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Poesia "Valle Giulia"- Pier Paolo Pasolini

Ultimo Aggiornamento: 20/07/2014 11:52
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19/07/2014 11:06
 
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La poesia non è un granché ma all'epoca fu una bomba. Per la verità la posizione di Pasolini era consequenziale alla sua impostazione culturale, politica e poetica basata interamente sulla contrapposizione tra il mondo borghese frutto dello sviluppo economico corruttore ed il mondo sano, pulito, puro, innocente della brava gente, il popolo, lasciato fuori dalla rivoluzione industriale e non contaminato dal consumismo, idealmente rappresentato dalle borgate romane.

Credo che sia interessante sottolineare due cose. Il primo è che questa poesia aprì uno squarcio di luce impressionante sul sessantotto italiano abbastanza diverso da quelli di altri paesi.
Pasolini capì che quella in corso non era una rivoluzione CONTRO la borghesia come avrebbe dovuto essere in un'ottica marxista, ma era una rivoluzione DENTRO la borghesia per rovesciare i rapporti di forza ed in particolare il modello della famiglia patriarcale.
In altri paesi i movimenti di protesta pur essendo dominati dalla confusione e da visioni utopiche generate dall'ebbrezza della conquista di un'identità generazionale avevano al loro interno spinte positive ed istanze di progresso che hanno avuto effetti benefici su quei paesi.
Ad esempio in Olanda il movimento portò ad una notevole svolta politica con sviluppi positivi.

In italia invece no. I nostri sessantottini allevati alla cultura del bolscevismo volevano il potere e basta. Ed alla fine lo hanno conquistato e mantenuto fino ad oggi distinguendosi per miopia, cinismo ed un egoismo.
Basta sentirli. Hanno raso al suolo il paese e ne vanno anche fieri.

La borghesia italiana già di per sé non era un granché. Delegittimata fin dagli albori della storia nazionale dall'incapacità di trasformare il risorgimento in un movimento nazionale e popolare, ha mancato nei decenni al compito storico che la borghesia ha svolto nei paesi moderni: essere apostolo di un processo di progresso sociale e politico tramite i valori del civismo, della responsabilità, del lavoro, del mercato, della rule of law.
I sessantottini riuscirono a peggiorarla trasformandola in quello che è adesso: una classe parassitaria desiderosa di rendite e monopoli culturalmente gretta e affetta da asfissiante provincialismo.
Inoltre, l'ironia cinica della storia, i sessantottini hanno costruito e promosso uno stato paternalista che tramite il suo sistema di welfare favorisce la famiglia patriarcale con un under 30 su due che vive a casa con i genitori. Siamo tutti Ricucci.



IL secondo aspetto interessante nella posizione di Pasolini ha riflessi sull'attualità.
Pasolini fu marginalizzato dal pci perché il partito era profondamente omofobo e tradizionalista. L'omossessualità era un tabù per il pci come lo era per i cattolici.
Tuttavia esisteva anche una differenza su questioni sostanziali. Ricordiamo che Pasolini espresse idee oggi pazzesche per una mente progressista di centrosinistra, ne cito 3: si schierò per l'abolizione della scuola dell'obbligo, contro il divorzio, contro l'aborto.
Tutto questo aveva una sua logica nell'ambito di quello che dicevo sopra. Pasolini riteneva questi temi come strumenti di omologazione ai valori borghesi e di corruzione del proletariato indotto così a rinunciare alla sua innocenza e carica rivoluzionaria.
Una visione strapaesana e medievale, sulla quale influiva di certo il suo rapporto ossessivo con il cattolicesimo, che creò allora quello strano paradosso che nei giorni attuali è lampante: posizioni retrograde presentate come conquiste per opporsi all'equilibrio politico del tempo.

Se qualcuno ha dubbi mi riferisco proprio a Peppe Grillo ed al suo movimento che in nome della lotta alla KA$TA sono pronti ad abbracciare e sdoganare idiozie assurde come i vaccini che provocano l'autismo, le scie chimiche, i microchips sotto pelle messi dagli americani, i complotti del Bildelberg, Stamina, il signoraggio bancario, i chilometri zero ed altre cretinate del genere la cui lista sarebbe troppo lunga.

Un paese sventurato come l'Italia genera incapaci al governo e nightmares all'opposizione. Come direbbe Vasco: "è tutto un equilibrio sopra la follia".
[Modificato da trixam 19/07/2014 11:13]
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