giusperito, 12/12/2011 17.46:
Sanimma immagino che tu abbia dei genitori fantastici e tolleranti, ma credo che in realtà qua stiamo parlando di un famiglia con gravi problemi culturali e morali. Non credo si possa parlare di "sgridata", perché altrimenti non parleremmo di controlli intimi. Mi rendo conto che fingere uno stupro è grave e sbagliato anche alla luce del contesto nel quale si vive, come ben ha notato pupazza, ma dobbiamo anche pensare che le nostre esperienze non possono permetterci di capire l'obbligo di subire un'indagine intima in ordine alla propria verginità. Genitori così ossessionati dalla verginità della figlia non si sarebbero limitati ad una sgridata. Inoltre immagino la pressione psicologica che ha dovuto subire la figlia. Parliamo pur sempre di una ragazzina di 16 anni che probabilmente di angherie ne subiva tantissime.
Fingere uno stupro è forse la risposta più semplice ad un problema grande ed è l'unico modo per trovare una sorta di emancipazione privata che materialmente non avrebbe potuto avere. Questa ragazza voleva vivere il suo corpo e la sua sessualità in libertà, come è giusto che sia. Essere costretti ad indagini di questa natura è illegale oltre che palesemente incostituzionale.
Mi dispiace che alla fine della fiera (molto carina questa espressione) la ragazza pagherà le maggiori conseguenze sia sociali sia penali sia familiari, perché credo che difficilmente i genitori si porranno il problema delle loro responsabilità.
si ho dei genitori fantastici che mi lasciano vivere la mia vita in tranquillità, ma non si può fingere di essere violentate, essere violentate è un'esperienza devastante, che ti lascia una ferita indelebile che nessuno potrà mai cancellare......sia a livello psicologico che fisico....
io per fortuna non ho mai subito violenza in vita mia....
ma all'ultimo anno della scuola media sono stata accompaganata tutti i giorni dai miei genitori a scuola perchè ricevevo chiamate tutti i giorni e a tutte le ora a casa mia, quest'uomo sapeva come mi vestivo e dove andavo, abbiamo passato giornate in questura ma non si potevano fare le intercettazioni purtoppo....
ho trascorso un'anno infernale, abbiamo cambiato numero fisso e abitazione e tutt'ora ho ancora paura degli uomini....
quindi non nominate la parola violenza senza cognizione di causa....
la ragazza si poteva rivolgere a qualche punto d'ascolto a scuola, in chiesa o al telefono azzurro e denunciare la violenza psicologica dei genitori......
io mi reputo fortunata ma alla parola violenza salto....
n.b. scusate lo sfogo