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the demise of italy and the rise of chaos

Ultimo Aggiornamento: 29/10/2013 23:14
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29/10/2013 21:28
 
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Sinceramente non ho capito nulla. Il mio livello di Connorese è ancora medio e quindi mi sfuggono i concetti più alti.


La tua tesi era che il problema degli italiani è che non sono un popolo, chiamiamolo il difetto genetico, cosa che immagino legata alla formazione del nostro stato nazionale. Allora io ti ho portato a confutazione l'esempio di altri popoli che non lo sono; Stati creati in vitro quanto e più del nostro e ti ho chiesto in che modo questo incidesse sugli handicap italiani. L'argomento lo hai totalmente eluso uscendo con uno storicamente che non è altro che la tua opinione senza argomenti, si vede che quando gli scozzesi fischiano il God Save The Queen, come i napoletani con l'inno di Mameli(provocazione gratuita), ed intonano come inno "Flowers of Scotland" che inneggia ad una sconfitta inglese lo fanno per dimostrare il loro patriottismo sincero.
COsì come ho appreso che i Belgi hanno storicamente un concetto di identità nazionale, loro che sono cittadini di uno stato creato solo per mettere un cuscinetto tra Francia e Germania e che sono stati paralizzati recentemente per 18 mesi non riuscendo a formare un governo a causa delle tensioni interetniche.
Non si smette mai di imparare, ma mi tengo gli angloamericani per dopo per svolgere un'altra argomentazione.

Detto questo te ne esci con il fatto che non so cos'è la patria e me lo fai spiegare da GPII verso il quale ho il massimo rispetto, tuttavia sulla sua definizione avrei delle riserve.
Però pur con l'appoggio del Papa non hai in alcun modo spiegato come funziona il tuo argomento che sta lì appeso, in che modo il fatto che io non sia abbastanza patriottico costituisce un handicap che mi rende un cittadino meno etico rispetto ad uno britannico o tedesco? E cosa dovrei fare per riscattare questo handicap? Correre al consolato e consegnare l'oro alla patria affinché sia immediatamente consegnato ad Alitalia?

Si la storia del fascismo un po' la conosco, ma stiamo sempre sull'argomento. I dati dicono chiaro e tondo che finché le elezioni furono libere il partito fascista fu un partito ampiamente minoritario e l'idea che ciò sia dovuto al fatto che era nuovo potrebbe essere giusta o non, per esempio anche il partito popolare era nato nel 1919 ed aveva preso il 20% e Don luigi Sturzo era abbastanza antifascista. Quindi troverei difficoltà ad argomentare dal mio punto di vista negativo verso il regime che l'avvento del fascismo sia stato colpa del popolo bue, potrei dire che fu colpa sua l'accettazione passiva del regime quando esso si instaurò, questo si, dovuta al fatto che gli italiani sono filogovernativi a prescindere dal governo. Ma qui nessuno sta argomentando che noi non abbiamo difetti, stiamo discutendo se il famoso difetto genetico sia un fatto deterministico della nostra storia.
Per come la vedo io l'avvento del fascismo fu un clamoroso fallimento della classe dirigente dell'epoca, sia quella liberale che quella dei partiti socialista e popolare. I vecchi liberali si erano fatti esautorare nel 1915 dal re con il colpo di stato che aveva portato il paese nella prima guerra mondiale, poi durante i primi due anni e mezzo di guerra ci fu il prototipo di una dittatura sotto l'esimio generale Cadorna che fu il tipico esempio del capo italiano: gradasso dopo l'unica vittoria costituita dalla presa di Gorizia costata 300.000 morti, pavido nel momento della disfatta di Caporetto dovuta
alla sua patetica incompetenza che scaricò sui soldati "vilmente ritiratisi senza combattere o ignominiosamente arresisi al nemico».
Secondo la tua teoria del difetto genetico in effetti aveva ragione, la colpa era dei soldati che non avevano abbastanza senso della patria e dovevano capire da soli che la seconda armata era esposta ad un attacco e mettersi in posizione difensiva.
Eppure quegli stessi soldati dopo la sconfitta combatterono eroicamente tre battaglie di resistenza e mesi dopo sul Piave respinsero gli austriaci. Ok, la battaglia del Piave non fu eroica come la retorica l'ha presentata, fu decisivo l'aiuto delle truppe angloamericane, ma gli italiani qualcosa fecero se un testimone lì presente non certo uso alla retorica scrisse: "in questa battaglia gli italiani hanno dimostrato quali fantastici combattenti siano".
Il testimone era Ernest Hemingway.
I dirigenti dell'epoca non riuscirono a gestire le conseguenze della guerra, preferirono scannarsi tra di loro ed alla fine alcuni di loro decisero di affidarsi a Mussolini affinché facesse il lavoro sporco nella speranza poi di poterlo domare, Mussolini invece fu abile e liquidò gli uni e gli altri.
In tutto questo io non capisco come operi il difetto genetico, i mali italiani io li vedo nel modo in cui poi il regime si strutturò tanto che un giovane intellettuale dell'epoca coniò la geniale definizione del fascismo come "autobiografia della nazione".
Su Berlusconi ripeto che più o meno si potrebbe fare un discorso simile, che ti risparmio tranquillamente. Il fatto che il meccanismo elettorale gli abbia permesso di governare non cancella il dato di fatto come la tua citazione di Sciascia ricorda: il partito di B non ha mai preso più di 1/3 dei voti.

Il resto lo salto non ha nessun senso ma fammi chiudere solo sugli americani e i britannici che invidi come popolo.
Ecco giusto, la Gran Bretagna è una piccola isola europea priva di risorse che ha dominato il mondo per 4 secoli ed è stata all'avanguardia in molti campi del progresso umano. Uno degli strumenti con cui la GB ha esercitato questo dominio è la marina.
Ora non devo certo spiegare a te che sei appassionato di storia militare e avrai letto bei libri come The Rise And Fall of British Naval Mastery di Paul Kennedy il fatto che la marina britannica aveva equipaggi che erano composti per il 25% da irlandesi coscritti che odiavano l'inghilterra e per il restante 75% in maggioranza da ex galeotti arruolati forzatamente in alternativa alla forca.
Dunque come è stato possibile che stupratori, assassini, ladri ecc, la feccia dell'epoca, diventassero i migliori servitori della corona?
La risposta sta nel fatto che erano gli ufficiali della RN selezionati con un percorso durissimo a farli diventare tali, ufficiali espressione della classe dirigente britannica che è stata la vera forza di questo paese e l'unica vera differenza tra i britannici e gli altri popoli.
Gli inglesi sono stati i primi a capire quanto fosse importante la formazione della classe dirigente, non a caso fu l'economista inglese Ricardo a capire per primo il concetto di vantaggio comparato, al punto da fondare scuole di formazione civili(Eton, Fettes) o militari (Sandhurst) o le public school quando nell'ottocento si cominciò ad avere il fenomeno dell'allargamento dello stato alle masse.
Ad El Alamein i parà italiani valevano quanto gli inglesi se non di più, dato che si fecero massacrare fino all'ultimo uomo, ma combattevano contro un nemico che aveva duemila cannoni e 500 carri armati in più con una base(malta) sulle nostre linee di rifornimento dalla quale poteva bombardare a piacimento le nostre navi e i nostri porti ecc... Insomma si ritrovavano ad operare in una gabbia disegnata dagli strateghi inglesi dove il loro eroismo risultava
inutile.
Gli americani e i britannici si uniscono in tempi di crisi non perché siano geneticamente meglio di noi, in taluni cose lo sono, ma soprattutto perché in quei momenti ad unirli e guidarli ci sono i Washington, i Jefferson, i Lincoln, i Wilson, i Roosevelt, i Llyod George, i Churchill ecc che poi a loro volta a catena generano i Nelson, i Wellington, i Grant, i Purshing, i Mcarthur, gli Eisenhower, i Bradley, i Patton, che a loro volta generano i Decatur, i Doolitle, i John Paul Vann ecc...


ps Lettura consigliata www.amazon.com/Life-In-Leadership-Ground-Autobiography/dp/04...
[Modificato da trixam 29/10/2013 21:37]
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