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Locazione e recesso

Ultimo Aggiornamento: 05/10/2012 17:07
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05/10/2012 12:38
 
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Ho una questione da sottoporvi.

Tizio, amministratore delegato della società Beta (conduttore), sottoscrive un contratto di locazione con la società Gamma (Locatore).

Gamma loca a Tizio un immobile destinato esclusivamente ad autorimessa. La durata della locazione stabilità in sei anni, con decorrenza da 01/09/2008 sino al 31/08/2014.

Il contratto si apre affermando che "il conduttore dichiara di aver visionato l'immobile e di averlo trovato idoneo all'uso cui dovrà destinarlo".

Tra le clausole del contratto vi è la seguente prescrizione "divieto di recesso ed eccezione: Il conduttore non può recedere dal contratto, in caso contrario lo stesso verserà al locatore la somma equivalente ai canoni a scadere e sino alla scadenza contrattualmente prevista tranne il caso in cui sia dimostrato il grave motivo del recesso, comunque, da comunicarsi al locatore con almeno sei mesi di anticipo ed a mezzo raccomandata A/R"

Relativamente alla manutenzione è previsto che "sono a carico del conduttore gli oneri di spese relative al servizio di pulizia, alla fornitura di acqua e di energia elettrica, del riscaldamento e del condizionamento d'aria, allo spurgo dei pozzi neri e latrine, nonché alla fornitura di altri servizi comuni. Le riparazioni di piccola manutenzione sono a carico del conduttore".

Ciò premesso, veniamo nel merito della questione.

Al momento della stipula del contratto l'immobile non è servito dall'energia elettrica. Beta (conduttore) evidenza ciò a Gamma (locatore) ma quest'ultima afferma che per trascorsi avuti con l'enel, mai potrà aver l'energia elettrica.

Tuttavia tale deficit è aggirato prendendo l'energia da altro immobile.

Ovviamente tale questione non è presente nel contratto. Questa situazione va avanti sino alla settimana passata, quando l'immobile da cui prendevano la corrente "stacca la spina" lasciando l'autorimessa senza energia.

Beta, a questo punto, chiede al locatore di risolvere il problema e di trovare un modo per aver l'energia elettrica. Gamma risponde dicendo che non è un problema suo, che se proprio Beta vuole la corrente può chiedere egli stesso all'Enel l'allacciamento sostenendo tutte le spese necessarie all'installazione del contatore. Altresì Gamma aggiunge che se ciò non sta bene a Beta, quest'ultima potrà recedere dal contratto versando alla stessa la somma equivalente ai canoni a scadere.

Come deve comportarsi Beta? Può recedere dal contratto senza dover pagare la somma equivalente ai canoni a scadere? Io avevo pensato di mandare una raccomandata A/R a Gamma per metterlo in mora rispetto all'opere di installazione del contatore poiché quest'ultime spettano al proprietario-locatore essendo opere che restano nell'immobile.

Dopodiché, di fronte all'inadempimento di Gamma, recedere dal contratto.

Cosa ne pensate?

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