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«Soldi ai figli di Bossi e a Rosy Mauro» Bufera Lega, tesoriere si dimette

Ultimo Aggiornamento: 05/04/2012 19:14
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03/04/2012 20:21
 
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Francesco Belsito si è dimesso da tesoriere della Lega Nord. Su di lui indagano i pm di Milano, Napoli e Reggio Calabria per appropriazione indebita, finanziamento illecito ai partiti e truffa ai danni dello Stato in relazione ai finanziamenti pubblici che la Lega precepisce come rimborsi elettorali. L'inchiesta riguarda fra l'altro la vicenda degli investimenti in Tanzania effettuati da Belsito, uno degli esponenti del cosiddetto "cerchio magico", i fedelissimi del leader Umberto Bossi. Nell'indagine si ipotizza che siano stati presentati rendiconti irregolari per rimborsi elettorali ottenuti dal Carroccio ai presidenti di Camera e Senato che sarebbero così stati tratti in inganno e che quindi non hanno sospeso i rimborsi stessi.

Soldi distratti per esigenze familiari Bossi. Belsito, si legge nel decreto di perquisizione eseguito oggi, avrebbe distratto soldi dei rimborsi elettorali «per esigenze personali di familiari del leader della Lega Nord. Si tratta di esborsi in contante o con assegni circolari o attraverso contratti simulati». Belsito, si legge in una nota dei carabinieri del Noe, avrebbe foraggiato con viaggi, alberghi, cene, i figli di Umberto Bossi e Rosy Mauro, ex vicepresidente del Senato e segretario generale del Sinpa, il sindacato padano. Né Bossi né i suoi familiari risultano indagati nell'inchiesta milanese.

Berlusconi: conosco Bossi, certo della sua estraneità. «Chiunque conosca Umberto Bossi e la sua vita personale e politica - afferma in una nota Silvio Berlusconi - non può essere neanche lontanamente sfiorato dal sospetto che abbia commesso alcunchè di illecito. E in particolar,e per quanto riguarda il denaro della Lega, del movimento al quale ha dato tutto se stesso. Perciò esprimo a Umberto Bossi la mia più affettuosa vicinanza. Sarà bene anche ribadire e ricordare che Bossi, contrariamente a quanto cercano di suggerire certi media, non solo non risulta accusato di alcunché, ma dovrebbe casomai essere considerato persona offesa. Sono certo che tutto si chiarirà e che verrà provata l'assoluta estraneità di Umberto Bossi e della sua famiglia a qualsiasi ipotesi di reato».

Le perquisizioni. Stamani nella sede della Lega di via Bellerio a Milano si sono presentati la Gdf e i Carabinieri del Noe, il Nucleo Operativo Ecologico di Roma, per una perquisizione. Da quanto si è saputo con loro c'era il pm napoletano Henry John Woodcook. A Genova è stata perquisita anche una delle abitazioni del tesoriere della Lega. Perquisiti anche gli uffici del Sinpa a Milano: i carabinieri hanno acquisito i bilanci del sindacato padano. «Non abbiamo nulla da nascondere» ha detto Rosy Mauro. Perquisizioni anche nell'ufficio di via Bellerio e nell'abitazione di Daniela Cantamessa, una delle segretarie di Bossi.

Appropriazione indebita. Nelle indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo e dai pm Paolo Filippini e Roberto Pellicano, spiega una nota firmata dal procuratore della Repubblica di Milano Edmondo Bruti Liberati, si procede «per il reato di appropriazione indebita aggravata a carico di Belsito Francesco, Scala Paolo e Bonet Stefano, con riferimento al denaro sottratto al partito politico Lega Nord». I pm procedono «inoltre per il delitto di truffa aggravata ai danni dello Stato a carico dello stesso Belsito con riferimento delle somme ricevute a titolo di rimborso spese elettorali».

La prova della falsità. Per la procura di Milano «vi è la prova della falsità» quantomeno sul rendiconto 2010 presentato dalla Lega a cui nell'agosto 2011 lo Stato ha versato circa 18 milioni. E' quanto si legge nel decreto di perquisizione. «Alla Lega Nord vengono annualmente accretitate somme significative dagli organi della Camera dei Deputati e dal Senato della Repubblica a titolo di rimborso di spese elettorali - si legge nel decreto di perquisizione -. Nell'agosto 2011 sono stati corrisposti alla Lega Nord circa 18 milioni di euro. Tali somme hanno avuto quale presupposto la validazione del rendiconto 2010 sul quale vi è la prova della falsità».

L'accusa di riciclaggio. Le perquisizioni nella sede della Lega di via Bellerio a Milano e in quelle di società e aziende sono coordinate dalle procure di Napoli, Milano e Reggio Calabria. Per quanto concerne l'indagine degli inquirenti partenopei l'ipotesi di reato formulata è di riciclaggio. A quanto si è appreso l'inchiesta della procura di Napoli scaturisce dall'indagine che portò al coinvolgimento del direttore dell'Avanti! Valter Lavitola e dell'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini. Belsito, secondo l'accusa della procura calabrese, sarebbe stato legato ad un intermediario ligure che a sua volta era in stretto contatto con esponenti della cosca De Stefano di Reggio, la più potente della città insieme a quella dei Condello.

Nel filone reggino dell'inchiesta sul riciclaggio ci sono più indagati. L'unico politico, secondo quanto si è appreso, sarebbe il tesoriere della Lega. Gran parte degli elementi posti a base delle indagini nascono in Calabria dove operano, in diversi settori, alcune società su cui si è concentrata l'attenzione degli investigatori. Sarebbero proprio queste società a creare i collegamenti tra ambienti criminali e imprenditoriali.

Illeciti da sottosegretario. Belsito avrebbe avuto comportamenti illeciti anche quando era sottosegretario alla semplificazione nel governo Berlusconi. Da quanto si è saputo, infatti, Belsito, in virtù delle sue relazioni politiche ampie, sia come sottosegretario che come tesoriere della Lega sarebbe stato in grado di procacciare affari, soprattutto per quanto riguarda la Siram, una grossa società con sede a Milano che si occupa principalmente di energie rinnovabili e servizi ambientali. La procura di Milano, precisa la nota, procede infatti in particolare «per truffa ai danni dello Stato a carico di Bonet Stefano e Belsito Francesco con riferimento alle erogazioni concesse allo Stato sotto forma di credito di imposta in favore della società Siram».

«Belsito al momento non è un nuovo Lusi». Il riferimento al tesoriere della Margherita che avrebbe fatto sparire milioni di euro del partito è degli investigatori che indagano sui soldi pubblici della Lega. Per il reato di appropriazione indebita, infatti, la Lega potrebbe essere parte lesa, mentre per il reato di truffa, gli inquirenti stanno valutando l'utilizzo non trasparente dei fondi.

Belsito: le accuse dovranno essere provate. «Mi è stato consegnato un avviso di garanzia in cui si dice che il movimento Lega Nord è indagato per finanziamento illecito. Queste cose dovranno poi essere provate. Per adesso non possiamo dire altro» ha commentato Belsito all'uscita dalla sua abitazione, in via Fiasella, nel centro di Genova. «I fondi sono tornati dalla Tanzania più di due mesi fa. Sono stati restituiti alla Lega Nord perché dopo la bagarre che i giornali hanno fatto nei mesi scorsi abbiamo ritenuto opportuno disinvestire. I fondi ora sono sui conti della Lega Nord. Non abbiamo nulla da nascondere», ha poi aggiunto il tesoriere del Carroccio.

Maroni attacca: «Fare pulizia, Belsito si dimetta». «E' il momento di cogliere questa occasione per fare pulizia» ha detto l'ex ministro dell'Interno, Roberto Maroni, da tempo in rotta con il cerchio magico dei bossiani, sottolineando che Belsito dovrebbe «fare un passo indietro». «Dobbiamo reagire, reagire subito, dimostrando di non avere nulla da nascondere, questa inchiesta mi sembra particolarmente importante quindi la risposta giusta che la Lega deve dare è un passo indietro da parte dell'amministratore e la nomina di un amministratore di cui tutti abbiamo fiducia», ha aggiunto Maroni. Secondo l'ex ministro «si poteva fare qualcosa prima, ma purtroppo questa richiesta non è stata ascoltata da chi doveva decidere. Noi - ha spiegato Maroni - abbiamo anche chiesto in Consiglio federale che ci portassero i conti e che si facesse chiarezza, che Belsito facesse un passo indietro e venisse nominato un nuovo amministratore. Purtroppo - ha aggiunto - questa richiesta non è stata ascoltata e si è arrivati alla situazione di oggi».

Zaia: si faccia pulizia. «A me sembra raccapricciante tutto quello che si sta leggendo, che lo sto leggendo anche come un'agonia. Direi che è ora di porre la parola fine a tutte queste cose: si faccia chiarezza, si faccia pulizia. Abbiamo l'obbligo di dimostrare ai cittadini e poi ai militanti del partito che in Lega tutto si compie in maniera corretta. Questo è il primo obbligo di ogni militante», ha sottolineato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia.





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04/04/2012 00:10
 
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da anni dico e penso che la Lega è una banda di magnaccioni non meno di quella 'Roma ladrona'che tanto dileggiano ma della quale non possono fare a meno...
sarebbe però il caso che lo capissero anzitutto quei babbioni che si esaltano per questi cialtroni di Bossi e compagni,quelli che si vestono da vichinghi alle veste padane.
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04/04/2012 01:47
 
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Sarei curioso di conoscere lo scenario delle elezioni 2013.
Quali le formazioni ai nastri di partenza?
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04/04/2012 09:03
 
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«Denuncerò chi ha utilizzato i soldi
della Lega per sistemare la mia casa»
Il leader leghista: «Vogliono colpire la Lega e quindi colpiscono me. È iniziata la prossima campagna elettorale»

Umberto Bossi lascia a bordo della sua auto la sede della Lega in via Bellerio a Milano (Ansa)Umberto Bossi lascia a bordo della sua auto la sede della Lega in via Bellerio a Milano (Ansa)
MILANO - «Denuncerò chi ha utilizzato i soldi della Lega per sistemare la mia casa». Umberto Bossi a tarda sera lascia la sede federale della Lega Nord, dove si trovava dalle 12, a bordo della sua auto, dal cancello posteriore, senza fiatare con i giornalisti. Ma poi risponde al telefono all'Ansa.

LA CASA - «Denuncerò chi ha utilizzato i soldi della Lega per sistemare la mia casa. Io non so nulla di questa cose - ha aggiunto il leader leghista - e d'altra parte avendo pochi soldi non ho ancora finito di pagare le ristrutturazioni di casa mia». Questo perché ci sarebbe anche la ristrutturazione della casa di Umberto Bossi a Gemonio tra i capitoli di spesa sostenuti da Francesco Belsito con le somme ricevute per i rimborsi elettorali del partito. È quanto avrebbero certificato i carabinieri del Noe nella relazione alla base delle indagini condotte dalla procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria, nei confronti tra gli altri del tesoriere del Carroccio.

LA SMENTITA - Poi precisa il suo pensiero in una seconda telefonata: «Non sono mai stati spesi i soldi della Lega per ristrutturare casa mia». «Denuncerò chiunque sostenga il contrario - ha aggiunto - perché oltretutto non ho ancora finito di pagare le ristrutturazioni e quindi soldi della Lega non sono stati spesi». È un Bossi nervoso quello che parla a tarda sera dopo le perquisizioni della mattinata ordinate, nell'ambito dell'inchiesta in cui è indagato l'ormai ex tesoriere Francesco Belsito, per appropriazione indebita e truffa aggravata ai danni dello Stato per la gestione dei rimborsi elettorali del movimento.

VOGLIONO COLPIRMI - Sempre al telefono aveva anche detto: «Vogliono colpire la Lega e quindi colpiscono me, mi sembra che sia iniziata la prossima campagna elettorale». Aggiungendo anche: «Sono stato io a chiedere a Belsito si dimettersi, per fare chiarezza. E lui si è dimesso».

MOLLO TUTTO - Umberto Bossi ha chiuso così la sua giornata più amara della Lega Nord culminata con le dimissioni del controverso tesoriere. Bossi è arrivato nel quartier generale del partito un'ora e mezza dopo la fine della perquisizione. Il segretario federale del Carroccio è rimasto chiuso nel «fortino» di via Bellerio per dieci ore. Con lui, il coordinatore delle segreterie nazionali, Roberto Calderoli, il governatore del Piemonte, Roberto Cota, il vice presidente della Regione Lombardia, Andrea Gibelli, e l'ex ministro Roberto Castelli, che fa parte del comitato amministrativo, di recente nominato per il controllo dei conti. Chi ha parlato con lui nel primo pomeriggio ha descritto il leader leghista come un uomo «amareggiato dall'attacco personale e alla famiglia». Mollo tutto e mi dimetto, avrebbe detto ai suoi i Senatùr, mentre arrivavano le notizie che i soldi del partito sarebbero stati utilizzati per coprire le spese della sua famiglia. Le accuse più dure da digerire: l'uso dei fondi per la campagna elettorale che ha portato il figlio Renzo in Consiglio regionale lombardo e per la ristrutturazione della villa di famiglia, a Gemonio.



mi ricorda un certo Scajola..... [SM=g2725401]
ma perchè non capita mai di trovare qualcuno che mi compri e ristrutturi una casa a mia insaputa!?
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04/04/2012 11:13
 
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io non chiedo tanto,qualcuno che mi offra un bel viaggetto a mia insaputa,no?comunque solo in questo paese si possono leggere cose del genere...un giorno ti alzi,trovi i muratori fuori casa senza aver chiesto niente e li lasci fare...grande umberto,scommetto che questa difesa è stata suggerita dal buon trota


molti pensano che ciò che ci distingue dagli animali sia il parlare...in realtà è sapere quando tacere

Non bisogna giudicare gli uomini dalle loro amicizie: Giuda frequentava ottime persone

probabilmente la magia dell'amore sta proprio in questo,nel fatto che ogni volta è diversa da un'altra.dell'amore mai si potrà dire che è come andare in bicicletta,perchè non c'è nulla da imparare e ricordare.l'amore è come il tempo che passa,può sembrarci simile ma non è mai lo stesso
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04/04/2012 11:47
 
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che schifo
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04/04/2012 12:36
 
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Re:
.irly., 04/04/2012 09.03:

«Denuncerò chi ha utilizzato i soldi
della Lega per sistemare la mia casa»
Il leader leghista: «Vogliono colpire la Lega e quindi colpiscono me. È iniziata la prossima campagna elettorale»





[SM=g2725381] [SM=g2725381] [SM=g2725381] [SM=g2725381] [SM=g2725381] [SM=g2725381] [SM=g2725381]

Che grande difesa!!! Fantastico! [SM=g51998] [SM=g51998] [SM=g51998] [SM=g51998]
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04/04/2012 12:45
 
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direi che Bossi e Rutelli, come Scajola, anzichè rei confessi, sarebbero da definire fessi confessi..
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Re:
Giubo, 04/04/2012 12.45:

direi che Bossi e Rutelli, come Scajola, anzichè rei confessi, sarebbero da definire fessi confessi..




No, no, ma questi non confessano!
Occorre togliere il "con" e lasciarci solo il "fessi" (anche se i fessi saremmo noi che li abbiamo come politici [SM=x43820] ).

Ma come si fa, dico io????
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04/04/2012 13:50
 
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Re:
tommy3dita, 04/04/2012 11.13:

io non chiedo tanto,qualcuno che mi offra un bel viaggetto a mia insaputa,no?comunque solo in questo paese si possono leggere cose del genere...un giorno ti alzi,trovi i muratori fuori casa senza aver chiesto niente e li lasci fare...grande umberto,scommetto che questa difesa è stata suggerita dal buon trota





eppure c'è gente che se la beve se sono ancora lì persone del genere...il vero problema penso sia questo.

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04/04/2012 18:18
 
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Quella della casa regalata all'insaputa faceva ridere, ma questa di più.. effettivamente..
Comunque brutto mestiere il tesoriere
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04/04/2012 19:42
 
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guarda giusperito a guardare Lusi e Belsito mi viene da pensare che a Poggioreale in tanti anni di pratica ho visto facce molto più pulite..
04/04/2012 21:37
 
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ormai la parola d'ordine della politica italiana e' " a mia insaputa"!
04/04/2012 22:08
 
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Re:
--letizia22--, 04/04/2012 21.37:

ormai la parola d'ordine della politica italiana e' " a mia insaputa"!




Quoto!Sono diventati noiosi e patetici! [SM=x43827]
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05/04/2012 17:13
 
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Si è dimesso anche Bossi.



For you I was a flame....love, is a losing game....


Quando stai per mollare, fermati un attimo a pensare al motivo per il quale hai resistito fino ad ora ... Pensa alla meta, non a quanto sia lungo il tragitto. Rimboccati le maniche e non aver paura della fatica. Guardati allo specchio e riconosci quel sognatore che ti sta di fronte. Lotta e combatti. E quando ciò che desideri sarà tuo, una mano al cuore e sentirai in ogni singolo battito l'eco di ognuno dei passi che hai compiuto. E se avrai qualche cicatrice non preoccuparti, non c'e vittoria senza una ferita di guerra, non c'è arcobaleno senza la pioggia.
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05/04/2012 18:11
 
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Re:
tommy3dita, 04/04/2012 11.13:

io non chiedo tanto,qualcuno che mi offra un bel viaggetto a mia insaputa,no?comunque solo in questo paese si possono leggere cose del genere...un giorno ti alzi,trovi i muratori fuori casa senza aver chiesto niente e li lasci fare...grande umberto,scommetto che questa difesa è stata suggerita dal buon trota




[SM=g2725400] [SM=g2725400] [SM=g2725400] [SM=g2725400] [SM=g2725400] [SM=g2725400] [SM=g2725400] [SM=g2725400] [SM=g2725400] [SM=g2725400] [SM=g2725400] [SM=g2725400]

Il bello è che c'è anche gente che ci crede sul serio!!!

W l'Italia! [SM=g2719694]
[Modificato da nando85 05/04/2012 18:11]
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05/04/2012 18:38
 
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Re:
MARTINA.SANNINO83, 05/04/2012 17.13:

Si è dimesso anche Bossi.





Amen.


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05/04/2012 19:14
 
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l'esperienza insegna che alla prima occasione utile,quando da bravi smemorati non ricorderemo,tornerà in sella,e figuriamoci...
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