border="0"

È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
       
CHI SIAMO
            
PROBLEMI D'ACCESSO?
            
SALVASTUDENTI
            
MATRICOLE
     
GALLERIA
      
INFO UTILI UNIVERSITà
        
FACEBOOK
 

Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

La nuova vita di Genchi

Ultimo Aggiornamento: 29/11/2011 10:38
Email Scheda Utente
Post: 5.057
Post: 5.046
Utente Master
Moderatore
OFFLINE
29/11/2011 10:38
 
Quota

Il perito informatico custode «del più grande scandalo nella storia della Repubblica», sospirò Silvio Berlusconi. «Un pericolo per la sicurezza del Paese», fecero eco all’allora capo di Forza Italia ai magistrati di Catanzaro. «O’spione, interceptor, il piccolo uomo dal grande orecchio», scriveva di lui Gian Marco Chiocci su il Giornale. E ancora: “Licio Genchi”, lo apostrofò l’ex Guardasigilli Clemente Mastella. Fu «la persona che ha messo sotto controllo 350mila telefoni». Fu il grande esperto dell’inchiesta Why not di Luigi DeMagistris. Se non fosse ancora chiaro, il soggetto “imputato” si chiama Gioacchino Genchi.

Poliziotto, superconsulente per le Procure di mezza Italia, «sono sempre stato un esperto di tecnologie e nel 2000, per evitare conflitti di interesse , ho preso un aspettativa sindacale e ho aperto un ufficio per le consulenze alle procure». Per anni chiuso nel suo bunker di Palermo, «cinquecento metri quadri blindati dove ci si può immaginare di essere a Locarno, o Ginevra», scrisse sul Venerdì Gianni Barbacetto. La sua specialità erano «i tabulati telefonici, cioè gli elenchi informatici delle chiamate». Le Procure gli chiedevano «di frullare i tabulati per i processi al senatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri, al Presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro, alla talpa di Cosa Nostra dentro il Palazzo di Giustizia di Palermo». Poi le indagini di De Magistris. Ed «è grazie a queste che Genchi si è guadagnato il “mascalzone” di Mastella, quando nel Luglio del 2007, il sito web Radio Carcere ha pubblicato una sua relazione in cui era segnato in chiaro il numero di cellulare dell’allora Ministro della Giustizia».

Ma, dopo 26 anni la polizia lo ha scaricato, e lui, “il grande orecchio”, ha deciso di rimettersi in gioco. «Mi sono preso una pausa di lavoro mi sono rimesso in forma. Ho creato una palestra in casa, ho perso 35 chili, corro sul tapis roulant ogni mattina ascoltando la rassegna stampa di Radio Radicale». Ma soprattutto ha ripreso in mano la laurea in giurisprudenza conquistata anni prima, e si è abilitato alla professione di avvocato.

Così oggi Genchi è un avvocato penalista “garantista”. Sì, avete capito bene, «del resto qualche legale mi aveva definito “l’avvocato del pm”». Ora «faccio l’avvocato degli imputati», racconta al magazine siciliano S. Ha clienti in tutto lo stivale, e fra i tanti si annovera l’attuale governatore regionale siciliano Raffaele Lombardo: «Ma la mia è una difesa tecnica non oso difenderlo politicamente. In fondo ci pensano già abbastanza quelli del Pd. Io non sono certo alla loro altezza. Le indagini su Lombardo cominciano in un preciso momento storico, quando il governatore ha spaccato prima il Pdl, poi l’Udc e, in parte anche il Pd. Nel quadro di accusa ho trovato le stesse dinamiche che ho subito io».

Oggi la trasformazione da consulente ad avvocato prevede che Genchi sia anche critico nei confronti della magistratura: «Perché, da consulente dell’accusa, non posso non indossare i panni del difensore quando ancora oggi in Italia i pm che per tanti anni hanno sostenuto l’accusa , possono addirittura indossare la toga di giudice terzo per poi magari giudicare gli stessi imputati che in passato, hanno accusato?».

E se nel 2009 al quotidiano Terra diceva: «L’indipendenza della magistratura va difesa con i fatti e non con le parole. L’indipendenza dei magistrati non può essere solo uno slogan della casta, per fare quello che fa comodo. Non serve alcuna divisioni delle carriere». Oggi da avvocato “garantista” sulla separazione ha già cambiato idea: «È un’esigenza che è ormai imprescindibile. C’è ancora una grossa disparità che rimane nel processo penale fra accusa e difesa. E rifletto molto su alcuni pensieri sentiti per la prima volta da Giovanni Falcone e che oggi sto comprendendo e apprezzando più di ieri».



Leggi il resto: www.linkiesta.it/genchi-il-grande-orecchio-oggi-fa-l-avvocato-di-raffaele-lombardo#ixzz1...
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 05:39. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com