Vuote parole di un copione già scritto.
«Continueremo a compiere ogni tenace sforzo per riportarli a casa». Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto ricordare Massimiliano La Torre e Salvatore Girone, i due militari italiani prigionieri in India da più di otto mesi , nel giorno della festa delle forze armate. A tutti i giovani militari impegnati su fronti internazionali, il presidente ha voluto manifestare «vicinanza e gratitudine con particolare affetto e ansietà per chi è ancora privato della libertà». L’impegno di Napolitano Mi piace questo contenutoNon mi piace questo contenuto A 3 persone piace questo contenutoA 2 persone non piace questo contenuto Link: ELOGIO AL GOVERNO - Alla cerimonia di consegna delle decorazioni dell’Ordine militare d’Italia, Napolitano ha voluto anche elogiare il governo e soprattutto i ministri degli Esteri e della Difesa per gli «sforzi che stanno conducendo sul piano internazionale e su quello dell’organizzazione interna delle forze armate», riferendosi in particolare «all’importante progetto di razionalizzazione strutturale della Difesa attualmente all’approvazione del Parlamento». CORONA - In mattinata il capo dello Stato ha deposto una corona all’Altare della Patria, in occasione della Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate. Ad accompagnarlo lungo la scalinata della tomba del Milite Ignoto, il presidente del Senato, Renato Schifani, il presidente della Camera, Gianfranco Fini, e il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola. Alla cerimonia erano presenti tra gli altri il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, il questore della capitale, Fulvio Della Rocca, la governatrice del Lazio, Renata Polverini, il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, e il sindaco, Gianni Alemanno] «Continueremo a compiere ogni tenace sforzo per riportarli a casa». Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto ricordare Massimiliano La Torre e Salvatore Girone, i due militari italiani prigionieri in India da più di otto mesi , nel giorno della festa delle forze armate. A tutti i giovani militari impegnati su fronti internazionali, il presidente ha voluto manifestare «vicinanza e gratitudine con particolare affetto e ansietà per chi è ancora privato della libertà».
:
ELOGIO AL GOVERNO - Alla cerimonia di consegna delle decorazioni dell'Ordine militare d'Italia, Napolitano ha voluto anche elogiare il governo e soprattutto i ministri degli Esteri e della Difesa per gli «sforzi che stanno conducendo sul piano internazionale e su quello dell'organizzazione interna delle forze armate», riferendosi in particolare «all'importante progetto di razionalizzazione strutturale della Difesa attualmente all'approvazione del Parlamento».
CORONA - In mattinata il capo dello Stato ha deposto una corona all'Altare della Patria, in occasione della Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate. Ad accompagnarlo lungo la scalinata della tomba del Milite Ignoto, il presidente del Senato, Renato Schifani, il presidente della Camera, Gianfranco Fini, e il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola. Alla cerimonia erano presenti tra gli altri il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, il questore della capitale, Fulvio Della Rocca, la governatrice del Lazio, Renata Polverini, il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, e il sindaco, Gianni Alemanno
tratto da:
www.corriere.it/politica/12_novembre_04/napolitano-crisi-coesione_7a42c892-2665-11e2-8015-d7b141f471...
alutano gli italiani e i colleghi militari all'estero, poi ringraziano il governo, il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, e quello degli Esteri, Giulio Terzi, per «l'appoggio continuo». Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due fucilieri di marina bloccati in India con l'accusa di aver ucciso due pescatori indiani a largo delle coste del Kerala, appaiono in video per la prima volta dopo mesi, da Kochi, dove si trovano in libertà vigilita. Un breve scambio, una chiamata di pochi minuti con Di Paola, che alla vigilia del quattro novembre, festa delle Forze Armate, si è collegato dal Comando della squadra navale a Roma con i militari italiani nelle missioni più impegnative all'estero, dall'Afghanistan e alle navi impegnate nei pattugliamenti antipirateria al largo del Corno d'Africa e dell'Oceano Indiano.
IL SALUTO - «Ciao Salvatore e Massimiliano - ha esordito il ministro rivolgendosi ai due marò -. Un saluto affettuoso a voi che siete ingiustamente trattenuti a Kochi. Vi siamo vicini e continueremo ad esserlo fino alla giusta soluzione del vostro caso, il riconoscimento da parte della Corte Suprema indiana ad essere giudicati in Italia». A giorni dovrebbe infatti arrivare la sentenza della Corte, cui il nostro Paese ha fatto ricorso per stabilire a chi spetti la giurisdizione del caso. Nel frattempo l'Italia sta compiendo da mesi un'azione diplomatica sull'India, e Girone rivolgendosi al ministro ha ringraziato lui e il titolare degli Esteri, Giulio Terzi, «per l'appoggio e l'impegno che il governo sta mettendo per la soluzione della nostra situazione». Di Paola ha poi cercato di rassicurare di due marò dicendosi «fiducioso che riabbraccerete presto i vostri cari in Italia».
IL MINISTRO - «La giustizia indiana - ha aggiunto Di Paola, parlando poi coi giornalisti, una volta terminato il collegamento - ha i suoi tempi. Non vorrei fare una battuta, ma anche in altri paesi la giustizia ha tempi ben più lunghi». Il collegamento con l'India arriva dopo quello con Kabul, «cervello», come ha detto Di Paola, della missione Isaf, ed Herat, che ne è invece «il cuore», dove al momento si trovano 3.470 militari, sui 6.114 delle 30 missioni e nuclei di osservazione in 25 Paesi. Poi, via radio, con Gibuti coi fucilieri di marina impiegati sulle navi mercantili, in Libia, in Libano, a Sharm el Sheik e in Kosovo. Da parte dei militari all'estero - ha detto il ministro rivolgendosi agli ufficiali in collegamento dalle missioni - c'è «uno sforzo indispensabile perchè l'Italia possa contribuire alla sicurezza internazionale» e le Forze armate «sono il presidio più importante dell'unità nazionale». (fonte Ansa)
Redazione online
tratto da:
corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/3-novembre-2012/girone-latorre-saluti-indiadi-paola-fiducioso-sentenza-21125460419...
«I marò torneranno a casa. Non sono in grado di dire la data ma torneranno a casa». Massimiliano Latorre, 45enne tarantino, e Salvatore Girone, sergente 34enne di Bari, fucilieri del reggimento San Marco, non sono stati dimenticati, lo ha assicurato il ministro degli Esteri, Giulio Terzi.
OTTO MESI - Prigionieri in India, nello stato del Kerala, da febbraio, dopo lo sfortunato incidente alla petroliera «Enrica Lexie», la nave sulla quale effettuavamo regolare servizio di scorta, sono ancora in attesa di processo. L'udienza è stata rinviata di volta in volta e ora è fissata per il prossimo 8 novembre. L'accusa è quella di aver ucciso due pescatori, che sarebbero però stati scambiati per pirati.
MISSIONI IMPOSSIBILI SENZA MILITARI A BORDO - Il caso, comunque, rimane anche all'attenzione dell'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione europea Catherine Ashton. Lo ha confermato Terzi spiegando: «È un argomento sempre presente a livello europeo, anche se l'ultima volta non era in agenda». La vicenda rischia infatti di diventare un pericoloso precedente anche per altri Paesi impegnati in missioni internazionali, in particolare nella lotta alla pirateria, Missioni che, sostiene Terzi, «diventeranno impossibili se le nazioni non rispettano l'immunità del personale militare a bordo della navi in pericolo».
Redazione Online
www.corriere.it/esteri/12_ottobre_15/maro-india-terzi-promette-torneranno-casa_2fdf59be-16e8-11e2-be27-71fc27f55c...
Ennesimo schiaffo alla mediocre italia
[Modificato da connormaclaud 05/11/2012 15:34]