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La sessualità

Ultimo Aggiornamento: 16/07/2012 19:48
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05/07/2012 16:24
 
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Il tema della sessualità è centrale sia nella vita quotidiana che nella storia dell’uomo. Si può affrontare attraverso più chiavi di lettura in quanto va ad individuare sia le dinamiche dei rapporti di forza sia i principi morali dominanti nella società. La sua importanza è testimoniata dal ruolo centrale che Freud assegna alla libido nel processo di sviluppo dell’individuo. Infatti la sessualità rappresenta il perno della psiche umana ed incide sulla qualità della vita e dei rapporti umani. Un altro piano fondamentale su cui collocare il discorso sessuale riguarda lo sviluppo dei principi morali ed il rapporto con la religione. Infatti la repressione della sessualità è un elemento tipico delle religioni monoteiste preoccupate dalla difficoltà di garantire il rispetto delle regole morali e religiose da loro prodotte di fronte al potentissimo fenomeno emozionale rappresentato dalla sessualità.
La storia degli uomini è stata caratterizzata, e lo è ancora, da un rapporto di attrazione e repulsione del sesso. Gli uomini ,se considerati individualmente, sono naturalmente portati a valorizzare ed approfondire l’esperienza sessuale, mentre, se considerati all’interno del gruppo sociale, culturale o statale nel quale si inseriscono, rendono la sessualità un tabù. La potenza emozionale della sessualità ha ricevuto una connotazione negativa dalle strutture dell’esercizio del potere ed in particolare dalla religione. Infatti la valorizzazione dei grandi doveri morali, la ricerca di un bene superiore e la razionalizzazione delle pulsioni umane spinta fino al pieno controllo di sé ha provocato un fortissimo rifiuto della potenza liberatoria dell’atto sessuale. La necessità di controllare gli individui e le loro pulsioni ha prodotto la visione della civiltà come rifiuto della sessualità. La funzione di questo controllo è stata permettere lo sviluppo del dominio degli uomini sulla natura. In questo modo la ragione ed il bene superiore si sovrappongono alla sessualità intesa come naturalità. Soltanto nelle esperienze storiche in cui gli uomini hanno valorizzato la loro individualità rispetto a presunti principi superiori o doveri di gruppo la sessualità ha avuto la possibilità di affermarsi e di essere vissuta liberamente e consapevolmente. È importante sottolineare che la sessualità si lega anche alla storia e alla figura femminile. Durante il medioevo la donna era considerata strumento del demonio proprio perché veicolo delle pulsioni sessuali che dovevano essere represse per celebrare il dominio dei principi religiosi sull’istintualità naturale. Infatti la visione cristiana della vita riteneva che il Bene si raggiungesse attraverso la privazione ed il controllo delle emozioni. La sessualità come il riso erano considerati destabilizzanti per la loro capacità di sostituire all’ordine morale e religioso su cui si basavano i rapporti di forza il caos delle emozioni. Non è un caso che nell’esperienza greca attenta all’individuo e alla sua libertà l’omosessualità fosse accettata e ritenuta normale mentre l’affermazione della religione cristiana abbia legato la sessualità alla semplice finalità riproduttiva negandole qualsiasi ruolo di soddisfazione individuale.
Nella società moderna la sessualità si ritrova nell’ambito della libertà dell’individuo di non ricercare il bene superiore e di non conformarsi ai principi morali dominanti. Laddove la società moderna riesce a garantire ampi spazi di libertà, le emozioni del singolo avranno un ruolo preminente nella sua ricerca della felicità. In quest’ottica la richiesta sempre più avvertita di autodeterminazione sessuale spinge la società a cambiare i suoi valori di riferimento per comprendere e tutelare forme diverse di manifestazione del proprio istinto sessuale come nel caso del transessualismo e dell’omosessualità. Di conseguenza il rispetto della sessualità a prescindere dalla morale dominante è l’unico modo per rispettare l’io più intimo degli individui. Tale dovere di rispetto non riguarda solo forme meno comuni di sessualità ma anche e soprattutto i rapporti tra uomini e donne. Infatti la mercificazione e la strumentalizzazione del corpo femminile non rappresentano un vero ampliamento della libertà sessuale ma solo una trasformazione di quei principi repressivi che nel medioevo portavano al rogo delle streghe e che oggi invece portano alla discriminazione e allo sviluppo di una società fallocentrica. Seppur in modi diversi si continua a negare l’importanza della libertà sessuale come elemento fondamentale dello sviluppo dell’individuo e delle sue emozioni.
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