| | | | Post: 94 Post: 94 | Utente Junior | | OFFLINE | |
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22/10/2013 16:44 | |
Come da titolo.
Ma è possibile diventare assistente di un prof. senza concorso e dopo appena pochi mesi dalla laurea?
Come mai in questa facoltà ci sono ragazzi giovanissimi, quasi coetanei degli stessi studenti a cui fanno l'esame (un esempio è l'assistente del prof. Bocchini, 24 anni, laureatosi a luglio od anche il figlio del prof. Caprioli)?
Non si dovrebbe fare un concorso (dottorato di ricerca) per ricoprire tale incarico? Come funziona?
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| | | | Post: 3.624 Post: 3.621 | Utente Master | | OFFLINE | |
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22/10/2013 17:24 | |
elena.2012, 22/10/2013 16:44:
Come da titolo.
Ma è possibile diventare assistente di un prof. senza concorso e dopo appena pochi mesi dalla laurea?
Come mai in questa facoltà ci sono ragazzi giovanissimi, quasi coetanei degli stessi studenti a cui fanno l'esame (un esempio è l'assistente del prof. Bocchini, 24 anni, laureatosi a luglio od anche il figlio del prof. Caprioli)?
Non si dovrebbe fare un concorso (dottorato di ricerca) per ricoprire tale incarico? Come funziona?
Per il dottorato di ricerca c'è un concorso, un numero limitato di posti, e la possibilità di vincere il posto con o senza borsa di studio annessa. Ha durata triennale all'esito della quale si discute una tesi. Questo è il percorso ufficiale. Poi credo che, a discrezione del prof, possano essere offerte forme di collaborazione con la cattedra di vario tipo, in via ufficiosa, per iniziare ad instaurare un rapporto docente-collaboratore che eventualmente preluda ad un futuro dottorato.
"There are no happy endings,
endings are the saddest part,
so just give me a happy middle
and a very happy start." |
| | | | Post: 1.372 Post: 1.372 | Utente Veteran | | OFFLINE | |
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22/10/2013 21:57 | |
L'assistente del Prof Bocchini (che si è laureato nel luglio 2012 e non a luglio scorso)che hai citato lo conosco personalmente e stendiamo un velo pietoso, non è purtroppo l'unico caso, l'anno scorso c'erano tre assistenti del prof Cesaro appena 24enni e laureatesi il luglio prima che ad ottobre già stavano a lezione, erano incapaci di di spiegare decentemente, non sapevano rispondere alle domande e all'esame ne hanno combinate di cotte e di crude. Diciamo che stranamente nel luglio 2012 si sono laureati un alta percentuale di genietti che sono stati messi subito in cattedra a fare lezioni/ esami, cosa assurda secondo me. Nulla togliere a qst persone, tanto di cappello se si sono laureate in 5 anni, ma insegnare è una cosa molto diversa e molto più impegnativa . Questo discorso già lo affrontammo se non sbaglio in un altro post! |
| | | | Post: 94 Post: 94 | Utente Junior | | OFFLINE | |
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22/10/2013 22:21 | |
rory2., 22/10/2013 21:57:
L'assistente del Prof Bocchini (che si è laureato nel luglio 2012 e non a luglio scorso)che hai citato lo conosco personalmente e stendiamo un velo pietoso, non è purtroppo l'unico caso, l'anno scorso c'erano tre assistenti del prof Cesaro appena 24enni e laureatesi il luglio prima che ad ottobre già stavano a lezione, erano incapaci di di spiegare decentemente, non sapevano rispondere alle domande e all'esame ne hanno combinate di cotte e di crude. Diciamo che stranamente nel luglio 2012 si sono laureati un alta percentuale di genietti che sono stati messi subito in cattedra a fare lezioni/ esami, cosa assurda secondo me. Nulla togliere a qst persone, tanto di cappello se si sono laureate in 5 anni, ma insegnare è una cosa molto diversa e molto più impegnativa . Questo discorso già lo affrontammo se non sbaglio in un altro post!
Completamente d'accordo con te
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| | | | Post: 15.249 Post: 13.188 | Utente Gold | | OFFLINE |
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23/10/2013 11:27 | |
elena.2012, 22/10/2013 16:44:
Come da titolo.
Ma è possibile diventare assistente di un prof. senza concorso e dopo appena pochi mesi dalla laurea?
Come mai in questa facoltà ci sono ragazzi giovanissimi, quasi coetanei degli stessi studenti a cui fanno l'esame (un esempio è l'assistente del prof. Bocchini, 24 anni, laureatosi a luglio od anche il figlio del prof. Caprioli)?
Non si dovrebbe fare un concorso (dottorato di ricerca) per ricoprire tale incarico? Come funziona?
Beh, qui la risposta è evidente.
For you I was a flame....love, is a losing game....
Quando stai per mollare, fermati un attimo a pensare al motivo per il quale hai resistito fino ad ora ... Pensa alla meta, non a quanto sia lungo il tragitto. Rimboccati le maniche e non aver paura della fatica. Guardati allo specchio e riconosci quel sognatore che ti sta di fronte. Lotta e combatti. E quando ciò che desideri sarà tuo, una mano al cuore e sentirai in ogni singolo battito l'eco di ognuno dei passi che hai compiuto. E se avrai qualche cicatrice non preoccuparti, non c'e vittoria senza una ferita di guerra, non c'è arcobaleno senza la pioggia. |
| | | | Post: 541 Post: 541 | Utente Senior | | OFFLINE | |
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25/10/2013 00:02 | |
E' semplice, basta conoscere il professore... nulla più di questo... |
| | | | Post: 140 Post: 140 | Utente Junior | | OFFLINE | |
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25/10/2013 09:47 | |
..principio di uguaglianza e meritocrazia regnano a quanto vedo.. |
| | | | Post: 36.255 Post: 26.893 | Utente Gold | Amministratore | | OFFLINE |
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27/10/2013 22:12 | |
Sicuramente esistono collaborazioni che nascono su iniziativa ed a discrezione del prof.
Ovviamente dipende dalla correttezza del prof. se questo è un bene o un male:
in alcuni casi insegnano ragazzi veramente preparati e innamorati della materia.
In altri, purtroppo, può sorgere il sospetto che il ruolo sia ricoperto unicamente in virtù della "conoscenza" esistente tra ragazzo e professore.
Qualche assistente, oggettivamente, non è all'altezza di altri, e nel corso di una carriera universitaria mi è capitato più volte di imbattermi in assistenti poco preparati o dal cognome insolitamente simile a quello del prof.
Tutto il mondo è Paese. |
| | | | Post: 2.510 Post: 2.510 | Utente Veteran | | OFFLINE | |
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28/12/2013 23:51 | |
Dal professore Prisco, che mi prega di postare
Gli assistenti (lo dice il nome) non "insegnano" (non saprebbero farlo), ma appunto "assistono": cioè guardano zitti e imparano il mestiere, sicché - quando li si chiama "professori" e io lo sento - correggo chi usa il termine. Almeno con me e finché non hanno almeno due anni di studio ulteriore dopo la laurea e stanno per fare un dottorato o un altro concorso. Va da sé che perciò non[/ "spiegano", né fanno lezione (di nuovo: non saprebbero farlo), a meno di non illustrare ai ragazzi il contenuto della loro tesi, motivo in ragione del quale - se la tesi è buona - sono da me invitati a collaborare, ma allora a loro tocca studiare certo più (e in modo diverso) di quanto avessero fatto prima. Con me, ad esempio, di recente questo è accaduto con una ragazza bravissima, cui avevo in verità chiesto di tenere una conversazione ai ragazzi già prima della laurea, con tesi di storia costituzionale cinese e da me tanto più impegnata dopo: lei però conosce bene la lingua e la scrive (almeno dice, ma deve essere vero: l'ho vista parlare cinese con un professore di lì ), ha vissuto in quel Paese, sta per ritornarci, lavora dopo una settimana dalla discussione della tesi - come praticante - in uno studio legale napoletano, che ha clienti in rapporti d'affari con Pechino e Shangai.
Ovviamente parlo per me, ma certo sarebbe imbarazzante che un ragazzino o una ragazzina facessero esami a colleghi più anziani e i ritardo, il che in alcune serie università è proprio (e giustamente) vietato. Al massimo, però non prima di almeno sei mesi dalla laurea, con me compilano materialmente i verbali di esame, sotto il mio controllo o quello della ricercatrice ufficialmente strutturata |
| | | | Post: 1.905 Post: 1.905 | Utente Veteran | | OFFLINE | |
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30/12/2013 15:56 | |
(pollastro), 28/12/2013 23:51:
Dal professore Prisco, che mi prega di postare
Gli assistenti (lo dice il nome) non "insegnano" (non saprebbero farlo), ma appunto "assistono": cioè guardano zitti e imparano il mestiere, sicché - quando li si chiama "professori" e io lo sento - correggo chi usa il termine. Almeno con me e finché non hanno almeno due anni di studio ulteriore dopo la laurea e stanno per fare un dottorato o un altro concorso. Va da sé che perciò non[/ "spiegano", né fanno lezione (di nuovo: non saprebbero farlo), a meno di non illustrare ai ragazzi il contenuto della loro tesi, motivo in ragione del quale - se la tesi è buona - sono da me invitati a collaborare, ma allora a loro tocca studiare certo più (e in modo diverso) di quanto avessero fatto prima. Con me, ad esempio, di recente questo è accaduto con una ragazza bravissima, cui avevo in verità chiesto di tenere una conversazione ai ragazzi già prima della laurea, con tesi di storia costituzionale cinese e da me tanto più impegnata dopo: lei però conosce bene la lingua e la scrive (almeno dice, ma deve essere vero: l'ho vista parlare cinese con un professore di lì ), ha vissuto in quel Paese, sta per ritornarci, lavora dopo una settimana dalla discussione della tesi - come praticante - in uno studio legale napoletano, che ha clienti in rapporti d'affari con Pechino e Shangai.
Ovviamente parlo per me, ma certo sarebbe imbarazzante che un ragazzino o una ragazzina facessero esami a colleghi più anziani e i ritardo, il che in alcune serie università è proprio (e giustamente) vietato. Al massimo, però non prima di almeno sei mesi dalla laurea, con me compilano materialmente i verbali di esame, sotto il mio controllo o quello della ricercatrice ufficialmente strutturata
Prof ma se per scrivere il verbale sono necessari 6 mesi di osservazione muta, per essere abilitati ad andare a comprare l'acqua minerale durante l'esame quanto occorre? E in bagno posso andare da soli o devono essere accompagnati?
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| | | | Post: 533 Post: 533 | Utente Senior | | OFFLINE |
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03/01/2014 00:26 | |
lol mi hai fatto venire in mente la barzelletta del ragazzo all'esame di ginecologia |
| | | | Post: 1.299 Post: 1.297 | Utente Veteran | | OFFLINE | |
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03/01/2014 23:14 | |
Quale sarebbe la barzelletta????curiositààà..... |
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