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Convincere o convincersi?

Ultimo Aggiornamento: 14/12/2012 19:51
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11/12/2012 12:59
 
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ROMA – Cosa abbiano detto al premier Mario Monti, il presidente francese Francois Hollande e la cancelliera Angela Merkel alla fine del pranzo ufficiale per la cerimonia dei Nobel oggi ad Oslo non è dato sapere. Ma di certo non hanno avuto l'impressione di trovarsi di fronte a un premier sconfitto e rinunciatario. "Monti è attivo, non so quale ruolo sceglierà ma non l'ho visto in disarmo" ha detto Hollande alla stampa francese precisando che "in un mese o due Monti sarà in gardo di unirsi a una coalizione o andrà avanti e stabilizzerà l'Italia".

Ma è la Merkel la più preoccupata per un eventuale ritorno sulla scena politica italiana di Berlusconi (fu sua una delle telefonate più allarmate al presidente Napolitano dopo il Consiglio Ue dell'ottobre 2011 quando l'ex premier italiano appariva quasi "assente"). Dalla cancelliera tedesca sarebbero venute parole di incoraggiamento e sostegno a Monti confermate indirettamente dal suo portavoce: "la cancelliera e Monti – ha detto il portavoce – hanno sempre lavorato bene insieme e lei ha ripetutamente lodato il suo lavoro. Anche a Oslo gli esprimerà il suo straordinario apprezzamento". Nessuno ha nominato Berlusconi. Non lo ha fatto neppure Monti con la stampa italiana presente ad Oslo. In un anno di Governo il "professore" al massimo ha taciuto qualche commento negativo sul suo predecessore. Più spesso ha avuto parole di rispetto e stima. Non ieri quando, al termine della conferenza stampa, non ha avuto problemi nel deprecare "inazione e carenze" del Governo precedente.

Monti ha dimostrato, invece, di avere piena fiducia nella maturità degli italiani che, nell'ultimo anno, hanno compreso la gravità della situazione e si sono resi impermeabili a messaggi populisti e promesse irrealizzabili. Il "professore" ha parlato soprattutto al pdl invitando a non prendere il giro i cittadini che "non sono sciocchi, sono adulti e maturi". "Il rischio di derive populistiche sui temi delle politiche economiche e di politiche per l'Europa c'è in ogni Paese – ha aggiunto Monti - questo rischio va tenuto ben presente anche per evitarlo il più possibile nell'imminente campagna elettorale in Italia". Un rischio che può essere evitato se ci si impegna a non assecodnare gli istinti degli elettori ma a cercare di spiegare loro la visione che ogni governante e ogni candidato ha nell'interesse del Paese un po' più a lungo termine". Monti è apparso ottimista anche sulle reazioni dei mercati che hanno avuto una reazione "prevedibile" che non va drammatizzata perché il Governo "è in carica in tutte le sue funzioni" e non c'è da temere alcun vuoto decisionale.

L'Italia, ha precisato il presidente del Consiglio, saprà convincere i mercati e gli osservatori stranieri che "ci sono le elezioni che sono un fatto normale nella vita democratica" dalle quali uscirà "una struttura di Governo che riuscirà a muoversi in una prospettiva europea di politiche per lo sviluppo e la crescita dell'Italia". Alla domanda sul suo futuro, Monti ha ricordato che "qualunque cosa io faccia nel futuro, non lascerò il mio costante filone di lavoro e impegno che è stato quello di spiegare l'Europa ai cittadini e spiegare le tematiche europee al di fuori di ogni populismo".



www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-12-10/monti-oslo-merkel-hollande-200418.shtml?uuid=...
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11/12/2012 13:01
 
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Morya
Longo Che il Governo Monti sarebbe durato un anno o poco più era noto sin dalla sua nascita. Che la campagna elettorale italiana sarebbe stata aspra e accesa era facilmente prevedibile. Queste non sono affatto sorprese. Dunque non sono, da sole, notizie in grado di far precipitare Piazza Affari e i titoli di Stato italiani. Anche perché l'Italia è ben avviata verso il pareggio di bilancio, dunque non desta particolari preoccupazioni sul fronte dei conti pubblici. Anche perché ormai esiste lo «scudo» della Bce, che tranquillizza gli investitori. E perché ormai il 65% dei BTp è in mani italiane, contro il 48% di un anno e mezzo fa, dunque il peso degli "speculatori" internazionali è ridotto. Eppure ieri lo schiaffo preso dall'Italia sui mercati finanziari è stato forte, sonoro e doloroso. Due domande sono dunque lecite: perché i mercati hanno reagito così male? E quanto durerà la bufera?
Iniziamo dalla prima. I motivi plausibili di tanta turbolenza in Borsa sono molteplici. Quello principale non va cercato nelle dimissioni di Mario Monti (un mese prima o un mese dopo non cambia molto), ma nelle modalità in cui sono maturate. L'improvviso "strappo" di Berlusconi e il suo ritorno in campo hanno risvegliato negli investitori internazionali l'incubo di un'Italia ingovernabile. Di un'Italia dominata dagli interessi particolari, a scapito di quelli generali. Il timore è che la polarizzazione si accentui ulteriormente e che il futuro parlamento sia dominato dai veti incrociati delle minoranze di blocco: eventualità che rallenterebbe quelle riforme tanto invocate da economisti e investitori.
A questo motivo di fondo se ne somma uno più tecnico: sia i BTp sia le Borse avevano corso molto negli ultimi mesi. Dal 24 luglio al massimo del 4 dicembre Piazza Affari aveva guadagnato il 29,7% e i BTp decennali avevano ridotto il rendimento di oltre due punti percentuali (dal 6,58% al 4,24%). Chi ha comprato BTp sei mesi fa, secondo gli indici di Bloomberg, oggi ha in tasca un guadagno del 10,74%. Morale: non appena hanno iniziato ad emergere le tensioni politiche (dalla metà della scorsa settimana), gli investitori hanno iniziato a vendere per intascare i profitti.
Questo introduce la seconda domanda: quanto durerà la bufera? È ovvio che quanto stiamo mangiando ora sia solo l'antipasto. Attualmente gli investitori stanno facendo solo un po' di speculazione di breve periodo, in attesa di vedere chi (e soprattutto come) vincerà le prossime elezioni. Il vero banco di prova per l'Italia sui mercati sarà solo dopo il voto: se non emergerà una maggioranza chiara e solida, in grado di governare e di fare le riforme necessarie, i mercati volteranno veramente le spalle all'Italia.
Il prossimo governo dovrà infatti fronteggiare grandi sfide. Innanzitutto all'interno: l'Italia è in balia di una dura recessione, di una disoccupazione in crescita (11,1%), di una crisi strutturale del sistema industriale (la Banca Mondiale pone l'Italia al 73° posto al mondo nella classifica sulla facilità di fare impresa, dopo Paesi come Romania, Ghana e Botswana). Ma il futuro Governo si troverà a fronteggiare anche possibili turbolenze esterne: tanti economisti temono che la Spagna nel 2013 sarà costretta a chiedere aiuti all'Ue, gettando instabilità su tutti i Paesi della periferia europea.
Ebbene: il Governo dovrà prendere in mano le redini di un Paese in crisi all'interno di un'Europa in crisi, rispettando da un lato gli impegni presi da Monti ma rilanciando dall'altro la crescita e l'occupazione. La strada sarà in salita. Gli investitori lo sanno. E sanno che, per farlo, servirà una forte maggioranza, orientata verso obiettivi chiari. Non bisogna dunque stupirsi se il vecchio teatrino politico, riemerso all'improvviso, li abbia spaventati.


www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-12-11/test-voto-meno-mani-063712.shtml?uuid=...
[Modificato da connormaclaud 11/12/2012 13:02]
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11/12/2012 18:17
 
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Partiamo dai sondaggi:
Pd al 30% e PDL al 18%.

IMHO il csx prenderà un 38%-40% il cdx un 25% (tanto alla fine si alleano con la lega). Grillo si fermerà al 15% e forse FID prenderà il 5%.
Casini è il prossimo presidente del consiglio con Monti PDR.

p.s.
Il pd di Veltroni era al 34%.. quello di Bersani al 30.. c'è qualcuno che deve riflettere.
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11/12/2012 18:50
 
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Se il governo Monti è il governo delle banche, il prossimo governo sarà quello delle Assicurazioni: il governo Generali-Unipol.

Traduzione: Bersani premier, Monti ministro dell'economia o in alternativa PDR se Prodi non riesce ad essere eletto.
Legislatura breve, massimo 3 anni e si torna a votare.

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11/12/2012 18:57
 
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Re:
giusperito, 11/12/2012 18:17:

Partiamo dai sondaggi:
Pd al 30% e PDL al 18%.

IMHO il csx prenderà un 38%-40% il cdx un 25% (tanto alla fine si alleano con la lega). Grillo si fermerà al 15% e forse FID prenderà il 5%.
Casini è il prossimo presidente del consiglio con Monti PDR.

p.s.
Il pd di Veltroni era al 34%.. quello di Bersani al 30.. c'è qualcuno che deve riflettere.




Sono d'accordo sul fatto che Monti sarà probabilmente Presidente della Repubblica. Del resto serve, all'Europa, qualcuno che faccia da balia al governo di centrosinistra.

Quindi credo che la sortita del cav. non sia tanto aliena da interessi di un po' tutte le parti in gioco. E forse pure di Monti che, proprio in ragione dell'oltraggio berlusconiano, meriterà il giusto premio del quirinale.

Altro discorso se Monti scenderà in campo con una lista propria, o a capo del centro. In quel caso la vittoria netta di Bersani alla Camera probabilmente non potrà essere duplicata al senato. Già credo che sia difficile in assenza di un Monti federatore dei centristi... Se non si arriva almeno al 40% a livello nazionale credo che sia difficile vincere al Senato con più coalizioni. Allora forse il premier sarà di nuovo Monti. Alla presidenza della Repubblica finirà, secondo me, Massimo D'Alema.






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11/12/2012 20:10
 
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Fantapolitica eh?
Governo di "responsabilità" nazionale previa contrattazione post-elettorale.

Monti presidente del consiglio
Bersani vicepresidente
Casini vicepresidente
Fini presidente camera
Bindi presidente senato
D'Alema : affari esteri o interni
Amato: interni o................presidente della repubblica
Severino:giustizia
Tabellini/siniscalco/saccomanni :economia
Letta/Rutelli:istruzione
Bonino: pari opportunità
Veronesi:salute









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11/12/2012 20:17
 
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Re:
giusperito, 11/12/2012 18:17:



p.s.
Il pd di Veltroni era al 34%.. quello di Bersani al 30.. c'è qualcuno che deve riflettere.




Il fronte antiberlusconiano mascherato dal bipolarismo/bipartitismo portava ad una minor dispersione del voto.
Mettici una bella crisi ed il gioco è fatto
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11/12/2012 21:04
 
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Re:
connormaclaud, 11/12/2012 20:10:

Fantapolitica eh?
Governo di "responsabilità" nazionale previa contrattazione post-elettorale.

Monti presidente del consiglio
Bersani vicepresidente
Casini vicepresidente
Fini presidente camera
Bindi presidente senato
D'Alema : affari esteri o interni
Amato: interni o................presidente della repubblica
Severino:giustizia
Tabellini/siniscalco/saccomanni :economia
Letta/Rutelli:istruzione
Bonino: pari opportunità
Veronesi:salute





Alcune considerazioni:
se Fini riuscirà a farsi rieleggere, non credo che avrà una tale rilevanza da essere rieletto presidente della camera;
la responsabilità nazionale presuppone una situazione alla Monti. Questo tuo governo è un governo a trazione Pd. Non vedo perchè debba essere guidato da Monti e non da Bersani, leader del Pd.
Veronesi naviga verso i 90 anni... con tutto il rispetto non credo possa fare il ministro.
Amato è una delle personalità più sopravvalutate del panorama politico italiano. Non eccellente ministro degli interni; cattivo gestore del tesoro nella fase finale della prima repubblica, e quindi tra i corresponsabili diretti del debito pubblico che oggi ci attanaglia; come "Gianni Letta" di Bettino Craxi non è mai stato digerito dal centrosinistra. Il prelievo forzoso dai conti correnti del 2 per mille rappresenta una delle pagine più indegne, quanto a pratica democratica, della storia italiana. Infine, permettimi una considrazione dal punto di vista "umano". Pur essendo stato tra gli uomini più vicini a Craxi, cercò di rifarsi una verginità che non aveva (celebri le inisinuazioni di Cossiga sulla sua presunta "innocenza" morale...): e cercò di farlo anche non andando ai funerali di Craxi... Una delle figure più ambigue della storia recente.
Rutelli, nella prossima legislatura, varrà, quanto a potere negoziale, meno di Fini. Il ministero lo vede nel binocolo dalla sua bella casa romana. Credo che non sarà neppure eletto.
Stesso discorso per i radicali. Il Pd non è disposto più ad offrire nulla a nessuno. E, se vince, fa benissimo.


















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11/12/2012 21:22
 
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Max non si tratta del mio governo,ma di quello che oggi reputo più probabile.
La triade fini-casini-rutelli -credo- sarà il partito/coalizione che si affiancherà al pd poichè,ipotizzando che vinca, non avrà una maggioranza così schiacciante.
Con l'idv in stato vegetativo,vendola e lega anti-europei non ci saranno molte alternative per il pd.
Verrà guidato da Monti perchè solo su Monti potranno sigillare la "sacra alleanza" e perchè le pressioni esterne per un monti-bis sono troppo forti e Bersani ed il pd preferiscono governare in simbiosi con il centro che terminare la legislatura nell'arco di un anno e mezzo.
I radicali hanno buone possibilità di entrare nel carrozzone.

Letta Enrico,il nipote, non Gianni.
Riguardo ad Amato,più che sopravvalutato a mio avviso,ma ciò non toglie che sia una delle ultime volpi.
Veronesi poi, sarà il nome ad essere di richiamo,non l'effettiva capacità da ministro.



NB: non si avvicina neppure lontanamente ad un governo da me apprezzato
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12/12/2012 18:49
 
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Le reazioni politiche al ritorno di Berlusconi sono giustificabili,ma quelle di chi ricopre cariche istituzionali?

www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2012/11/26/Berlusconi-serve-cambiare-tutto-modernizzare-Italia_7857...
www.ansa.it/web/notizie/videogallery/mondo/2012/12/09/Schulz-Berlusconi-minaccia-stabilita-Italia-Ue_7927...
it.reuters.com/article/topNews/idITMIE8B903O20121210

Non voglio fare il ghedini per l'uomo ed il politico, ma possibile che il silenzio italiano sia tutto fuorchè assordante?

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12/12/2012 19:13
 
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Notizie fresche con poco spazio sui giornali. Il crollo del settore immobiliare/edilizio ha prodotto una perdita di gettito per lo stato superiore all'incasso atteso dall'Imu(con aliquota massima ovunque).

Chiunque sarà alla guida, il massacro fiscale continuerà. Auguri.
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12/12/2012 21:37
 
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beh rientra nelle nostre convinzioni ;).. mi posti l'articolo\lo studio può tornare utile in qualche discussione :)
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14/12/2012 09:00
 
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Non posso postare il report citato. Posso segnalarti questo articolo sulla questione connessa che è uno dei temi economici più interessanti sul nostro paese di recente, il ritardo nel calo dei prezzi nonostante il crollo immobiliare. Le spiegazioni sono troppo semplicistiche, ma il problema è ben posto.
La questione si meriterebbe una tesi di laurea.

www.wallstreetitalia.com/article/1466878/real-estate/immobiliare-case-prepararsi-a-un-calo-storico-dei-pre...


Lo scenario del paese è inquietante, tra crisi immobiliare, l'azionario che va di merda e l'obbligazionario esposto ai venti di tempesta, rischiamo una deriva molto peggiore di quella giapponese degli anni 90 davanti alla quale il governo risponde con quella che Rogoff e Reinhart chiamano repressione finanziaria.

Ascoltate uno stupido, se avete dei risparmi, anche pochi, e ci tenete a salvarli mandateli all'estero. Si può fare nella più assoluta legalità.

[Modificato da trixam 14/12/2012 09:01]
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14/12/2012 15:35
 
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Re:
trixam, 14/12/2012 09:00:

Non posso postare il report citato. Posso segnalarti questo articolo sulla questione connessa che è uno dei temi economici più interessanti sul nostro paese di recente, il ritardo nel calo dei prezzi nonostante il crollo immobiliare. Le spiegazioni sono troppo semplicistiche, ma il problema è ben posto.
La questione si meriterebbe una tesi di laurea.

www.wallstreetitalia.com/article/1466878/real-estate/immobiliare-case-prepararsi-a-un-calo-storico-dei-pre...


Lo scenario del paese è inquietante, tra crisi immobiliare, l'azionario che va di merda e l'obbligazionario esposto ai venti di tempesta, rischiamo una deriva molto peggiore di quella giapponese degli anni 90 davanti alla quale il governo risponde con quella che Rogoff e Reinhart chiamano repressione finanziaria.

Ascoltate uno stupido, se avete dei risparmi, anche pochi, e ci tenete a salvarli mandateli all'estero. Si può fare nella più assoluta legalità.





Il problema, Trix, è dove mandarli (non che io li abbia [SM=g2725401] )? Escludendo i paradisi fiscali... Quanto al problema del settore immobiliare posso confermare per persone che conosco che è davvero drammatica. Le imprese di medie dimensioni stanno cercando di far fronte con le ristrutturazioni, ma anche lì ci sono molte difficoltà con sofferenze sia per ritardi nei pagamenti sia per la scarsa remuneratività (insomma è un palliativo...). Il problema maggiore è per gli immobili che le stesse imprese non riescono a vendere e sui quali grava un peso fiscale ai limiti dell' esproprio.
Insomma c'è davvero di che preoccuparsi.






Nolite conformari huic saeculo sed reformamini in novitate sensus vestri.
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14/12/2012 16:11
 
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Re: Re:
maximilian1983, 14/12/2012 15:35:




Il problema, Trix, è dove mandarli (non che io li abbia [SM=g2725401] )? Escludendo i paradisi fiscali... Quanto al problema del settore immobiliare posso confermare per persone che conosco che è davvero drammatica. Le imprese di medie dimensioni stanno cercando di far fronte con le ristrutturazioni, ma anche lì ci sono molte difficoltà con sofferenze sia per ritardi nei pagamenti sia per la scarsa remuneratività (insomma è un palliativo...). Il problema maggiore è per gli immobili che le stesse imprese non riescono a vendere e sui quali grava un peso fiscale ai limiti dell' esproprio.
Insomma c'è davvero di che preoccuparsi.




Io sono per le soluzioni classiche: Svizzera.
Ma anche Germania, Olanda, Austria, America, vanno tutte bene e sono meglio che lasciare i risparmi qui a farseli espropriare dal prossimo governo che cmq vada procederà ad una ristrutturazione del debito dopo aver obbligato gli italiani ad imbottirsi di Bot e Btp.
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14/12/2012 16:37
 
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Re: Re: Re:
trixam, 14/12/2012 16:11:




Io sono per le soluzioni classiche: Svizzera.
Ma anche Germania, Olanda, Austria, America, vanno tutte bene e sono meglio che lasciare i risparmi qui a farseli espropriare dal prossimo governo che cmq vada procederà ad una ristrutturazione del debito dopo aver obbligato gli italiani ad imbottirsi di Bot e Btp.




Be' credo che la soluzione classica sia la meno pericolosa tra quelle indicate. Sono dell'idea che tutta l'area euro sia da evitare, perchè non ho nessuna fiducia nel mantenimento della moneta unica nei prossimi dieci anni (causa fiscal compact e degenerazioni varie...).






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14/12/2012 19:51
 
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Re: Re: Re: Re:
maximilian1983, 14/12/2012 16:37:




Be' credo che la soluzione classica sia la meno pericolosa tra quelle indicate. Sono dell'idea che tutta l'area euro sia da evitare, perchè non ho nessuna fiducia nel mantenimento della moneta unica nei prossimi dieci anni (causa fiscal compact e degenerazioni varie...).




Max, John Paulson, uno dei più grandi gestori Hedge del mondo noto per aver fatto una barca di soldi nel 2007/2008 azzeccando tutte le previsioni sulla crisi dei subprime, ha fatto la tua stessa scommessa contro l'euro e la settimana scorsa si è presentato scornato all'assemblea degli investitori denunciando perdite per il 29%,
sommate a quelle dell'anno scorso quando aveva puntato sulla ripresa, il suo fondo ha totalizzato perdite per un 41%.
Di questi tempi è meglio non scommettere troppo.

L'euro non si disgregherà, soprattutto ora che c'è la volontà tedesca di tenere tutti dentro e al timone della Bce c'è un signore che nonostante alcune scelte discutibili ha dimostrato di avere la cosa più importante per un banchiere centrale: le palle.

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