| | | | Post: 1.543 Post: 1.543 | Utente Veteran | | OFFLINE | |
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30/04/2012 16:56 | |
Angel, condizioni oggettive si riferisce chiaramente alla zona in cui uno vive ed è correlato al fatto che le politiche di rischio non vengono fatte su base soggettive, ma in relazione all'aggregato in cui ci si trova ad operare. Tu prendi un rischio singolo, lo inserisci in un pacchetto aggregato e fai media.
Se il medico napoletano vive in un palazzo dove i vicini hanno fatto un paio di sinistri a testa questo si ripercuote anche su di lui perché tutti questi sinistri, di cui la metà è falsa, si ripercuotono sul coefficiente di calcolo del rischio che determina le tariffe.
Può non essere giusto da un punto di vista singolo, ma ha senso da un punto di gestione, dato che le svalutazioni di assett in bilancio si fanno per comparto e non per classi di assicurati.
Paradossalmente questa norma potrebbe avere un impatto opposto a quello desiderato, come avviene sempre quando si interviene sulle tariffe, inducendo le compagnie a rendere più omogenee le condizioni oggettive di Padova e Napoli alzando le tariffe a Padova per metterle in linea con quelle meridionali.
Il nostro mercato assicurativo è distorto e poco concorrenziale e la dichiarazione del deputato del pd mi fa un po' ridere visto che quel partito tramite il suo braccio assicurativo(unipol) controlla il 15% del mercato, quota destinata ad aumentare con il vergognoso affare Fonsai dove sono riusciti ad impedire addirittura a Warren Buffett di entare nel nostro mercato. |
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