Ogni tanto una buona notizia
(ANSA) - ROMA, 12 SET - Dalla mezzanotte di domani scatta l'ora x per la riforma della geografia giudiziaria. Il che vuol dire che chiudono i battenti centinaia e centinaia di uffici giudiziari: sulla carta 30 tribunali e altrettante procure, 220 sezioni distaccate e di 667 uffici del giudice di pace. Nella realtà saranno poco meno. Sono stati infatti provvisoriamente risparmiati, per il terremoto, tutti i cinque tribunali dell' Abruzzo che erano destinati a essere "rottamati". E per due anni resteranno in attività altri 8 palazzi di giustizia di altrettanti Comuni (Alba, Pinerolo, Vigevano, Chiavari,Sanremo, Bassano Del Grappa, Lucera e Rossano), che hanno una popolazione superiore ai 180mila abitanti e che devono fare i conti quasi con 7mila cause civili sopravvenute all'anno: scopo dichiarato del rinvio, consentire lo smaltimento dell'arretrato. Approvata ad agosto dello scorso anno dal governo Monti, con l'obiettivo di razionalizzare una distribuzione degli uffici giudiziari che risale all'Unita' d'Italia e ottenere risparmi di spesa tra i 50 e gli 80 milioni di euro l'anno, la riforma parte però tra le polemiche e le proteste: degli avvocati, degli amministratori locali, dei cittadini che vivono nelle località i cui tribunali vengono cancellati o accorpati, ma anche di tanti deputati e senatori che hanno i loro collegi elettorali in quei territori. Proprio oggi una delegazione di parlamentari ha incontrato il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri con la richiesta di mantenere in vita soprattutto gli otto tribunali che hanno già ottenuto due anni di permanenza. Cancellieri si è detta pronta da subito "da subito, a partire da lunedì" a verificare eventuali situazioni critiche su cui possa essere necessario intervenire da qui a sei mesi; ma e' tornata ad escludere, come già aveva fatto ieri, alcuna retromarcia. Chi si sente penalizzato dalla riforma non è però intenzionato a cedere. Il tribunale di Bassano "non deve chiudere", protesta il presidente della Regione Veneto Luca Zaia. Mentre il governatore della Calabria scrive al premier Letta e a Cancellieri per chiedere di salvare in via definitiva il tribunale di Rossano, assicurando che la Regione è pronta a farsi carico delle spese. E intanto continuano le manifestazioni. In 200 tra cittadini, amministratori locali e avvocati si sono radunati davanti al palazzo di giustizia di Sant'Angelo dei Lombardi (Avellino). A Melfi (Potenza) ci sono stati tensioni con le forze dell'ordine, quando alcune decine di cittadini hanno tentato di impedire il trasloco dei fascicoli al tribunale di Potenza. Protesta in toga invece per gli avvocati di Camerino (Macerata), accompagnati dal sindaco che ha intenzionalmente indossato la fascia tricolore alla rovescia. Il Comune di Albenga, cosi' come hanno già fatto tante altre amministrazioni, ha scelto le vie legali: impugnando davanti al Tar la soppressione della sezione distaccata del tribunale. Mentre domani a Roma ci sarà una riunione di tutte le istituzioni e organizzazioni dell'avvocatura, per decidere che iniziative assumere. Difende a spada tratta la riforma - che porterà anche alla soppressione e all'accorpamento delle sezioni di polizia giudiziaria presso i tribunali- Confindustria: portarla "a termine con rigore" è una "priorità", ribadisce il vice presidente Ivanhoe Lo Bello.(ANSA).
