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Niente polizza ai meridionali.

Ultimo Aggiornamento: 14/02/2012 11:17
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08/02/2012 21:59
 
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Da Il Mattino.

Sei meridionale? Niente assicurazione
auto: «Truffati da clienti campani»

Giovane denuncia l'Itas di Mirano: per stipulare la polizza
chiedeva la residenza in Veneto da almeno sette anni.

di Melody Fusaro


VENEZIA - Sei meridionale? Niente polizza auto. Succede a Mirano, grosso centro in provincia di Venezia, a una ventina di chilometri da Mestre, dove un'agenzia di assicurazioni rifiuterebbe i clienti di origine meridionale che non abbiano la residenza in Veneto da almeno sette anni. A denunciare la singolare politica assicurativa è stato un ragazzo, originario della Campania ma da tempo residente a Marcon, altro comune del Veneziano.

D.R. lavora in Veneto da più di sei con un regolare contratto. Da qualche mese il giovane aveva deciso di cambiare polizza auto e contattato quindi alcune compagnie per ottenere alcuni preventivi. Con questo obiettivo, lunedì scorso, seguendo il consiglio di un collega, è andato insieme a due amici anche negli uffici della Itas in centro a Mirano. Ma una volta spiegato il suo interesse si è visto rifiutare il preventivo, proprio con questa motivazione: ci dispiace ma lei è nato in Campania, non la vogliamo come cliente.

Il motivo? Le numerose truffe di cui sarebbe stata vittima la compagnia da parte di assicurati che avrebbero agito da prestanome per autisti del Sud che volevano risparmiare sul costo della polizza (più cara nelle regioni meridionali rispetto al Nord).

«Siamo un po’ diffidenti, è una brutta cosa, però dobbiamo tutelarci. È un senso di protezione che l'azienda ha deciso di adottare verso le persone che non conosce», avrebbe spiegato l’impiegata dell’agenzia all’incredulo ragazzo e ai suoi due amici.

Per chi è nato al Sud e vuole sottoscrivere una polizza Itas a Mirano esisterebbero, stando alle spiegazioni fornite, esisterebbero solo due possibilità: essere residente al Nord da almeno sette anni (non sei o otto: sette) o avere un parente noto alla compagnia e con essa già assicurato da anni. Altrimenti niente da fare.

Uscito dall’ufficio, D.R., visibilmente scosso e contrariato per quella che ha considerato un’intollerabile discriminazione, è andato dai carabinieri e ha sporto querela. Con lui i due amici, testimoni del fatto. «L'impiegata mi ha fatto alcune domande tra cui l'età anagrafica e da quanto tempo fossi residente in Veneto. Io le ho risposto che avevo 26 anni e che ho la residenza qui da circa due anni», ha spiegato il ragazzo ai carabinieri.

«A quel punto l'impiegata mi ha risposto immediatamente che non mi avrebbe fatto il preventivo perché aveva ricevuto precise disposizioni dalla sede centrale di non accettare richieste da parte di persone del Sud Italia a causa di alcune truffe causate da clienti provenienti dalla Campania, soprattutto da Napoli e Pompei. Al momento ho creduto ad uno scherzo, quando mi sono reso conto che non era così, sono rimasto letteralmente di sasso, non sono riuscito neppure a reagire. Non ho avuto nemmeno la forza di difendermi», ha aggiunto il ragazzo. «Ho guardato con grande imbarazzo i miei due amici, l'ho salutata gentilmente e me ne sono andato. Non mi sono mai sentito così umiliato e discriminato».

L’agenzia Itas di Mirano è stata interpellata dal Gazzettino, ma l’impiegata presente non ha voluto fare alcun tipo di commento sull’episodio.






Nolite conformari huic saeculo sed reformamini in novitate sensus vestri.
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08/02/2012 22:13
 
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Mi è venuta in mente questa scena:


Buttiamola sul tragicomico, va! [SM=x43803]
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C'è poco da commentare.
Cmq anche io tendo a fare delle discriminazioni.
Non esistono peggiori ladri e truffatori di chi gestisce banche o assicurazioni.
Brutta gente, sempre pronta a gozzovigliare sulla pelle della povera gente...che inganna e raggira in mille modi diversi.
Potrei fare milioni di esempi, ma nessuno è più degno di diffidenza di chi ha parenti in banca, o all'Equitalia, o nelle assicurazioni.
Dev'essere un fatto genetico, hanno il succhiar sangue, con metodi spesso ai confini della legalità, insito nel loro codice genetico.
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Re:
Paperino!, 09/02/2012 02.34:

C'è poco da commentare.
Cmq anche io tendo a fare delle discriminazioni.
Non esistono peggiori ladri e truffatori di chi gestisce banche o assicurazioni.
Brutta gente, sempre pronta a gozzovigliare sulla pelle della povera gente...che inganna e raggira in mille modi diversi.
Potrei fare milioni di esempi, ma nessuno è più degno di diffidenza di chi ha parenti in banca, o all'Equitalia, o nelle assicurazioni.
Dev'essere un fatto genetico, hanno il succhiar sangue, con metodi spesso ai confini della legalità, insito nel loro codice genetico.




Ci manca solo il complotto demo-pluto-massonico-giudaico e abbiamo concluso.

Ps non lo dico per difendere la categoria, ma forse qualcuno potrebbe dire lo stesso di avvocati o aspiranti tali.
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Re: Re:
trixam, 09/02/2012 20.21:




Ci manca solo il complotto demo-pluto-massonico-giudaico e abbiamo concluso.

Ps non lo dico per difendere la categoria, ma forse qualcuno potrebbe dire lo stesso di avvocati o aspiranti tali.





La mia è una provocazione, solo per rispondere all'oggetto del topic, per dire che se si vuole dar prova di discriminazione, razzismo e ignoranza, una persona che lavora per le assicurazioni è negra quanto e più delle altre.
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Re: Re: Re:
Paperino!, 09/02/2012 20.39:





La mia è una provocazione, solo per rispondere all'oggetto del topic, per dire che se si vuole dar prova di discriminazione, razzismo e ignoranza, una persona che lavora per le assicurazioni è negra quanto e più delle altre.




Papero non mi sembra molto riuscita, anche perché tu hai invitato a diffidare dei parenti di chi ci lavora.

Mi sembra un po' il gioco italico di io sono ladro, no tu sei più ladro di me. Anche l'oggetto del topic mi sembra la solita cosa da terroni.
Immagino che in Campania il fenomeno delle "lettere" false non esista, sia una invenzione delle assicurazioni per discriminare i meridionali, giusto?
Se tu fossi un assicuratore, uno che di lavoro deve gestire il rischio, faresti polizze a tutti quelli che entrano sulla fiducia?

ps Non c'è dubbio che banche e assicurazioni abbiano molti difetti e sono sempre stato il primo a dirlo, ma il piagnonismo è altra cosa.
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Re: Re: Re: Re:
trixam, 10/02/2012 19.34:




Papero non mi sembra molto riuscita, anche perché tu hai invitato a diffidare dei parenti di chi ci lavora.

Mi sembra un po' il gioco italico di io sono ladro, no tu sei più ladro di me. Anche l'oggetto del topic mi sembra la solita cosa da terroni.
Immagino che in Campania il fenomeno delle "lettere" false non esista, sia una invenzione delle assicurazioni per discriminare i meridionali, giusto?
Se tu fossi un assicuratore, uno che di lavoro deve gestire il rischio, faresti polizze a tutti quelli che entrano sulla fiducia?

ps Non c'è dubbio che banche e assicurazioni abbiano molti difetti e sono sempre stato il primo a dirlo, ma il piagnonismo è altra cosa.



Se non fosse che, pur non essendoci un obbligo per la compagnia assicuratrice ( il ché è comunque discutibile, nel senso che sono più e più le opinioni in merito ) a contrarre, vi è da parte nostra l'obbligo a stipulare un contratto RCA, pena il divieto di circolare.
E allora, a fronte di un obbligo da parte nostra, non vedo per quale motivo una compagnia debba potersi rifiutare a stipulare un contratto.
Stiamo, in sostanza, dicendo che se tutte le compagnie si comportassero come questa, un meridionale non potrebbe circolare con l'auto. Sarebbe proprio impossibilitato a farlo - per lo meno con una regolare polizza assicurativa.

Il FLAGELLO - perché tale è stato per i meridionali onesti - delle lettere false va combatutto in altro modo. Non di certo dando mazzate economiche meramente discriminatorie.



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trixam, 10/02/2012 19.34:




Papero non mi sembra molto riuscita, anche perché tu hai invitato a diffidare dei parenti di chi ci lavora.

Mi sembra un po' il gioco italico di io sono ladro, no tu sei più ladro di me. Anche l'oggetto del topic mi sembra la solita cosa da terroni.
Immagino che in Campania il fenomeno delle "lettere" false non esista, sia una invenzione delle assicurazioni per discriminare i meridionali, giusto?
Se tu fossi un assicuratore, uno che di lavoro deve gestire il rischio, faresti polizze a tutti quelli che entrano sulla fiducia?

ps Non c'è dubbio che banche e assicurazioni abbiano molti difetti e sono sempre stato il primo a dirlo, ma il piagnonismo è altra cosa.



Non voglio iniziare una polemica sterile, ma le assicurazioni non sono affatto angustiate dalla piaga delle "trastole".
Quello è un problema al 100% degli assicurati [SM=g2725340] , e non credo di doverti spiegare nel dettaglio il perché.
Semmai, l'assicurazione cerca di non pagare ogni volta che può non farlo, come è ovvio, ma ben consapevole di stringere i paletti in modo da creare difficoltà soprattutto a chi l'incidente lo ha avuto sul serio.
Chi se lo inventa, sa esattamente come fare e cosa deve dichiarare per far andare tutto liscio...è l'incidente "reale" che ha mille inconvenienti ed "imperfezioni", e di questo loro sono perfettamente consapevoli. Ma...chi se ne frega?
Per me che un'assicuratrice (o uno dell'Equitalia) discrimini un meridionale è una barzelletta, un po' come il bue che dà del cornuto all'asino. Equitalia è una specie di associazione a delinquere legalizzata, e le assicurazioni in tanti aspetti non sono poi lontanissime da Equitalia.

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11/02/2012 12:21
 
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Condivido in toto Paperino...
Il vero problema delle assicurazioni è che in Italia godono di una posizioni di privilegio, essendo assente una vera concorrenza. E' assurdo che un assicurato di prima classe a Napoli paghi di più di uno di Bolzano.. a parità di condizioni si parla sempre di persone che non fanno incidenti.

Trix a me pare che sul forum tu fossi tra quelli che parlavano delle congiure mondiali ordite da GS... come è possibile che ora sei il paladino della regolarità del sistema bancario?
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11/02/2012 15:26
 
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Re:
Paperino!, 11/02/2012 01.46:



Non voglio iniziare una polemica sterile, ma le assicurazioni non sono affatto angustiate dalla piaga delle "trastole".
Quello è un problema al 100% degli assicurati [SM=g2725340] , e non credo di doverti spiegare nel dettaglio il perché.
Semmai, l'assicurazione cerca di non pagare ogni volta che può non farlo, come è ovvio, ma ben consapevole di stringere i paletti in modo da creare difficoltà soprattutto a chi l'incidente lo ha avuto sul serio.
Chi se lo inventa, sa esattamente come fare e cosa deve dichiarare per far andare tutto liscio...è l'incidente "reale" che ha mille inconvenienti ed "imperfezioni", e di questo loro sono perfettamente consapevoli. Ma...chi se ne frega?
Per me che un'assicuratrice (o uno dell'Equitalia) discrimini un meridionale è una barzelletta, un po' come il bue che dà del cornuto all'asino. Equitalia è una specie di associazione a delinquere legalizzata, e le assicurazioni in tanti aspetti non sono poi lontanissime da Equitalia.




Tutto quello che dici è vero.
Però una cosa è parlare della compagnia assicurativa e una cosa è parlare di chi ci lavora.
Ormai, nell'immaginario collettivo l'assicuratore è considerato un personaggio diabolico che vive per truffare la gente, senza contare che c'è gente che si fa incendiare o rubare beni appena assicurati, per incassare il premio.
Perchè vi ricordo che per assicurazione, non si intende solo l'RCauto.
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11/02/2012 16:06
 
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oppure se accetto di mettere una scatola nera perchè pago cmq sempre di piu' rispetto a località piu' al nord?
allora è una scusa che i prezzi sono piu' alti perchè si fanno le trastole?

Capisco che come probabilità a napoli rispetto a bolzano è piu' facile fare un incidente ma napoli dovrebbe avere gli stessi prezzi di milano e roma !

con la scusa che è obbligatoria farla si fottono tutti i soldi al sud
[Modificato da lucas22 11/02/2012 16:06]


I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)

Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...
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Re: Re:
giovi., 11/02/2012 15.26:



Tutto quello che dici è vero.
Però una cosa è parlare della compagnia assicurativa e una cosa è parlare di chi ci lavora.
Ormai, nell'immaginario collettivo l'assicuratore è considerato un personaggio diabolico che vive per truffare la gente, senza contare che c'è gente che si fa incendiare o rubare beni appena assicurati, per incassare il premio.
Perchè vi ricordo che per assicurazione, non si intende solo l'RCauto.




Come ho detto un po' più su, la mia era una semplice provocazione.
Solo per dire che, se proprio vogliamo generalizzare, alla fine è facile scoprire che siamo tutti un po' negri, nessuno escluso.
Che un assicuratore discrimini un meridionale è un paradosso, come lo sarebbe un nero che discrimina un albanese, o un ebreo che discrimina un omosessuale...
Se solo si avesse DAVVERO la percezione di questa semplice verità, non esisterebbero nemmeno più le discriminazioni.
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Re: Re: Re:
Paperino!, 11/02/2012 16.22:




Come ho detto un po' più su, la mia era una semplice provocazione.
Solo per dire che, se proprio vogliamo generalizzare, alla fine è facile scoprire che siamo tutti un po' negri, nessuno escluso.
Che un assicuratore discrimini un meridionale è un paradosso, come lo sarebbe un nero che discrimina un albanese, o un ebreo che discrimina un omosessuale...
Se solo si avesse DAVVERO la percezione di questa semplice verità, non esisterebbero nemmeno più le discriminazioni.




Sapessi come discriminano i loro dipendenti... [SM=x43827]
Concordo con te, però è pur vero che noi meridionali siamo i masti delle trastole e le assicurazioni sono leste nell'approfittarne e far (indebitamente) cassa.
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Re:
giusperito, 11/02/2012 12.21:

Condivido in toto Paperino...
Il vero problema delle assicurazioni è che in Italia godono di una posizioni di privilegio, essendo assente una vera concorrenza. E' assurdo che un assicurato di prima classe a Napoli paghi di più di uno di Bolzano.. a parità di condizioni si parla sempre di persone che non fanno incidenti.

Trix a me pare che sul forum tu fossi tra quelli che parlavano delle congiure mondiali ordite da GS... come è possibile che ora sei il paladino della regolarità del sistema bancario?




Aggiungiamo che fra poco Unipol controllerà anche Fondiaria Sai (con tutte le sue emanazioni, Milano Assicurazioni in primis) e questa concorrenza si ridurrà ancora di più...






Nolite conformari huic saeculo sed reformamini in novitate sensus vestri.
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13/02/2012 20:48
 
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Tre repliche.

Primo a Nap. In via di principio l'obbligo di stipulare una polizza non dovrebbe esserci, punto. Se fossimo in un altro paese ci chiederemmo che autorità ha il governo

per imporci di sottoscrivere un contratto di assicurazione, ma siccome siamo in Italia dove lo stato ha sempre ragione non ce lo chiediamo.
La compagnia può rifiutarsi perché deve poter gestire il rischio, il lavoro delle assicurazioni è questo, non vendere polizze.
Se un assicuratore si rifiuta di fare una polizza sulla vita ad un malato di cuore perché questo potrebbe morire a breve, sarebbe uno che discrima i malati? No, sta facendo una valutazione economica del rischio a cui lo espone il contratto. Perché nell'assicurazione delle auto non dovrebbe essere lo stesso? Boh.

Poi a quello che posso capire dall'articolo il criterio è quello della residenza, quindi anche uno nato a torino che non sia residente lì da sette anni potrebbe essere soggetto alla stessa risk policy. Qui l'elemento di persecuzione sta nei commenti della segretaria a quanto ho capito, la voce di dio in pratica.

Poi a Papero. Siamo al solito. I problemi sono ben altri. Il mercato delle assicurazioni in Italia è distorto, non c'è il minimo dubbio. Non è un mercato sufficientemente concorrenziale. Ma tu hai studiato i bilanci delle assicurazioni per suffragare la tua affermazione secondo la quale le truffe assicurative non le toccano in alcun modo? Se la risposta è no, convengo che discutiamo di aria fritta.
Che poi gli oneri ricadano anche sugli onesti è ovvio, ma l'unico strumento che le compagnie hanno è quello di poter gestire il rischio sensatamente.
Io non dico che in questo caso la decisione sia sicuramente giusta, non ho informazioni a riguardo, ma non vedo dove sta questa persecuzione. L'agenzia ha subito truffe perciò ha alzato il livello di guardia, forse hanno sospettato che fosse un fenomeno di turismo assicurativo. Gente che in campania non li assicura più nessuno che vanno fuori.
Poi equitalia, non capisco cosa c'entri con le assicurazioni. Io l'ho criticata ferocemente per i suoi metodi, bisogna riportare la riscossione sotto il principio di legalità. Ma equitalia è solo il punto finale di un sistema che è sbagliato dal principio, questo però non si vuole sentirlo.
A chi ha criticato le misure fasciste adottate dal governo Monti(in continuità anche qui con quelle di tremonti), si è detto che aveva qualcosa da nascondere perché si godeva come ricci con le incursioni a cortina.
Cmq che i meridionali al nord siano discriminati mi sembra una fantasia, derivante da una concezione calcistica della cittadinanza.


A gius. Non mi ricordo di aver parlato del complotto di Gs, mi sembra che una volta ho detto che era vero il fatto che Gs stava attuando una strategia aggressiva sul nostro debito, che non è la stessa cosa.
Non vorrei che avere dubbi sul modo in cui è nato il governo Monti(io sono ancora scandalizzato) comporti l'iscrizione nella squadra dei complottisti, in stile professionisti dell'antimafia.
Noi abbiamo accettato che uno dei loro principali consulenti europei diventasse presidente del consiglio senza chiedergli nemmeno di firmare un impegno formale che lo sottraesse dal conflitto di interessi. Quando il ceo di GS Paulson diventò segretario del tesoro nell'amministrazione Bush dovette firmare un protocollo con il quale si impegnava a non parlare con i dirigenti della banca per tutta la durata del mandato, poi derogato nel 2008 durante la crisi. Chiedere che in Italia fosse fatto lo stesso significa essere complottisti? Io pensavo che siccome avevamo detto che Berlusconi era una anomalia, si dovesse tornare alle regole delle normali democrazie.
Deduco che per te non è così. In quesi giorni il governo sta orchestrando il salvataggio del monte dei paschi di siena, una cosa che potenzialmente può esporre i contribuenti italiani per decine di miliardi di euro, senza che i suddetti contribuenti ne sappiano una cippa(per inciso, Gs è piuttosto esposta con MPS).
QUesto è forse un elemento del quale converrebbe discutere sensatamente. Io quando vedo storture nel sistema lo dico, quando non le vedo dico che non le vedo.
In quello che ha detto Paperino non ho visto nessuna critica al sistema, ma solo un invito a diffidare dei parenti di quelli che lavorano in banca.
Non capisco che colpa abbia mia madre, anche giuridicamente mi sembra una responsabilità oggettiva troppo grossa.

Ps certo quelli di GS non hanno la mia stima perché non hanno classe. Amano il gioco duro, e questo va benissmo, ma quando gli altri sono più duri ricorrono a carognate varie che mi piacciono meno, offendono la mia cultura rugbystica. Gs è una banca che sa fare innovazione e questo un suo merito, ma è anche il simbolo di quel capitalismo che ricorre all'aiuto politico per acquisire posizioni monopolistiche sul mercato. Questo non mi piace per niente.
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14/02/2012 11:17
 
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freeforumzone.leonardo.it/lofi/Berlusconi-si-dimette-/D999679...

ecco il link dove amabilmente sostieni il complotto planetario di GS.

Qua non stavamo parlando del governo e spostare l'argomento non è gioco facile con me.
La mia domanda è molto più semplice.. una banca può organizzare un complotto planetario mentre un'assicurazione non può violare le regole?

Il discorso di Paperino era ironico, ma sarà lui a ribadirlo ancora.

In realtà il mio discorso era moooolto più semplice. Le assicurazioni non calcolano realmente il rischio, ma semplicemente fanno cartelli e lucrano sugli assicurati utilizzando come alibi le truffe. Il tuo ragionamento sul malato di cuore è fallace. Lì c'è un dato oggettivo, qua una supposizione che tutti gli assicurati meridionali truffino. In pratica è come se le assicurazioni vita non volessero stipulare polizze a chi non fa sport, perché potenzialmente più soggetto a malattie. Nessuna assicurazione sarebbe così folle in un regime di concorrenza normale. In realtà in Italia abbiamo una distorsione immensa. Condivido solo l'inizio del tuo discorso.
La RC non dovrebbe essere obbligatoria.
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