| | | | Post: 1.640 Post: 1.640 | Utente Veteran | | OFFLINE | |
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29/10/2012 20:16 | |
Montanelli è stato uno dei pochi italiani ad aver capito qualcosa degli Usa, anche se alcune sue conclusioni sono forzate.
La prospettiva weberiana, ottimamente riassunta dal prof Prisco, non basta a spiegare quella società. Ne è una valida chiave di lettura, ma non bisogna interpretarla in chiave troppo deterministica.
Il luteranismo e il calvinismo avevano forti tendenze autoritarie, come ha dimostrato poi l'evoluzione della storia tedesca. Partire da quelle basi per erigere una grande democrazia liberale è stato il miracolo americano, nel quale l'ipocrisia come valore sociale ha giocato un ruolo enorme nella costruzione della religione civica. Jefferson, citato da Montanelli, ne è l'esempio perfetto: scrisse nella dichiarazione di indipendenza che tutti gli uomini sono creati uguali da dio e dotati di certi diritti, ma era un proprietario di schiavi piuttosto duro e non gli passò mai per la testa di abolire la schiavitù. Però pose le condizioni per farlo, in tipico stile americano.
ps La prima esperienza erotica con un'america è traumatica per tutti gli italici.
Pps gius, ancora con questo familismo amorale? Ma te lo sogni la notte? è una stronzata. Riflettici, nient'altro che l'applicazione delle teorie lombrosiane alla sociologia. Il mio amatissimo stato del Texas era ed è infestato di familismo amorale, seguendo i criteri di banfield, eppure funziona con una precisione agghiacciante. |
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