Mi sembra difficile paragonare i cartelli delle assicurazioni, che pur essendo in 10.000 si accordano su
tariffe massime e rialzi coordinati in barba all'antitrust, con le tariffe
minime di un ordine professionale, in particolare di quello degli avvocati (o, più specificamente, visto che si parla di minime, degli
esordienti nel mercato degli avvocati).
Alzare il numero degli appartenenti all'ordine in misura incontrollata (con università non a numero chiuso) e cancellare i minimi, vuol dire: cari amici, fatevi pure una bella concorrenza al ribasso, a chi svende maggiormente il proprio lavoro.
Parlare di maggioe concorrenza nel "mercato" degli avvocati, a chi emerge perché più bravo, mi fa ridere.
Sembra sempre che ci raccontiamo le favolette o usciamo dal fantastico mondo dei vispi teresi.
La concorrenza al ribasso sulle tariffe non farà altro che proletarizzare ancora di più la professione, che è diventata bitrattata con modalità oscene.
Poi, ovvio, se sei Supermario bros e ti procacci da solo (da solo eh, perché se vuoi il procacciatore devi dargli il 60-70% dei guadagni...che oramai il mercato medio si è già attestato sul 50 e 50
) incarichi in sequenza, allora puoi pure paragonare le lobbies delle assicurazioni a quelle dei praticanti avvocati...sempre per non uscire dal mondo di Pulcinella.
Tornando alle assicurazioni, la concorrenza ipotetica già c'è. Occorrerebbe quella reale. Quella reale si tradurrebbe in tariffe meno
estorsive....toh! Siamo tornati al concetto iniziale...