| | | | Post: 1.497 Post: 1.497 | Utente Veteran | | OFFLINE | |
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20/09/2012 19:00 | |
Dal professore Prisco, che mi prega di postare
Stiamo calmi. Se devo giudicare dalla mia esperienza, i compiti si leggono. Dopodiché, io su quelli da me letti usavo la matita rossa e blu, altri non lo fanno e così (mi rendo conto) legittimamo i sospetti (compiti restituiti in sede di accesso agli atti senza segni, né giudizi). Devo però dire che concordo sulla necessità di una riforma profonda della pratica e dell'esame di Stato, ma - finché l'università non sarà ANCHE (non solo) pratica, con prove di scrittura di atti, analisi di sentenze, ecc., finché le scuole delle professioni legali non saranno riformate e la pratica non sarà effettiva e severa - gli esami di Stato non possono farsi subito, come per i medici: il 75 % dei laureati in giurisprudenza che incontro sono veramente mediocri, un 20 % di questi anche maleducati e analfabeti (lo assicuro: lo vedo da molte e-mails che ricevo, dal fatto che i ragazzi vengono a volte, col caldo, all'università in bermuda e le ragazze con le camicette sbottonate e pressocché tutti poi provano a portarmi tesi copiate/incollate, senza nemmeno sapere distinguere fonti buone e fonti che non valgono nulla) |
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