ROMA - Il presidente della Repubblica ha firmato questa mattina il decreto legge "salva Italia" presentato ieri in Parlamento dal presidente del Consiglio Mario Monti. Non è ancora se sul propvvedimento verrà posta la fiducia. Dopo aver consigliato al premier questa opzione, Silvio Berlusconi sembra invece oggi avanzare la richiesta di alcune modifiche. Il Pdl è il principale supporto del governo e Monti ne deve tener conto, avrebbe spiegato il Cavaliere aprendo i lavori dell'Ufficio di Presidenza del partito. L'ex premier ha anche ribadito che il Pdl non farà mancare il suo sostegno al governo.
Sembra invece decisa a sfilarsi l'Italia dei Valori che pure ha votato la fiducia all'esecutivo. Il movimento di Antonio Di Pietro chiede in cambio cambiamenti radicali nelle misure anti-crisi e in particolare che i tagli vadano a incidere sulle spese militari piuttosto che sulle pensioni. L'Idv ha presentato in particolare alla Camera una mozione per bloccare l'acquisto e la produzione di cacciabombardieri, sommergibili e veicoli blindati. Via anche la mini-naja. In questo modo gli 8,5 milioni di euro risparmiati potrebbe essere destinati all'aiuto delle famiglie con minori in stato di povertà. "Non abbiamo nessuna guerra da fare - spiega il capogruppo Massimo Donadi - rischiamo invece il fallimento".
Il Pd prende però le distanze dalla scelta dell'Idv. "E' una manovra migliorabile ma nel
complesso positiva: quando la febbre cala vuol dire che la medicina funziona", commenta il vicepresidente dei senatori democratici Luigi Zanda. Che poi aggiunge: "sbaglierebbe l'Idv a votare contro, perché andrebbe in una direzione opposta agli interessi dell'Italia". Secondo il senatore del Pd, tra i punti da migliorare ci sono "l'impianto complessivo della lotta all'evasione, il contributo per i patrimoni scudati, che si può alzare, e poi molte risorse potrebbero venire dalle frequenze televisive e dalle dismissioni del patrimonio pubblico".