trixam, 23/10/2012 19:33:
Il Pm piciuti dice che questo processo vuole legittimare il concetto di "difetto di analisi del rischio". Nella requisitoria ha parlato dell'uragano Katrina del 2005 per legittimare questa sua teoria, dimenticandosi che le situazoni sono un po' diverse.
Cmq per curiosità sono andato a leggermi il verbale della commissione rischi del 31 marzo 2009, il presidente Boschi(persona in sé non propria cristallina a sentire certe malelingue) dice testualmente che è improbabile che si ripeta una scossa come quella del 1703, ma che non si può escludere.
Mentre il prof Barberi a domanda dell'assessore regionale che gli chiede se è possibile dare credito alle voci su chi dice di poter prevedere il terremoto(le fregnacce sulla misurazione del gas Radom), riporta le posizioni scientififiche e sottolinea che è più importante soffermarsi sul miglioramente della capacità di resistenza e gestione del terremoto. Tutti più o meno così. Le solite cose che dicono, e non possono fare altro, i geologi e non vedo dove stia questo effetto di rassicurazione che genera il difetto di analisi del rischio per i sei anni di galera. Dovevano dire "ok, avete ragione. Diamo retta agli sciamani, tutti in tenda finché non arriva il terremoto"?
Dire che sono allibito è poco. Hanno ragione gli scienziati americani, siamo sempre il paese di Galileo.
ps aspetto ora il pm che porterà in tribunale gli economisti che non hanno previsto la crisi economica, sono sicuro che in Italia uno si trova.
ho letto anche io ora il verbale, mi pare di aver capito che non escludono categoricamente che piccole scosse precedenti, possano portare ad un forte terremoto ( come e' successo), ma ritengono molto semplicemente che possa anche non accadere. Evidentemente, e' di questo che bisognava informare la popolazione: "le piccole scosse possono portare ad un terremoto piu' forte, c'e' questo rischio".Se avessero detto questo,avrebbero fornito ai cittadini la possibilita' di una valutazione del rischio piu' informata.La mia ovviamente e' solo un' ipotesi molto approssimativa