno l'ha citato, qualche milione di persone ne è stata spazzata via: mi perdonerai se rabbrividisco.






Vedi che come vi portano al punto eludete le questioni e ve ne uscite con i messaggi da Miss universo. Vabbé, io non voglio convincere nessuno.
Purtroppo l'esperienza degli anni trenta insegna che l'uomo massa è sempre attratto dal nazifascismo.
Siete talmente abituati alla menzogna che non potete accettare che non sia così.

Parli di genocidio ignorando che nell'ultima campagna il 57% delle vittime erano miliziani di Hamas, 57% nonostante si nascondessero da grandi vigliacchi quali sono in mezzo ai civili. Hamas è stata dissanguata nell'ultima campagna e per questo ora rispettano la tregua che è solo momentanea perché quelli si stanno riorganizzando
usando i soldi degli aiuti internazionali -ne hanno spesi 1,3 miliardi di dollari negli ultimi 5 anni con i quali avrebbero potuto costruire 20 scuole e 3 ospedali- per comprare armi e costruire tunnel.
Naturalmente non ci crederai perché in Italia ti fanno vedere solo i bambini insanguinati e le madri che urlano, in paesi antisraeliani ma più seri come la Finlandia la tv pubblica ha documentato i lanci di missili di hamas dall'ospedale di gaza.

www.algemeiner.com/2014/08/01/finnish-tv-reporter-at-gazas-al-shifa-hospital-its-true-that-rockets-are-launched-here-from-the-gazan-side-into-israe...

Ma mi rendo conto che è tutto inutile.
Negate fatti storici elementari tipo che per 3 volte Israele ha offerto ai transgiordani la possibilità di fondare uno stato(1948,1993, 2000 a Camp David) e loro per 3 volte hanno rifiutato perché quelli di avere uno stato se ne fottono e ti ho postato quelle parole per farti capire il perché.

Io vorrei solo che smettete di essere ipocriti e diceste: "Cari ebrei. Mi state sul cazzo e non solo voglio che ve ne andiate da lì ma che ve ne andiate proprio affanculo".
La verità vi renderà liberi.

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31/10/2014 08:07
 
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Re: Re: Re: Re:
trixam, 30/10/2014 20:07:




Vedi che come vi portano al punto eludete le questioni e ve ne uscite con i messaggi da Miss universo. Vabbé, io non voglio convincere nessuno.
Purtroppo l'esperienza degli anni trenta insegna che l'uomo massa è sempre attratto dal nazifascismo.
Siete talmente abituati alla menzogna che non potete accettare che non sia così.

Parli di genocidio ignorando che nell'ultima campagna il 57% delle vittime erano miliziani di Hamas, 57% nonostante si nascondessero da grandi vigliacchi quali sono in mezzo ai civili. Hamas è stata dissanguata nell'ultima campagna e per questo ora rispettano la tregua che è solo momentanea perché quelli si stanno riorganizzando
usando i soldi degli aiuti internazionali -ne hanno spesi 1,3 miliardi di dollari negli ultimi 5 anni con i quali avrebbero potuto costruire 20 scuole e 3 ospedali- per comprare armi e costruire tunnel.
Naturalmente non ci crederai perché in Italia ti fanno vedere solo i bambini insanguinati e le madri che urlano, in paesi antisraeliani ma più seri come la Finlandia la tv pubblica ha documentato i lanci di missili di hamas dall'ospedale di gaza.

www.algemeiner.com/2014/08/01/finnish-tv-reporter-at-gazas-al-shifa-hospital-its-true-that-rockets-are-launched-here-from-the-gazan-side-into-israe...

Ma mi rendo conto che è tutto inutile.
Negate fatti storici elementari tipo che per 3 volte Israele ha offerto ai transgiordani la possibilità di fondare uno stato(1948,1993, 2000 a Camp David) e loro per 3 volte hanno rifiutato perché quelli di avere uno stato se ne fottono e ti ho postato quelle parole per farti capire il perché.

Io vorrei solo che smettete di essere ipocriti e diceste: "Cari ebrei. Mi state sul cazzo e non solo voglio che ve ne andiate da lì ma che ve ne andiate proprio affanculo".
La verità vi renderà liberi.




Sai cosa c'è? Che tu distingui i nazifascisti e gli "ebrei" per diritto di nascita, io invece penso che il nazifascismo risieda nelle azioni, questo rende un po' meno semplice lo smarcarsene con tanta scioltezza.
Ma adesso il discorso si fa lungo e nessuno dei due ha voglia.

A me non stanno sul cazzo gli ebrei, e non ho nemmeno problemi a parlare dei razzi che partono da un ospedale, ma credo che trincerato dietro il tuo schieramento aprioristico, che è esattamente speculare/fa da perfetto contr'altare alle posizioni altrettanto parziali e chiuse della stampa che citi, sia difficile capirsi.

Cerca solo di non sentirti troppo nel giusto, e coccola un po' di dubbio: ti aiuterà a non ritrovarti nazifascista senza essertene mai nemmeno accorto.
Un abbraccio

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