Concordo con Conn sull'impossibilità di parlare di primavere arabe, espressione chiaramente coniata da media incapaci di guardare alla realtà delle cose ed ostinatamente convinti di poter utilizzare categorie occidentali per questa parte del mondo.
In realtà credo che la caduta di Hussein sia servita a "desacralizzare" la figura del tiranno, creando la convinzione della possibilità del cambiamento.
Il problema è cosa si intende in quelle aree per cambiamento. Il mondo arabo non è, non riesce e soprattutto non vuole essere laico. L'Islam, declinato in mille modi, non è solo un fatto religioso, ma è anche un modo di vivere e, soprattutto, una forma di organizzazione della vita pubblica, in particolare politica.
I grandi ideali del mondo occidentale, troppo spesso disprezzati e considerati erroneamente relativi, non riescono ad attecchire in quell'area perché manca una cultura in grado di recepirli. Inoltre la crisi economica impedisce agli Usa e all'Ue di proporre un modello di vita alternativo.
L'Arabia Saudita sta giocando la sua partita sul territorio. Purtroppo il miliardo e mezzo di dollari a stelle e strisce si scontra con 18 miliardi di petrodollari sauditi. Infatti il vero errore di Morsi è stato il viaggio in Iran che lo ha allontanato prematuramente dall'Arabia Saudita. Insomma la capacità di convincimento occidentale si è ridotta all'osso. La crisi ha messo all'angolo l'occidente con tutti i nostri valori di libertà. E' ovvio che ora in Egitto ci sia un'instabilità per noi ingovernabile. Inoltre i FM hanno avuto la capacità di educare generazioni di arabi in tutto il MO. Hamas, costola palestinese dei FM, è un chiaro esempio di questa decennale attività di educazione e supporto alla popolazione.
In ogni caso parlare di colpo di stato e tutelare le ragioni di Morsi sono l'ennesima prova che l'occidente ha vergogna dei suoi valori. Credo soprattutto perché li ha dimenticati quando ha deciso di appoggiare i vari Mubarak e Gheddafi in giro per il mondo.
Ci siamo ritrovati in una situazione particolare per cui appoggiare un Batista al posto di Castro appariva cosa buona e giusta. Purtroppo è stato in quei momenti che si è perso credibilità. Ora quel vuoto pare debba essere colmato rinunciando alla difesa della libertà, relativizzando ogni principio.
p.s.
La politica estera di Obama si sta rivelando, IMHO, pessima.