| | | | Post: 3.157 Post: 3.157 | Utente Master | | OFFLINE |
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20/12/2011 18:44 | |
Anch'io ho istintivamente pensato alla Arendt leggendo l'articolo del prof. Prisco (che condivido in pieno) e per questo fatico a capire come vi si possa leggere una concezione "mistica" del bene e del male.
Per quanto riguarda il riferimento a Terenzio e il suo "homo sum humani nihil a me alienum puto" anch'io vi do la stessa la stessa lettura del prof., ma vi aggiungo un'istanza etica per me fondativa: non solo riconoscere la propria natura umana, ma anche quella dell'altro da noi.(se vogliamo tirare fuori un po' di cristianesimo. D'altronde è questo il senso in cui io intendo il "ama il prossimo tuo come te stesso"). Credo, infatti, che i peggiori orrori della storia nascano dal negare al "prossimo" (se vogliamo tirare fuori un po' di cristianesimo. D'altronde è questo il senso in cui io intendo il "ama il prossimo tuo come te stesso") la sua istanza di Uomo. Nel non riconoscere l'altro come membro del consesso umano a cui, personalmente, invece si ritiene di appartenere a pieno diritto. |
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